Thrash

Intervista DevastatioN Inc. (tutta la band)

Di Andrea Bacigalupo - 26 Giugno 2020 - 12:48
Intervista DevastatioN Inc. (tutta la band)

Dopo aver ascoltato ‘Beyond the Shape of Violence’ abbiamo scambiato due parole con i demoniaci Devastation Inc.

Ecco il risultato dell’interessante chiacchierata.

Allora, i Devastation Inc. sono giunti al secondo album, decidendo di dare una scrollata alle pareti dell’inferno. Volete parlarmi delle differenze tra ‘No Way For Salvation’, album d’esordio, ed il nuovo ‘Beyond the Shape of Violence’?

No Way For Salvation’ aveva una concezione diversa, è stato scritto molto di getto, spontaneo per così dire, e riuniva i gusti dei membri della band; infatti ha un suono molto old school.

Diversamente, ‘Beyond the Shape of Violence’ è il prodotto delle nuove influenze che Cesare e Federico hanno portato nella band: riff di chitarra più vicini al death o al thrash anni ’90 e con l’uso del growl per la voce, il tutto per cercare un sound che sia caratteristico del futuro della band.

 

Come è avvenuta l’evoluzione artistica che ha portato ad uno stile completamente diverso? E’ stato un processo lento e ragionato od un qualcosa di più spontaneo ed immediato?

Diciamo che è dipeso dalla tipologia dei brani, la composizione la si fa tra tutti nel gruppo partendo dalle idee che porta ognuno dei membri volta per volta. Abbiamo sempre cercato di mantenere un sound uniforme e, pur non inventando niente di nuovo sia chiaro, cerchiamo di mettere personalità e carattere nella nostra musica.

 

Oltre al sound sono cambiate anche le tematiche affrontate? Di cosa parlano i Devastation Inc. di oggi?

Il titolo dell’album ‘Beyond the Shape of Violence’ racchiude le tematiche delle canzoni di tutto il disco, ciascun brano, infatti, è una diversa rappresentazione della violenza: dalla guerra di conquista alle macchine di morte che l’ingegno umano ha creato, dall’oppressione della libertà e del pensiero attraverso la violenza sia fisica che psicologica alla brutale e cieca violenza della malattia mentale e degli abusi sessuali.

 

In particolare, l’album si conclude con l’ottima ‘Stolen Dreams of Tomorrow’, che mi ha particolarmente colpito. Come è nato questo brano e di cosa parla?

Stolen Dreams of Tomorrow’ è stata l’ultima canzone scritta e il suo posizionamento alla fine del disco non è casuale: il protagonista della canzone è un bambino, durante una giornata qualunque nella quale la sua vita viene sconvolta da un bombardamento con armi chimiche nella città in cui vive, episodio tristemente frequente in molte parti del mondo oggigiorno, e tutti i suoi sogni per il domani e la sua innocenza sono cancellati dalla morte che aleggia intorno a lui. È una ballad ma l’abbiamo scritta di  modo che l’effetto che potesse dare, dopo sette canzoni frenetiche e senza respiro per tutto il disco, fosse una sensazione straziante e deprimente, perché non solo attraverso suoni duri e velocità folli si può descrivere la violenza dell’uomo.

 

I Devastation Inc. Hanno suonato con band del calibro di Onkel Tom, Exumer, Gama Bomb, Schizo, Distruzione e Game Over. Quanto influisce lavorare al fianco di artisti che hanno già acquisito una notevole esperienza?

L’esperienza live è ciò che veramente fa fare il salto di qualità ad un musicista, non solo perché ti mette alla prova sul palco dopo magari una giornata pesante in cui hai dovuto viaggiare a lungo e scomodamente per raggiungere il luogo dove esibirsi, ma soprattutto perché suonare con altri artisti ti mette a confronto con i tuoi limiti e la bravura di band professioniste è di grande ispirazione, sia per attitudine che per tecnica.

 

Quali sono i programmi futuri dei Devastation Inc. (tosto che, in questo periodo, se ne possano fare)? Come intendete promuovere ‘Beyond the Shape of Violence’ nel prossimo periodo? Uscirà qualche video?

E sulla lunga distanza? C’è in previsione qualche tour?

È prevista l’uscita in copia fisica del disco intorno a settembre, approfittiamo del periodo di quarantena e di stop alle attività live per promuovere il nostro prodotto, progressivamente sarà prevista l’uscita di un videoclip e di un lyric video. Sul lungo periodo non possiamo risponderti con certezza, almeno finché non saranno chiari i termini di ritorno alle attività musicali live.

 

Com’è la scena Thrash genovese? Quanto spazio danno i locali della ‘Superba’ agli artisti che suonano un genere che non è proprio per tutti?

Come viene composto un brano dei Devastation Inc.? In particolare, come nascono i testi?

Purtroppo a Genova è difficile che si possa creare una vera scena, ci sono pochi gruppi che hanno progetti avviati e sono altrettanto pochi i locali che hanno la disponibilità di accogliere esibizioni live.

Per quanto riguarda la scrittura dei testi abbiamo affidato al nostro cantante, Federico, il compito di occuparsi della scrittura delle lyrics. Essendo lui laureato in Storia all’Università di Genova, ha preso ispirazione da eventi atroci e deprecabili del passato proponendo questo filo conduttore delle diverse forme della violenza umana che permea tutte le canzoni del disco.

 

A causa della pandemia si è creato un lungo intervallo di tempo tra l’uscita digitale di ‘Beyond the Shape of Violence’ (maggio 2020) a quella del CD fisico (settembre 2020). Temete che questo possa avere effetti negativi sulla distribuzione di quest’ultimo?

In realtà no. Abbiamo pensato di “approfitare”, per quanto si potesse, della quarantena per promuovere il disco sulle piattaforme social e su internet e di organizzare la produzione di merchandasing e cominciare a preparare dei concerti per il dopo-covid.

 

Secondo voi, perché oggi si suona ancora Thrash Metal?

Il thrash metal è lo zoccolo duro del metal, lo è dagli anni ’80, qualsiasi band che riproponga la formula metal old school ma anche chi si affaccia verso generi più estremi e di nicchia passa dal thrash; è il pane quotidiano di chi vuol suonare il metal duro e grezzo, continua fonte primaria di ispirazione per tutti noi.

 

Abbiamo terminato, ringraziamo i Devastation Ink. per il tempo dedicato e le interessanti risposte date. Grazie.

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