Progressive

Intervista Evergrey (Rikard Zander)

Di Fabio Vellata - 12 Giugno 2024 - 8:30
Intervista Evergrey (Rikard Zander)

Il loro nuovo album “Theories of Emptiness” è senza ombra di dubbio uno dei dischi che segneranno le sorti del 2024. Espressività, calore, emozioni e concetti significativi. Una completezza di argomenti che gli Evergrey hanno saputo ancora una volta amalgamare in modo esemplare, ribadendo il loro ruolo di band leader del settore progressive.

Ne abbiamo parlato con il tastierista e membro di lungo corso Rikard Zander…

Intervista a cura di Fabio Vellata

Ciao Rikard, è un piacere ritrovarti, sono Fabio Vellata di www.Truemetal.it.
Certamente non ricordi, ma ho già avuto l’onore di intervistarti per Truemetal diversi anni fa. Erano i tempi della promozione di Monday Morning Apocalypse… da allora di acqua sotto i ponti ne è passata parecchia! Felice di incontrarti di nuovo!

Ciao! È un piacere incontrarti dopo così tanto tempo…

Parliamo di questo nuovo album, “Theories of Emptiness”…un titolo molto particolare, in pieno stile Evergrey. Come si riflette nelle canzoni dell’album?

Humm, di solito è Tom a inventare i titoli e si impegna molto per realizzarli. Ed in effetti non saprei risponderti: non sono molto sicuro di come il titolo si rifletta nei temi delle canzoni…

Ma c’è qualche concetto che fa da filo conduttore?

Per quanto ne so non c’è alcun concept che lega le canzoni dell’album. Ma purtroppo ancora una volta, questa è più una domanda per Tom. Lui scrive il 100% dei testi!

Cambiamo argomento allora. Come è scoccata la scintilla per la stesura di questo nuovo cd?

Abbiamo iniziato circa un anno fa a scrivere le canzoni. Per prima cosa ci sono venute idee brevi che poi abbiamo sviluppato in brani completi. Alla fine è stato fantastico pubblicarlo… ma sono sempre un po’ nervoso nell’attesa di sentire la reazione dei fan…

Beh, insomma, direi che il disco è uscito decisamente bene. Come sempre, i vostri brani sono ricchi di invenitva, spunti e atmosfere emotive. Avete una particolare routine o un ambiente preciso che vi aiuta ad entrare nella giusta mentalità creativa?

No, non direi proprio… dobbiamo solo decidere che faremo un album. A quel punto di solito, la creatività si manifesta da sola e viene tutto in modo spontaneo e naturale…

L’idea che ho da sempre di voi, è che cerchiate ogni volta di comunicare qualche messaggio di un certo peso, intimamente connesso con la vostra musica. Quanto ritieni sia importante il lato “comunicativo” del vostri pezzi, in luogo magari, di un più semplice e lineare easy listening?

In realtà non ci diamo troppo peso. Il nostro modo di esprirmerci va nella direzione di cercare semplicemente di comporre la migliore musica possibile, lavorandoci sopra quanto meglio ci è concesso. Credimi, non pensiamo molto ad altro oltre a quello. Naturalmente abbiamo uno stile tutto nostro, speciale se vuoi. Ecco su quello puntiamo molto, cercando anche di trovare modi a volte un po’ diversi per farlo risaltare. E quindi di renderlo ancora più unico.

Come si è evoluto il vostro processo creativo nel corso degli anni e quali sono stati i fattori trainanti alla base di questa evoluzione? Ma soprattutto, quando vi accorgete che un brano è davvero pronto per il vostro pubblico?

Non lasciamo mai uscire una canzone finché non siamo soddisfatti al 100% del risultato. Talvolta, spesso, ci vuole un po’ di tempo per essere soddisfatti. Altre volte il risultato arriva abbastanza velocemente.
In effetti, tutti i membri della band scrivono musica in modo che sia più facile per noi avere una certa ricchezza di idee per ogni nuovo album. Piccolo particolare: in questo nuovo cd ad esempio, Johan ha scritto molte tracce. Cosa che non aveva fatto in quello precedente. Per questa ragione, penso che “Theories of Emptiness” sia uscito un po’ diverso nello stile rispetto al solito.
Inoltre, per comporre, usiamo tutto ciò che ci torna utile. A volte solo un computer. Altre volte con un pianoforte acustico e chitarra acustica o chitarra elettrica. Insomma, usiamo tutto ciò che ci può aiutare a venire fuori con un’idea davvero vincente.
Che a quel punto riteniamo valida per finire sul disco…

Rivisitate mai vecchi brani incompiuti? Se è così, come li integrate con il nuovo materiale?

Di solito non usiamo le vecchie idee perché pensiamo che ci sia una ragione per cui non le abbiamo usate in precedenza. Potrebbe esserci qualche eccezione… ma di solito è così.

A proposito, mi parlavi di computer. Cosa ne pensi dell’avvento dell’intelligenza artificiale nella musica? Sei a favore o contro? Pensi che sia dannosa o pensi che possa avere qualche utilità?

Non l’abbiamo ancora mai provata quindi non ho un’opinione precisa. A grandi linee penso però che che se è utilizzata nel modo corretto, come uno strumento che ti può aiutare in qualche modo, può anche rivelarsi una buona cosa.

Dopo tanti anni di carriera, cosa ti entusiasma ancora più di tutto nel tuo lavoro di musicista? Cosa ti mantiene motivato e appassionato nel continuare a creare ed esibirti?

La nostra motivazione arriva dal fatto che vogliamo ancora fare album costantemente migliori e diventare una band sempre più grande e conosciuta. Finché ci sentiremo con questo stato d’animo, continueremo a fare album…sperando ovviamente che il pubblico voglia poi ascoltarli!

E come pensate di rimanere rilevanti e innovativi in un settore musicale in continua evoluzione?

Come detto, possiamo solo provare a fare del nostro meglio e a creare musica che piaccia prima di tutto a noi. E che poi, si spera, sia rilevante anche per altre persone…

Avete già provato qualche nuova canzone dal vivo?

Non abbiamo ancora provato nessuna canzone dal vivo, ma stiamo per iniziare a fare concerti: ovviamente suoneremo alcune canzoni dal nuovo album e ne valuteremo la risposta.

Beh, è ​​stato davvero un enorme piacere. Tanti complimenti: ti confesso che, nel corso degli anni, siete diventati una delle mie band preferite. E proprio riferendomi a quanto mi hai appena detto poco fa, spero di ascoltare nuova musica dagli Evergrey ancora per molti anni a venire.

È stato un piacere! Grazie mille!

https://evergrey.net
https://www.facebook.com/Evergrey

Discgrafia Evergrey:

1998 – The Dark Discovery
1999 – Solitude, Dominance, Tragedy
2001 – In Search of Truth
2003 – Recreation Day
2004 – The Inner Circle
2006 – Monday Morning Apocalypse
2008 – Torn
2011 – Glorious Collision
2014 – Hymns for the Broken
2016 – The Storm Within
2019 – The Atlantic
2021 – Escape of the Phoenix
2022 – A Heartless Portrait (The Orphean Testament)
2024 – Theories of Emptiness

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