Intervista HM in radio (Marco Garavelli)
Cari lettori di Truemetal: il mitico Marco Garavelli, il più importante deejay HM italiano della storia, si è concesso al fuoco incrociato delle mie domande.
Buona lettura!
Steven Rich
Caro Marco, parto subito con una mazzata: se possibile illustra la tua carriera dagli inizi a oggi.
Allora, non facile come partenza, ma ci provo… Le porte del rock mi si aprirono quando mia nonna mi regalò, un Natale di molti anni fa, Made in Japan dei Deep Purple. Da lì iniziò la mia passione per questo tipo di musica, passione che coltivo ancor oggi, seppur per lavoro. Durante gli anni ho dovuto ascoltar ogni tipo di musica: ma questo, credimi, alla fine è positivo. Ascoltar anche dell’altro fa bene, non bisogna chiudersi e mettersi il paraorecchie, ma confrontare vari tipi di musiche seppur differenti tra loro… Si scoprono tante cose!
Come mai chiuse i battenti la mitica Radio Peter Flowers? Mi sembrava che riscuotesse parecchio successo in quegli anni…
L’editore Pietro Fioravanti aveva ricevuto offerte per la vendita dell’emittente e dopo un po’ di pressioni cedette il tutto. L’editore che subentrò cambiò totalmente il prodotto radiofonico, impostò la radio senza speaker e con solo musica italiana quindi tutti noi dj della storica Radio Peter Flowers cambiammo emittente. Molti sono ancora in attività, come il sottoscritto, in numerosi network italiani. Questo dimostra che Peter Flowers è stata una buona scuola.
Marco Garavelli e James La Brie dei Dream Theater
Hai intervistato tantissime big band degli anni Ottanta. Ricordo con piacere Motorhead, Saxon e Judas Priest. Raccontami un po’ di quegli incontri: ricordi, aneddoti etc.
Inoltre, conservi ancora le registrazioni di quelle trasmissioni?
Guarda… Per ciò che riguarda le registrazioni io non ne ho nemmeno una, mentre ho conosciuto negli anni a seguire molte persone che mi ascoltavano e che conservavano ancora gelosamente le registrazioni dei miei programmi e questo mi fa enormemente piacere davvero.
Interviste ne ho effettuate molte, mi sono emozionato intervistando Roger Glover – sai, i Deep Purple come ti ho scritto sono stati il mio primo amore… Ho avuto modo di intervistare più di una volta Ronnie James Dio: un gran signore in tutti i sensi. Intervista un pochino movimentata in camera d’albergo ai Motorhead con Lemmy che offriva alcool e altro a noi della radio… Io astemio e non fumatore mi sentivo in imbarazzo nel rifiutare ma andò tutto ok. Gran weekend in Germania per la presentazione di Seventh son of the Seventh son degli Iron Maiden: serata che finì con Bruce che mi raccontava la sua vita dopo una decina di birre scolate ehhehehehehh… Mi viene in mente la prima intervista nei camerini di un ex teatro tenda a Lampugano (Mi) ai Metallica ancora con il grande Cliff Burton, oppure un’intervista a Cronos dei Venom. Bella anche quella a King Diamond alcuni giorni dopo che gli avevano rubato il suo teschio…(Melissa). Ce ne sarebbe da scrivere un libro, credimi.
Toglimi una curiosità: ai tempi di Radio Peter Flowers dovesti “sgomitare” per proporre all’interno del palinsesto una trasmissione HM come Linea Rock oppure no?
All’inizio Peter Flowers proponeva rock di tutti i tipi ventiquattro ore al giorno, poi l’editore disse che il prodotto non era vendibile e cambiò l’impostazione della radio, rimase solo quella striscia di Linea Rock… Per fortuna! Non ti sei mai chiesto come mai ancora oggi nessun editore o gruppo editoriale ha mai pensato di creare un network rock in tutta Italia?
Quali sono i gruppi HM che hai amato/che ami ancora più degli altri?
Deep Purple, Triumph, AC/DC, Ted Nugent, Motley Crue, Uriah Heep, Judas Priest,
Iron Maiden e i primi Metallica.
Sei stato, insieme con Beppe Riva della carta stampata, uno dei maggiori propulsori della scena HM italiana tramite la tua trasmissione Linea Rock. Cosa mi dici a riguardo?
Sai, me ne sono reso conto solo in questi ultimi anni dell’importanza che ha avuto Linea Rock almeno qui in Lombardia e Liguria (raggiunte molto bene dal segnale di Peter Flowers): quando incontro nei club, birrerie e concerti molti ormai trentenni, e parlando, mi raccontano dei momenti trascorsi ad ascoltare, registrare e riascoltare il programma Linea Rock.
A proposito… hai ancora contatti con Beppe Riva?
No, Beppe non lo sento più da un sacco di tempo, l’ultima volta risale a un’intervista che gli feci per la presentazione di un libro, l’Enciclopedia dell’HM.
Sempre riguardo le HM band italiane degli anni Ottanta, sappiamo benissimo che per gli arcinoti motivi di mancanza di promozione e produzioni di scarso livello anche lavori qualitativamente eccelsi erano destinati fatalmente a soccombere se paragonati a prodotti stranieri. Secondo te c’erano dei gruppi che avevano veramente i numeri per imporsi a livello internazionale?
Oltre a Vanadium e Death SS, che avevano già acquisito uno status internazionale, i tre gruppi che a mio giudizio avrebbero potuto ottenere grandi soddisfazioni erano i Crying Steel, la Strana Officina e gli Steel Crown.
Mai avuto “scazzi” con qualche gruppo?
No, mai davvero!
Sei sempre stato un metallaro tutto d’un pezzo o quantomeno questo è quello che pensavano i tuoi vecchi ascoltatori ai tempi di Peter Flowers. Hai mutato i tuoi gusti negli anni?
Passando attraverso una seconda fase musicale di Peter Flowers ho ascoltato e ascolto ancora oggi di tutto. Non sono solo legato all’HM, anche se questo rimane il mio genere preferito.
Qual è stato il miglior periodo dell’HM secondo te?
Per l’hard rock gli anni Settanta, senza dubbio alcuno! Gli anni Ottanta per l’heavy metal.
I dischi a Peter Flowers ti “arrivavano“ o dovevi comprarteli da solo?
In piccola parte arrivavano dalle case discografiche ma il grosso veniva acquistato dall’emittente. Ti confesso che al momento della chiusura di Peter Flowers ho acquistato molti vinili dall’editore di allora e li conservo ancor oggi!
La “linea” di Linea Rock ti era suggerita o decidevi tutto da solo?
Gestita totalmente da me: almeno lì avevo carta bianca. Contattavo etichette, rispondevo via lettera agli ascoltatori, contattavo le band per i demo etc etc. Una vera passione, credimi!
Attualmente Rock FM potrebbe avere molta più risonanza ma il problema è che copre proprio poco del territorio nazionale. Ci sarà qualche sviluppo per il futuro?
Speriamo con il nuovo editore in una Syndacation. La syndacation è la possibilità di trasmettere, da parte di una seconda radio, fino a sei ore di trasmissione della “radio madre” – ndr.
Segui l’HM sul web? Acquisti le varie riviste specializzate del settore?
Le riviste mi arrivano in radio e le leggo tutte anche per tenermi aggiornato. Per il web ogni tanto faccio un giro su alcuni siti italiani e stranieri.
Marco Garavelli e Glenn Hughes
Un tuo giudizio su queste band
VIRGIN STEELE – Buon epic metal con un ottimo vocalist
RUNNING WILD– Tra i migliori nel power metal teutonico anche se un po’ “tamarri” nel look hehehhehehhe
EXCITER– Potenza e violenza. All’epoca erano tra i migliori del settore thrash metal
RHAPSODY – Il metal italiano portato all’estero: pomposi!
SAXON – Grandi!!!
MOTORHEAD – Lemmy inimitabile, bisognerebbe clonarlo.
ANVIL – Buoni ma preferivo gli Exciter e i Raven
DEATH SS – gli unici conosciuti all’estero negli anni 80 tra le band italiane: concerto=spettacolo garantito
Purtroppo sono fra quelli che non ricevono Rock FM… secondo te quando saranno maturi i tempi per una nuova “Linea Rock”?
Attualmente esiste il programma simile condotto sempre dal sottoscritto dal lunedì al giovedì dalle ore 22 alle ore 23 che si chiama Hard’n’Heavy. E’ praticamente una nuova Linea Rock con interviste, anteprime, novità, tour etc. etc. Il venerdì vi è al classifica HM.
Un tuo pensiero riguardo il ruolo della radio in questo nuovo millennio…
Deve secondo me distinguersi e differenziarsi, ossia troppe emittenti simili tra loro come proposta, il futuro è per me una radio tematica.
Marco, grazie a nome di tutti i lettori di Truemetal per il tempo dedicato all’intervista. Chiudila come vuoi…
Supportate sempre il buon hard rock e l’heavy metal. Messaggio esteso anche a coloro che ormai hanno una certa età, una famiglia etc. etc. ma che sono cresciuti con questa musica!
Stefano “Steven Rich” Ricetti