Intervista Infinite & Divine (Jan Åkesson e Tezzi Persson)

Dopo l’ottimo esordio “Silver Lining” del 2021, gli Infinite & Divine si riaffacciano con un secondo album intitolato “Ascendancy” che conferma quanto di buono proposto un paio di anni fa.
Ne abbiamo parlato brevemente con i fondatori del gruppo, Jan Åkesson e Tezzi Persson.

Intervista a cura di Fabio Vellata con la collaborazione di Manuel Gregorin

Ciao ragazzi, benvenuti sulle pagine di Truemetal.it. È un vero piacere potervi ospitare!

Ciao e grazie mille per averci contattati!

Come vi sentite? Tutto bene? Siete entusiasti per questa nuova uscita?

Siamo molto contenti, grazie e sì, siamo molto entusiasti. È un momento eccitante ed un po’ nervoso allo stesso tempo, ma non vedevamo l’ora di pubblicare l’album.

Curiosità: Jan cosa ti ha spinto, nonostante i tuoi numerosi impegni con gli StoneLake oltre che a quelli di produttore e a collaborazioni varie, a dare vita al progetto Infinite & Divine? Voglia di una nuova esperienza, creatività sempre in fermento o cosa?

È stato molto facile quando ho sentito e visto Tezzi cantare ed esibirsi nell’estate del 2019. Avevo dei brani e le ho chiesto se voleva provarli. Il risultato è stato così grande che abbiamo deciso di andare avanti con la collaborazione. È una cantante e cantautrice straordinaria!

Tezzi, tu invece, oltre ai Venus 5, sembri al momento occupata solo con gli Infinite & Divine. C’è da aspettarsi qualche altro progetto o al momento non c’è niente all’orizzonte ?

No, in questo momento mi sto tenendo più che impegnata con Infinite & Divine, Venus 5 e anche Reggae Kiss. Dammi altri progetti più grandi e dovrò clonarmi per stare al passo con tutto! È meglio mantenere l’attenzione e l’energia sui progetti già attivi e funzionanti. Per ora.

Jan, negli Infinite & Divine si occupa delle chitarre, basso e tastiere. Tezzi è l’ottima cantante e null’altro.
L’intenzione è di restare sostanzialmente un duo o mirate a diventare un gruppo completo?

Abbiamo parlato dell’intera questione del duo contro la band ed entrambi siamo d’accordo sul fatto che vogliamo mantenere il processo di scrittura una cosa da due. Ovviamente è necessaria anche una band per poter suonare dal vivo, ma per ora manterremo separati il ​​processo di esecuzione dal vivo e quello di scrittura. Finché siamo chiari su queste cose dall’inizio, non lo vediamo diventare un problema.

E quindi pensate comunque ad una attività live?

Sarebbe assolutamente la cosa ideale e ci stiamo lavorando. Non è facile per una “nuova band” prendere il proprio posto, ma stiamo cercando di sistemare alcune cose e speriamo che le cose vadano per il verso giusto.

Pur avendo una base hard rock melodica, il disco spazia da canzoni solari ad altre più oscure ed alcune con un’attitudine più “pesante”. Da dove viene questa varietà? Rappresenta lo stato d’animo durante la composizione, il desiderio di sperimentare o cos’altro?

Ci piace la varietà ed entrambi portiamo le nostre influenze in questo progetto. Quando creiamo l’album vogliamo che sia interessante da ascoltare dall’inizio alla fine e quell’elemento scompare se le canzoni suonano troppo simili tra loro. Vogliamo che tu sia in grado di ascoltare tutto senza che sia prevedibile e senza che ti annoi…

Alla luce di quanto sopra, come definiresti il ​​vostro genere musicale?

Immagino che il modo più semplice e accurato per descriverci sarebbe un ibrido tra metal melodico e hard rock melodico. Fluttuiamo un po’ avanti e indietro tra i due.

Il vostro nome ha un significato particolare? Immagino sia solo una coincidenza la somiglianza con il titolo dell’album di debutto dei Pagans’Mind..

Sì, assolutamente casuale. Abbiamo discusso il nome con l’etichetta e alla fine abbiamo preso il nome da quello che finì per essere il nostro primo singolo, Infinite and Divine.

Sebbene Ascendancy sia un disco hard rock melodico, l’interpretazione di Tezzi ha un tono più aggressivo. È una scelta precisa o ti viene naturale cantare così?

Viene naturale. Ho una voce distinta che non è sempre adatta a tutti i generi musicali, ma si adatta molto bene ai generi metal/hard rock, quindi posso semplicemente rilassarmi ed essere me stessa al 100% quando canto. Mi piace anche aggiungere alcune voci più morbide e penso che la miscela crei una combinazione interessante.

Ho apprezzato molto la parte vocale di Remedy, a parte questo cosa intendete con il rimedio a cui si allude nel titolo?

Grazie! L’intero concetto dei testi ricorda il modo innocente di vedere il mondo quando si era bambini. C’è una bella ingenuità nel modo di pensare tanto che puoi fare assolutamente qualsiasi cosa e non ci sono ostacoli. Più cresci e più conosci il mondo intorno a te e quello stato d’animo si perde facilmente. È una cosa naturale diventare più cinici, attenti e creare più ostacoli per te stesso quando invecchi. Remedy parla del desiderio di riavere solo un po’ di quella meravigliosa visione infantile del mondo e di vedere più della bellezza ancora esistente piuttosto che tutta la rovina.

Our Time e LARP sono i due video di presentazione di Ascendancy. Come mai avete scelto queste canzoni, vi parevano le più rappresentative del lavoro?

LARP è una traccia molto energica dell’album e crea una sorta di atmosfera rilassata che abbiamo pensato potesse essere un bel modo per introdurre Ascendancy. È sempre difficile scegliere tra i brani per decidere quale diventerà un singolo. Our Time mostra un altro lato di Ascendancy che sembrava interessante…

Un’altra canzone che ci è piaciuta molto è Small Deeds. Puoi dirci di cosa si tratta e cosa vi ha ispirato a comporla?

Small Deeds ha un’atmosfera intensa e cruda e allo stesso tempo è molto melodica. Ha una combinazione di ruvido ma con bordi smussati proprio come la società in cui viviamo oggi. La canzone parla di tutta la follia che sta accadendo nel mondo e fondamentalmente è un promemoria sul fatto che tutti possono fare qualcosa, non importa quanto poco possa sembrare, per aiutare qualcun altro.

Ragazzi è stato un piacere. Vi auguro davvero buona fortuna per la vostra band!

Grazie ancora per averci ospitato!

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