Intervista Jyrki 69
Intervista a Jyrki 69 da parte di Mickey E.Vil (The Mugshots, Radio Onda D’Urto FM). In fondo alla pagina è possibile ascoltare la stessa in versione audio con sottotitoli. Buona fruizione.
Dunque caro Jyrki. Questo “vampiro americano” è più depravato, più pericoloso di quello di Helsinki? Cosa ne pensi?
…sì, direi di sì su molti livelli. È davvero una bella domanda perché comparare a livello discografico e musicale i due dischi… Il mio primo disco solista, Helsinki Vampire, era qualcosa che dovevo fare per iniziare la mia carriera solista in un modo o nell’altro: musicalmente era roba vecchia scuola, melodica, dark/gothic a cui ho aggiunto la mia voce (la musica è del produttore Johnny Lee Michaels). Per quel disco ho anche fatto un tour negli Stati Uniti, una manciata di date sulla costa Occidentale: abbiamo suonato brani di Helsinki Vampire e qualche cover, avevo una splendida band che per una coincidenza si chiamavano American Vampires! Poi il tempo è passato ed ora è giunto il momento per il secondo album solista per il quale avevo il titolo American Vampire prima di qualsiasi altra cosa: l’ho immaginato esattamente come lo hai descritto tu! Poi il reparto A&R e il boss della mia etichetta, la Cleopatra Records, hanno avuto l’idea di coinvolgere vari produttori e artisti: un’idea geniale del boss della Cleopatra, è stato fantastico conoscere prima di tutto questi personaggi leggendari per poi creare tutte le canzoni con persone completamente diverse e modalità diverse. Il tutto fatto in epoca Covid, nient’altro accadeva ed ero impegnato solo con questo disco. È stato un anno decisamente bizzarro per me il 2021 perché avrò fatto uscire due dischi: in primavera ho realizzato il secondo album della mia band rockabilly, i 69 Cats, poi a dicembre esce questo secondo album solista. Mi sta bene tutto e sono felice di essere creativo ma mi suona strano perché sto facendo uscire un sacco di musica tutta insieme. Per chiudere questo argomento posso dirti che abbiamo appena finito di registrare il nuovo EP dei 69 Eyes che uscirà nel giro di circa quattro mesi. C’è una sorta di saggezza che arriva con l’età e sono molto fortunato ad essere coinvolto in tutte queste cose e prima di tutto essere vivo con questa folle vita rock and roll alle mie spalle! Poi la fortuna di avere la possibilità di fare musica con questa gente fantastica e parlare con te!
Possiamo aspettarci delle date dal vivo per promuovere adeguatamente American Vampire?
La pandemia ha confuso ogni programmazione: niente tour per i 69 Cats, niente tour o concerti per il mio disco solista! Ma tutto è possibile, le cose rimangono in attesa, io faccio musica perché mi aspetto di poterla proporre dal vivo. Non so in che ordine andranno le cose, so che i 69 Eyes inizieranno presto a fare delle date, abbiamo dei tour prenotati: vediamo se avranno luogo a primavera 2022! Per i miei progetti musicali spero che un giorno qualcosa succeda in modo che possa proporre anche quei brani e quella musica.
Devo ringraziarti per aver registrato la cover di ‘Bite It, You Scum’ di GG Allin! Non vedo l’ora di farla sentire al mio amico Merle Allin, il fratello di GG!
Certo! Sapevi che i 69 Eyes avevano registrato un pezzo di GG Allin nei primi anni Novanta? Si trattava di ‘Give Me Some Head’: vidi GG Allin dal vivo a New York negli anni Novanta e naturalmente sentii parlare di lui negli anni Ottanta. Ero un grande fan della sua musica e più tardi tutte le sue altre “attività” hanno oscurato la musica. Ma per me lui rappresenta un ottimo rock and roll sin dagli inizi della sua carriera e i dischi della fase finale non sono più disponibili: Brutality And Bloodshed For All non è da nessuna parte al momento! A me piaceva la sua musica e in seguito lui fece dei commenti interessanti: era qualcosa che questo mondo potrebbe necessitare proprio ora, rappresentava un uomo libero di quei tempi. In generale credo che attraverso i social media sia ancora piuttosto vivo: questo tipo di personaggio è necessario di questi tempi per una serie di ragioni, ai suoi tempi aveva delle idee precise sulla libertà. È difficile scegliere un singolo dal mio disco perché i brani sono parecchio vari: mi piacerebbe che tutti uscissero come singolo ma soprattutto quel brano sarebbe proprio bello, ‘Bite It, You Scum’! Bisogna capire davvero di cosa si tratta, non è semplicemente punk scontato, c’è dell’altro! Come dicevo, l’ho visto dal vivo dopo che era uscito di prigione, lo show è stato bellissimo ma anche fottutamente spaventoso, fu molto intenso e so di cosa sto parlando! È stato bello registrare la cover e l’artista con cui l’ho fatta – Leæther Strip – fa musica hardcore industrial davvero cattiva, dunque penso che calzi a pennello!
Puoi spendere qualche parola circa la tua scelta per una dieta vegana?
Credo di aver menzionato questa scelta nel passato e penso che si tratti di qualcosa di privato, non di qualcosa di interessante in generale. Preferisco non parlare di cose personali perché penso di non essere interessato a condividere la vita personale…
…e convincere le persone…
Esattamente. Qualcuno sa che sono vegano ma sai, tutto qui! È una mia scelta e tutti gli altri possono fare quel cazzo che gli pare!
Hai qualche novità dall’ambito dei fumetti?
Dopo aver finito questo disco ho scritto la sceneggiatura per un film di vampiri e rock and roll ed è qualcosa di diverso dalla musica che mi rende entusiasta. Come già detto, ho appena finito di registrare il nuovo EP dei 69 Eyes: ci stiamo anche “rimodellando” il che significa una nuova etichetta discografica, un nuovo produttore e non ripeteremo nulla di quanto fatto in precedenza. Ci sono tante cose in ballo per i 69 Eyes nel 2022, tanta musica e tanti concerti!
Per concludere, hai qualche ricordo speciale legato all’Italia?
Tutto cominciò quando visitai, tra gli anni Ottanta e i Novanta, Roma e mi innamorai di quella città, della gente e della cultura. Penso sia risaputo che ho studiato l’italiano all’università e che sono fan della vostra cultura su più livelli. Poi ad un certo punto sono diventato una sorta di spostato in giro per le vie di Roma, facendo festa ed ubriacandomi ai tempi d’oro del gothic rock and roll! Qualcuno si ricorderà ancora di me, la mia notte andava così: compravo una bottiglia di tequila e la mischiavo col succo d’arancia, poi andavo alla scalinata di Trinità dei Monti con gli amici fino a quando non passava l’ultimo tram o l’ultimo bus che mi portasse a casa di amici. Ho davvero imparato a viaggiare coi trasporti pubblici di Roma: a volte mi addormentavo e dunque ho anche imparato a muovermi a piedi per lunghi tragitti fino ai confini della città. Tempi davvero d’oro che mi hanno ispirato in molti modi e ovviamente ho sempre detto che i migliori club gotici sono a Roma, per l’atmosfera, per la location e ancora oggi c’è un fantastico dj chiamato dj Diego del club gotico Krypta … Tempi d’oro: i primi anni Novanta, metà anni Novanta, bei tempi! Poi a un certo punto sono riuscito a venire con i 69 Eyes, nell’underground avevamo amici con cui andare in tour, c’erano ancora generazioni glam in Italia. Credo che ci siano ancora appassionati di glam ed ecco come ci hanno conosciuto gli italiani, anche grazie a Fuzz Fuzz, Francesco Pascoletti e i suoi fantastici giornali metal che ci supportavano. Poi ci siamo allontanati quando abbiamo iniziato a suonare in Europa, ormai veniamo molto raramente a suonare in Italia e di solito si tratta di un unico show nel nord: è abbastanza triste ma vengo abbastanza spesso in Italia, almeno una volta l’anno e dunque è ancora vicina al mio cuore così come a quello dei ragazzi dei 69 Eyes. Se dovessimo suonare sempre sarebbe ridicolo dire che speriamo di fare più show in Italia – è ovvio! – ma chi lo sa, se siamo fortunati ci sarà questa possibilità. L’ultima volta abbiamo suonato a Parma, è stato fico perché – è stato esattamente due anni fa – avevamo un giorno libero e ho visitato la città e i suoi posti storici, le chiese, i teatri e cose simili: davvero un bel posto, fantastico come il più dei posti dove sono stato in Italia. Se guardi la copertina di Wasting The Dawn, il nostro disco del 1998-99, c’è una nostra immagine nel cimitero del Verano a Roma. Ci sono molte connessioni e si riflette ancora in quello che facciamo e a proposito, avete una nuova band davvero notevole, i Måneskin!
Davvero ti piacciono?
Hey, dai, una delle migliori nuove band rock and roll, sono davvero rock and roll!
Molto giovani…
Esattamente! Per noi vecchi rocker è un’iniezione di buone vibrazioni, sono bravi ragazzi: suonano i loro strumenti, suonano ovunque e vengono dall’Italia… Non potrebbe andar meglio di così, sul serio!