Intervista M.T.G. (tutta la band)
Oggi incontriamo i lodigiani M.T.G., al loro debutto discografico con l’album ‘Lobotomized’ uscito a febbraio 2023 per un’etichetta indipendente, potete leggere qui la nostra recensione.
Iniziamo con l’intervista.
Intervista a cura di Jennifer ‘Jenny’ Carminati
Domande iniziali di rito per un esordio discografico: come mai vi chiamate M.T.G. e cosa significa questo acronimo? Come e quando vi siete conosciuti e avete deciso di fondare questa band?
M.T.G. è l’acronimo di Mosh Till Grave. Abbiamo deciso di utilizzare solo le iniziali perché altrimenti il nome sarebbe stato troppo lungo. La band è stata fondata a metà 2020 dal nostro batterista (Zeg) e dal nostro ormai ex chitarrista (Ciga). Successivamente si sono uniti gli altri componenti che erano già nella cerchia di amici.
Quali sono le band che vi hanno ispirato maggiormente e diteci un po’ di più delle coordinate stilistiche che vi hanno diretto nella produzione del vostro primo album ‘Lobotomized’, uscito quest’anno e, se volete, anche dall’EP ‘Among The Enemies’, che lo ha preceduto nel 2021.
Le nostre influenze principali derivano dal filone thrash anni ‘80. Tra le principali band a cui ci ispiriamo ci sono Megadeth, Annihilator, Sepultura e Destruction.
Chi si è occupato dell’artwork della vostra copertina?
L’artwork della nostra copertina è stato creato da Andrea Leoni, amico di alcuni componenti della band. Cogliamo qui l’occasione per ringraziarlo nuovamente per l’ottimo lavoro svolto.
Di cosa si parla in ‘Lobotomized’? C’è un concept che lega tutto l’album oppure ogni canzone è fine a sé stessa? chi scrive i testi delle vostre canzoni?
‘Lobotomized’ tratta vari temi, ci sono canzoni, come ‘Slavery and Abuses’, che parlano di denuncia sociale, altre, come ‘The Last Call (from eternity)’, trattano temi esoterici e altre ancora parlano di argomenti come rabbia e violenza. Diciamo che non abbiamo un unico tema ma variamo molto. I testi delle canzoni sono scritti principalmente dal nostro batterista Zeg, fatta eccezione per ‘Auftragsmord’, scritta dal nostro bassista Leo.
Quanto è importante per voi la dimensione live? avete in programma altri concerti a breve o se ne riparla il prossimo anno? Nei vostri progetti c’è un tour che vada oltre i confini italici?
Per noi il palco è la nostra casa. Al momento non abbiamo concerti programmati a stretto giro. A a proposito di questo: se qualcuno è interessato a farci suonare ci contatti pure. Ci piacerebbe molto avere l’opportunità di suonare all’estero ma al momento ci focalizziamo sui live entro i confini italici.
Come vedete il futuro degli M.T.G.: avete già scritto nuovo materiale o vi state concentrando, giustamente, sulla promozione del vostro primo album?
Abbiamo tanta carne sul fuoco: 5 canzoni inedite tra cui 2 già proposte live.
Come considerate la scena metal underground italiana e come vi rapportate con gli altri gruppi tricolore?
Pensiamo che la scena metal italiana sia molto attiva e crediamo che meriti più visibilità perché ci sono molte band valide. Con alcune di queste abbiamo stretto anche dei rapporti interpersonali.
Se avete qualcosa da aggiungere prima di concludere questa intervista, questo è il momento giusto, a voi la parola.
Stiamo facendo dei cambiamenti alla nostra Line up, con nuovi componenti che spaccano davvero tanto. Inoltre siamo alla costante ricerca di live, a proposito se c’è qualcuno che ha voglia di passare una serata all’insegna di un po’ di sano Thrash, come detto prima, non esiti a contattarci.
Grazie per il vostro tempo e lascio a voi i saluti ai lettori di TrueMetal.it.
Ringraziamo innanzitutto Te, Jennifer, per averci dato l’opportunità di averci concesso questa intervista.
Ringraziamo TrueMetal.it e tutti i suoi lettori. Ricordatevi di supportare noi, ascoltando il nostro album e anche tutta la scena metal underground italiana.