Intervista Nanowar of Steel (tutta la band)
Sono passati otto interminabili anni dall’ultimo album (premiato con un 100/100 su Truemetal), ed ecco finalmente di ritorno i Nanowar of Steel, che con “Stairway to Valhalla” si confermano gli unici veri e “(in)credibili” paladini del sacro verbo del True Metal, grazie ad un disco che essi stessi definiscono nel booklet “senza falsa modestia, uno tra i più grandi album heavy metal mai prodotti. Almeno da noi”. Impavidi ed irriverenti cavalieri a bordo dei temibili “Trycicles of Steel”, i nostri hanno ormai schierato dalla loro parte un imponente esercito che va da Giorgio Mastrota (protagonista sul palco del Lucca Comics 2018 sul pezzo a lui dedicato) a Gli Atroci, da Fabio Lione a cavallo del suo uniporno al più grande partito politico italiano, almeno stando ai fan su Facebook: Feudalesimo e Libertà, del quale sono autori ed esecutori dell’inno. Li abbiamo intervistati per voi l’indomani di un glorioso concerto a Cagliari. Invitiamo chi non capisse il senso di questa intervista ad un pellegrinaggio a Ceppaloni.
Ciao ragazzi e benvenuti su Truemetal.it!
– Ciao Luca di Truemetal.it
– Bau bau bau!
– Miao miao!
– Bau!
– Ti offendi se buttiamo il cane dalla finestra?
Nono, fate pure…
– Ok!
– Bau bau bau… auuuuuuuuuuuu.
– Vai, dicci tutto!
Non ho sentito il tonfo però.
– Siamo al cinquantunesimo piano!
Tutto chiaro allora. Com’è andata la serata di ieri a Cagliari?
– Molto bene: pienone. Abbiamo fatto quasi sold-out, si può dire?
– si può dire ma non lo dire in giro!
A Milano avete addirittura lasciato la gente fuori, non vi sentite un po’ dei mostri per questo?
– Eh ma non dipende da noi. Non siamo una ONG che porta i fan con le barche.
A proposito di ONG, cosa ne pensate del Governo del Cambiamento?
– Noi non parliamo di politica.
Ma veramente? è vero che Salvini vuole rimandare a casa il vostro chitarrista Mohammed Abdul?
*silenzio*
Mi sentite?
– No.
Non parlate di politica ma potete parlare di Feudalesimo e Libertà. Cosa ne pensate di quel partito?
– Quella è l’unica politica che conta. Di fatto è l’unico Governo esistente possibile che di fatto ci sta già governando anche se noi non lo sappiamo. L’Imperatore è un rettiliano illuminato.
– Se posso aggiungere una nota seria devo dire che nutro una profonda stima per l’ex-Ministro della Giustizia Clemente Mastella, Presidente dell’UDEUR. Come essere umano e come cuoco lo apprezzo.
– Sono molto più che semplici amici comunque Gatto [Panceri 666] e Mastella.
– Siamo compagni di spuntini di mezzanotte!
Siete anche i Sottosegretari alla Presidenza della Repubblica del Truemetal assieme a ‘Gli Atroci’.
– Citando la Bibbia potremmo dire “tu lo dici”!
Che rapporto avete con Gli Atroci?
– Sempre protetto! Ci sono in giro brutte malattie quindi è sempre un rapporto molto protetto.
Ma a chi è venuta l’idea del pezzo?
– Per questo pezzo è venuta l’idea a no…
– A Clemente Mastella, durante una merenda.
– Clemente Mastella ci aveva chiesto, visto il vuoto legislativo che si era creato dopo le elezioni, di formare una coalizione di Governo, allora noi dopo aver detto più volte di non voler mai governare con Gli Atroci poi siamo tornati sui nostri passi ed abbiamo fatto un contratto con gli italiani sotto forma di canzone.
– Ma soprattutto un contratto con Ceppaloni, che è la città di Clemente Mastella.
A proposito di Truemetal, a me sembra che il “True” metal in quanto concetto di identità sia un po’ in crisi, vuoi per i casi di cronaca recente, vuoi per il passare degli anni… ormai c’è un piccolo grande poser in ognuno di noi. Mi sbaglio?
– Noi siamo i primi forse ad esserlo.
– No, aspetta, gli unici veri True noi siamo.
– Noi siamo l’ultimo bastione che riesce a portare la bandiera del True Metal con orgoglio, in Italia, fuori dall’Italia… e poi basta.
– E poi basta anche perché c’è l’effetto Pac-Man. Tu se vai oltre i bordi mondiali ritorni dall’altro lato ed è un True Metal che si morde la coda. Il True Metal è piatto in realtà.
– Il discorso è che a noi ci accusano sempre di distruggere questo mondo. Che siamo la band che prende in giro gli ideali del True Metal… quando invece siamo gli unici rappresentanti di questo genere.
– In realtà il nostro più grande successo si misura in come il True Metal si è estinto grazie a noi. Noi siamo stati per il True Metal quello che è stato l’asteroide per il triceratopo.
– È come quando in un ecosistema una specie prolifera troppo e porta alla morte tutto il resto dell’ecosistema. Diventa capo della catena alimentare e il sistema implode. Basta.
– La cosa divertente è che questa entità è il tutù.
Quali sono a questo punto i passaggi che farete per far approvare il Decreto Malmsteen?
– Una rullata…
– Una rullata vi seppellirà!
– Un 4-5-1, come da accordi, o un 4-3-3.
Lino Banfi usava la 5-5-5…
– Si ma meglio la 6-6-6.
Meglio ancora! Veniamo al vostro nouvo disco “Stairway to Valhalla” e continuiamo sulla politica. Avete recentemente rivelato con “Tooth Fairy” assieme a Mario Dragons che una delle cause della cirsi dell’Euro è la fatina dei denti. Spiegate meglio ai nostri lettori il processo macroeconomico.
– Volevo correggerti nel senso che non è un problema dell’Euro. È vero che l’Euro è sottoposto ai processi di quantitative easing. Come tu ben saprai il balance sheet della Banca Centrale Europea si è espanso esponenzialmente in questi ultimi anni a causa di queste politiche espanisve che però non si sono tradotte direttamente in dinamiche inflazionistiche per il fatto che si trattava di asset bancari e non di un aumento diretto della massa monetaria M1. Invece la fatina dei denti, come probabilmente ben saprai, è direttamente responsabile delle dinamiche inflazionistiche in Venezuela ma anche in Argentina, a causa dell’aumento diretto della massa monetaria M1. Questi sono processi di creazione di moneta dal nulla. Moneta che non viene stivata in un conto bancario ma che invece si dà ai consumatori…
– Poi si annulla. Sappiamo che in Argentina e in Venezuela c’è una crisi del settore odontoiatrico per cui la gente perde molti più denti rispetto ad altri paesi. Poi da lì si innescano questi processi
– C’è anche una questione di cocaina…
– Esatto.
– Esatto!
[su quest’ultimo punto consenso unanime n.d.M.]
Cambiamo argomento: com’è stato accolto il disco da critica e pubblico?
– La critica ce lo dovresti dire tu!
Io ve lo dico quando esce la recensione.
– Non hai il coraggio, eh?
– Noi abbiamo amici che spaccano denti e ti inflazionano il conto in banca!
Farò molta attenzione. Vi abbiamo dato sia 1 che 100 in passato, non posso andare oltre in nessuno dei due casi.
– Comunque abbiamo avuto commenti estremi. Ti ricordi quando Truemetal ci dava 1 su 100? Abbiamo raggiunto dei traguardi simili. Su una rivista norvegese, una recensione è stata molto professionale. Un testo di otto righe, dove diceva essenzialmente: “per me la parodia nel metal non esiste e questo disco neanche lo ascolto”. Punto. Testuali parole. Non sono bravissimo a tradurre il norvegese e google translate ogni tanto ha dei bug, però il concetto era questo. Il bello è sapere che tu prendi il minimo a scatola chiusa.
– È un disco nel quale è talmente condensata la musica che la senti senza neanche ascoltarla.
Com’è lavorare con Christian Ice?
– Bello! Siamo sempre stra-contenti.
– È delicato e profumato, e sicuro sui colorati!
– Guarda, profumato è l’unica cosa che non puoi dire di Christian!
Altro personaggio molto importante: l’utlima volta che ho intervistato Luca Turilli era qualche anno fa, aveva un po’ inventato il Dolby Atmos con il suo Prometheus. Poi tour con i Rhapsody Reunion, ora il silenzio. Cosa pensate che stia facendo ora?
– Secondo me sta imparando a cucinare o a fare il sommelier di profumi.
– Con Mastella!
– Secondo me si sta dedicando ad attività molto più remunerative rispetto all’heavy metal.
[…e invece, appena qualche giorno dopo, eccolo con la campagna di crowdfunding Turilli Lione Rhapsody, ai quali i Nanowar of Steel hanno risposto con un’ulteriore campagna di supporto n.d.M.]
Avete coinvolto anche Fabio Lione nel nuovo disco, in “Barbie, MILF princess of the twilight”. È il pezzo più Rhapsody che io abbia mai sentito negli ultimi dieci anni. Come avete contattato il “mezzo esperto di animali” e come l’avete convinto ad unirsi alla causa?
– Con gli animali!
– Gli abbiamo offerto un pedigree che non poteva rifiutare, con una carretta piena di animali. Lui si è emozionato.
– Gli abbiamo portato due coccodrilli, un orango tango… l’unica cosa che mancava era l’uniporno!
Siete aggiornati sui Rhapsody attuali? Quanti ce ne sono? Io ho perso un po’ il conto…
– No. I Rhapsody al momento sono una specie di franchising. Chiunque può fondare una band Rhapsody mettendo il genitivo sassone davanti. Tu praticamente puoi fare i “Malgioglio’s Rapsody”, che sono tutti i Rhapsody con Malgioglio sopra, però tranne uno a caso. Praticamente puoi programmare gli ensemble dei Rhapsody con delle combinazioni combinatorie di chi c’è stato dentro e codificarli in una stringa binaria: 10010 vuol dire che Fabio Lione e Staropoli ci possono stare e gli altri no.
Quindi hai 2n-1 Rhapsody possibili in base agli n membri della band.
Vedo che te ne intendi di calcolo combinatorio, esatto!
Un altro grande eroe unitosi alla causa è Giorgio Mastrota, che avete portato al Lucca Comics sul brano a lui dedicato. Il vostro pezzo era pure finito sul sito della Eminflex. Sapete che da Caterina Balivo ha detto che il fumetto che avete realizzato su di lui è “la cosa che lo rende più felice nella vita”? Vi pesa questa grande responsabilità?
– No. Più che altro è andato a letto con Natalia Estrada! Non gli credo.
– Farei a cambio molto volentieri!
– In realtà l’unica soluzione a questo enigma è: “Natalia Estrada ha il cazzo”. Si può spiegare solo così.
– Anche col cazzo io un pensierino ce lo farei…
– Anche Mastella!
Qualche domanda sui brani dell’ultimo album. Cosa lega Sharon Stone, Mike Oldfield ed i Gargoyle?
– Uno spago da 20 metri!
– Una gru!
– La parola “MILF” nella descrizione. “M” di MILF sta per “Monumento” o per “Mike Oldfield”. Sharon Stone è proprio una MILF per definizione.
La blind-guardianesca “The Quest for Carrefour” è tratta da una storia vera?
– Certo. Come tutti i pezzi d’altronde.
– C’era una volta che stavo facendo un barbecue. C’era il mio amico Sauron che ci ha fatto scadere tutte le salse. Quindi poi siamo andati alla ricerca del Carrefour e ci siamo persi.
– In realtà Google Maps prendeva male il GPS e poi non prendevano la Postepay quindi è stato un problema pagare.
– Poi più che altro Odino è mezzo cieco e ci faceva sbagliare strada.
– Era un Carrefour Market quindi più grande dei normali Carrefour. Questo non è nel testo della canzone però…
– Poi siamo andati in macchina con Loki che tirava certe loffe… ci siamo dovuti fermare che abbiamo dovuto aprire i finestrini!
Un altro pregio di questo disco è il suo indubbio valore di promozione turistica. Ad esempio fate tanta pubblicità ad una meta ancora oggi poco battuta: Urano. Che mi dite di questo pezzo?
– Noi abbiamo cercato questo apice della comicità in un gioco di parole sconosciuto ai più. Agli anglofoni stessi. Non avevano mai pensato a questo calembour tra “Uranus” e “Your anus”, e noi abbiamo come dire… allargato gli orizzonti e non solo quelli per portare la lingua in nuovi luoghi! Il linguaggio universale, insomma.
Un’altra meta turistica che promuovete nel disco è il Liechtenstein. Dopo aver sentito il pezzo mi sto convincendo a trasferirmi là. Anche qui i temi del brano spaziano dalla politica all’economia.
– Io personalmente tramite le mie conoscenze con Mastella sono diventato amico del principe Hans Adam, un Monarca illuminato parente di Eric Adams.
– Loro non lo sanno, i poteri forti lo tengono nascosto!
– Lo zio di Eric Adams in realtà è capo di stato, questo non si sa, è capo del Liechtenstein. La truezza di Eric Adams viene rachiusa in piccole dosi mensili in Liechtenstein. C’è una cassetta di sicurezza che contiene capsule di truezza. Però io in realtà sono fan dei grandi parametri macroeconomici del Liechtenstein, soprattutto il basso tasso di inflazione e il basso tasso di disoccupazione, che è un po’ in contraddizione con la curva di Philips.
– Tu dovresti sapere che il Liechtenstein non ha un inno. Se tu senti l’inno del Liechtenstein è l’inno inglese mixato con WMCA. Noi abbiamo scritto questa canzone per farci belli, e un giorno andremo a bussare alla porta di Hans Adam per farci la cittadinanza autonoma.
– In realtà nella canzone chiediamo il permesso di residenza, io non ardo per il permesso di cittadinanza perché poi ci sono delle complicazioni. La residenza perpetua nel regno del Liechtenstein è uno degli obiettivi della nostra vita.
Perché dopo aver scoperto questo paradiso continuate a stare a Roma con le buche sulla strada e l’immondizia?
– Dipende dal principe Hans Adam. Se lui ci vuole alla sua corte. In Liechtenstein non è semplice andare così, ti sembra facile? Il 20% di noi… anzi il 40% di noi inoltre non è situato a Roma. Questo per la precisione. Bisogna smentire questo mito radicato nella testa delle persone come te.
A parte la cittadinanza in Liechtenstein quali sono i vostri obiettivi per il futuro?
– Sicuramente noi stiamo pianificando di fare sia uno spettacolo teatrale, sia un audiolibro su Alex l’Ariete con Francesco Pannofino che legge.
– Quindi il primo romanzo tratto da un film!
– Esatto!
– Il capitolo IV sarà “Oooooo”
– Stiamo solo aspettando che Damiano Damiani firmi le carte.
– Ma non era morto?
– Ah è morto?
– Come?
*risata generale*
Su Damiano Damiani e il capolavoro “Alex l’Ariete” chiudiamo e facciamo la domanda finale di rito: fate il vostro saluto ai lettori di Truemetal!
– Ciao vi vogliamo bene…. salutiamo col nostro saluto.
*tutti in coro* Oh che gioia, che sollazzo, mi son fatto il materasso!
Intervista a cura di Luca “Montsteen” Montini