Intervista Pino Scotto (Gods of Metal 2006)
Resoconto di un breve scambio di battute con un lucidissimo e iperconcentrato Pino Scotto poco prima del concerto dei suoi Fire Trails nella giornata italiana del Gods of Metal di venerdì 2 giugno 2006.
Nella foto: Fire Trails durante il concerto al GOM 2006
Ciao Pino: GOM nella giornata italiana con pubblico oltre le aspettative…
Tenendo conto che appunto viviamo in Italia e che i metallari sono fondamentalmente esterofili ci possiamo ritenere più che soddisfatti dall’affluenza di oggi. In un certo qual modo è anche la vittoria di quanto non mi stancherò mai di ripetere: in Italia abbiamo band con i controfiocchi (Pino ha usato un’altra espressione, più colorita…) che non invidiano niente a nessuno.
Sempre rimanendo in ambito di HM italico, pensi che le band degli anni ottanta che si sono ricostituite possano avere ancora una chance?
Mah, obiettivamente penso proprio di no, conosco i dati di vendita del mercato odierno e per loro sarà veramente dura. Certo, si caveranno comunque grandi soddisfazioni dal vivo ma dal punto di vista dei Cd venduti si attesteranno sulle 300/400 copie vendute o poco di più.
Passiamo ora ai Fire Trails. Prossime mosse?
Probabilmente un Dvd, con immagini pescate anche dal concerto di stasera.
Capitolo Vanadium. Spiega una volta per tutte i motivi per i quali non escono i vecchi dischi in Cd.
E’ semplice. I master esistono ma sono in mano al curatore fallimentare dell’etichetta Durium, per la quale incidevamo all’epoca. Il problema maggiore sono però i diritti su quei dischi. Comunque sappi che non sto assolutamente lasciando cadere la cosa, al momento opportuno si sbloccherà la situazione e finalmente A race with the Devil & Co. usciranno su dischetto ottico!
Chiudendo con il Gods of Metal, secondo te è stata più efficace la scaletta delle band italiane concentrata in un solo giorno oppure sarebbe stato meglio suddividere i gruppi in giornate diverse?
Te lo chiedo perché altri tuoi colleghi sembravano più interessati a raccontare un giorno ai nipotini che avevano suonato nella stessa giornata dei Def Leppard piuttosto che degli Whitesnake.
Assolutamente no! La Live ha fatto un grande gesto concentrando in un singolo giorno solo gruppi italiani: se ci avesse diviso su più giornate se ne sarebbe persa completamente l’efficacia!
Ok Pino, ti lascio andare a preparati per il concerto, grazie per l’opportunità.
Figurati, è sempre un piacere!
Testo e foto a cura di Stefano “Steven Rich” Ricetti