Intervista Rock’N’Roll Milano (Davide Mozzanica)
Intervista a Davide “Davidone” Mozzanica da parte di Mickey E.Vil (The Mugshots, Radio Onda D’Urto FM). In fondo alla pagina è possibile ascoltare la stessa in versione audio.
Buona fruizione,
Steven Rich
10 anni e SENTIRLI. Sentirli come le note che appunto da un decennio allietano le serate dei fortunati frequentatori di uno dei pochissimi veri e propri templi del Rock in Italia, il leggendario Rock’N’Roll di via Bruschetti a Milano. Di recente persino il mitico canale VH1 ha dedicato un documentario a questo club che ospita sempre musicisti di alta qualità, dalle band emergenti ai più noti Big della scena Rock e Metal. Cos’hanno infatti in comune Pino Scotto, Enrico Ruggeri, i Lacuna Coil, i Punkreas, Piero Pelù, gli Extrema e tanti altri? L’amore per il Rock’N’Roll, sia come genere musicale che come la realtà più unica che rara messa in piedi da Davide “Davidone” Mozzanica, al quale lasciamo la parola!
Ciao Davidone!
Ciao a tutti, grazie mille per l’invito!
Beh, è una data fondamentale questa: 10 anni di Rock’N’Roll! Cioè… Rock’N’Roll inteso come genere musicale, per te, altro che 10 anni…!
No, certo (ride, n.d.M.), ho qualche grado di anzianità sulle mie spalline del chiodo! Per me sono 40 anni di Rock’N’Roll dato che ho quasi 52 anni e lo ascolto da quando ne avevo circa 13: il mio primo amore furono i Kiss! Ma a livello di clubbing quello più longevo – ne abbiamo fatti svariati – è sicuramente il Rock’N’Roll di Milano che come dicevi tu poc’anzi ha compiuto 10 anni il 14 settembre scorso. Abbiamo fatto una bellissima festa di 10 giorni…
Davide Mozzanica
Con personaggi di carattere veramente fondamentale!
Sì, gente che di solito suona in posti un po’ più grandi del nostro piccolo clubbettino: abbiamo fatto 10 giorni di secret gigs, secret shows come si usa dire in Inghilterra o in America, con tutti gli amici che hanno condiviso con noi questi lunghi anni di storia. Naturalmente non solo del Rock’N’Roll di Milano ma si parte dal mitico Rock Planet dell’inizio del ’93 dove venivano i Bluvertigo a portarmi il demo in cassetta, ti ricordi la tape?
Hai voglia, hai voglia…
Da lì siamo sempre stati amici e in questi 10 giorni hanno suonato da Omar Pedrini a Ritmo Tribale, Quartiere Latino, Pino Scotto, La Strana Officina, Morgan…insomma, 10 giorni belli intensi. Pau dei Negrita è venuto a fare un dj-set perché stanno registrando il disco il cui singolo uscirà a giorni…tu sarai più informato di me o non è proprio il tuo genere quello dei Negrita, per questa trasmissione?
Parliamo comunque della storia del Rock italiano, quindi massimo rispetto…
Assolutamente sì!
Venerdì scorso la mitica rete televisiva VH1 ha dedicato un grande spazio a questo decennale…
Sì, praticamente in questi 10 giorni abbiamo deciso di registrare un filmato che racconti un po’ la storia mia e di Giampaolo Di Tizio, mio socio da 25 anni. Nacque insieme a lui tutta questa cosa: il Rock Planet, poi il Factory, il Rolling Stone, tantissimi locali che abbiamo gestito in questi 25 anni. Con Edo Rossi, un autore, abbiamo messo tutto quanto in video raccontando apertamente tutta la nostra storia per poi finire coi 10 anni di Rock’N’Roll. VH1, grazie a Luca De Gennaro, ha deciso di sposare questa cosa e di mandare uno speciale di un’ora venerdì scorso. Ora, subito dopo il ponte di Sant’Ambrogio visto che siamo milanesi, l’Immacolata e blah, blah, blah, uscirà per Universal una compilation di 20 brani con tutte le band che insieme a noi hanno fatto questa lunga strada del Rock’N’Roll e vi sarà incluso anche un Dvd. Per chi se l’è perso su VH1, il Rockumentario – come piace chiamarlo a noi – è sul sito del canale in streaming per vederlo quando volete: qui il link.
E in questi 10 anni quali sono state le più belle soddisfazioni col Rock’N’Roll di Milano? Ma ricordiamo anche che ci avviciniamo al decennale di un altro Rock’N’Roll…
Esatto, il Rock’N’Roll di Rho il prossimo weekend – l’1,2 e 3 dicembre – farà 9 anni e faremo tre giorni di festa, non 10 come al Rock’N’Roll di Milano ma lo prepariamo per l’anno prossimo, in cui sicuramente festeggeremo 10 anni di Rock’N’Roll! Sai, in 10 anni sono successe così tante cose…veramente, ogni sera al Rock’N’Roll di Milano è una festa: capiti lì e diciamo che è un punto di ritrovo di tutti gli addetti ai lavori, dai musicisti ai giornalisti, fotografi…se Caparezza è a Milano viene lì a farsi una birra! Ti posso dire questa cosa: una volta è successo che nel locale ci siamo ritrovati, senza organizzarlo, tutte Le Vibrazioni, metà dei Negrita, Giuliano dei Negamaro, il batterista di colore di Jovanotti…ad un certo punto Giuliano ha detto: “Ragazzi, andiamo giù a fare un po’ di casino!”…ho dovuto spegnere gli amplificatori alle 5:30 del mattino! Hanno jammato così: Le Vibrazioni coi Negramaro che facevano i pezzi dei Negrita, Pino Scotto con qualcuno dei Negrita che facevano i pezzi delle Vibrazioni e poi ovviamente le solite Knockin’ On Heaven’s Doors piuttosto che Rock’N’Roll dei Led Zeppelin. Serate mitiche, mitiche: infatti se mi tocco a destra, in fondo, il mio fegato urla pensando al Rock’N’Roll!
Rock’N’Roll MIlano, via Bruschetti
Com’è oggi, in questa strana epoca digitale, gestire un locale per certi versi Old School in senso buono?
Devo dire che in quest’epoca digitale il lavoro è molto semplificato rispetto a quando abbiamo cominciato nei primissimi anni Novanta. Io ho cominciato a fare serate chiamando col telefono, quello che girava con il dito, a casa le persone tipo: “Buonasera signora, c’è Ruggero?” / “Sì, aspetta che te lo chiamo: Ruggerooo, c’è Davide per te al telefono!”…hai capito? Adesso con una chat di WhatsApp inviti 250 persone con un click! Quindi, per quello che io credo, il digitale ha dato una fortissima mano per la programmazione e il resto. Anche semplicemente ascoltare il demo di una band, adesso non c’è bisogno che ci incontriamo e mi dai il cd: eccoti la mia mail, mandami un link con la tua pagina Facebook, i tuoi brani su Spotify se sei così forte piuttosto che altro…insomma, con un click risolvi un miliardo di cose!
Certo, quindi la promozione online è per voi fondamentale, come vi si trova sulla rete?
Ci trovate ovviamente alla pagina Facebook “Rock’N’Roll Milano”, poi il sito anche se ormai il sito Internet è completamente superato, nessuno più va a vedere il sito Internet per la programmazione o quant’altro. Ormai è tutto Instagram, Facebook, il tuo profilo personale, quello che spammi, quello che fai…il sito secondo me è una cosa ormai sorpassata. Mi ricordo che un sito Internet che avevamo fatto come Rock Planet ci era costato 4.000.000 di Lire e costava, per mantenerlo online, 1.500.000 all’anno! Adesso i siti Internet li fai tu se sei un attimino smanettone e tenerlo online costa €20, voglio dire…tu personalmente vai a vedere i siti dei locali o vai direttamente su Facebook?
Beh, naturalmente Facebook ha anche tutto il discorso degli eventi, è molto più completo…
Certo, certo! Io personalmente i siti Internet sono anni che non vado a vederli, è cinico e brutto dirlo ma comunque Facebook è una vetrina, una volta era il vecchio amato MySpace che io tra l’altro preferivo…
Assolutamente sì!
Era bellissimo MySpace! Però lì su Facebook vedi quanti follower hanno le band e poi naturalmente anche i canali YouTube delle band…io credo che un proprietario di locale si fa un’idea al 50% di cos’è una band guardando il profilo Instagram, la pagina Facebook piuttosto che il canale YouTube. Poi è chiaro che il live visto di persona è una cosa più genuina e impagabile: io che sono veramente Old School, quando avevo un’agenzia di booking facevo i provini delle band live. “Venite al Rock’N’Roll, suonate tre canzoni e vi dico se farete parte della nostra agenzia!”…sai, quelli “furbini” fanno presto ad avere 10.000 fake follower su Facebook, si pagano anche i like, no? Poche banane! Se ci sei, ci sei…inutile che hai un look della Madonna, la Gibson che ti arriva alle ginocchia e poi quando suoni hai la chitarra scordata e non riesci a tenere un tempo di batteria per più di due minuti! Credo che la rete aiuti tantissimo da una parte ma comunque vedere le cose dal vivo, toccarle con mano, sentire l’energia nell’aria sia comunque la cosa migliore, per quello che mi riguarda!
Mentre invece nei “sogni proibiti” di Davidone, che secret show vorrebbe fare? Qualcosa di eclatante…
Hahahahaha! Parlando di band italiane, non lo so a chi ancora non sono ancora arrivato e cosa mi piacerebbe fare. Quello che mi piacerebbe davvero tantissimo è avere una megaband, costruita al momento, che la vedi quella volta e mai più. Tipo, che ne so: Piero Pelù e Pau dei Negrita alle vocals; alla batteria Mario Riso; al basso Briegel dei Ritmo Tribale…hai capito, che fanno dieci cover! Alla chitarra Fede Poggipollini, chi più ne ha, più ne metta…a me piacerebbe una megaband così, questo è un po’ un mio sogno: formare un gruppo per una sera in cui lo vedi…e poi non lo vedi più! Invece nei piani futuri sarebbe bello andare in pensione tra sei mesi su una spiaggia dove la cannabis è legale per starmene bello tranquillo al mare! Questo è un mio sogno che purtroppo vedo ancora lontano dal realizzarsi…
Paletta (Punkareas), Pino Scotto, Mickey E.Vil (The Mugshots) e Davide Mozzanica
Poi ti mancherebbe però il palco del Rock’N’Roll!
Heheheh! Ma non rimanere lì a vivere per sempre! Fare il contrario: di solito vai in vacanza una settimana, io andrei in vacanza tutta la vita e magari due-tre settimane l’anno a Milano a rinchiudermi…
Come darti torto…per adesso, caro Davidone, noi ti ringraziamo per essere stato qui con noi!
Ma io ringrazio voi, ragazzi!
…sei un personaggio unico e da clonare!
Hahahaha! No, no, ne basta uno e avanza, qualcuno direbbe! Dai ragazzi, corna al cielo e sempre il fottuto Rock’N’Roll, non nel nome del locale ma nel nome della musica e del modo di essere che ci contraddistingue…spero di abbracciarti presto, fratello!
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