Heavy

Intervista Ruthless (Sammy DeJohn)

Di Stefano Ricetti - 31 Gennaio 2024 - 8:22
Intervista Ruthless (Sammy DeJohn)

Intervista a Sammy DeJohn, cantante e fondatore degli storici Ruthless, formazione californiana attiva sin dal 1982 che di recente ha pubblicato il quarto disco ufficiale della carriera, intitolato The Fallen (qui recensione) per il tramite dell’etichetta Fireflash Records. Il frontman è l’unico membro originale della line-up degli inizi nonché vero e proprio trademark del purissimo US heavy metal che da sempre propongono i Ruthless.

Buona lettura

Steven Rich

 

 

Ciao Sammy, da dove nacque l’idea di formare una band heavy metal, nel 1982?

Sammy DeJohn – Beh, mi è sempre piaciuto suonare musica heavy metal e ascoltare Black Sabbath e Judas Priest, quindi mi è venuto naturale mettere in piedi una band come i Ruthless.

 

Quali le vostre principali influenze, agli inizi?  

Fondamentalmente Black Sabbath, Judas Priest e Accept.

 

Durante il periodo di splendore dell’hard rock sul Sunset Boulevard una band come la vostra trovava la possibilità di esibirsi o le location vi erano inibite e solo a disposizione di gente tutta colorata con i capelli cotonati e sparati in aria?

In un modo o nell’altro riuscimmo a esibirci comunque dappertutto. Ci infilammo nel filone del Thrash e suonammo con parecchie di quelle band, la nostra proposta non strideva con la loro. Ci capita la stessa cosa anche oggi peraltro, io amo il Thrash.

 

Che fine ha fatto il tuo sodale, il chitarrista Ken McGee? Da qualche tempo non fa più parte della band, sei rimasto in contatto con lui?

Kenny? Beh, non mi piace parlare male di nessuno: tutto quello che avevamo da dirci ce lo siamo detti, è  stata una cosa reciproca e ti basti sapere che non sono rimasto in contatto con lui.

 

Cosa mi dici della formazione attuale della band?

Bobby (Guitrau, ndr) è l’unico che non è più nella band da quando abbiamo registrato The Fallen, si è rotto la caviglia e sono sorte delle complicazioni, ha dovuto lasciare la band. A lui è subentrato Joe Aghassi (Evil Within) e ne siamo molto felici. Abbiamo aggiunto una chitarra in più in formazione, tra l’altro, per questo è entrato David Servantez. Il resto del gruppo lo conosci: Glenn Alan-Paul, Sandy K Vasquez e il sottoscritto!

 

Ruthless, The Fallen line-up

 

Come definiresti tuoi compagni di avventura?

Glenn Alan-Paul – un amico, un fratello, un grande chitarrista e songwriter

Sandy K Vasquez – bassista eccezionale, un altro che fa parte della famiglia Ruthless

Joe Aghassi – gran batterista, friend & brother

David Servantez – gran chitarrista, friend & brother

Sammy DeJohn – Io? Puro Metalhead al 100% Ah,ah,ah!

 

I vostri lavori sono sempre stati accompagnati da copertine molto memorizzabili: che lavoro c’è dietro la scelta di ognuna di esse?

Fondamentalmente il fatto di aver scelto di utilizzare il Grimm Reaper come nostra mascotte, che si è evoluto di volta in volta su ogni copertina, nel tempo. Al momento si è trasformato in un Cyborg, sul prossimo disco vi sarà un’ulteriore mutazione.

 

Ruthless, The Fallen, 2024

 

Qual è il significato della copertina di The Fallen?

Semplicemente il nostro Grimm Reaper in versione Cyborg che combatte una guerra contro le altre macchine per salvare il mondo.

 

All’interno del booklet di The Fallen ho notato che le foto sono state realizzate da Alex Solca, un personaggio molto amato qui in Italia per via dei suoi trascorsi sulla rivista HM.

Alex è un grande! Me lo fece conoscere a suo tempo Sandy K Vasquez. Già in passato ebbi modo di collaborare con lui per un altro progetto, è un uomo divertente oltre che competente, spero che il nostro sodalizio continuerà anche in futuro.

 

Ruthless, Sammy DeJohn

 

Una tua definizione sulle seguenti band:

Tyrant – dei grandi, abbiamo suonato insieme con loro un paio di volte, in passato.

Slayer – Slayer, Slayer, Slayer!!! Amo questa band, ci esibimmo agli inizi della nostra carriera, con loro.

Dark Angel – li considero dei fratelli. R.I.P. JD miss you my brother (Jim Durkin, chitarrista, mancato l’anno scorso – ndr)

Saxon – gruppo solidissimo formato da persone affabilissime, suonammo a Los Angeles con loro in un paio di occasioni

Riot – Swords and Tequila!

Helstar – abbiamo condiviso il palco con loro più volte, good band

Virgin Steele – good band

Vicious Rumors – good band

 

Voi proponete un heavy metal classico che più classico non si può. Come vedi il futuro per il genere?

Penso che grazie a molte delle giovani band che ho visto e ascoltato recentemente, come i nostri compagni di etichetta Tailgunner, il circuito legato al Metallo sia in ottima forma, e comunque noi stessi, come Ruthless, abbiamo ancora molto da dire! Il futuro è assicurato, per ora.

 

Quale la maggiore soddisfazione raggiunta in carriera e quale la maggiore delusione patita? 

Soddisfazioni ne ho inanellate parecchie ma la prossima che mi capiterà sarà la migliore di tutte, ne sono certo! Ah,ah,ah! Recriminazioni? Non essere ancoro riusciti, per il momento, a esibirci alla Long Beach Arena!  

 

 

In qualità di frontman, quali sono secondo te i tre migliori cantanti heavy metal della storia?   

Ian Gillan, Rob Halford, Ronnie James Dio. Poi ce ne sarebbero altri, ma mi fermo a tre come da te richiesto.

 

Come mai non vi siete mai esibiti dalle nostre parti?

Good Question! Ovvio che ci piacerebbe suonare in Italia, ho la famiglia lì da voi, dobbiamo solamente trovare un promoter che ci offra questa possibilità, sia per concerti singoli che festival. Da parte nostra massima disponibilità, se dovessi trovare qualcuno interessato alla cosa facci un fischio!

 

Conosci qualche band italiana?  

Certamente: Rhapsody Of Fire , Bulldozer , Lacuna Coil, Arthemis

 

Cosa ti viene in mente se ti nomino il nostro Paese?

Come ti dicevo poc’anzi la mia famiglia vive in Italia. Conosco piuttosto bene il vostro Paese. Amo gli italiani e il loro carattere.

 

Ruthless, Metal Without Mercy EP, 1985

 

La tua definizione, uno a uno, dei vostri lavori:

Metal Without Mercy EP (1985) – amo questo disco, ma doveva essere un album, non un Ep!

Discipline of Steel (1986) – quello che i fan preferiscono, fra i nostri

They Rise (2015) – un buon come-back, con alcuni spunti interessanti

Evil Within (2019) – uno fra i lavori che più preferisco. Contiene almeno tre pezzi fra i migliori che abbiamo scritto in carriera. Meritava più attenzione e più promozione, cosa non avvenuta, purtroppo

The Fallen (2024) – Great Album! Ottimo poi il lavoro che sta facendo per noi la label Fireflash Records, anche a livello di marketing. Sulla scia di questo disco non vediamo l’ora di suonare in Europa!

 

Ruthless, anni Ottanta

 

Come se la passa attualmente l’heavy metal in California? Esiste ancora un buon seguito?

Beh, i bei tempi sono andati, è innegabile. La gente è più attirata dalle tribute band che non dai gruppi che fanno musica propria ma vedo dei margini di miglioramento, in questo senso. Noi, come Ruthless, riscontriamo più seguito nel Midwest, dove ci esibiamo spesso, che non in California. Comunque, al di là di questo, l’obiettivo è arrivare in Europa il prima possibile.

Prossime mosse in casa Ruthless?

Promuovere al Massimo The Fallen e fissare date dal vivo per un tour di supporto all’album a partire da quest’anno sino al 2025. Stay tuned!

E siamo alfin giunti in fondo a questa chiacchierata, chiudi come meglio ti aggrada, grazie, spazio a disposizione.  

Grazie a te per lo spazio e il tempo che ci hai dedicato, Steven. Get Ready Metal world! The new Album The Fallen is out so pick it up,and get ready RUTHLESS is coming For You, See you soon, Sammy

 

Stefano “Steven Rich” Ricetti