Hard Rock

Intervista Salem UK (tutta la band)

Di Stefano Ricetti - 14 Gennaio 2025 - 9:38
Intervista Salem UK (tutta la band)

Intervista ai Salem UK, già semplicemente Salem, band storica del Metallo Britannico che fece parte della Nwobhm. A innescare la chiacchierata con Simon Saxby, Adrian “Ade” Jenkinson e Jonny Hirons l’uscita del loro nuovo album, intitolato Outer Limits – qui recensione – licenziato sul mercato dall’etichetta italiana Rude Awakening Records. Quello che segue è il resoconto di una panoramica afferente l’intera loro traiettoria artistica, non continuativa ma contrassegnata, come potrete constatare, da onestà intellettuale, determinazione e molta, moltissima benefica autoironia.  

Buona lettura.  

Steven Rich             

 

 

Qual è il significato della copertina del vostro ultimo album?  

Jonny Hirons (chitarra): il significato della copertina dell’album si riferisce al concept che lo anima. La giostra davanti alla quale siamo tutti in fila esiste per davvero, è denominata Outer Limits ed è una fra le attrazioni principali alla Hull Fair, la fiera della nostra città. La Hull Fair ha sempre fatto parte in un certo qual modo di ogni membro della band, compresi quelli passati. Anche se sono l’ultimo componente entrato nei Salem, mio ​​nonno era imparentato con la famiglia che rilevò la stessa fiera, credo prima del 1900.

 

Salem UK, Outer Limits, 2024

 

Come siete approdati alla Rude Awakening Records?

Simon Saxby (voce): eravamo alla ricerca di un’etichetta, abbiamo utilizzato i social media per orientarci e Gabriele di Rude Awakening Records ci ha contattato. Ci siamo trovati sulla stessa lunghezza d’onda e da lì è nato il tutto.

 

 

È probabilmente facilmente intuibile il perché abbiate aggiunto “UK” al vostro moniker…

Adrian “Ade” Jenkinson (basso): mah, in realtà c’è davvero molto poco romanticismo dietro la cosa, l’abbiamo fatto per meri motivi legali.

 

Al momento vi considerate più una band heavy metal o hard rock?

Jonny: mmmmhhh… direi più heavy metal, a “causa” dei miei riff, anche se è innegabile che i gruppi hard rock abbiano una grande influenza su tutti noi in più momenti.

 

Perché vi scioglieste nel 1983?

Simon: non fu diverso da quello di molte altre band, le varie etichette discografiche non ci cagavano di striscio e pian piano la frustrazione e l’impazienza hanno avuto il sopravvento sul nostro entusiasmo. Per questo abbiano deciso di smettere.

 

 

È incredibile constatare quanto siate più famosi oggi, nel 2025, che non ai tempi della Nwobhm, quando l’heavy metal ebbe il suo picco massimo. Perché, secondo voi?

Adrian: Bella domanda! Ora siamo più vecchi e più saggi, cosa determinante, ma penso che il cambiamento più grande riguardi la qualità della nostra musica. Negli anni ’80, Simon e io non davamo probabilmente il giusto peso e valore al nostro songwriting, adesso è completamente diverso, dal momento in cui ci siamo resi conto che avremmo potuto scrivere delle cose davvero valide, insieme. Se a ciò aggiungi la qualità dei riff di Jonny, il gioco è fatto!

Simon: penso che l’heavy metal non morirà mai e sono certo che noi come Salem siamo cresciuti parecchio, nel tempo. Altra cosa, fondamentale: onestamente negli anni Ottanta c’erano delle grandissime band e non potevamo competere, con loro!

Jonny: senza dubbio noi come Salem negli anni Ottanta abbiamo seminato bene, gettando le basi per un come back che ci ha visto di nuovo protagonisti anche se migliorati sotto vari punti di vista. Ritengo però che quanto fatto a livello di marketing da parte di tutti quanti noi abbia marcato la differenza, appena prima dell’accordo con Rude Awakening Records. Poi è subentrato Gabriele e ha operato benissimo, siamo ampiamente soddisfatti del suo lavoro capillare.

 

Cosa fece scaturire la vostra reunion?  

Simon: Paul Macnamara contattò tutti quanti noi nel 2009 dopo che aveva riscontrato che era rinato un certo interesse nei confronti dei Salem sulla piattaforma MySpace, ciò poi portò alla pubblicazione di un album e alla possibilità di alcuni concerti, bei tempi davvero!

Adrian: quando uscì “In The Beginning”, l’album citato da Simon poc’anzi, non è che fossimo al settimo cielo, in fondo si trattava di una bieca raccolta dei nostri demo degli anni ’80. Ci servì da sprono, però: volevamo vedere se potevamo fare qualcosa di meglio dopo tutti quegli anni e costituì una parte della motivazione per tornare insieme.

 

Quali i concerti più significativi ai quali partecipaste ai tempi della Nwobhm?

Adrian: bah, noi come tanti altri colleghi della NWOBHM non è che abbiamo spaccato le montagne, in quegli anni! A parte fare da supporter a Diamond Head e Alex Harvey, abbiamo messo ben poco altro in carniere!

 

Play It Loud 2014, Colony (Brescia)  

 

Quali i vostri ricordi del concerto che teneste all’interno del Play It Loud 2014 in Italia, al Circolo Colony di Brescia, quando suonaste con Satan, Holocaust, Black Rose, Muro e altri?

Simon: fu per noi un fine settimana fantastico! Eravamo nello stesso hotel degli Holocaust e ricordo nitidamente che a Paul, a me e a John Mortimer fu offerta una bevanda che sembrava una medicina per la tosse. Nessuno di noi la bevve! Ah,ah,ah! Abbiamo incrociato gran bella gente, a Brescia e l’Italia c’è rimasta nel cuore.

Adrian: fu in quell’occasione che incontrammo per la prima volta di persona i Black Rose. Andammo subito d’accorto tanto che poi vennero a incidere nel mio studio, una volta tornati in Inghilterra.

 

 

Qui di seguito un elenco di band inglesi: se avete ricordi, aneddoti o anche solo cosa pensate di loro… a Voi!  

Saxon

Diamond Head

Def Leppard  

Cloven Hoof

Raven

Venom

 

Simon: più di una persona associa la mia voce a quella di Biff Byford dei Saxon! Abbiamo suonato con i Diamond Head nel 1981 a Hull e lo abbiamo fatto anche tantissime volte negli ultimi anni. I Def Leppard hanno registrato il loro demo Get Ya Rocks Off nello stesso studio in cui abbiamo registrato il nostro singolo Cold as Steel. Raven e Venom sono di Newcastle ed erano originariamente su Neat Records. Ho sempre pensato che fossero entrambi bravi, ma i Venom godevano di quel certo non so che quando si esibivano dal vivo su di un palco.

Adrian: confermo che abbiamo registrato il nostro singolo nello stesso studio di Get Ya Rocks Off dei Def Leppard, il produttore era il medesimo.

Jonny: i Saxon ebbero su di me una grandissima influenza, da ragazzo. Pezzi quali “747 Strangers in the Night”, “Wheels of Steel” e “Dallas 1pm” si possono considerare degli “all classics!”.

Dei Diamond Head ho “Borrowed Time” in vinile gatefold. Quel disco l’ho letteralmente consumato! “Am I Evil” è stata la terza canzone che ho imparato a suonare per intero in vita mia, guitar solo incluso, anche se nella versione fatta dai Metallica.

Def Leppard: beh, “Rock of Ages”, “Bringing on the Heartache”, “Too Late for Love” sono semplicemente dei pezzi magnifici.

Cloven Hoof: qui mi becchi in castagna, di loro erano però fan alcuni dei miei fratelli maggiori, già seguaci di Salem, Raven e Venom.

Raven: “Break the Chain”. La sentivo in continuazione, ci trovavo dei passaggi che mi rimandavano con la mente allo shred di Randy Rhoads quando ancora era nei Quiet Riot.

Venom: “Die Hard”, il primo brano che sentii di loro fu questo. A quel tempo avevo sette anni circa, ma già conoscevo Motorhead, Ozzy, Deep Purple e Judas Priest. Successivamente feci miei “Welcome to Hell”, “Black Metal” e “Prime Evil”, fenomenali!

 

 

Quali, secondo voi, le band più sottovalutate – ma anche quelle sopravvalutate – della Nwobhm?

Simon: i Badge, da Bridlington, i più sottovalutati, secondo me.

Jonny: secondo me fra quelli maggiormente sottovalutati c’erano i Praying Mantis. Viceversa i più sopravvalutati ritengo fossero gli Iron Maiden. Non nell’accezione negativa della cosa, però. Mi spiego meglio: sono un loro grandissimo fan ancora oggi ma credo siano quelli che abbiano capitalizzato al meglio e su sé stessi tutto il carico di gloria che hanno costruito le altre band di quel periodo, anche quelle più inculate, che furono oscurate proprio dagli stessi Maiden.

Con tutto il rispetto per gli Irons, che si sono ampiamente meritati il posto che occupano sulla scena mondiale. Gli unici che non sono riusciti a mettere in ombra furono Def Leppard e Judas Priest. Essere in competizione con i Maiden era veramente arduo, basti pensare che sono riusciti addirittura a massacrare le dieci migliori band pop commerciali dell’epoca, a livello di classifiche!

Adrian: a mio giudizio i Bronz furono fra i più sottovalutati della scena. Il loro “Taken By Storm” è un ottimo disco e Max Bacon un cantante con i controcolleoni.

 

C’era qualche band ai tempi della Nwobhm che suonava come voi o che vi si avvicinava molto?

Simon: no, nessuna, ma meglio così (per loro!) Ah,ah,ah!

 

Jonny Hirons, Simon Saxby, “Ade” Jenkinson

 

Conoscete band italiane?

Simon: gli Ancilotti, eravamo nello stesso bill della Heavy Metal Night 5 a Martinisicuro. Grande band e grande festival quello, ci colpirono particolarmente i fan presenti, agghindati da metallari tipo Lemmy ma soprattutto le ragazze, belle e simpatiche.

Jonny: più d’una. La band che preferisco è quella dei Deathless Legacy, la loro “Absolution” mi fa impazzire. Poi i Sadist, esponenti di spicco del vecchio melodico prog death metal, amo il loro album “Tribe”. A seguire i Lacuna Coil, naturalmente, quando uscì “In a Reverie” fu amore al primo ascolto, da parte mia. Un’altra band che apprezzo sono i Theatres Des Vampires.

 

 

Prossime vostre mosse?

Jonny: suonare il più possibile dal vivo, fare interviste e partecipare a radio show, una cosa che diverte tantissimo sia me che Simon!

 

Stefano “Steven Rich” Ricetti