Intervista Saxon (Steve Dawson)
Qui di seguito l’intervista a Steve Dawson, membro fondatore e bassista originario dei Saxon attualmente negli OD Saxon. Membro della band di Barnsley fino a quando uscì Innocence Is Not Excuse, venne poi sbattuto fuori dal gruppo senza molti convenevoli. Da molti considerato personaggio carismatico della Nwobhm e una leggenda del metallo, pare abbia influenzato la creazione di alcuni personaggi del film The Spinal Tap, ispirati alla sua persona.
Buona lettura,
Steven Rich
Biff Byford e Steve Dawson quando ancora andavano d’amore e d’accordo ai bei tempi dei Saxon
Allora Steve, cosa ricordi del leggendario Bomber tour del 1980 dove i Saxon fecero da supporter ai Motorhead? Hai qualche aneddoto in merito?
Per noi fu la svolta decisiva, da quel momento non abbiamo più guardato indietro… i Saxon diventarono “i Saxon” che tutti conoscono da lì in poi. I Motorhead furono molto gentili e ben disposti nei nostri riguardi ed infatti siamo rimasti ottimi amici. L’anno scorso mi precipitai a Leeds per vedere il loro concerto durante l’ultimo loro UK tour.
Aneddoti?. Si, ne ho uno che mi è rimasto impresso ovvero quando Fast Eddie e Filthy Animal Taylor si sono azzuffati senza esclusione di colpi nella lobby dell’hotel a Newcastle.
Durante le sessioni di registrazione dell’epocale Wheels Of Steel ho letto che alloggiaste in particolari condizioni climatiche: praticamente le vostre stanze in pieno inverno non erano dotate di riscaldamento! Cosa mi dici a proposito?
Si Stefano, sei informato bene, eravamo in una specie di fattoria sulle montagne del Galles in pieno inverno. Non esisteva il riscaldamento e l’unica maniera per trovare un pò di tepore era scaldarsi con il vecchio fuoco a legna che ovviamente quando noi raggiungevamo la stanza era completamante spento… quindi ti lascio immaginare che “goduria”!. Questa atipica situazione però l’abbiamo trasformata in energia positiva, rendendoci ancora più determinati nel suonare. Uno dei metodi per riscaldarci era infatti quello di continuare a suonare e il risultato finale penso che ne sia la testimonianza vivente. (come no Steve, avete scritto uno dei migliori album della storia dell’HM! – ndr)
Il produttore di Wheels Of Steel era Pete Hinton, hai ancora contatti con lui?
No, non lo vedo da tantissimo tempo.
Qual è per te il miglior album mai inciso dai Saxon?
Power And The Glory, perchè mi divertii tantissimo a fare quel disco con il nostro produttore del tempo Jeff Glixman, che tra l’altro fu molto insistente nel farci suonare live nello studio per dare appunto quella caratteristica all’album finito. Figurati che voleva stare in studio con noi e suonare lui stesso delle tastiere!.
(in quegli anni infatti la tastiera nell’heavy metal classico era bandita – ndr). Fu veramente un periodo molto divertente sia per me che per la band.
Ebbi la fortuna di assistere ai vostri primi concerti in Italia all’inizio degli anni ottanta. Ricordo che praticamente tutte le date furono sold out. Cosa mi puoi dire in merito?
Hai ragione, ricordo che suonammo al Palazzetto Dello Sport e al Teatro Tenda (entrambi, in tempi però diversi, a Milano – ndr) e furono degli show fantastici. Noi Saxon fummo una delle primissime heavy metal band che fecero più di una data in Italia. Io e Graham (chitarrista originale dei Saxon ed ora come Steve negli OD Saxon – ndr) abbiamo comunque suonato anche recentemente nel vostro Paese.
Quando iniziasti a suonare ti saresti mai aspettato di ottenere poi il successo che raggiungeste con i Saxon in tutto il mondo?
Ti stupirò Stefano ma devo dire di si. Ho sempre pensato di arrivare un bel giorno in una grande rock band ed ho lottato con tutte le mie forze per farlo, con una determinazione tale da farmi superare i tantissimi momenti bui degli inizi di carriera.
Durante gli anni della Nwobhm in Italia c’era una sorta di competizione tra i fan dei Saxon ed i fan degl Iron Maiden per stabilire quale fosse la miglior HM band fra le due. Era così anche in Inghilterra? Com’era il vostro rapporto con gli Iron Maiden in quel periodo?
No, penso che questo tipo di situazione esistesse solo in Italia, in Inghilterra gli HM fan erano un tutt’uno. Facemmo uno straordinario tour negli Stati Uniti insieme agli Iron Maiden e personalmente diventai molto amico di Steve Harris.
Negli anni della Nwobhm ci furono tantissime grandi band che sparirono nel nulla magari dopo aver inciso un grandissimo disco oppure che pur avendo dei grandi mezzi tecnici a disposizione si fermarono all’incisione di demotape. Vuoi parlare di qualcuna di loro?
Mmmmmhhhh, riguardo il fatto che abbiano raccolto molto meno di quanto seminato, mi vengono in mente i Witchfynde (quelli di Give ‘Em Hell – ndr) ed i Tygers Of Pan Tang.
Ricordo che esisteva una band molto particolare come gli Handsome Beasts…
Pensa che il loro cantante è il nostro ingegnere del suono!. (sta parlando del gigantesco Garry “The Fat Bastard” Dalloway, personaggio leggendario della Nwobhm! – ndr). Flabby suona comunque ancora, ha una band di blues a Birmingham.
Qual è stato il più bel concerto dei Saxon in tutta la carriera?
Mah, ce ne sono tanti, ma incendiario come il primo Monsters Of Rock a Donington insieme ai Rainbow penso nessun altro. Indimenticabile!.
Ritengo Pete Gill (batterista originario dei Saxon, poi passato ai Motorhead -ndr) uno dei migliori bombardieri HM della storia, sei ancora in contatto con lui? E’ vero che è diventato un alcolizzato? (riguardo quest’ultima domanda ho spiegato a Steve che ovviamente poteva rifiutarsi di rispondere, se lo avesse ritenuto necessario – ndr)
Hai ragione, Pete è uno dei più grandi, è stato un piacere risuonare insieme a lui su “Victim You” dei Son Of A Bitch. No, la tua domanda non è indiscreta, hai fatto bene a chiedermi in modo che io possa fare chiarezza su queste voci riguardo Pete. Egli è un rocker e gli piace bere il giusto come piace a me, ma non è assolutamente un alcolizzato.
Cosa pensi di Lemmy come bassista?
Ah… Lemmy ha uno stile tutto suo di suonare il basso, molto originale, è una mistura tutta particolare di accordi e di note. Non penso che esista nessun altro bassista al mondo che possa clonare lo stile di Lemmy. Per questa sua caratteristica e per il feeling che sprigiona lo ritengo uno dei migliori al mondo.
Parlando un pò della tua band attuale, gli OD Saxon, mi ricordo che quando acquistai il vostro album “Victim You” nel 1996 (in realtà uscito con l’antico monicker di Son Of A Bitch – ndr) notai con piacere come la voce graffiante dell’ex Thunderhead Ted Bullet si sposasse perfettamente con il vostro suono metallico. Come mai poi ci fu la separazione da Ted?
Concordo con te, Ted è il classico cantante HM con una voce veramente brillante, quando se ne andò personalmente la cosa mi rattristò molto. Aveva le sue ragioni, principalmente originate dal fatto di dissapori con la casa discografica. Non lo vedo da quando facemmo il tour in Sud America, penso non abbia più inciso niente dopo lo split con noi. (no, nel 1998 ha registrato “Ugly Side” con i Thunderhead – ndr). Se ti dovesse capitare di entrare in contatto con lui fammelo sapere, ci terrei a riallacciare i rapporti. Ok Steve, sarà fatto!
Come faceste a reclutare il vostro attuale singer Wardi?
Semplicemente facendo un annuncio su Kerrang!, ricevemmo centinaia di demo da diversi cantanti ma Wardi fu senza dubbio il migliore. Pensa che dopo l’audizione passammo una quantità di tempo memorabile a bere e ridere insieme. Abbiamo capito subito che era l’uomo giusto per noi!.
Dopo due live album come //Relanded e It’s Alive avete pronto del materiale per un prossimo album in studio? Puoi anticipare qualcosa?
Si, abbiamo parecchi pezzi pronti, devi sapere che se non siamo in tour ci troviamo spessissimo a provare il nuovo materiale e più in generale se non siamo coinvolti in attività live ci concentriamo sulla scrittura di nuovi brani. Attendetevi novità a breve da parte degli OD Saxon!.
C’è qualche band fra le nuove leve del metallo che ti piace particolarmente?
Si, sono gli svedesi Million, abbiamo fatto insieme a loro delle date sia in Inghilterra che in Svezia.
Steve “Dobby” Dawson
So che siete in ottimi rapporti nonchè parecchio amici della Ronnie James Dio band, c’è la possibilità di vedervi imbarcati in un tour insieme a loro?
Si, è proprio vero, siamo ottimi amici. Wardi conosce Ronnie dal periodo nel quale viveva a Los Angeles e suonava insieme a Slash negli Snakepit. Io e Graham Oliver invece da parecchio tempo prima, quando con i Saxon facemmo il tour insieme ai Black Sabbath durante il periodo di Heaven And Hell e Ronnie era appunto il cantante dei Sabs. Ci piacerebbe fare un tour con i Dio e son sicuro che prima o poi ne capiterà l’occasione (long live rock and roll)
Recentemente avete collaborato con le Girlschool ed i Tygers Of Pan Tang per la compilation The Second Wave, sei soddisfatto dei dati di vendita del disco?
No, purtroppo no, non so di preciso quanto abbia venduto ma quando si ha a che fare con una piccola etichetta, il tutto assume le sembianze di una lotteria… alcune volte si comportano in modo fantastico, in altri casi come delle fottute merde.
Steve, ti ringrazio per il tempo concessomi e ora chiudi l’intervista come vuoi.
Bene, auguro a tutti i metalhead italiani un felice e rock ‘n’ roll 2005. State sintonizzati, suoneremo nel vostro paese nel 2005!. Venite a vedere i nostri concerti ne varrà la pena. E ricordate: “DONT LET THE BASTARDS GRIND YOU DOWN”.
“VIVA IL BASSO” (questa l’ha aggiunta lo stesso Steve in Italiano! – ndr).
Stefano “Steven Rich” Ricetti