Intervista Snowy Shaw (King Diamond, Therion, Sabaton, Dimmu Borgir)
Intervista a Snowy Shaw da parte di Mickey E.Vil (The Mugshots, Radio Onda D’Urto FM). In fondo alla pagina è possibile ascoltare la stessa in versione audio con sottotitoli. Buona fruizione.
Snowy Shaw è – per citare il refrain della sua Wunderkind – “one of a kind”, come si dice in terre anglofone: più unico che raro, diremmo noi. Brillante polistrumentista, oltre 30 anni di onorata carriera sui palchi di tutto il mondo con band rinomate (King Diamond, Therion, Sabaton, Dimmu Borgir tra gli altri) e infinite collaborazioni come musicista ma anche in veste di fotografo per band come Hardcore Superstar, The Crown e compagnia bella. White Is The New Black è un disco che rispecchia esattamente il suo creatore: originale e difficilmente inquadrabile dunque – per i gusti del sottoscritto – decisamente interessante. Snowy è affabile e loquace e non gliene si può fare una colpa di certo, visto che ha molte cose interessanti da raccontare ai lettori di TrueMetal! Buona lettura e…attenti a Krampus, visto che siamo in periodo natalizio…!
Dunque, caro Snowy: prima di tutto congratulazioni per le nomination e le bellissime recensioni di White Is The New Black! E che fantastico release-party ho visto!
Oh, sì! Sono contento che lo abbia apprezzato, è stato fantastico da tanti punti di vista! Mi sono detto: “Perchè dare un release-party in un club locale e invitare un po’ di gente, giornalisti e gente dell’ambiente quando puoi fare qualcosa di originale e raggiungere la gente attraverso uno streaming dal vivo”? Dal momento che sono in giro per il mondo da 30 anni, con qualche pausa, è fantastico raggiungere gente in Italia o in Brasile o a New York, ovunque nello stesso tempo! Volevo fare qualcosa di figo tipo la casa del Grande Fratello e piazzare telecamere qua e là nella mia casa infernale, come la chiamo, invitando tanta gente! E’ stato straordinario, devo dire…o bizzarro (ride, n.d.M.)!
Hai anche raccolto molte nomination e stupende recensioni di White Is The New Black…
Sì, è stato sorprendente in effetti…di certo non me l’aspettavo, ho gestito tutti gli affari da solo! Non me l’aspettavo ma naturalmente ne sono stato sorpreso in modo positivo perchè ho avuto cinque nomination come miglior album Metal dell’anno 2018. Ed erano americane, canadesi, francesi e…non ricordo…non svedesi perchè non si è profeti in patria (ride, n.d.M.)!
Visto che la tua musica è influenzata da diversi generi, come descriveresti White Is The New Black a un nuovo fan di Snowy Shaw?
Beh, per questo disco il punto è che ho lavorato negli anni con così tante band e così tanti generi diversi e in più a me non piace essere catalogato all’interno di un genere. Questo perchè ho fatto di tutto, dal Glam Rock al Black Metal con tutto quello che ci sta in mezzo come il Doom Metal e via dicendo! Volevo avere quel tipo di libertà nel far musica, la mia unica distinzione è tra musica buona e musica cattiva, non bado davvero al genere dunque volevo avere la libertà di fare quello che volevo. La gente mi chiedeva che genere facessi con i Notre Dame, come chiamassi quella musica: io dicevo in nessun modo, lascio che siano i fan a decidere! E loro dicevano che era una sorta di Horror Metal, diciamo un’estensione o una continuazione dello Shock Rock stile Alice Cooper e via dicendo ma un po’ più estremo suppongo. Ma il mio attuale lavoro solista non so come potrebbe essere definito, per un attimo ho pensato di chiamarlo False Metal per far innervosire tutti (ride, n.d.M.) perchè talvolta non sono nemmeno sicuro che sia Metal, è musica Rock. Quello che volevo fare con questo disco era intitolarlo: Snowy Shaw – I Grandi Successi (di canzoni che non avete mai sentito) perchè si tratta di nuove canzoni, naturalmente! Ma poi ho pensato che potesse essere fuorviante e che la gente non averebbe colto lo scherzo, ecco perchè l’ho chiamato White Is The New Black.
Dato che suoni benissimo qualsiasi strumento, qual è il tuo preferito per comporre?
Ti dirò che nasco come batterista dato che formai una band da ragazzino, avevo sempre sognato di avere una band ma non avevo idee e non avevo mai visto uno strumento prima! Per una qualche ragione scelsi la batteria e una volta riuscito, anzi una volta costretti i miei compagni di classe a formare una band dissi: “Tu puoi suonare la chitarra, tu il basso, tu le tastiere e io la batteria!”…ma dopo un po’ di tempo mi resi conto che non era lo strumento ideale perchè io ero quello che aveva iniziato il tutto, quello che prendeva l’iniziativa e via dicendo. Sedere alla batteria là dietro e canticchiare i riff non li aiutava a capire, non era l’ideale suonare la batteria quindi gradualmente iniziai ad alzarmi, prendere la chitarra e mostrare loro il tutto. Ho iniziato a studiare un po’ la chitarra e il basso per scrivere le canzoni dato che loro non avevano idee. Ecco come è iniziato il tutto, non ho mai avuto l’ambizione di essere un grande chitarrista, volevo creare la mia musica e gradualmente sono migliorato negli anni; sono più interessato a creare il mio piccolo mondo musicale con tutti gli ingredienti ma quando si tratta di concerti preferisco cantare la mia roba in modo da essere in contatto col pubblico piuttosto che essere dietro la batteria, una cosa piuttosto noiosa (ride, n.d.M.)!
Tu sei sempre ultra-impegnato con molte band, featuring, concerti e via dicendo: quali sono i tuoi progetti attuali?
Ho avuto bisogno di rimettere insieme le cose nella mia vita in generale ma da ultimo ho fatto un sacco di lavoro da session, l’ho sempre fatto: progetti paralleli, aiutare la gente a registrare album e via dicendo. Dunque per un po’ non mi sono dedicato alla mia musica e ora, come ti dicevo quando dovevo riprendere fiato prima dell’intervista, ho appena finito di registrare una canzone per un album chiamato Dark Overlord o qualcosa di simile, sto registrando la batteria nel mio studio a casa. Sto facendo parecchie cose, due settimane fa ho registrato il secondo disco degli Opera Diabolicus, ho fatto la batteria e registrerò la voce nelle prossime due settimane o giù di lì dunque ho un sacco di progetti paralleli allo stesso tempo. Quando realizzai il mio Dvd/Cd Box (Snowy Shaw – 25 Anni di follia nel nome del Metal) nel 2014 per il 25mo anniversario suonai tutta la roba del mio passato, delle mie band: Illwill, Memento Mori, Dream Evil, King Diamond, Mercyful Fate e blah, blah, blah…mi sono detto che ne avevo abbastanza di questa faccenda delle band, da lì in poi avrei navigato sotto la mia personale bandiera per così dire! Ma questo non significa che non possa essere “noleggiato” come session, in studio o come musicista, lo faccio ancora frequentemente…mi piace davvero farlo e così mi pago anche le bollette (ride, n.d.M.)!
Sei conosciuto come attivista dei diritti animali, cosa ci puoi raccontare?
Parlando solo della Svezia bisogna dire che è aumentato parecchio, negli ultimi cinque anni, il tasso di crudeltà verso gli animali, non entrerò nei dettagli. La gente prova piacere nel torturare gli animali senza alcun rispetto, empatia o decenza nei confronti di piccoli animali innocenti e questo mi fa veramente incazzare: ecco perchè ho iniziato questa campagna chiamata “Sii gentile con gli animali o ti ammazzo”! E’ stata una coincidenza perchè ho pubblicato la foto e ho aggiunto lo slogan dato che ero furioso nel vedere gente malvagia nei confronti di animali innocenti. La cosa è diventata virale ed è esplosa durante la notte, la gente ha iniziato a suggerire che avrei potuto stampare magliette, poster e via dicendo! All’inizio non ero molto convinto perchè non volevo lucrare su una faccenda simile, avevo solo preso posizione per qualcosa in cui credo! Sono stato cresciuto con l’idea che tutte le creature viventi vadano trattate con rispetto e c’è gente che non lo fa, lo vedi in America per esempio: ci sono serial killer che iniziano ad essere crudeli con gli animali e poi “fanno un upgrade” diciamo così e uccidono ragazzine e infine diventano veri e propri serial killer che uccidono donne. Per me si tratta di un vuoto assoluto di empatia, compassione e decenza che dovremmo regolamentare: Trump ha appena firmato questo accordo secondo il quale è un crimine, vai in prigione se sei crudele con gli animali, il che lo reputo ottimo! Il fatto che la gente si stia svegliando riguardo questa merda, che non la ignori…se posso fare qualcosa in merito lo faccio, dono soldi alle associazioni per i diritti degli animali, rifugi per i cani e via dicendo, faccio quello che posso!
Quali sono i tuoi più bei ricordi di quando suonavi con King Diamond e i Mercyful Fate? Puoi condividere un ricordo di Timi Hansen?
E’ stato orribile, non suonare con King Diamond ma quello che è successo…solo venerdì scorso stavo cantando una canzone che ho scritto, My Friend, The End – scritta quando ero coi Dream Evil – e un altro amico la stessa settimana oltre a Timi Hansen è morto di cancro, due amici con cui ho suonato: Timi e Tommy sono morti di cancro la stessa fottuta settimana, prematuramente dato che non erano vecchi, vaffanculo al cancro! Timi era la persona più squisita, molto allegro e amichevole…è orribile! Lo conoscevo perchè veniva a trovarci quando mi unii a King Diamond nel 1989, quando suonavamo a Copenhagen lui e gli altri si univano a noi sul palco per fare Evil ed altre canzoni dei Mercyful Fate. Quando poi sono entrato nella reunion del 1993, che inizialmente includeva tutti i membri originali tranne il batterista, ero comunque parte della famiglia di King Diamond: ecco perchè invitarono me per quel ruolo dato che non volevano Kim Ruzz. Abbiamo fatto un paio di show, provato e fatto video, non avevo idea che avrebbe mollato dopo solo due festival: abbiamo aperto per i Metallica in Danimarca e poi al Dynamo in Olanda e poi se n’è andato! Dunque il nuovo bassista doveva essere di Chicago, quello dei Trouble, una band Doom ma io obiettai e dissi: “Hey, Sharlee (D’Angelo, n.d.M.) dovrebbe suonare con noi!”…perchè è un mio amico, l’ho introdotto a King Diamond e avevo bisogno di un amico perchè se lo meritava e perchè avevo bisogno di uno svedese, dato che non capisco il danese (ride, n.d.M.)! Comunque Timi era una pesona fantastica, molto amichevole e interessante…tutto questo è orribile e vedremo parecchio di ciò nel futuro, tutti invecchiamo e anche se il cancro non ha a che vedere con l’età nei prossimi 5 anni vedremo un sacco di band sciogliersi perchè muoiono o sono troppo vecchi…
E suonare con King Diamond dal 1989 in poi è stata un’esperienza fantastica, credo…
Ho lavorato così tanto per mettere insieme la mia band con un bel concept e via dicendo ma era difficilissimo realizzarlo nei tardi anni Ottanta: odiavo fottutamente quella roba Hair Metal (ride, n.d.M.)…era molto difficile trovare i membri giusti, specialmente i cantanti! Non ne trovavo perchè avevo aspettative troppo alte ed ero a Gothenburg, volevo un Eric Adams dei Manowar, Slash, Rob Halford…mi dicevo: “Questa persona deve vivere da qualche parte, nei sobborghi o in altri posti!”…ma era molto difficile e per farla breve Mikkey Dee si avvicinò, lui ha 5 anni più di me e lo conosco da quando ho 13 anni e provava nella mia scuola. Venne da me (allora vivevano a Los Angeles) il giorno di Natale dato che eravamo entrambi a casa e mi disse: “Sto per mollare King Diamond e credo che tu debba prendere il mio posto perchè sei la persona giusta!”…eravamo piuttosto ubriachi e me lo lasciai scivolare addosso, credevo che fosse l’alcool a parlare (ride, n.d.M.)! Un paio di mesi dopo mi chiamò Pete Blakk perchè mi stava tenendo d’occhio per la sua band e mi telefonò da Los Angeles chiedendo un incontro dato che stava tornando a casa. Avevano fatto audizioni con vari batteristi ma nessuno era adatto a sostituire Mikkey Dee. E allora mi dissi che doveva succedere, non potevo infischiarmene per la seconda volta dato che amavo i Mercyful Fate e King Diamond, ero un fan! Pensavo che questa cosa mi avrebbe aperto molte porte per farmi conoscere, farmi un nome. Ho accettato il lavoro e sono volato a Los Angeles, da lì un tour di tre mesi e mezzo in America, video, giravamo per Hollywood…cosa posso dire? Capitò da un giorno all’altro (ride, n.d.M.) e fu fighissimo, ero così giovane ed inesperto, una recluta immatura che non aveva suonato nient’altro che qualche data nei centri giovanili locali ed ora ero in tour per tutta l’America da headliner, con questo incredibile spettacolo teatrale, totalmente alla Welcome To My Nightmare che amavo molto! Che dire, mi sconvolse la mente perchè era così impressionante, alla fine ce l’avevo fatta ed ero felice di essere là, davvero fantastico!
Cosa ricordi dei tuoi concerti italiani di allora?
Abbiamo fatto il tour di Conspiracy nel 1989/90 e per tre mesi suonammo in Europa con una sola data a Milano. Me la ricordo perchè aprirono i Death SS, credo ci fossero anche i Candlemass per l’intero tour…comunque fui così impressionato dai Death SS, da come si presentavano: un vampiro, il lupo mannaro alla batteria, Frankenstein o qualcosa di simile al basso…è da lì che ho preso un po’ di ispirazione per formare i Notre Dame in seguito! Perchè eravamo invasati delle stesse cose tipo i fumetti horror, i film horror, quelli della Hammer Of Horror, King Diamond, Alice Cooper…ecco cosa ricordo di più: i Death SS perchè ero così impressionato…il cantante di cui non ricordo il nome…
Steve Sylvester…
Sì, sì! Aveva una bara da bambino piena di vermi e li lanciava al pubblico (ride, n.d.M.)! E io dicevo: “Ma che cazzo!”…pensavo fosse davvero figo!
Che messaggio e saluto finali manderesti ai fan italiani di Snowy Shaw?
Che posso dire? Spero di suonare in Italia con il mio progetto solista attuale: stiamo pianificando un tour enorme per l’autunno del 2020, andremo in Europa, Cina, Giappone, America Latina e via dicendo…spero che includeremo in esso anche l’Italia! Sarebbe davvero bello perchè voglio portare in scena lo show più figo, presentare la mia musica e incontrare tutti i fan, sarebbe bellissimo!