AOR Hard Rock

Intervista SoleDriver (Michael Sweet)

Di Fabio Vellata - 4 Dicembre 2023 - 8:30
Intervista SoleDriver (Michael Sweet)

Ritroviamo dopo qualche mese il sempre affabile Michael Sweet, leader dei leggendari Stryper, a cavallo di un nuovo progetto all’insegna del rock melodico ed orecchiabile. Dopo aver chiacchierato del recente disco di Sweet & Lynch, è la volta dei SoleDriver, novità messa in pista in compagnia dell’onnipresente Alessandro Del Vecchio, il cui debutto “Return Me To Light” è fuori da poche settimane.

 

 

Intervista a cura di Fabio Vellata

Ciao Michael, qui è nuovamente Fabio Vellata di www.Truemetal, è un piacere ritrovarti dopo averti incontrato in occasione del nuovo album dei tuoi Sweet-Lynch. Bentornato!
Dunque, raccontaci di questi Soledriver. Come nascono, chi ha creato questa nuova band e con quali finalità?

Io e Alessandro abbiamo lavorato insieme su numerosi progetti nel corso degli anni ma ho sempre desiderato fare qualcosa di diverso con lui. Ho pensato che sarebbe stato divertente averlo a scrivere la musica e io a concentrarmi principalmente sulle melodie, sui testi e sul cantare invece che sul suonare. Alessandro ha fatto un lavoro straordinario con la musica e ho avuto l’opportunità di concentrarmi solo sulla voce. Un esperienza molto bella e diversa.

Chi ha scelto il moniker? Che significato ha?

Stavamo facendo delle ipotesi e ho pensato che sarebbe stato un mome carino, tirando il ballo l’immagine dell’autista di un furgone. La S sta per Sweet e la D sta per Delvecchio e “sole driver” significa musica che ti porta via dall’anima.

Conoscevi già Alessandro del Vecchio? Com’è stato lavorare con lui?

Ho incontrato Alessandro per la prima volta in Italia qualche anno fa. Ovviamente seguo quello che fa e sono un grande fan del suo lavoro. Lo ammiro e lo rispetto immensamente. Non abbiamo lavorato insieme in studio su questo particolare album ma secondo me, se non te lo dicessi, non potresti nemmeno accorgertene. Ha un flusso di note molto piacevole: siamo riusciti a risolvere tutto anche se eravamo a molte miglia di distanza. Forse un giorno saremo effettivamente nello stesso studio per lavorare insieme… speriamo…

Ale come te, è una persona molto spirituale. Vi siete trovati d’accordo su questo aspetto?

Assolutamente. Alessandro mi capisce e io capisco lui. Ci comprendiamo al volo e penso che siamo molto simili in molti modi. Non solo musicalmente ma spiritualmente. Questo ci permette di lavorare insieme senza alcun problema: è una vera gioia lavorare con lui.

Come vi siete divisi i compiti?

È stato abbastanza facile. Sapevo che volevo collaborare con Alessandro e gli ho suggerito di lavorare direttamente sulla musica e di scrivere io la melodia ed i testi. Volevo anche che Ale suonasse la chitarra perché ho ascoltato i demo originali e mi è piaciuto molto il suo lavoro con la sei corde: sono rimasto molto colpito, in effetti, e ho sentito che gli assoli e il lavoro con la chitarra dovevano rimanere gli stessi. Pensa che ha fatto ripetere gli assoli a qualcun altro ma ho percepito che mancava qualcosa rispetto ai demo originali. Quindi ho spinto molto affinché Alessandro fosse il chitarrista e io il cantante.

Nei tuoi album sei solito offrire qualche buon messaggio al tuo pubblico. È così anche con Soledriver?

Questo è sempre il caso di ogni progetto di cui faccio parte. È molto importante per me rimanere fermo in ciò in cui credo e in ciò che canto, così da poterlo interpretare con passione. Inoltre non voglio mai alienare la mia fanbase e confondere le persone. È molto importante per me cantare ciò in cui credo e restare saldo nella mia fede…

Mi piacerebbe che ci dessi un minimo di approfondimento sui testi del disco. Ci sono cose a cui tieni particolarmente?

Tutti i testi che scrivo si basano su esperienze di vita e ovviamente sulla mia fede. Voglio essere una luce nell’oscurità e voglio ispirare e incoraggiare le persone. Questa è una parte molto importante di ciò che faccio. Mi sono fatto aiutare per i testi anche da Giancarlo Floridia. Fondamentalmente mi ha mandato delle idee e poi le ho riscritte e fatte funzionare per le canzoni e per il modo in cui le cantavo. Lavoriamo tutti molto bene insieme ed è stato un vero piacere.

Dimmi la verità, si tratta di un progetto realmente voluto? O è piuttosto uno dei molti che, pur mostrando un’ottimo livello di qualità, è stato costruito a tavolino per contratto?

Spero che sia un progetto che avrà vita lunga. E spero che un giorno potremo andare in tour ed eseguirne le canzoni dal vivo. Entrambi abbiamo realizzato molte cose per Frontiers ultimamente e alcune non vedono alcun tipo di legame con quanto fatto qui.
Sarebbe davvero bello realizzare qualcosa di duraturo.

Quindi avrà un futuro secondo te?

Lo spero vivamente. Anche se è un po’ difficile. Faccio parte di una band storica e Alessandro ha altri progetti e band con cui collabora: è molto complicato pensare di allineare i nostri programmi e far funzionare le cose. Tuttavia questo Soledriver è davvero piacevole, anche più di quello che facciamo con Lynch. Pure in quel caso, George è molto impegnato come me, quindi non è un compito facile portare avanti tutto contemporaneamente.
Ma ti dico che continueremo a fare del nostro meglio per cercare di farlo durare il più a lungo possibile…

La tua base sono gli Stryper, poi hai Sweet-Lynch che hai appena citato e non è raro trovarti in veste solista. Che spazio e ruolo può avere nella tua carriera un progetto come SoleDriver?

È una boccata d’aria fresca per me. Sono più un tipo da metal e penso che la gente mi conosca di più per l’hard rock e l’heavy. Fare un album AOR e qualcosa che ti riporta ai Journey o a Foreigner e i Lover Boy ed è un po’ diverso dal mio stile solito. Mi piace davvero molto mescolare e fare cose un po’ differenti di volta in volta.

A tuo giudizio quali sono le sue qualità maggiori? Cosa credi di aver messo in Soledriver, per renderlo personale e diverso dalle altre tue collaborazioni?

Come ti dicevo, mi piace il fatto che sia un po’ meno pesante e abbia un suono un po’ più leggero. Le canzoni sono realizzate molto bene e adoro il modo in cui tutto è venuto fuori dal punto di vista melodico. È sicuramente un po’ slegato da quello che ho fatto con altri progetti, quindi per questo motivo sono molto orgoglioso dell’album e molto contento del risultato finale.

Ma pensi realmente che, in un mercato così pieno di nuove uscite come quello attuale, ci sia possibilità per i SoleDriver di essere scoperti e apprezzati dagli ascoltatori?

Ne sono certo. La nostra capacità di attenzione si sta riducendo ed è difficile mantenerla nel 2023. Ma una buona canzone è una buona canzone. Se hai una bella canzone e un grande suono la gente ti ascolterà. Penso che SoleDriver abbia dimostrato di essere un grande album e penso seriamente possa catturare l’attenzione di molti fan.

Difficile pensare che possa avere un risvolto live, vero?

Credo che potrebbe avere un impatto molto buono dal vivo. Ancora una volta, come ho detto sopra, è difficile far previsioni a causa dei programmi di tutti. Ma è qualcosa su cui lavoreremo duro e forse nel prossimo futuro vedremo alcuni spettacoli dal vivo a supporto di questo album e di questa band.

Michael è stato al solito un autentico piacere.
Permettimi di farti i complimenti per la tua classe infinita e per l’ottima musica che come sempre proponi.
E di cogliere l’occasione per fare a te ed alla tua famiglia i miei migliori auguri di buon Natale e buone feste!

Grazie mille Fabio: apprezzo sempre il tuo supporto e ti ringrazio per essere sempre al mio fianco in tutto ciò che faccio. Tanto amore e rispetto, buon Natale e felice anno nuovo a te, ai tuoi cari e ai vostri lettori!

 

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