Heavy

Intervista Tentation (tutta la band)

Di Stefano Ricetti - 26 Ottobre 2022 - 11:02
Intervista Tentation (tutta la band)

Intervista con i francesi Tentation, quattro defender attivi dal 2012 che l’anno scorso hanno pubblicato l’interessantissimo album Le Berceau des Dieux (qui recensione). 

Buona lettura, 

Steven Rich 

 

 

Quali furono le vostre maggiori influenze musicali agli inizi? 

Dobbiamo ammettere che le influenze del passato le avvertiamo ancora in modo rilevante oggi. Detto questo amiamo l’heavy metal francese, in particolare Sortilège, Blasphème, H Bomb, Malediction. Poi le band della NWOBHM, i Judas Priest, Riot, Trance e i Tyrant ma anche gruppi che “tirano” verso il punk, il  death metal e il rock’n’roll.

Qual è l’origine del vostro nome? 

Molto semplicemente eravamo alla ricerca di un nome che in lingua francese suonasse bene. Una sera, mentre eravamo a bere in compagnia, un amico ci suggerì “Tentation”. E “Tentation” fu. Non vi è nessuna connessione biblica né religiosa.

 

 

Potete illustrare l’immagine raffigurata nella copertina di Le Berceau des Dieux?

Come si può osservare vi è disegnato un antico Dio pagano che mette a disposizione il proprio sangue a favore di una donna, posta di fronte a lui. Lei impersona la nuova generazione, quella che permetterà il loro ritorno (degli Dei). Allargando il discorso cerchiamo di declinare le nostre passioni, che spaziano dai film horror all’occulto, alla letteratura erotica e alla mitologia dentro i nostri testi.

Non vi è mai passato per la testa di scrivere un album in lingua inglese? Oppure farne due versioni, una in francese e una in inglese?

Mai! Siamo fieri di comporre in lingua madre e ammiriamo band come gli Aria (Russia) e i Muro (Spagna) che da sempre lo fanno. (Oddio, i Muro un esperimento in inglese lo portarono avanti, in passato, con Mutant Hunter del 1989, ma non cambia di molto la sostanza – ndr). L’heavy metal non è un’esclusiva dell’idioma inglese, può essere espresso in qualsiasi altra lingua. Proprio per questo motivo prestiamo molta attenzione ai nostri testi: il francese non perdona, mentre l’inglese, per così dire, è più permissivo.

 

 

Cosa rispondereste a chi vi chiedesse di definire il vostro Le Berceau des Dieux?

Molto semplicemente: è un album di heavy metal tradizionale cantato in francese, chi è interessato a una bella voce e a dei riff granitici è servito!

Il fatto di vivere nella zona di Perpignan, carica di quell’atmosfera gotica ha influito sul vostro modo di scrivere le canzoni?

Probabilmente sì, abitiamo in una parte della Francia ove le influenze gotiche e romaniche sono molto presenti, ma di noi il solo che vive a Perpignan è Laurent Metivier, il batterista. Tutti gli altri risiedono in un piccolo villaggio vicino al mare, Torreilles. Patrice è quello che più si interessa di mitologia e religioni.

 

 

Riavvolgendo all’indietro il nastro del tempo, quali sensazioni vi dà, oggi, ascoltare il Vostro Tentation EP del 2015?

Tanti bei ricordi! Eravamo agli inizi, carichi di entusiasmo ma senza esperienza, facili a cadere in errore ma quei pezzi contengono la stessa forza e la stessa convinzione che ci animano oggi. “L’epreuve du Sang” o “Bruixes”, ad esempio, le suoniamo sempre in sede live. Abbiamo ricevuto alcune proposte per ristampare quel lavoro in vinile ma abbiamo rifiutato, preferiamo che quell’Ep assapori nella sua versione originale il piacere della polvere del tempo.

 

 

Cosa vi sovviene se vi dico…

ADX – Leggende del Metallo francese! Li rispettiamo tantissimo, hanno avuto una carriera incredibile e sfornato dei dischi straordinari, anche l’ultimo “Etranges Visons” spacca di brutto! Ci hanno permesso di aprire per loro parecchie volte, in particolare ci tengo a menzionare quando suonammo al loro release party di Parigi nel 2020. Conservo un aneddoto riguardo gli ADX: uno dei nostri primi concerti fu al Paris Metal France Festival del 2016. Patrice Rohée, il nostro cantante, era agitatissimo prima di salire sul palco e gli si avvicinò Dog, il batterista degli ADX, invitandolo insistentemente a vomitare per liberarsi della tensione. Ebbene, bastarono quelle parole per risollevare Patrice, non vomitò e sfoderò un’ottima prova live!

Sortilège – Altra band che ammiriamo con la quale condivideremmo il palco volentieri. Zouille, il loro cantante, è uno degli idoli di Patrice e in generale i Sortilège costituiscono una delle nostre maggiori influenze musicali nonché fonte di ispirazione.

Trust – Autori di ottimi album di hard francese quali “Marche ou crève”, anche se il mio preferito rimane “IV”, quello con Clive Burr alla batteria. Sono popolarissimi nel nostro Paese ancora oggi.

H-Bomb – Un’altra band che amiamo. Degli H-Bomb abbiamo inciso la cover di “Double Bang” sul nostro primo EP ottenendo il permesso e la loro “benedizione”, che poi hanno apprezzato il nostro lavoro, rendendoci fieri.

Vulcain – Altri idoli! Ci siamo incrociati più volte e abbiamo anche suonato insieme. Dei paladini del rock’n’roll! Spiace che abbiano chiuso l’attività a causa dei problemi di salute di Daniel.

Malediction – Ritengo che siano stati fra i maggiori diffusori dell’heavy metal francese durante gli anni 2000. Imprescindibili, noi tutti siamo dei loro super fan e alle volte fantastichiamo su un loro concerto di reunion, un giorno. Chissà!

Iron Slaught – Letteralmente i nostri fratelli pirenaici. Ci conosciamo da un sacco di anni, prima ancora che formassimo le rispettive band, abbiamo condiviso un bel po’ di battaglie alcooliche. E’ stato un onore poter incidere uno split album insieme con loro, così da rappresentare le nuove leve dell’heavy metal francese in un colpo solo!

 

Guillaume Dousse

 

Quali band italiane conoscete?

Sign of the Jackal, Doomsword, Bulldozer e, fra i più recenti, Bästet e Vultures Vengeance.

Come considerate il successo che stanno ottenendo band francesi quali Gojira e Alcest?

Le rispettiamo per quello che sono riuscite a fare, non è semplice per dei gruppi provenienti dal nostro Paese conquistare il palcoscenico internazionale, ci hanno lavorato sopra molto ed è giusto che abbiano raggiunto dei risultati. Puntualizzato questo, non le ascoltiamo, sono troppo distanti dai nostri gusti.

 

Laurent “Lole” Metivier

 

Ci sono ancora, in Francia, delle riviste cartacee specializzate che escono regolarmente in edicola? Ricordo i tempi di Hard Rock, quando venivo nel vostro Paese ne acquistavo sempre una copia, poi da quella ordinavo con mille peripezie dell’era pre internet i vari numeri arretrati di mio interesse. Altri tempi davvero!

Da un bel po’ di anni non esiste più né Hard Rock né Hard Force, come ben sai. Al momento vi sono solo due magazine, Rock Hard e Metallian, che trattano un po’ tutto quello legato alla musica dura, in maniera allargata. Ci rendiamo conto che la loro sopravvivenza sia sempre appesa a un filo, dal momento che il confronto con altre realtà avviene sul web. Quando vi sono interviste interessanti le acquistiamo, ma ci teniamo a sottolineare che i Tentation non godono di buona stampa, non veniamo supportati. Non ne conosciamo i motivi, forse non interessa la nostra proposta o non ci considerano abbastanza bravi, chissà! Ti basti sapere che per l’ultimo album abbiamo realizzato interviste che poi sono uscite sulle riviste tedesche, scandinave, spagnole e inglesi, ma in nessuna di quelle francesi! Nemo propheta in patria?

Com’è la situazione nel vostro Paese per quanto riguarda il seguito legato all’heavy metal?

Sembrerà strano ma troviamo che sia molto dinamica, frizzante e foriera di nuove band di sicuro interesse quali Sacral Night, Lord Gallery e Animalize. Le possibilità di esibirsi dal vivo non mancano, certo, serve fare sistema per supportare la scena ma noi non ci tiriamo di certo indietro.

 

Patrice “Darquos” Rôhée

 

Esiste, secondo voi, un ricambio generazionale fra il pubblico?

Anche in Francia la gente che va ai concerti denota una certa età, ma siamo fiduciosi perché non mancano i giovani che supportano la scena tramite programmi radio, fanzine e contribuiscono ad organizzare eventi heavy metal.

Come vi immaginate la situazione fra dieci anni, quando parecchie della attuali big band molto probabilmente si saranno ritirate?

Ronnie James Dio cantava: “Heavy Metal will never Die!”. Ci crediamo fortemente e lotteremo con tutte le nostre forze affinché sia effettivamente così. Ci sono gruppi incredibili, là fuori, autori di ottime prove: Riot City, Tower, Tyrann, Warrior Path, Visigoth, Summerland, Atlantean Kodex. Il futuro già esiste ed è assicurato, il problema è che loro ancora non lo sanno! Ah,ah,ah!

 

Guillaume “Guix” Pastor

 

Quali le prossime mosse in casa Tentation?

Stiamo lavorando su alcuni prossimi concerti, prevalentemente all’estero. Nel frattempo scriviamo nuovo materiale ma senza alcuna ansia, al momento non sappiamo se faremo uscire un album o qualcosa di un po’ più ristretto, tipo un Ep. Vedremo. Vi sono anche richieste da parte dei fan per delle ristampe, stiamo valutando con la casa discografica cosa fare in merito.

Quale la più grande soddisfazione e la più grande delusione della vostra carriera, sinora?

Delusioni non ne abbiamo patite; non ci aspettiamo nulla, forse è per quello. Suoniamo per passione e divertimento, senza menate di sorta. Viceversa avere dieci anni sul groppone, come band, è motivo di grande soddisfazione. Così come aver mantenuto la stessa line-up. Ci siamo ripromessi che se qualcuno di noi dovesse mollare sarebbe la fine dei Tentation.

Chiudete come meglio credete la chiacchierata.

Grazie di cuore per questa intervista, Steven… see you at the bar! Ah,ah,ah!

 

 

Stefano “Steven Rich” Ricetti