Heavy

Intervista Vanexa (1981)

Di Stefano Ricetti - 10 Settembre 2009 - 10:49
Intervista Vanexa (1981)

Intervista ai Vanexa tratta dalla rivista Rockerilla numero 14 del maggio 1981, a opera di Beppe Badino, riportata al solito come uscita ventotto anni fa, foto compresa. 

Buona lettura.

Steven Rich.     

DA SAVONA: VANEXA

Line-up:
Fabrizio (21) – voce
Roberto (20)- chitarra
Silvano (20) – batteria
Sergio (19)- basso

VANEXA (ex Vanessa) è una band di hard rock costituita a Savona nel 1979, con un repertorio fondato sui remake di Van Halen, Led Zeppelin e Ted Nugent. Gli inizi sono marcati da concerti, finanziati dal gruppo, in teatri e discoteche. Poi, i festival rock e un ingaggio come supporto a Confusional Quartet e Area….

INTERVISTA

 

Come mai avete formato un gruppo Hard Rock nel 1979, proprio mentre qui in Italia, con due anni di ritardo, arrivava l’onda Punk?

Fabrizio – Perché, sia il piacere d’ascoltare, sia l’idea di suonare, erano sempre sostenuti da dischi di Led Zeppelin, Van Halen…

Sergio – L’ispirazione così radicata nell’Hard Rock era sostenuta anche dall’immagine, dall’esteriorità dei ‘Rockers’…

 

Avete avuto difficoltà a proporre un repertorio Hard Rock agli inizi?

Silvano – Si, agli inizi tutti avrebbero voluto da noi uno spettacolo Punk e un taglio di capelli a la Clash o Sex Pistols.

 

Come avete organizzato i concerti degli esordi?

Roberto – C’erano molte difficoltà di carattere tecnico, l’impianto era in affitto.

Fabrizio – C’erano problemi economici ci e difficoltà per suonare. Non sempre i locali erano adatti al tipo di musica da noi proposto, i volumi dell’amplificazione rimanevano, per ovvi motivi, più bassi di quanto previsto e la performance risultava meno efficace rispetto alle prove.

Roberto – Una sera, durante un concerto in una discoteca (il Fantasque) è crollato addirittura il soffitto, fatto di pannelli laminati, quando Fabrizio lo ha colpito duramente con l’asta del microfono!

 

Quali sono i progetti immediati?

Fabrizio – Abbiamo preso contatti con impresari italiani e stranieri per suonare come gruppo di supporto nei prossimi tour in Italia di Iron Maiden e Saxon.

Sergio – Ci sono accordi anche con la C.G.D. per un eventuale provino e, se tutto procederà bene, per l’incisione di un disco.

 

Rispetto al passato, cosa è cambiato on stage? Ho notato parecchi progressi ascoltando un vostro demo tape alla radio.

Silvano – E’ cambiata soprattutto l’impostazione del concerto, c’è stata un’evoluzione sul piano della musica.

Fabrizio – Attualmente suoniamo al 99% brani scritti da noi. Questo fatto ha comportato una notevole fatica fisica e intellettuale poiché abbiamo trascorso oltre sei mesi in sala prove. Suoniamo ancora brani di Saxon e AC/DC perché il pubblico continua a richiederli…

Sergio – …e poi a noi piace proporli.

 

Chi scrive le canzoni?

Sergio – Fabrizio scrive i testi, poi tutti insieme componiamo, pezzo dopo pezzo, la musica. Finito il brano, cominciamo con gli arrangiamenti.

 

Che rapporti avete con l’Hard Rock e l’heavy metal? Chi ha influenzato maggiormente i Vanexa?

Fabrizio – Abbiamo iniziato con una musica prevalentemente Hard Rock, stile ’70. Ora suoniamo un H.M. moderno basato su una ritmica dura e veloce, su un’esecuzione portata allo spasimo caratterizzata dai testi completamente in italiano. Con l’esterno leghiamo in particolare con l’onda H.M. inglese, con gruppi come Saxon, Iron Maiden, Angel Witch, nomi con i quali però non cerchiamo un’identificazione. L’originalità dei Vanexa è garantita dal fatto che i brani composti da noi hanno il testo in italiano. E’ la prima volta che i testi italiani sono impiegati nell’H. M.

 

Avete ereditato idee dal Punk o dal post-Punk? Come giudicate la New Wave?

Sergio – No!

Roberto – Solo Motorhead.

 

Perché avete trasformato il nome, da Vanessa in Vanexa?

Roberto – Il nome è variato in rapporto alla musica. Vanessa era un nome per una band di Hard Rock. Ora che il sound ha acquistato in durezza e potenza, anche questo lato ha subito una variante più aggressiva: Vanexa sembra più adatto oggi.

 

Da un po’ di tempo è in circolazione un vostro demo tape, di che si tratta?

Fabrizio – E’ una cassetta con quattro canzoni incise in uno studio di registrazione: “Brucia La Città”, “Lasciami Stare”, “Mille notti”, “Like a Thunder” Il nastro è distribuito direttamente da noi (tel. 019/ ***63) e attualmente è trasmesso da quasi tutte le radio private in Liguria.

 

Auguri.

BEPPE BADINO