Hard Rock

Intervista Vega (Nick Workman)

Di Fabio Vellata - 19 Settembre 2023 - 9:00
Intervista Vega (Nick Workman)

L’ottavo capitolo dell’esperienza targata Vega è, per la band inglese, una sorta di nuovo inizio. Dolorosi cambi di line up, suoni leggermente più duri, consapevolezza rinnovata. Ed un disco, “Battlelines“, che sembra poter restituire ai fan una band solida, affamata e con ancora molte cose da dire.
Ne abbiamo parlato con il leader Nick Workman, di nuovo protagonista di un’intervista su Truemetal dopo quella concessaci tanti anni fa, in occasione dell’uscita del bel debutto “Kiss of Life” datato 2010. 

Intervista a cura di Fabio Vellata

Ciao Nick qui è Fabio Vellata di www.Truemetal.it., grazie per la tua disponibilità.
Bentornato sulle nostre pagine!

Partiamo dall’inizio in modo banale. Vuoi darci qualche informazione sulle origini di questo nuovo album e sul perché lo avete chiamato Battlelines?

In realtà è iniziato in modo molto simile a qualsiasi altro album…forse la sua scrittura è stata spinta dalla partenza di Tom e James Martin. Eravamo in tournée in Europa con i Magnum e Pete ed io abbiamo deciso di partire con la sua creazione non appena fossimo tornati a casa. Si chiama Battlelines perché sembrava bello, non c’è un motivo particolare… semplicemente così.

C’è in effetti una certa evoluzione del vostro suono. La sensazione è di un album più chitarrisitico e hard rock dei precedenti. Meno immediato, ma in un certo modo più vissuto. Quali sono gli stati d’animo con cui lo avete realizzato?

Non abbiamo provato a fare un disco per nessun altro se non per noi stessi, quindi suona come volevamo che suonasse. Se fossero state necessarie tastiere, le avremmo aggiunte. Anche se in realtà in alcuni punti avevamo delle tastiere ma abbiamo deciso di sostituirle con delle chitarre perché suonavano meglio. In fondo non abbiamo più un tastierista, quindi abbiamo dovuto almeno fare un minimo sforzo per adattarci.

La gestazione del nuovo cd è stata lunga o è venuto tutto di getto e senza pensarci troppo?

È stato davvero facile: abbiamo scritto e registrato tutto in poco più di otto mesi, grossomodo.

 

Viviamo in periodi parecchio complicati. In che modo entrano, se entrano, l’attualità e la vita quotidiana in ciò che i Vega fanno e scrivono? C’è qualcosa che ti ha colpito particolarmente negli ultimi tempi, tanto da scriverne?

In realtà non scrivo canzoni politiche. Qualche riferimento ma nulla di che. Nell’ultimo album, “kneel to you” parlava di Trump e di quanto stupido sia. Alcune persone lo adorano, io no. Non lo odio, penso solo che sia un buffone. In questo album ho parlato del peggioramento della situazione ambientale in “Killers” e “Not Enough”. Siamo gli assassini del nostro mondo e solo noi possiamo salvarlo…. Ma non lo faremo perché è troppo scomodo e ci piacciono i nostri lussi…

Senti, è inutile giraci attorno, sai già che te lo chiederò. Come mai vi siete separati dai fratelli Martin? Ma soprattutto, è stata una separazione amichevole?

Il mondo reale si è messo in mezzo. Abbiamo tutti delle bollette da pagare e loro avevano un business che pagava quelle bollette e che soffriva a causa della band. Era una situazione che rendeva meno piacevole la nostra collaborazione: la famiglia deve venire prima. Siamo ancora amici e continueremo ad esserlo. Non si trattava di attriti o disaccordi: era tutta una questione di vita reale. Tom, James e io abbiamo ancora il nostro piccolo gruppo Whatsapp e ci sentiamo ogni poche settimane circa per aggiornarci.

Ci sarà possibilità di vedervi lavorare ancora assieme in futuro?

Sì, li ho anche ringraziati nei titoli di coda dell’album e ho aggiunto “to be continued…..”

Pensi che Battlelines sia un proseguimento ideale della vostra discografia? O lo intendi come una specie di nuovo inizio?

È entrambe le cose. È una buona evoluzione per la band ma segna anche un nuovo capitolo.

Se pensi al vostro percorso artistico dagli esordi ad oggi, c’è un momento in particolare che ti si è fissato di più in mente?

Non c’è un momento particolare. È importante e significativo ogni giorno in cui amo fare la mia musica. Il giorno in cui non mi divertirò più è quello in cui smetterò…

Hai nostalgia dei vostri esordi?

L’inizio di una relazione e di una band è sempre emozionante. In un certo senso abbiamo un nuovo inizio ora, quindi no, non mi mancano i tempi degli esordi. È tutto molto divertente e vivo il momento, non il passato.

Ti senti gratificato da quello che hai ottenuto sinora?

La gratificazione per me arriva dal fatto che amo ancora fare questo lavoro. Nessuno mi punta una pistola alla testa. Amo cantare e amo la musica rock. Ho la fortuna di guadagnare con la musica e non solo attraverso i Vega. Fare questa attività mi rende quello che sono, quindi è qualcosa che farò sempre finché mi sentirò coinvolto e lo amerò.

Hai fiducia nel futuro dei Vega?

Non penso davvero oltre al “mi sto divertendo”. Guadagno dalla musica al di fuori di Vega, quindi non è importante. Non posso costringere la gente a comprare i nostri album o a venire a vederci, quindi non mi preoccupo di cose che non posso controllare…

Posso dirti una sciocchezza? Se ti dico che il giro di chitarra iniziale di “Love to Hate You” mi ricorda quello di “Poison” di Alice Cooper, cosa mi rispondi?

Ahah… l’ho detto alla band e poi abbiamo ascoltato i due pezzi fianco a fianco. Ci sono 2 note uguali e basta. Tuttavia, ha la stessa atmosfera… quindi credo che tu e io non saremo le uniche persone a dirlo. Considera comunque che “Poison” è una delle mie canzoni preferite di tutti i tempi…

Hai mai tempo libero da dedicare a te stesso?

Il mio tempo libero è dedicato alla famiglia, ma la musica è praticamente 24 ore su 24, 7 giorni su 7, in un modo o nell’altro, parte integrante della mia vita. Adoro i film e, al giorno d’oggi, alcuni programmi TV che sono fantastici.

Per concludere dicci qualcosa delle vostre prossime uscite dal vivo e su quali brani suonerete. Vi concentrete sul disco nuovo o ci sarà più spazio per i vostri classici?

Stiamo provando più o meno tutte le nuove canzoni ma le taglieremo e le modificheremo sul set. Avremo un buon mix di tutte le canzoni di Vega. Sarà una serata fantastica… se ami i Vega, ovviamente, ahah.

eee…se non ricordo male, nella nostra prima intervista di tanti anni fa mi avevi raccontato di essere appassionato di calcio. Segui sempre l’Aston Villa? Che effetto fa sapere che il vostro campionato, ormai considerato una specie di NBA del football, può essere insidiato dalla montagna di soldi che arriva dall’Arabia? Pensi che tra un po’ i nostri campionati diventaranno sempre meno affascinanti e appetibili dai grandi campioni?

Sì, sono sempre stato e sono un grande fan del “Villa”. Purtroppo, i soldi comprano il successo nel calcio, indipendentemente dal paese in cui ti trovi. Cerco di non pensarci e cerco solo di godermi le partite. Non è molto facile quando sei un fan del Villa, ahah. Ma ora stiamo meglio di qualche anno fa, quindi posso godermelo un po’ di più!

Sono molto lieto di averti posto queste domande che spero non ti abbiano annoiato troppo. Grazie per la tua pazienza: ti auguro un sincero in bocca al lupo per tutto.

Grazie per le tue domande: spero di vederti presto, assieme ai nostri fan italiani. Bye bye!!!

Discografia Vega:

Kiss of Life – 2010
What the Hell! – 2013
Stereo Messiah – 2014
Who We Are – 2016
Only Human – 2018
Grit Your Teeth – 2020
Anarchy And Unity – 2021
Battlelins – 2023

http://www.vegaofficial.co.uk
https://www.facebook.com/OFFICIALVEGA

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