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Intervista Venom (Cronos – 1984)

Di Stefano Ricetti - 17 Marzo 2017 - 12:30
Intervista Venom (Cronos – 1984)

Intervista ai Venom nella persona di Conrad “Cronos” Lant realizzata da Adriano Bosone e apparsa sulle colonne della rivista Rockerilla numero 43 del marzo 1984. La chiacchierata precede di una giornata il concerto che il combo inglese terrà in veste di headliner il 5 febbraio del 1984 presso il Teatro Tenda Lampugnano di Milano, con i Metallica di spalla.

Buona lettura.

Steven Rich

 

VENOM LOGO

 

 

INTERVISTA VENOM

 

Innanzitutto, qualche anticipazione sul vostro nuovo album…

Cronos – È molto diverso dagli altri. Forse molti fan dei Venom non lo ameranno. È molto professionale e la produzione è molto buona.

Ci sono brani dark come “Buried Alive”?

La prima facciata è dark e soprattutto una song; per il resto è misto.

Ma voi il Satanismo lo praticate veramente?

No. Crediamo in Satana perché crediamo in cose che accadono. Componiamo brani su cose che succedono realmente, non sull’amore e tutte queste cazzate. Leggiamo libri su Satana, ne siamo interessati, ma non pratichiamo nulla. Non crediamo in Satana in quanto persona, ma in quanto “potere”.

Vi hanno influenzato band come Judas Priest o Black Sabbath?

Li abbiamo ascoltati, ma non penso che ci abbiano influenzati. Noi non suoniamo come i Deep Purple e neppure come i Kiss, siamo molto differenti. Non siamo influenzati da nessuno.

Cosa pensate degli altri gruppi che fanno Black Metal, come i Mercyful Fate?

Quando abbiamo iniziato a suonare e a parlare dell’inferno, molte band ne sono state influenzate, influenzate da feeling + powerful + raw + energetic ed hanno cominciato a fare testi sul diavolo. Metallica, ad esempio, hanno detto che noi siamo la loro principale influenza. E’ positivo, normalmente sono i Judas Priest che hanno influenzato altri gruppi. King Diamond crede veramente in Satana, ma è pazzo. Fa esattamente la stessa operazione dei cattolici. Va bene sulla scena perché fa un certo effetto.

Sembra che in America abbiate un vero cult-following…

In America? In tutto il mondo! E soprattutto abbiamo un seguito esclusivo. Solo i fan dei Venom comprano i dischi dei Venom, mentre i fan dei Rush o dei Triurnph ci odiano. Crediamo che anche una parte degli HM fan non amino i Venom soprattutto in Inghilterra, ma di questi ce ne freghiamo completamente.

Com’è andato il concerto di Zurigo?

Ne siamo stati piuttosto contenti anche se il sound era un po’ confuso. Il problema era la comunicazione perché la gente non parlava inglese. Inoltre noi non parliamo sempre in inglese, ma in una specie di gergo e a volte neppure gli inglesi ci capiscono perché cantiamo molto velocemente (I Venom sono di Newcastle,  Ndt). Poi è ancora più difficile comunicare quando c’è molta gente. E’ un po’ il problema delle HM band. Anche ascoltando i Judas Priest non si colgono le parole. In generale, il solo mezzo di comunicazione per le HM band è la musica.

 

VENOM 1984

Cronos, Venom, 1984 

 

 

Tra i vostri testi ve ne sono alcuni ispirati alla tradizione dark…

Sì, leggiamo molti testi ispirati alla tradizione. Ci sono diverse Bibbie sulla Rivelazione. Abbiamo letto la Bibbia satanica e questo genere di cose.

Perché fate pochi tour, contrariamente a molte HM band?

È solo un problema di soldi: ne abbiamo troppo pochi. I Raven ad esempio suonano parecchie volte in piccoli posti, con poco impianto scenico, in piccoli club. E questo è meno costoso.

Cosa pensate del sound di “Welcome to Hell”?

“Welcome to Hell” è una merda, siamo d’accordo. Poi vi è stata un’evoluzione che ci ha portato a questo nuovo album, “Possessed”, che è decisamente meglio. Vi è stata una continua progressione. Molta gente lo comprerà, guadagneremo di più e quindi potremo fare più concerti. I soldi ci interessano per impegnarli in favore dei nostri fan, per i concerti.

Cosa pensate del Punk?

Il vero punk come G.B.H. ci piace molto come sound, ma odiamo le parti vocali.

E delle band americane come Foreigner o Journey?

Le odiamo tutte! Sono molto professionali. In America tutti sono abituati ad ascoltare viaggiando in macchina: se trasmettessero i Venom per radio chissà quanti incidenti accadrebbero!

Quanto credete che potrà continuare il vostro binomio potenza/ intensità?

Per sempre. Perché è naturale. E qualcosa che sentiamo internamente. Come un feeling interiore.

Cosa significa “Die hard”?

Vuol dire qualcosa che è veramente forte, potente. Il testo di questo brano è per i fan. È una specie di religione dei Venom. Noi tre siamo molto uniti e consideriamo i nostri fan come noi perché chi ci ama non ama altri gruppi.

Nella vita siete violenti?

Solo se veniamo provocati. Non andremmo mai a rompere sedie o altro in un hotel perché siamo rockstar.

Tornerete in Italia?

Dipende da domani. Se la risposta del pubblico sarà positiva, ritorneremo. Tempo fa abbiamo ricevuto diverse lettere di gente che ci chiedeva di venire in Italia. Poi i Raven sono venuti e ne sono rimasti molto soddisfatti. Ora siamo qui anche noi.

A quando le prossime realizzazioni?

Il nuovo album “Possessed” (il 4° dopo “At war with Satan”) uscirà nell’85 oppure nel novembre ‘84, mentre il 5° album sarà un live.

 

Adriano “So Dark” Bosone

 

Articolo a cura di Stefano “Steven Rich” Ricetti