Intervista White Skull (Federica ”White Sister” De Boni)
Intervista a Federica ”White Sister” De Boni (White Skull)
Signore e signori, grazie alla gentile collaborazione di Tony “Mad” Fontò, mastermind dei White Skull, sono riuscito ad arrivare a Federica “White Sister” De Boni, l’ex cantante della band vicentina. Non ho alcun problema a dichiarare che la fuoriuscita della bella singer dai White Skull abbia snaturato inevitabilmente lo spirito e la resa della band, che con Federica costituiva un’entità a sé, spesso invidiata, all’interno dell’ambiente HM mondiale. Si, proprio mondiale, perché una voce sporca e cattiva come quella di White Sister si era difficilmente sentita da altre parti del globo! Le mie non sono dichiarazioni di piaggeria perché l’ho intervistata, sono cose che penso davvero da sempre. Salvo smentite, la bella ex singer è la prima volta che parla dopo la sua dipartita dal teschio bianco, avvenuta nel 2001 dopo l’uscita dell’album Public Glory, Secret Agony.
Buona lettura.
Steven Rich
Allora Federica, prima di tutto, mi confermi che questa è la tua prima intervista ufficiale dopo la dipartita dai White Skull?
Caro Steven mi dispiace contraddirti ma ho risposto a qualche intervista subito dopo l’uscita dal gruppo (febbraio 2001)… ah,ah, ah!
Da dove deriva il soprannome “White Sister”?
Il mio primo gruppo era composto da me, mio fratello e tre altri amici che mi hanno ribattezzato SISTER (per via di mio fratello). Quando ho iniziato a cantare con i White Skull, Tony e Fabio conoscevano questo mio soprannome. A quel punto ha assunto un significato più profondo in quanto venivo considerata “sorella” dei membri del gruppo (…vedi brotherhood) e rispettata in quanto tale. Questo status mi ha portato tanti anni di reciproco rispetto e trattamento “alla pari”. Ho aggiunto WHITE successivamente, ma solamente nell’autografo, perché definiva ulteriormente il legame e l’appartenenza al gruppo.
La domanda che mi sorse spontanea non appena acquistai il primo Cd dei White Skull fu: come hanno fatto ‘sti magnagatti a coinvolgere una bella ragazza del genere in un gruppo di epic/power/classic così duro e massiccio? In altre parole, spiega per filo e per segno come nacque la tua avventura nella band di Tony.
A A A A A !!! Attento che anch’io sono magnagatti… proud dogs owner! Ah Ah Ah! Nel febbraio del 1991 WS era nuovamente in cerca di cantante e io avevo lasciato il mio gruppo da qualche mese. Fabio (ex bassista WS), dopo consulto con la band (devi sapere che a quel tempo non erano molto sicuri sul fatto della cantante donna) mi invitò a provare con loro qualche brano. E cosi mi presentai alle prove e il tutto iniziò. Ed e’ stata davvero un avventura!!!!
Altra domanda che si sono fatti un po’ tutti e, per certi versi scontata è: come mai la tua uscita?
Questa è una domanda davvero difficile. Devi sapere che quanto ho condiviso con la band non sono stati “solamente” dieci anni della mia vita, ma sono stati una marea di gioie e dolori, avventure e disavventure vissute all’unisono con altre quattro/cinque persone. L’impegno con la band era tale che tutto il resto contava relativamente. Anima e corpo dedicati al perseguimento di un sogno. “Extreme Passion and Rage” credo questa sia la frase che mi descrive totalmente e purtroppo anche il motivo della mia insofferenza verso le delusioni e le fasi negative. Alla delusione si aggiunse negli ultimi anni la stanchezza e alla fine non tardò ad arrivare la decisione di lasciare.
Quando e come sei diventata una metallara tutta d’un pezzo? Spiega per favore come sei stata “folgorata” sulla via del metallo e le tue influenze musicali.
In principio la mia passione era… cantare. Non avevo un genere preciso. Quando iniziai con il primo gruppo l’orientamento era metal e cosi cominciai a conoscere il genere e in particolare a “folgorarmi” furono WASP, ALICE COOPER e TWISTED SISTER. Più tardi con WS ho iniziato a scrivere testi e il risultato era chiaro… la rabbia iniziava a uscire. Mi sono sempre sentita estremamente a mio agio nel mondo metal… come essere a casa!!! Metallari si nasce.
Spiega come hai fatto a convivere con dei maschiacci come i White Skull per quasi dieci anni. Intendo anche dal punto di vista logistico: spostamenti nel vecchio furgone nero, partecipazione a raduni di biker etc. etc.
E’ stato davvero facile. Non sono la donnetta che si pensa. Ho aiutato a scaricare e caricare il furgone, sistemare il palco, organizzare i viaggi, ho scritto i testi… etc etc, cosi come ogni altro membro della band. Adoro il furgone nero! Un mito!!! Posso considerarlo il mio primo “appartamento”… uno dei posti più felici della mia adolescenza. I raduni Biker sono altrettanto COOL!!!!
Hai mai avuto qualche flirt con qualche membro della band?
Flirt? Nope.
Essere la cantante di una true heavy metal band come i White Skull ti ha sicuramente puntato tutti i fari addosso, fin dagli inizi. Quante avances hai ricevuto in tutti gli anni di militanza? Hai qualche episodio buffo da raccontare a riguardo?
Devi pensare che chi vive con i lupi impara ad ululare… beh… forse ero più cacciatore che preda… LOL! Comunque ricordo in particolare di un ragazzo Israeliano, mi scrisse che si era innamorato perdutamente e che dovevo tornare a TEL AVIV in quanto avrei ricevuto da lui qualcosa di unico… BAH!
Pur disponendo di un fisico notevole non hai mai abusato di pose o vestiti particolarmente sexy sia nelle foto ufficiali che nelle performance dal vivo, particolari che ti avrebbero sicuramente valorizzato ancora di più. C’è un motivo particolare?
Ho preparato gran parte dei vestiti di scena ad eccezione dell’abbigliamento in pelle. A volte ho indossato vestiti “sexy” e a volte ho considerato maggiormente vestiti originali o comodi. E’ sempre dipeso dal mio stato d’animo e dal tipo di concerto… più o meno scatenato.
Nella foto: Federica & Steven Rich
Presumo che il tuo attaccamento alla band fosse morboso, dall’intensità e dalla professionalità che emanavi on stage. Immagino tu abbia un po’ di nostalgia di quei tempi… o no? Dicci qualcosa in merito. Che ricordi hai di quegli anni? Quali sono state le migliori soddisfazioni e le delusioni che hanno accompagnato la storia dei White Skull?
Vero, vero. Davvero morboso. Ho vissuto quegli anni intensamente e con l’impegno che veniva richiesto. Non ho nostalgia perché so che quello era il mio momento, con la band ho raggiunto obiettivi impensabili, mi sono divertita, ho vissuto un mio sogno… mi sento appagata. Ho fatto talmente tante cose durante quegli anni che è fatica sintetizzare i ricordi in poche righe, quindi… first in/first out… il primo premio vinto in un concorso di band metal è di sicuro tra gli episodi più felici cosi come le scorazzate in Germania, il concerto a Tel Aviv, Agglutination Festival con Overkill, i concerti al Quattro Assi di Torino… un sacco di amici sparsi qua e là e le risate fatte con Fabio e band. Tra le delusioni vince il primo posto il “management” di Mr. Boltendhal, Nuclear Blast e qualche concerto fuori fase.
Ritengo che un eccellente singer come Gus Gabarrò ti abbia degnamente sostituita anche se ha fatto diventare i White Skull un’ottima HM band ma nulla più. La magia di avere una singer donna sempre incazzata come te dietro al microfono “faceva la differenza” rispetto agli altri. Conosci Gus? Sei in contatto con lui?
Ho conosciuto Gus ma non sono in contatto con lui. Really a good singer.
Personalmente credo che il pezzo Asgard sia uno fra i migliori scritti nella intera storia dell’heavy metal italiano. Quali sono per te le cinque più belle canzoni mai scritte dai White Skull?
Difficile dare un parere in quanto sono molto legata ai testi che ho scritto ed ogni canzone ha per diversi motivi la sua bellezza. Comunque Asgard è senza dubbio un brano sensazionale.
Cosa pensi delle tue colleghe dietro al microfono di HM band? Mi vengono in mente Morgana, Cristina dei Lacuna Coil e la ex cantante dei Nightwish.
Mi piacciono voci “sporche”e d’impatto. Sono tutte brave cantanti ma tra le voci e le figure femminili rimango a Doro Pesch dei vecchi tempi.
Conosci di persona qualche altra HM singer al femminile? Sei in contatto con Lei?
Ho conosciuto alcune cantanti ma non ho tenuto contatti con nessuna. Sono un lupo solitario.
Wendy O’ Williams, Lita Ford, Doro Pesch, Lee Aaron, Runaways, Girlschool. Dammi un tuo giudizio su ognuna.
WENDY “the queen of shock rock” O’ WILLIAMS: Punk rock+porno+suicide… sicuramente un’ artista estrema e appariscente ma non sono fan dei suoi album.
Ho ascoltato album di Lita Ford in quanto mi piace il genere (Great White, Cinderella, Poison, Warrant, Skid Row…), penso che il fatto di essere una “bellissima” nel metal abbia aiutato alla sua carriera.
DORO PESCH: semplicemente un mito che dura da vent’anni.
LEE AARON non ha mai catturato la mia attenzione… preferisco le sorelle WILSON (HEART) in particolare il cd “Rock The House Live”.
RUNAWAYS: non conosco molto di questa OLD BAND (70’s/early 80’s), probabilmente ho ascoltato di più Lita Ford nella sua carriera successiva e Joan Jett… chi non conosce I Love Rock‘n’Roll?
GIRLSCHOOL: grande gruppo… devo prendermi più cd!
Qual è stato il miglior concerto della tua carriera?
Tel Aviv. Concerto davvero intenso.
Personalmente penso che il miglior album dei White Skull sia Tales fom the North (1999), seguito
appena dopo da Embittered (1997). Sei d’accordo?
Si, assolutamente! Siamo perfettamente fasati!
Dimmi quali sono le HM band italiane degli anni ottanta che ti piacevano di più.
Ricordo di alcune band che suonavano a Vicenza… non ho conosciuto band nazionali durante quegli anni.
Ci sarà mai la possibilità in futuro di rivederti dietro al microfono dei White Skull? Anche solo per un concerto?
E’ improbabile… ma non impossibile.
Segui ancora l’attività della band?
Sono in contatto con Tony e Nick. Le news le vedo on line.
Avendo la bacchetta magica guardando al passato pensi che sarebbe stato meglio che non avessi proprio iniziato a suonare HM e più in generale a tentare una carriera musicale? Più le gioie o i dolori?
Non cambierei il passato per niente al mondo. La musica che ho scelto si adatta perfettamente a quello che sono. Molte le gioie, prezzo da pagare sempre alto… i dolori tento di dimenticarli.
Ritengo Tony Mad un vero metallaro vecchio stampo tutto d’un pezzo… descrivilo con parole tue.
Tony è totalmente in lega metallica. Coordina con precisione militare ogni azione della band e non gli sfugge nulla. Adora il metal e lo vive da sempre come uno stile di vita. Personalmente lo considero ancora “my big bro” e mi fa piacere parlare con lui quando ne ho l’occasione. (gossip: ho dato IO a Tony il nickname MAD!!!).
Hai mai avuto scazzi con altre band tricolori?
Non ricordo di aver mai avuto lotte personali però ci sono state band che hanno voluto giudicare o denigrare White Skull . Non credo mi sia mai importato anche se trovavo ridicoli e inutili tali atteggiamenti.
White Skull/Grave Digger=gioie. White Skull/U.d.o.=dolori. Per favore approfondisci…
Non credo di essere la persona adatta per parlare di gioie riferite alla collaborazione con Boltendahl. Per diversi motivi che non andrò ad approfondire non ho ritenuto che il lavoro svolto dal manager fosse adeguato, efficace ed efficiente. Sicuramente aver agganciato una band come i Grave Digger ha portato a WS più notorietà, una migliore distribuzione dei cd e qualche concerto all’estero…. Quindi l’aggancio all’etichetta rientra nelle gioie ma il lavoro manageriale mi ha deluso. Successivamente con UDO le cose sono precipitate ma a quel tempo stavo uscendo dalla band quindi non sono a conoscenza di quanto deludente sia stata la collaborazione con la sua etichetta.
Domandona finale: cosa fai oggi? Sei ancora interessata all’HM?
Mi sono trasferita alla fine del 2004 negli Usa. Ascolto ancora metal e quanto prima voglio andare a vedere qualche concerto!!! Per ora mi occupo della mia famiglia (Hubby + 3 kids) e lavoro.
Chiudi l’intervista come vuoi.
Innanzitutto ti ringrazio per l’intervista, è stato un piacere ricordare i “vecchi tempi”. Vorrei salutare tutte le persone che ho conosciuto e che hanno condiviso quegli anni con il teschio bianco e in particolare con me: Ulisse+family, Fan Club, Arcangelo e Simona, Calogero, Stefano… e tanti, tanti altri. Per tutti quelli che stanno pensando ad iniziare una band il mio consiglio è: buttatevi anima e corpo perché: WHO DARE WINS!!!
Grazie Federica per la disponibilità, è stato per me un vero piacere poter scambiare alcune chiacchiere con te. Ciao!
Anche per me.
Hail!
Stefano “Steven Rich” Ricetti