Intervista Yoth Iria (Jim Mutilator)
Proseguiamo con la nostra breve serie di interviste volte alla glorificazione della mitologica scena black metal ellenica. Il tutto in collaborazione con il nostro Marco Donè, vero e proprio ierofante di tale scena! Dopo i Varathron è il turno degli Yoth Iria, dunque di un progetto relativamente nuovo guidato però da una vera e propria leggenda: Jim Mutilator, membro fondatore dei Rotting Christ (nome peraltro trovato da lui), bassista dei Varatrhon stessi e ora leader di questa incredibile formazione che porta avanti il discorso iniziato decenni fa con la tecnica, la freschezza e l’esperienza di un veterano di primo livello. E stiamo parlando, come vedrete qui sotto, di chi è stato definito “il re della Grecia” da un certo Varg Vikernes! Abbiamo scambiato una breve ma intensa chiacchierata con questa figura mitologica, dunque buona lettura!
(MARCO) Nel 2023 avete pubblicato un EP più un album dal vivo. Perché la scelta di registrare un album dal vivo?
Abbiamo fatto un mini tour in Messico nell’ottobre 2023. Il nostro spettacolo a Città del Messico è stato registrato e suonava davvero bene, quindi i promotori ci hanno chiesto se eravamo interessati ad avere un album dal vivo speciale. Dunque ci siamo detti: perché no?
(MICKEY) Puoi descriverci Yoth Iria come entità, quando è apparsa per la prima volta nella tua vita?
Yoth Iria è apparso in me all’inizio degli anni ’90. Come ricorderete, è apparso per la prima volta nell’album Thy Mighty Contract dei Rotting Christ nel brano The 4th Knight Of Revolution. Yoth Iria, un demone del nuovo millennio, ottiene l’onore che merita.
(MICKEY) C’è qualcosa che puoi rivelare, in termini di registrazione in studio, sul futuro di Yoth Iria?
Il nostro nuovo album è già registrato per essere pubblicato tra Maggio e Settembre 2024, ma non posso svelare ulteriori dettagli tranne che includerà 11 tracce.
(MICKEY) Puoi descrivere l’esperienza emotiva di un concerto degli Yoth Iria?
In realtà siamo una band con una forte attitudine dal vivo e ci piace davvero fare concerti perché è molto importante entrare in contatto con fan e amici. In effetti questo è il mondo speciale della nostra musica, dedizione ai nostri fan, unità e fratellanza. Ogni spettacolo per noi è un incontro mistico con i nostri fratelli in tutto il mondo.
(MARCO) Alcuni fan descrivono i tuoi testi come “satanismo romantico”. Sei d’accordo con tale visione? Quali sono i temi principali nei vostri testi?
Hmm, non penso che ci sia del satanismo romantico ma sì, ognuno può trarre le proprie conclusioni. Mi considero più vicino al Luciferianesimo ma ho lo stesso grande rispetto per Satana, il Diavolo e ovviamente l’intero mondo demoniaco. I cristiani e le religioni simili sono gli oppressori del mondo e hanno cambiato la realtà facendo del bianco il nero. Le persone adorano Gesù, Maria e i santi che credevano fossero spiriti buoni, ma guarda com’è schifoso il mondo in cui abbiamo vissuto. Quindi vogliamo diffondere il significato: «Unisciti ai demoni perché sono i veri amici dell’uomo semplice». Non vogliono il tuo sangue, la tua miseria e il tuo sacrificio quotidiano, ma solo la tua felicità e la tua sana mentalità, esattamente l’opposto della tirannia del malvagio Gesù e di tutti i suoi tragici seguaci.
(MICKEY) Quali sono i tuoi ricordi più belli della scena musicale estrema greca degli anni ’80 e ’90?
Abbiamo iniziato una guerra. Il black metal era un movimento rivoluzionario, tranne la musica che era spaventosa e offensiva per la società degli anni ’80 e dei primi anni ’90. Guarda, se dici «fanculo i politici», ecc. sei più figo, tutti possono essere d’accordo con te. Se dici «fanculo il tuo Cristo e ciò in cui credi è una bugia vecchia migliaia di anni», questo è ciò che fa impazzire la gente, ma di sicuro alcuni potrebbero fare un’indagine più approfondita e mandare nella spazzatura tutte queste merde. Sono felice di essere un guerriero, fin dall’inizio, di questo movimento.
(MARCO) Rotting Christ, Varathron, Yoth Iria: sei stato una figura fondamentale per ognuna di queste band. Qual è quello che senti marchiato a fuoco sulla pelle?
Ogni band ha un forte effetto su di me ed è una parte della mia vita che mi ha lasciato un forte stigma. Davvero non posso scegliere, ma al giorno d’oggi la mia band è Yoth Iria e devo concentrarmi su quello.
(MARCO) Qualche tempo fa circolavano voci su una reunion dei Rotting Christ con te al basso. Pensi che possa esserci questa possibilità in futuro?
In realtà è la prima volta che ne sento parlare. No, non ne abbiamo mai parlato e non c’è motivo per una reunion. I Rotting Christ hanno una formazione forte e non c’è bisogno di un vecchio per sostituire il sangue fresco.
(MARCO) Hai letto la biografia di Sakis Tolis e se sì, come l’hai trovata?
Sì, certo, l’ho letto. Sakis è un musicista molto importante nel mondo del black metal ed era necessario far uscire alcune storie e idee molto utili per la prosecuzione della nostra musica e della nostra cultura. Lo conosco dal giorno in cui siamo nati e lo considero una delle figure più importanti del mondo del black metal allo stesso livello di Euronymous, Dead, Jon, Fenriz, etc. quindi consiglio a tutti coloro che non hanno ancora letto di farlo subito. È semplicemente un libro fantastico.
(MICKEY) Hai qualche ricordo, sia musicale che extramusicale, legato all’Italia?
Sono stato in tournée in Italia negli anni ’90 con i Rotting Christ durante il nostro tour di Triarchy Of the Lost Lovers e ho ricordi indimenticabili. Grandi spettacoli, grande pubblico. Ovviamente devo ammettere che ho ricevuto un grande sostegno dal popolo italiano nei confronti della mia band Yoth Iria e mi piace davvero inviare il mio amore e rispetto a tutti i fratelli e sorelle italiani.
(MICKEY) Un ultimo messaggio e saluto ai tuoi fan italiani?
Vi amo tutti. Metal Magic Freedom!
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