Vario

Irreverence (Ricky)

Di - 1 Novembre 2004 - 20:35
Irreverence (Ricky)

Gli Irreverence sono, a mio parere, uno dei gruppi Thrash italiani, e non solo, più validi in circolazione.
Purtroppo la solita esterofilia che contraddistingue molti metal kids del bel paese rischia di far sì che la loro proposta passi troppo inosservata, ed è proprio per questo che credo sia interessante quello che ha da dire Ricky, chitarrista/cantante dei Thrasher milanesi.

Per cominciare potresti presentare gli Irreverence a chi ancora nn vi conosce?
 
Suoniamo thrash metal dal 1995, abbiamo due dischi (“Totally Negative Thoughts” e “Target:Hate”) e tanti concerti e un tour conclusosi l’estate scorsa.
Per il resto ci devi conoscere di persona, in quanto a detta di molti (compreso l’intervistatore) siamo personaggi “controversi”…ahahahaha (Mai detto che siete controversi, al massimo dico che siete completamente pazzi (N.D.Matteo Lavazza) )
 
Ormai è passato parecchio dall’uscita di “Target:Hate”, mi puoi dire com’è andato?

“Target..” è stato il nostro vero primo disco, finalmente registrato come si deve anche se in tempo brevissimo (9 giorni compreso il mastering e la post-produzione), ma registrato da Harris Johns nei suoi Spiderhouse Studios in Germania. Ha ricevuto ottime recensioni sia in Italia che all’estero e le stesse persone che lo hanno acquistato sono tornate ai nostri concerti per congratularsi dell’ottimo lavoro. Penso sia la miglior soddisfazione, soprattutto perchè è autoprodotto.
 
Ho visto che avete un intensa attività live,infatti spesso a Milano si vedono locandine che pubblicizzano dei vostri concerti,pensi che questo possa aiutarvi in qualche modo?

Il live è la nostra vera dimensione. Io personalmente invito sempre che ci chiede della nostra musica a venirci a vedere per farsi un’idea, da qui puoi capirne l’importanza. Inoltre grazie ai live abbiamo un canale di distribuzione del nostro prodotto che non avremmo in quanto non distribuiti da nessuna etichetta. Puntiamo sempre molto su questa etichetta e in effetti è difficile che stiamo  fermi per molto tempo. E i risultati cominciano a vedersi…

Che ne pensi della scena metal italiana?

Che dire? Io penso che la scena italiana offra dei prodotti veramente validi, ma purtroppo promossi poco o per niente. La gente guarda all’estero non considerando nemmeno la scena metal italiana, soprattutto quella estrema.  Oltretutto tra gli stessi gruppi ci sono “rivalità” assurde, che non aiutano il panorama…io invito chi legge questa intervista  ad asoltare bands come Methedras, Endless Pain, Hellstorm, Eviscerate per rendersi conto che forse è meglio guadarsi in casa prima di ascoltare la solita merda americana…
 
Avete già iniziato a pensare al successore di “Target: Hate”?

In questo periodo stiamo componendo il materiale per il prossimo lavoro, e siamo già a buon punto! Abbiamo già 4 songs pronte, e siamo in procinto di registrare la pre-produzione per questi primi quattro. Quello che ti posso dire è che sono completamente diversi da tutto quello fatto in precedenza, li considererei una via di mezzo tra il “Target: Hate” e il primo lavoro.
 
Che ne pensi della recente riscoperta del Thrash da parte di molta gente?
 
Non posso esserne che felice! Io suono questo genere da quasi 10 anni, e non me ne sono ancora stancato. Importante è che non diventi un trend, come lo sono stati il Black Metal recentemente o il Death Metal nei primi anni novanta. Il thrash, tra tutte le forme  di heavy metal, è quello che le riunisce tutte nel modo più poliedrico. Riesce ad essere melodico e aggressivo, veloce e potente… Ma come tutto se inflazionato comincia a scadere.

Come nasce una canzone degli Irreverence?

Quando qualcuno di noi ha un’idea la propone al resto della band, e ci si lavora su. Alcune volte capita di comporre insieme, ma dipende da tanti fattori: primo fra tutti il livello alcoolico! Una volta che la song è pronta a livello musicale io ci metto le liriche e se supera il test della band la canzone è pronta.

Mi puoi dire i motivi per cui, secondo te, un ragazzo dovrebbe interessarsi alla vostra musica?

Non sò ma mi piacerebbe ascoltarci da fuori…credo che l’attitudine con cui la suoniamo sia un buon motivo. Non c’è niente di artefatto, niente di fatto a tavolino, solo tanta energia! Ovvio che se questo “ragazzo” ha un bagaglio che spazia nel thrash anni ottanta (Sodom, Kreator…) è sicuramente un passo avanti!
 
Quali sono gli obbiettivi che vorreste raggiungere con la band?
 
Continuare a suonare questa musica e a portarla in giro più che possiamo. Attuialmente siamo alla ricerca di una label interessata al nostro nuovo lavoro. Tutto sommato non ci possiamo lamentare di quanto stiamo facendo adesso, anche se sobbarcarci ancora una autoproduzione sarebbe pesante. 

Dì quel cazzo che ti pare a quelli che leggono! (lo so la domanda è poco professionale, N.D. M.L.)
 
Quel kazzo che mi pare. ahahahahaah!!! Vi aspettiamo ai nostri futuri concerti, magari al Titans in compagnia degli amici Tankard per qualche birra insieme! E a chi presenterà copia di questa intervista (intervistatore compreso!) una sigaretta “farcita” in omaggio!
 
Keep on thrashin’

 

 

Ringrazio vivamente per l’offerta della sigaretta “farcita”, ma preferirei una birra grazie!
Che dire degli Irreverence, un gruppo che ha un attitudine davvero lodevole, fatta di lavoro e sudore su qualsiasi palco, il che è già una nota di merito per loro, se a questo aggiungiamo una proposta musicale davvero valida e che ha davvero poco da invidiare a quella di gruppi stranieri più blasonati, potete capire il valore del gruppo.
Supportiamo l’underground italiano, ne vale la pena.