It Bites (Bob Dalton)
Il ritorno in scena degli It Bites rappresenza senza dubbio una buona novella per gli appassionati del rock più raffinato e melodico. Ci sarebbe piaciuto parlarne in modo approfondito, ma il Bob Dalton che ci siamo trovati davanti non è stato dei più loquaci. Ignorando se in questo caso fosse stanco, maldisposto o semplicemente di cattivo umore, vi riportiamo la (assai) breve intervista che è stato possibile raccogliere lasciando a voi ogni commento.
Ciao Bob, e direi bentornato! È da un pezzo che non si sentiva parlare di It Bites. Quando avete cominciato a considerare la possibilità di un ritorno sulle scene.
Probabilmente avere trovato John Mitchell ci ha dato la motivazione giusta. Lui è esattamente quello di cui avevamo bisogno per produrre un altro album degli It Bites. Una volta che io e John Back abbiamo iniziato a suonare nei Kino con John abbiamo capito che avevamo trovato qualcuno in grado di fare il lavoro che volevamo.
È passato molto tempo dal vostro ultimo lavoro, il live ‘Thank You And Good Night’ (1991). Ti va di raccontarci brevemente che cosa hanno fatto durante questo tempo i membri degli It Bites?
Un sacco di lavoro davvero. Tour, registrazioni… il solito (beh grazie, non intendevo così brevemente, NdR).
A tuo avviso come è cambiata la scena musicale in questi anni?
Ci sono molti più modi in cui si può giungere alla registrazione e alla pubblicazione di un album. Inoltre il processo di registrazione è molto più economico e accessibile a più persone.
Si può dire che ‘The Tall Ships’ sia un album fra modernità e tradizione, che trova un equilibrio fra i classici It Bites e un sound moderno. Sei d’accordo?
Sì. Dovevamo colmare il vuoto fra il vecchio e il nuovo prima di muoverci oltre.
La vostra musica è stata classificata in molti modi diversi: progressive, rock melodico, pop… qual è la tua opinione a riguardo?
Tutti quelli che hai citato sono elementi che compaiono nei nostri brani. Credo sia vero.
Che sensazione hai riguardo all’accoglienza dei vostri vecchi fan? Ti aspetti un’attenzione maggiore dagli ascoltatori di ieri o dai nuovi appassionati del genere?
Spero di ricevere una buona accoglienza da entrambi. I nostri fan erano molto fedeli, e credo che lo siano ancora. Credo anche che raccoglieremo nuovi fan visto che ho visto un po’ di volti giovani nei concerti che abbiamo fatto di recente?
Il ruolo che fu di Francis Dunnery è stato ereditato, come dicevi, da John Mitchell dei Kino. Come è nata l’idea di coinvolgerlo nella rinascita degli It Bites?
L’idea è nata da John Beck e da me mentre suonavamo nei Kino. Abbiamo fatto un paio di pezzi degli It Bites nel tour e abbiamo capito che lui era la persona giusta.
A proposito di Kino: ‘Picture’ era un ottimo album, a quando un seguito?
Sicuramente lo faremo ma al momento siamo concentrati sugli It Bites.
Al di là della qualità in senso stretto, non è facile per le giovani band prive di una solida base promozionale alle spalle ottenere l’attenzione dei media. Quali analogie e quali differenze riscontri rispetto alla situazione che vivevi alla fine degli anni ottanta? Come mai le band di rock melodico faticano oggigiorno a farsi largo fra gli ascolti del grande pubblico?
Suppongo si tratti del naturale passaggio delle mode. Dopo il grunge tutto è diventato più pesante e rumoroso, non più melodico. A meno che tu non sia una guitar band di sedicenni di Manchester.
Hai trovato più difficoltà all’inizio della tua carriera negli anni ottanta oppure trovi più ostacoli oggi nel riprendere in mano la tua vecchia band?
Dal momento che abbiamo una carriera alle spalle ora è un po’ più facile, ma quanto andremo lontano? Si vedrà.
Negli anni sei stato in tour con molti grandi artisti, dai Marillion a Robert Plant. Ti va di raccontarci qualche bel ricordo di quei momenti?
Le mie migliori memorie sono legate ai grandi concerti che ho suonato con la mia band e ai miglioramente intercorsi fra un tour e l’altro. Il resto è semplicemente quello che succede.
Avevo sentito dire che Bob Dalton aveva lasciato gli It Bites poco dopo la pubblicazione del nuovo album. Commenti?
Spero di non avere lasciato la band senza essermene accorto… non l’ho fatto, vero?
C’è qualche data dal vivo in programma?
Per ora no ma ci piacerebbe molto.
E riguardo alla possibilità di un DVD in futuro, magari utilizzando insieme materiale vecchio e nuovo?
Certo. Probabilmente alla fine del tour dell’anno prossimo.
Era l’ultima domanda, a te l’ultima battuta.
Siamo molti ansiosi di venire in Italia a suonare… quindi andate a comprare il nuovo album!
Bob Dalton (sempre qui)
Riccardo Angelini