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Jag Panzer (Mark Riody)

Di Keledan - 17 Ottobre 2001 - 19:14
Jag Panzer (Mark Riody)

Intervista a Mark Riody, membro fondatore della leggendaria band americana. Ci trovate la storia dei Jag Panzer e le discussioni sui loro ultimi lavori, e sul movimento metal contemporaneo.JAG PANZER
Intervista a Mark Briody (via e-mail)
Riguardo al rilascio di Mechanized Warfare
Settembre 2001 Mark Briody

Il carro armato si è messo in moto ancora una volta per esplodere il suo nuovissimo Mechanized Warfare in tutto il mondo, un colpo devastante contro i falsi metallari, le legioni di coloro vorrebbero trasformare uno stile di vita in un trend. Diamo la parola al ‘Comandante’ Briody.

Essendo questa la prima intervista ai JAG PANZER su questa rivista, mi piacerebbe dare ai nostri lettori dei ragguagli sulla fondazione della band! Come si costituirono i Jag Panzer, e in che modo entrarono in contatto i membri della formazione originale?

MARK BRIODY: Harry, John e io siamo cresciuti a distanza di un isolato l’uno dall’altro, eravamo in classe insieme fin dall’asilo. Iniziammo a sentire il metal nello stesso momento (Deep Purple, Priest, Kiss e i primi Rainbow). Formammo la band nei primi tempi delle scuole superiori, pensando che ci sarebbe stato da divertirsi. Sempre alle scuole superiori abbiamo incontrato il nostro primo batterista, Rick Hilyard.

Quando fondaste la band sceglieste il nome TYRANT (tiranno, despota). Coma mai avete cambiato questo nome, e quale fu l’ispirazione che vi portò a chiamarvi Jag Panzer?

MARK BRIODY: scegliemmo Tyrant ispirandoci all’omonima canzone dei Judas Priest, ma presto scoprimmo che c’erano fin troppe band che si chiamavano così. Abbiamo cambiato il nome in Jag Panzer dopo aver visto la foto di un carrarmato Jagdpanzer; abbiamo pensato che sembrava molto pesante.

Ci sono stati molti pochi cambiamenti nella formazione, nel corso degli anni; siete ancora in contatto con gli ex-membri Joey Tafolla, Chris Kostka e Daniel Conka, che cantò in Dissident Alliance?

MARK BRIODY: ogni tanto ci sentiamo. Eccetto Chris Kostka, sono ancora impegnati nel mondo della musica.

Harry ha lasciato la band dopo la pubblicazione di Ample Destruction e fu reclutato dai RIOT; se ne andò principalmente per entrare in quella band? Come mai non lo abbiamo più sentito nei Riot?

MARK BRIODY: I Riot erano uno dei nostri gruppi preferiti, suonavamo abitualmente pezzi da ‘Fire Down Under’ nei nostri live di quei tempi. Così pensammo che sarebbe stato un bella occasione, quando a Harry capito l’opportunità di entrare nei Riot. A Mark Reale piaceva parecchio la voce di Harry, ma purtroppo non era così anche per altri nella band. Così gli fu chiesto di lasciare i Riot dopo appena 2 mesi.

Dopo aver lasciato i JAG PANZER, Harry ha fondato la sua propria band, i TITAN FORCE, e ha registrato due album eccellenti. Ci sarà un nuovo album per questo gruppo?

MARK BRIODY: No, Bill, il chitarrista, è morto e i rimanenti membri dei Titan Forces ora suonano Jazz.

Tra Ample Destruction e Dissident Alliance c’è stato un lasso di parecchio tempo! Perché la comunità metal ha dovuto aspettare 10 anni per un nuovo segno di vita?

MARK BRIODY: Abbiamo registrato ‘Chain of Command’ tra Ample e Dissident ma nessuna etichetta voleva pagare il conto dello studio, quindi non potemmo registrarlo. Inoltre, per alcuni anni non avemmo neanche il vocalist, quindi non potemmo registrare nulla.

Dissident Alliance è stato accolto in maniera controversa dai metallari per le sue strane influenze; per quale ragione avete cambiato il sound in quel modo?

MARK BRIODY: a me il sound non sembra così tanto diverso, è solo che Daniel ha uno stile di canto molto diverso rispetto a Harry. Se la gente sentisse gli stessi pezzi cantati da Harry non penserebbero che il sound sia così diverso.

Nei vostri primi anni I vostri dischi furono prodotti da un tale Tom Gregor, cosa gli è successo e come mai fu rimpiazzato da Jim Morris?

MARK BRIODY: Tom era il proprietario di uno studio qui nel Colorado. Era un buon tecnico, ma quando hai la possibilità di lavorare con una leggenda quale Jim Morris, devi afferrarla.

Sarà sempre Jim a produrre I nuovi dischi?

MARK BRIODY: Si, con Jim si lavora alla grande. È il sesto membro della band, è un tipo in gamba, e molto esperto.

Ok, ora è il momento di fare due chiacchere sul nuovo disco, Mechanized Warfare.
Prima di tutto, se dovessi provare a convincere la gente che questo è il disco metal definitivo, quali sarebbero le tue parole?

MARK BRIODY: Ti spaccherà il culo in tutti i sensi! Il cantato è vero screaming heavy metal, le chitarre sono veloci e furiose, e le canzoni sono memorabili. Questo è tutto ciò che io cerco in un album metal.

Mechanized Warfare è un album di ‘vecchia scuola’, per quanto riguarda l’immagine di copertina, i titoli delle canzoni e la stessa musica. Potresti dirci qualcosa riguardo le canzoni e i testi?

MARK BRIODY: Per noi, questo album rappresental’anti-concept. Volevamo fare qualcosa di totalmente diverso dal nostro ultimo lavoro, che era un concept album basato su MacBeth. Quindi ogni canzone è differente, ci sono pezzi ironici come ‘Scarlet Letter’ mentre altri sono molto seri, come ‘Unworthy’, che parla di un uomo molto devoto che viene tradito dalla propria religione.

Quanto tempo avete lavorato per finire questo lavoro?

MARK BRIODY: Circa un anno, appena dopo essere usciti dallo studio per Thane abbiamo iniziato a lavorare a questo album. Avevo scritto 3 pezzi ancora prima che Thane uscisse nei negozi.

Sono tutte canzoni nuove o c’è anche materiale scritto in precedenza?

MARK BRIODY: Tutti i pezzi sono nuovi. Nessun riff era vecchio.

Nel predecessore ‘Thane To The Throne’ ci sono un mucchio di sonorità classiche e barocche (specialmente negli interludi); nel nuovo lavoro queste ispirazioni sono ancora meglio integrate. Per quanto riguarda il futuro, ci saranno altre integrazioni classiche e barocche?

MARK BRIODY: Solo se la canzone li richiede. Non vorremmo essere conosciuti come la band che mette interludi classici in ogni canzone. Sono molto belli solo se messi nei posti giusti.Harry Conclin

Avete intenzione di esibirvi dal vivo con musicisti classici e coristi?

MARK BRIODY: Sarebbe una figata! Ma sarebbe molto dispendioso, se potremo permetterci una cosa del genere, lo faremo.

L’immagine di copertina mi fa ricordare il periodo degli anno ottanta. Vorresti presentarci l’artista?

MARK BRIODY: Ah, sicuramente già lo conoscete, si tratta di Travis Smith, crea cover per NEVERMORE, ICED EARTH, OPETH e molti altri.

Gli avete dato qualche idea su come creare la copertina?

MARK BRIODY: L’unica cosa che gli abbiamo detto è che avrebbe dovuto contenere elementi del passato e del presente. Volevamo una copertina che sfidasse il senso della percezione di un periodo di tempo. Credo che abbia fatto un grande lavoro.

Dando un’altra occhiata a Thane To The Throne, dobbiamo dire che I testi, basati sul Macbeth di Shakespeare, sono molto complessi. Quanto tempo avete impiegato per produrre i testi, tra ricerca e scrittura, e per completare l’intero lavoro?

MARK BRIODY: Credo che Harry abbia impiegato mesi e mesi sui testi. Ogni volta che lo chiamavo, mi diceva che stava lavorando ai testi. Non l’ho mai visto lavorare tanto.

Quali erano gli effettivi propositi per un concept album su Macbeth?

MARK BRIODY: volevamo una storia che fosse dark, heavy e anche conosciuta da molta gente. Il Macbeth era perfettamente adatto.

Quali pensi che siano gli aspetti più affascinanti di questo dramma?

MARK BRIODY: Le emozioni oscure nella storia erano perfette per il metal. Cupidigia, ambizioni malvagie, sete di potere, tutto in quella storia.

Finora ci sono state diverse interpretazioni di quel dramma. Alcuni ritengono che l’aspetto soprannaturale sia presentato come mera aggiunta, mentre altri affermano che sia il fattore dominante, decisivo per il raggiungimento dei propositi di Macbeth. Tu che ne pensi?

MARK BRIODY: Non direi che si tratta del fattore dominante, ma aiuta a portare in vantaggio Macbeth. Credo che Macbeth sia malvagio dalla nascita, e tiene nascosta quest’attitudine dietro l’apparenza superficiale di generale.

A proposito, conosci lo scrittore Terry Pratchett e il suo famoso ciclo Discworld? C’è un romanzo intitolato ‘Macbest’, veramente molto divertente!

MARK BRIODY: Non lo conosco, gli darò un’occhiata, grazie!

Ognuno di voi conosce la letteratura classica? Quali scrittori preferite, a parte Shakespeare?

MARK BRIODY: Sono imbarazzato, ma devo ammettere che non consoco la risposta. Per quanto mi riguardo, impiego il mio tempo leggendo i manuali tecnici delle attrezzature dello studio, non ho tempo per letture più classiche, purtroppo.

La vostre etichetta Century Media sta per rilasciare una versione in vinile di Mechanized Warfare, e io spero che sarà meglio del vinile di Thane To The Throne, nel quale mancavano alcuni interludi e altri pezzi. Cosa era successo?

MARK BRIODY: Ci dissero che Thane era troppo lungo, ma che non volevano rilasciare un doppio vinile. Ho avuto una discussione con loro riguardo a questo, ma non mi ascoltarono. Loro sono i discografici e loro possono fare come gli pare, se fosse stato per me avrei fatto un disco doppio.

Parlando di vinili: ci sono versioni di Ample Destruction che hanno copertine diverse e mi piacerebbe che ci dicessi quale copertina è quella corretta e com’è fatta.

MARK BRIODY: La versione originale di Ample ha 4 uomini a cavallo. Questa versione e la Metalcore (inglese) sono le sole versioni ufficialmente rilasciate in vinile. Le altre sono bootleg, compresi i picture disc.

Ample Destruction non è mai stato ufficialmente prodotto in formato CD. Non avete mai pensato a una riedizione? Non sarebbe una grande idea registrare nuovamente le vecchie canzoni come hanno fatto i Gamma Ray nel loro ‘best of’? Credo che a molti piacerebbe sentire canzoni killer come Symphony Of Terror, Harder Than Steel e The Crucifix come suonerebbero oggi.

John Tetley
MARK BRIODY: L’idea mi piace, ma ad altri non piace. Alcuni pensano che non dovremmo cambiare un classico ri-registrandolo. Sarebbe grande riuscire a riproporre la versione originale, ma è difficile ottenerne i diritti.

A proposito, di Gamma Ray, siete stati in tour con Hammerfall e Gamma Ray nel 1997, e molti si chiesero come mai una band storica come I Jag Panzer dovesse suonare da ‘spalla’ persino per gli Hammerfall, che erano appena al primo disco. Vi era piaciuto quel tour?

MARK BRIODY: É stato un grande tour, mi sono divertito parecchio. All’inizio era previsto che ci alternassimo nello spazio di apertura con gli Hammerfall, ma dopo il primo show nel quale gli Hammerfall suonarono per primi, arrivarono molte proteste da parte di giovani fans che non erano riusciti a sentirli. Tutte le riviste, in quel momento, definivano gli Hammerfall la più grande novità tra le band metal, così molti pensavano che avrebbero dovuto suonare solo prima dei Gamma Ray. Parlammo all’organizzatore, che ci disse che molti giovani fans compravano il biglietto solo per vedere gli Hammerfall, quindi, memore del nostro passato di giovani squattrinati, e consci del fatto che il biglietto per il concerto per parecchi di quei ragazzi era comunque un bell’investimento, decidemmo di suonare nello spazio della band di supporto.

Negli anni ottanta, la musica dei Jag Panzer è stata definita come power metal. Cosa ne pensi delle band power di oggi, quelle che si stanno sviluppando soprattutto in Germania, Svezia e Italia?

MARK BRIODY: Ognuna è grande a suo modo. Alcune band svedesi hanno incorporato elementi di musica più pesante nel power, ed è una figata. Gruppi come i tedeschi Edguy sono eccellenti, belle melodie e grandi musicisti. Ma la scena italiana è la mia preferita, per via delle straordinarie prestazione alla chitarra.

Dicci quale tipo di musica, o quale artista ti piacciano particolarmente.

MARK BRIODY: Oggi ho ascoltato Gabriela Kulka, una giovane cantante polacca. Canta cover delle canzoni di Bruce Dickinson, ma solo con voce e piano: ha una voce incredibile!

Quest’estate avete suonato al Wacken Festival (grande esibizione, tra l’altro); Qual’è stata la vostra impressione su questo festival e sui fans? State progettando un altro tour in Europa quest’anno?

MARK BRIODY: Il festival è stato grande! Ma troppo corto per noi! Siamo arrivati poche ore prima della nostra esibizione, e siamo dovuti ripartire appena dopo. Stiamo progettando un tour per inizio anno prossimo.

Allo spettacolo di Wacken ho visto Chris Broderick usare una chitarra a 7 corde; potresti dire ai chitarristi in fiore tra di noi perché avete preferito la 7 corde, e quali sono i vantaggi di certe chitarre?

MARK BRIODY: Chris usa una 7 corde perché gli permette di suonare una varietà più ampia di scale. Lui usa tutte e 7 le corde, no usa solo le note basse come band tipo i Korn.

Cosa ne pensi del Nu Metal e dell’uso delle 7 corde in quel settore?

MARK BRIODY: Credo che quella musica faccia schifo! Non c’è melodia. Usano le 7 corde solo per le note basse.

Quali ispirazioni vi hanno portato ad imparare a suonare uno strumento o a cantare?
Quando avete iniziato ad imparare? Siete autodidatti?

MARK BRIODY: Il nostro cantante Harry mi ha insegnato a suonare la prima canzone con la chitarra. Era ‘God of Thunder’ dei Kiss. Dopo di chè, ho iniziato a prendere lezione in uno studio locale di Jazz. Il mio primo, grande ispiratore è stato Ritchie Blackmore, un chitarrista talentuoso.

Eccoci arrivati al commiato, lascia il tuo messaggio ai metallari!

MARK BRIODY: Grazie per il supporto! Metal rules!!! Ci vediamo al tour!!!

Intervista fornita da Metal Invader.
Traduzione di Keledan per TrueMetal.it.


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