Vario

Jon Oliva

Di - 15 Ottobre 2006 - 14:01
Jon Oliva

Folle e geniale. Lunatico a dire dei suoi musicisti. Jon Oliva è un patrimonio inestimabile della nostra musica. Simpaticissimo eppure così malinconico, quasi da occhi lucidi, quando parla del fratello scomparso. Ha perso uno dopo l’altro tutti quelli che gli stavano a fianco, in pochi anni è ingrassato all’inverosimile, non si può dire che la sua sia una vita da salutista… ma lui è sempre lì, dietro al suo piano, con la voglia di fare la sua musica. Già la sua musica, probabilmente (come trapela talvolta anche dalle sue parole) per lui l’unico modo di rimanere aggrappato a un mondo che gli è stato portato via…

Buona lettura.

Ciao Jon come va?

Bene! Adoro essere in tour e suonare la mia musica. È la mia vita …

Il perché dei Jon Oliva’s Pain e la situazione in casa Savatage?

Ho dedicato ai Savatage circa venticinque anni della mia vita e tutti i ragazzi dei Savatage mi hanno dato i loro anni migliori. Nessuno ha mai avuto un po’ di tempo libero per se stesso: sempre in tour o in studio, siamo stati sempre assieme per così tanti anni. C’era bisogno di un break, ognuno ha diritto di fare ciò che vuole, nuovi progetti, dischi solisti, famiglia… Non potevo continuare a tenerli legati ai Savatage, obbligarli a suonare con me fino alla morte… inoltre voglio continuare a scrivere, a incidere materiale. Con i Savatage, per via di tutti gli impegni, le cose procedono molto a rilento. Non voglio aspettare di diventare vecchio per fare un nuovo disco!

C’è chi dice che i Savatage siano alla fine…

No, assolutamente. Abbiamo il dovere di tenere in Savatage in vita per quello che Criss ha dato ai Savatage. Non ci siamo mai curati di fare soldi con i Savatage, no, è una cosa che non mi interessa. Te lo giuro, mai interessato al lato economico. Sono fiero di dirlo. Se i Savatage sono ancora qui è per Criss. Non posso lasciare che la sua musica muoia…

Magari dietro a questo nuovo progetto c’è anche la voglia di tornare a suonare pezzi che ormai non trovavano più posto in scaletta, pezzi come Tonight He Grins Again, per esempio, da quello Streets che resta il tuo disco preferito a quanto ne so…

Sì hai ragione, mi sono mancate, e Streets rimane in assoluto il mio disco preferito dei Savatage. Suono 4-5 canzoni da Streets ogni sera…

Molte ballate… hai sempre avuto una certa predilezione per questo tipo di pezzi…

Sì, assolutamente. Hall of The Mountain King, Sirens, Power of the Night… grandi pezzi, ma quando suono Believe o A Little Too Far, quelli sono i brani che mi toccano veramente il cuore. I loro testi poi hanno veramente qualcosa da dire.

Il tuo pezzo preferito dei Savatage? Scommetterei a occhi chiusi su Believe…

Hai vinto!

 

So che i Jon Oliva’s Pain in realtà dovevano chiamarsi Tage Mahal, che se non ricordo male è il nome di un progetto strumentale che Criss aveva in mente…

Esatto, ma poi pochi giorni prima della fine delle registrazioni è successa la stessa cosa che successe con Sirens, quando ci chiamavamo ancora Avatar. È arrivato il produttore “Ehi Jon non puoi usare questo nome!”. Fanculo! Un’altra volta! Così ho pensato ad altri nomi: Mahal Tage, Pompino ahaha! Alla fine ho scelto Jon Oliva’s Pain e Tage Mahal è diventato il nome del disco.

Ascoltando Tage Mahal ho avuto una sensazione che francamente nei Savatage ho visto finire con Streets: pezzi di un feeling incredibile, divino, dove piano e voce si sposano a perfezione. È tutta un’altra cosa scrivere i brani per te stesso vero?

Hai pienamente ragione. Mi trovo molto più a mio agio, mi lascia molta più libertà e tutto diventa più facile…

…e poi diciamocelo, tu resti l’unica vera voce dei Savatage.

Ti amo, ahahah!

Suono la chitarra e sono un grandissimo fan di Criss, uno dei miei artisti preferiti di sempre, in assoluto. Bene, posso dirti che non ho mai sentito nessuno suonare le parti di Criss con la stessa devozione e lo stesso feeling di Matt LaPorte. Cosa ne pensi?

Sono contentissimo che tu dica questo e sono pienamente d’accordo. Ho scelto Matt proprio per questa ragione: lui prima di essere il chitarrista dei Jon Oliva’s Pain è un grandissimo fan di Criss, conosce il lavoro di Criss, ama quello che Criss ha fatto con la chitarra… Chris Caffery, Al Pitrelli, tutti grandissimi chitarristi, ma come hai detto tu Matt suona quei brani quasi come li sonava Criss. Lui adora davvero Criss…

…e quale persona dotata di un minimo di gusto non lo adora?

Grazie… davvero…


foto e commento di Alberto ‘Hellbound’ Fittarelli


Ma questa Trans Siberian Orchestra?

Ahaha onestamente?

Sì certo…

Ho guadagnato di più con un singolo della TSO che in tutta la carriera coi Savatage; esattamente il doppio. Quando è arrivato l’estratto conto non riuscivo a crederci. È bastato mettere un albero di natale e cambiare il nome Savatage e il disco è passato tantissimo in radio ed è entrato altissimo nella Billboard chart! Così va il music-business: siamo stati al numero uno nelle classifiche di centinaia di radio, davanti a tipo il nuovo singolo di Eminem…

Tre domandine veloci per finire. Uno: cosa ascolti nel tempo libero?

Tanta musica classica e tanto classic rock.

Due: ti piace tanto l’Italia vero?

Certo è fantastica, poi la famiglia di mia madre è di Firenze mentre quella di mio padre è calabrese… sono praticamente italiano.

Tre: quando tornerai?

Non lo so, spero presto…

E lo speriamo vivamente anche noi…

Alessandro ‘Zac’ Zaccarini