Jorn Lande e Tore Moren
Intervista a cura di Alberto “prince_of_the_sky” Viale:
Una bella chiacchierata. Ecco quello che ho avuto la possibilità di fare con Jorn Lande e il suo chitarrista Tore Moren. Pronti per lo show al Flash Party 2006, i due norvegesi, felici e rilassati con l’aria di due vacanzieri in terra italiana, si sono prestati a rispondere, birra alla mano (e tanta altra nelle vene), a qualche domanda sull’ultimo album di Jorn, The Duke e sulle esperienze passate e i programmi per il futuro.
Jorn Lande è sicuramente un artista che forse non ha un riscontro mediatico proporzionale al suo talento. Operando e partecipando a svariati progetti e band (Malmsteen, Ark, Millenium, Nostradamus, Masterplan, l’album The Battle inciso con Russell Allen dei SymphonyX, e altri che sicuramente mi dimenticherò) non ha mai tralasciato la sua carriera solista, proponendo album di sano HardRock/Heavy Metal per niente male, che meritano sicuramente un ascolto. E dalle sue parole, da quello che ho intuito, emerge proprio la voglia di far conoscere al grande pubblico i suoi album.
Tore Moren è il suo fido chitarrista, attualmente impegnato anche negli Arcturus e nella sua nuova band, i Carnivora.
Avrei voluto far qualche altra domanda un po’ più approfondita sull’esperienze con gli Ark, Masterplan e Russell Allen, ma un sound check che incombeva e la tendenza dei due a far si che le risposte fossero sempre belle lunghe, articolate e condite da un bella dose di battute ( ditare il tutto in una versione pubblicabile non è stato facile…) non me l’hanno permesso.
Buona lettura!
E’ uscito il nuovo album, The Duke, dicci cosa ne pensi, come lo puoi paragonare ai precedenti, etc etc…
Jorn: Gli album precedenti erano sicuramente più progressive. Questo è differente, sicuramente più classico, più diretto, con molti spunti anni ’70 e quindi molto ispirato alla musica delle mie radici musicali. Negli anni ’90 abbiamo cercato di introdurre qualcosa di nuovo, di sperimentare molte cose al fine di stupire un po’ tutti. Spesso si tende a dimenticare le proprie origini, magari seguendo il mercato e cercando di essere sempre innovativi. In questo album non l’abbiamo fatto.
Tore: Sì, confermo assolutamente. Con Jorn suoniamo sempre e solo la musica che ci piace e metterci a suonare canzoni molto anni ’70 è stato divertente.
Certo che la tua voce sembra proprio essere a suo agio in quel tipo di canzoni di quegli anni….
Jorn: A volte paragonano la mia voce a quella del primo Coverdale o a quella di Dio, ma non credo sia giusto. Sebbene le mie influenze siano state Coverdale o chi altro, ora credo di essere riuscito a crearmi un mio proprio stile. Se tu segui qualcuno in tutto per tutto rischi di fare sempre cose identiche. Bisogna essere se stessi, non adeguarsi. E’ un po’ il motore del genere umano; la diversità permette di essere ognuno differente dall’altro e di poter esprimere le proprie potenzialità.
Quanti colori ci sono da poter scegliere? Quante possibili combinazioni? (???, ndr…). Se il mio vicino di casa pitturasse la casa di blu, io farei lo stesso e tutti gli altri la stessa cosa che senso avrebbe? (???, ndr…). Bisogna sapersi distinguere, essere diversi…
Tore: L’importante è cercare il proprio stile; anch’io posso dire di ispirarmi molto a Zakk Wylde ma oramai questo non conta più.
Beh, anche nel sesso è così. Quando tu chiedi ad una donna:”Vorresti sco*are?” E lei ti dice:” Sco*o solo con le donne”. E’ un modo per distinguersi…(risate generali, anche se non l’avevo capita e non la capisco tuttora…,ndr).
Chi è il duca (the Duke) di cui parli nel tuo album? C’è qualche concept particolare nei testi?
Jorn: Il duca? Ecco, ce l’hai davanti a te (riferendosi a Tore), è lui The Duke of Beer (risate generali,ndr). Ok, parlando seriamente il titolo dell’album si riferisce alla canzone The Duke of Love. Non c’è comunque un concept particolare che interessa tutto l’album. Il duca è qualcuno che non è più attuale, qualcuno che sa dominare gli istinti, qualcuno che guarda all’amore e al sesso in maniera non materiale, direi anacronistica. Un po’ come lui (riferendosi a Tore, ancora risate generali…,ndr)
Anche la musica che suoniamo è appropriata per il duca: è un hard rock in cui c’è molto spazio per melodia, molti richiami classici. Certo che al duca non potrebbe piacere roba più estrema come il black metal…
Rispetto alle tue esperienze passate (Malmsteen, Ark, etc…) e attuali (Masterplan) , come inquadri la tua carriera solista. E’ stata sempre la tua priorità rispetto al resto oppure no?
Jorn: Il passato ormai è passato, quel che si è fatto, si è fatto. La mia attività da solista la vedo importante soprattutto per il futuro, perché solo così posso suonare le mie emozioni, le mie idee e sfruttare il mio talento nel modo che credo migliore. Le mie produzioni passate erano molto incentrate sulla sperimentazione di qualcosa di nuovo, adesso con The Duke iniziamo un nuovo percorso che spero ci porti a suonare dal vivo e a far conoscere meglio la musica che suoniamo.
Tore: buona idea, sarebbe anche ora! (risata, ndr)
Ok, tu hai condiviso il palco con molti chitarristi di grande talento e personalità, Malmsteen, Roland Grapow e… Tore. Quali sono le differenze e le particolarità che li distinguono? Con quale ti sei trovato meglio?
Jorn: Ognuno è diverso nel suo modo di suonare. Si, con Tore mi trovo abbastanza bene…(risatine diffuse), ma anche con Roland stiamo facendo un ottimo lavoro con i Masterplan.
Sono chitarristi molto differenti fra di loro, ognuno ha un proprio stile. Forse il suono di Tore è più influenzato da Blackmore. E’ così Tore?
Tore: mmh, no. E’ un po’ differente.
Jorn: Ok, perfetto! (risata ,ndr)
Parlando anche di Malmsteen non posso negare che sia veramente un virtuoso e sia molto bravo tecnicamente. Purtroppo dopo il fatto di Las Vegas che tutti sanno e che qui non racconto (domanda successiva bruciata…ndr) lo posso apprezzare solo come musicista, per il resto non ha la mia simpatia.
Cosa accadde a Las Vegas (un po’ di gossip, ndr) : durante il WAR tour con Malmsteen, Jorn Lande e il batterista John Macaluso abbandonarono improvvisamente la band in pieno tour ed un attimo primo di uno show, costringendo la band ad annullare le successive date già programmate. Arrivati sul luogo del concerto essi si rifiutarono di suonare e si narra perfino che Jorn malmenò ed imprecò contro la moglie di Malmsteen, la quale gli rinfacciava la sua mancanza di professionalità, rendendo perfino necessario l’arrivo della pubblica sicurezza.
I motivi di tale gesto erano da cercarsi in dissapori riguardo la programmazione delle date del tour e alla richiesta di Lande di collocarle differentemente per poter conciliare suoi altri impegni. Da lì il rifiuto di Malmsteen e la fine dell’esperienza del vocalist con quella band…
Ok Tore, adesso non posso non chiederti qual è stato il cantante migliore con cui hai suonato…
Tore: mmh, potrei risponderti che il miglior cantante con cui vorrei suonare è il mio cantante preferito. Basta così! (risate generali…ndr)
Ok, Tore, tu suoni attualmente anche negli Arcturus. E’ una tipo di musica molto diversa da quella che fai con Jorn. Qual è il tuo contributo “estremo” che porti nei suoi album?
Tore: La musica melodica e l’hard rock sono le mie radici. E’ da dove provengo musicalmente. Quindi non ho portato nulla di estremo nella musica di Jorn. L’unica cosa che ho portato è il mio stile nel suonare la chitarra.Certo che suonare con gli Arcturus è una cosa molto più violenta…
Jorn: Comunque in The Duke, le chitarre suonano più pesanti, più lente ma sicuramente adatte alla musica che ci siamo prefissati di fare. Non abbiamo voluto mettere troppa tastiera per non ammorbidire troppo il suono. L’importante è che il suono finale sia buono e ci piaccia. Ad esempio il nostro bassista, che anche lui fa black metal, suona senza plettro; molti dicono che non è buona cosa, ma anche Steve Harris suona così e non mi pare che il suono sia così brutto! (risata, ndr).
Il batterista è anche lui molto tecnico e il risultato non può che essere buono.
Per il futuro cosa avete programmato?
Jorn: L’importante sarebbe proprio portare in giro il nostro progetto, suonare dal vivo e far conoscere le nostre canzoni. Non c’è ancora nulla di programmato, ma l’idea è quella.
Stasera avete programmato uno show interamente acustico…Avete mai proposto qualcosa del genere?
Jorn: No, non dovrebbe essere proprio acustico, perché Tore suonerà con la chitarra elettrica. Avevamo pensato di far qualcosa di differente ma non avevamo le canzoni giuste. Sarà una cosa breve ma cercheremo di proporre comunque qualcosa di interessante…Mi avevano chiesto di cantare con Doro e con i The Clairvoyants, ma ho preferito dire di no perché a me piace suonare con la mia band, sapere il sound che avrò durante lo spettacolo; sono musicisti bravissimi e rispettabilissimi, ma preferisco fare così.
Tore: Quindi, messaggio ai promoters: “cosa aspettate a chiamarci?!?” (risate,ndr)
Jorn: Aspettando di tornare con uno show serio, spero stasera vi divertiate.
Tore: Sicuramente arriveremo sul palco completamente ubriachi! (risate, ndr)
Classic question: cos’è per te il True Metal?
Jorn: probabilmente ci sono tanti modi di intendere il True Metal. A mio parere è qualcosa di “powerful and dramatic”, che sappia combinarsi con l’arte in generale. E’ già difficile dire cos’è l’Heavy Metal, figuriamoci il True Metal…
Comunque è qualcosa che rende uniti, la gente che suona e ascolta heavy metal è un po’ come una tribù. Sai che andando in un certo posto, ad un concerto, c’è la possibilità di incontrare della gente che condivide la tua passione. E’ non è facile oggi.
Scusa se ti interrompo, al giorno d’oggi riuscire ad ascoltare Heavy Metal solo affidandosi ai mezzi di comunicazione classici come la televisione e la radio, almeno qui in Italia è molto difficile, anzi quasi impossibile, forse è anche quello che ci fa diventare una tribù?
Tore: Sicuramente. Anche in Norvegia non è molto differente, forse qualcosa di più, ma ad esempio sulla televisione nazionale c’è un solo programma di musica metal una volta a settimana, il mercoledì, e questo viene trasmesso dall’1 alle 3 di notte, quando probabilmente la gente dorme…
Qui in Italia vediamo un po’ i paesi scandinavi come il “paradiso” per un buon metallaro…
Tore: La musica metal che viene proposta oggigiorno nelle tv in Norvegia è una roba combinata con rap, house, techno, una sorta di dance metal. Comunque la corrente metal tradizionale è sempre abbastanza forte seppur non sia molto pubblicizzata in televisione. C’è abbastanza scelta.
Jorn: La bellezza dell’Hard Rock è che non ha bisogno di seguire inutili mode o adattarsi al mercato come molti fanno, sperando di far soldi facili, speculando sul loro essere musicisti.
Ok, siamo alla fine, concludete come volete e salutate i lettori di truemetal.it!
Jorn: Mi raccomando seguite il vostro istinto, non cadete nella trappola dell’apparenza. Diffidate da tutte quelle band che sono costruite solo per far soldi e che non sono per nulla autentiche. Siate voi stessi e credete sempre in quello che fate.
Tore: “xxxxx xxx” Speriamo di vederci presto in tour con tutta la band. Sarebbe anche ora! “Ciao”