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Judas Priest in ESCLUSIVA per TrueMetal.it (Ian Hill)

Di - 4 Aprile 2004 - 13:25
Judas Priest in ESCLUSIVA per TrueMetal.it (Ian Hill)

E TrueMetal mette a segno un altro colpo…..
In esclusiva tra i portali Metal italiani abbiamo avuto la possibilità di intervistare i Judas Priest, gruppo storico ed obbiettivamente imprescindibile nel panorama e nella storia dell’Heavy Metal.
Signore e signori ecco a voi Ian Hill, questo è quello che mi ha raccontato durante una telefonata a Londra.

 

 

(Matteo Lavazza)  Inizio subito parlando del vostro nuovo box set “Metalogy”, perché la scelta di far uscire un cofanetto antologico proprio adesso?

(Ian Hill)  Beh sai ormai abbiamo una lunga storia alle spalle, e visto che in questi anni sono uscite un sacco di raccolte non autorizzate da noi ci sembrava giusto farla. Il tutto è nato con l’idea di rimasterizzare alcuni nostri vecchi lavori, poi la casa discografica ci ha proposto di fare un box antologico della nostra carriera.

(M.L.)  Ma avete scelto voi le canzoni da inserire?

(I.H.)  Ovviamente sì, sai noi ormai pretendiamo di avere il controllo totale sul nostro materiale, anche se è scontato che la scelta dei brani è stata fatta in collaborazione con la nostra etichetta. Quello che a noi interessava davvero era dare un immagine reale di quelle che sono state le varie fasi dei Judas Priest nel corso della loro storia, e credo che questo box set renda l’idea davvero bene.

(M.L.)  So che la domanda è scontata, ma quando è perché avete deciso di far tornare Rob nella band?

(I.H.)  Era già un po’ che ne discutevamo, ma il tutto si è concretizzato circa un anno e mezzo fa. Tutti volevano questa reunion tra noi e lui, ma è dovuto passare del tempo perché si tornasse nelle condizioni di poter lavorare assieme. Di certo Rob nell’immaginario della gente è sempre rimasto il cantante dei Judas Priest e il suo peso nella storia del gruppo è innegabile, oltretutto abbiamo passato talmente tanti anni a suonare assieme che riaverlo con noi è stata una cosa naturale.

(M.L.)  Ma quali furono le vere ragioni che portano alla rottura tra voi e lui?

(I.H.)  Furono essenzialmente motivi musicali, noi volevamo che i Priest rimanessero il più possibile fedeli a quella che era ed è la loro tradizione, mentre lui voleva cambiare, sperimentare nuove forme musicali, purtroppo poi ci sono stati molti malintesi che hanno fatto sì che lui lasciasse la band. Il tempo ha provveduto a farci capire tante cose, ed ora siamo orgogliosi di riaverlo con noi.

(M.L.)  Riascoltando adesso “Jugulator” e “Demolition” sei soddisfatto del lavoro di Ripper?

(I.H.)  Assolutamente sì, Ripper è un grande cantante che ha dato molto alla band, noi non possiamo che ringraziarlo per il contributo che ha dato ai Priest, gli auguriamo tutto il bene possibile per il prosieguo della sua carriera.

(M.L.)  Ripensando alla carriera dei Judas potendo cambieresti qualcosa nelle scelte che avete fatto?

(I.H.)  No non cambierei nulla, di errori ne abbiamo fatti, alcuni magari anche gravi, ma tutto ci è servito per crescere sia a livello artistico che come persone, quindi rifarei esattamente le stesse cose. Dopotutto mi pare di poter dire che nonostante gli inevitabili sbagli che si commettono nel corso di così tanti anni siamo arrivati ad un ottimo livello come band no?(ridiamo, n.d.r.)

(M.L.)  Voi siete una delle band che ha più influenzato la scena Metal nella sua storia, cosa provi quando ascolti un gruppo che ricorda i Priest?

(I.H.)  In un certo senso la cosa mi riempie di orgoglio, perché se così tanti gruppi ci prendono come modello vuol dire che abbiamo fatto qualcosa di realmente importante per la musica. Io però consiglierei a molti gruppi di provare a trovare una loro identità piuttosto che seguire un modello, certo un influenza nella musica ci sarà sempre, ma a volte capita di sentire delle vere e proprie copie, e credo che questo non sia un bene per un gruppo.

(M.L.)  Ma ritieni che ci siano delle band della nuova generazione in grado di influenzare la scena Metal quanto avete fatto voi?

(I.H.)  L’unica gruppo che mi viene in mente al momento sono i Metallica, ma a pensarci bene non credo che si possano definire della nuova generazione (ride, n.d.r.).
Sinceramente non seguo molto la scena Metal attuale e forse non è giusto dare un giudizio, ma non mi pare che ci sia qualche band in grado di influenzare profondamente la scena al momento.

(M.L.)  Tornando per un attimo  parlare del vostro nuovo cofanetto, ho visto che anche la confezione sarà davvero bella e particolare, con pelle e borchie, avete detto la vostra anche su questo?

(I.H.)  Oh yes la confezione è veramente bella vero? Comunque queste sono cose che vengono curate direttamente dalla label, diciamo che noi abbiamo semplicemente avallato la scelta.

(M.L.)  Avete già iniziato a lavorare su un nuovo album?

(I.H.)  Sì siamo già in studio a preparare i nuovi pezzi, ovviamente quando non siamo al telefono a fare interviste (ridiamo, n.d.r.) 

(M.L.)  Ma avete già un idea di quando uscirà il disco?

(I.H.)  Credo che uscirà verso la fine dell’estate, ormai il lavoro è già ad un buon punto, quindi credo proprio che riusceremo a farlo uscire in quel periodo.

(M.L.)  Quest’estate suonerete a vari festival, tra cui il Gods of Metal qui in Italia, che reazioni vi aspettate dai fans visto il ritorno di Rob?

(I.H.)  Beh sai, credo che un po’ tutti i nostri fans siano eccitati all’idea di poter rivedere i Priest con Rob alla voce, molti di loro non hanno mai visto il gruppo con lui alla luce, quindi credo proprio che le reazioni saranno ottime. il ritorno di Rob ha portato molto entusiasmo tra i fans, e molto entusiasmo anche a noi ovviamente.

(M.L.)  Ma dopo tutti questi anni spesi sui palchi di mezzo mondo riuscite ancora ad entusiasmarvi per un concerto, per i fans che vi acclamano?

(I.H.)  Il giorno in cui non ci emozioneremo più con la nostra musica, per le reazioni dei fans oppure stando su un palco sarà il giorno in cui decideremo di chiudere con i Judas Priest. Al momento ti assicuro che ci emozioniamo ancora molto quando si parla di Priest.

(M.L.)  Per fortuna! Ogni tanto si sente però qualche gruppo che si lamenta per la vita on the road, voi continuate a divertirvi anche viaggiando continuamente?

(I.H.)  Sì direi di sì, anche se in effetti a volte è davvero dura, è anche per questo che noi ormai prendiamo delle pause piuttosto lunghe tra un tour e l’altro. Viaggiare è sempre bello, si vedono posti e si conoscono persone nuove e tutto questo è sicuramente interessante, di certo alla lunga il viaggiare continuamente diventa stressante e faticoso, ma noi amiamo quello che facciamo e tutto queste cose passano in secondo piano quando poi sul palco i fans ti regalano così tanta energia.

(M.L.)  Io scrivo per un sito intrernet chiamato TrueMetal.it, cos’è per voi davvero Truemetal? voi che il Metal avete sicuramente contribuito a crearlo

(I.H.)  oh my God……è difficile dirlo, noi all’inizio ci siamo ispirati a gente come Led Zeppelin ed Hendrix, quindi direi che secondo me le basi del Metal stanno in questi artisti, come anche i Deep Purple per esempio. Di certo il Metal necessita di energia, di chitarre potenti di un cantante che sappia trasmettere emozioni, queste sono le caratteristiche che un gruppo Metal deve per forza avere.

(M.L.)  Purtroppo il tempo a mia disposizione è finito, ti ringrazio molto per questa intervista Ian, è stato davvero un grande onore per poter parlare con te.
Il finale lo lascio tutto a te, lascia pure il messaggio che vuoi ai nostri lettori!

(I.H.)  E’ stato un piacere per me parlare con te!
Ringrazio tutti i tuoi lettori per il supporto che hanno sempre dato, e che di sicuro daranno anche in futuro, ai Judas Priest. Ci vediamo quest’estate ragazzi!

 

È stato davvero un onore ed un piacere per me poter parlare con un  personaggio del calibro di Ian Hill, piacere amplificato dal fatto di aver avuto a che fare con uan persona davvero molto gentile e disponibile, lontana anni luce da certe spocchiose e presunte rockstar che da gruppi come i Priest hanno solo, e tanto, da imparare, non solo a livello musicale ma anche come persone.
Infine un ringraziamento va alla Sony Music che ci ha permesso di realizzare questa intervista, nonostante qualche problema il loro supporto è stato sempre presente e di grande aiuto, grazie mille per averci dato questa opportunità.