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Kaipa (Hans Lundin)

Di - 5 Ottobre 2003 - 21:41
Kaipa (Hans Lundin)

Hans Lundin risponde alle domande di Truemetal riguardo alla ripresa discografica del legendario gruppo svedese Kaipa, tornato alla ribalta in questo autunno con un nuovo album.

Salve Hans. Da molti punti di vista i Kaipa sembrano essere rimasti ancorati alle maggiori influenze degli anni settanta, mi riferisco ovviamente a Gentle Giant, Genesis e Yes nel vostro caso. Penso che si tratti di una entusiasmante unione fra passato e presente, ma trascorsi venti anni in che direzione si è evoluto il tuo modo di scrivere musica per questo gruppo?

Penso di aver continuato a scrivere musica per i Kaipa come tanto tempo fa, cercando di inserire qualche novità senza perdere il feeling con la musica maturato in tutti questi anni. Penso sia facile notare una sorta di ponte che unisce il nostro passato come musicisti al presente di oggi, con un disco che arricchisce il nostro bagaglio di musicisti ormai cresciuti con un sacco di novità interessanti. In effetti è difficile parlare in modo preciso delle singole novità presenti in quest’ultimo album, ma di sicuro l’esperienza accumulata a partire dai primi anni settanta ci ha portato a continuare il nostro viaggio con un enorme carico di ispirazioni ed influenze tali da rendere questo lavoro veramente originale. La nostra grande forza tuttavia sembra essere quella di essere ancora profondamente legati alla fine degli anni sessanta, primi anni settanta, il periodo in cui si ebbero le maggiori rivelazioni della musica progressive rock.

Sei il principale compositore di musica e liriche su questo disco, come hai organizzato il tuo materiale con Roine Stolt?

Mentre nel disco precedente ho scritto tutta la musica per poi decidere di inserirla nel progetto, questa volta abbiamo deciso di cambiare il modo di lavorare sul disco: ho scritto circa 160 minuti di musica e ho presentato il tutto a Roine, abbiamo deciso di produrre insieme questa release e per circa sei mesi abbiamo lavorato sui suoni da utilizzare. Come puoi notare ascoltando il disco ci sono molti aspetti simili al passato, tuttavia la stragrande maggioranza degli arrangiamenti è stata creata negli ultimi mesi apportando delle modifiche che potessero rendere il tutto ancora più speciale. Roine è riuscito come sempre ad inserirsi nel migliore dei modi sulle mie tastiere e abbiamo registrato.

Due album nello stesso numero di anni, parliamo de Kaipa in questo nuovo millennio. Faresti un paragone tra il precedente Notes From The Past (2002) e Keyholder (2003)?

Penso che quest’ultimo sia leggermente più emblematico di una band reale dato che questa volta ogni musicista è stato coinvolto nel progetto sin dall’inizio, penso che ognuno di noi ritrovi la propria forma e personalità nelle parti che ha registrato su questo album. Non ci sarebbe motivo di avere a disposizione musicisti fantastici come quelli che mi hanno accompagnato in questo progetto se alla fine il risultato non fosse uno straordinario incrocio di identità musicali tutte unite dalla componente progressive rock, sicuramente più spiccata in Keyholder piuttosto che nell’album dell’anno scorso. In ogni caso anche questa volta non mancano le disarmanti melodie sempre presenti nella musica dei Kaipa.

In che modo è nata la collaborazione con il cantante dei Ritual (Patrick Lundstrom) e dove avete trovato la splendida voce di Aleena?

Patrick è entrato molto tardi nel progetto durante il periodo di registrazone di Notes From The Past perchè stavamo utilizzando un altro cantante, questa volta invece abbiamo voluto entrambi nutrire questa sua partecipazione ed in particolare la cosa mi aiutato molto mentre scrivevo la musica, penso infatti che sapere chi dovrà cantare i pezzi aiuti molto a raggiungere una certa alchimia nella composizione finale. Ed è stato proprio Patrick a condurmi verso Aleena, mi sono subito reso conto che non sarebbe stato semplice trovare un’altra voce così adatta guardandosi in giro.

Un commento sulla sezione ritmica di Morgan e Jonas.

Posso solo dire che è stupenda, sono dei musicisti brillanti davvero!

Avete qualche concerto in programma?

No, Kaipa è un progetto esclusivamente studio. Tutti i musicisti impegnati qui dentro hanno altri gruppi e per questo non riusciremmo a conciliare il tutto, non abbiamo in programma nessun concerto insomma. Probabilmente verremo in Italia, un giorno quando saremo estremamente famosi, speriamo!

C’è qualcosa che vorresti dire ai lettori di Truemetal?

Siate sempre buoni e gentili, lasciate che Keyholder vi circondi…

Andrea’Onirica’Perdichizzi