Lacuna Coil: alcune considerazioni della band sul nuovo album “Black Anima”
TNT Radio Rock ha condotto un’intervista con Cristina Scabbia, Andrea Ferro, e Marco Coti Zelati durante il festival Leyendas Del Rock di quest’anno tenutosi a Villena, in Spagna. Ecco alcuni estratti:
Sul processo di scrittura per il prossimo album in studio “Black Anima”:
Andrea: “Soprattutto dopo che abbiamo finito il ciclo del tour per “Delirium”, abbiamo rallentato un po’. Marco ha iniziato a comporre un po ‘ di musica, anche se all’inizio è stato difficile perché non c’era così tanta ispirazione, quindi ci siamo presi un po’ di tempo per scrivere le canzoni. Dopo aver ottenuto alcune canzoni che Marco pensava fossero abbastanza buone da trovare le linee vocali, ce le ha passate, quindi ci siamo incontrati tutti insieme nel suo piccolo studio casalingo. Abbiamo portato le nostre idee e discusso e cambiato un po’ di roba“.
Sulla direzione musicale di “Black Anima”:
Cristina: “Sarà un nuovo disco, quindi nuove canzoni. Non puoi confrontare nessuno dei nostri dischi. C’è sempre uqualcosa di nuovo, perché, naturalmente, cresci come persona. Hai influenze divers , vivi esperienze diverse e tutto entra nella tua musica e nei tuoi testi. Troverai molte cose nuove. Devi solo essere paziente e ascoltarlo.“
Andrea: “Potremmo dire che siamo partiti da ciò che ci è piaciuto di “Delirium” e abbiamo portato cose che alla gente piace da “Delirium . Da lì, siamo passati al passaggio successivo, aggiungendo elementi diversi. Penso che questo disco sia comparato a “Delirium”, c’è più varietà di canzoni. Ci sono alcune canzoni più lente, più suggestive, ma comunque molto potenti ed epiche. Ci sono altre due canzoni epiche; ci sono un paio di canzoni più orecchiabili, alcune più groovy e altre più melodiche. Poi ci sono alcune canzoni pesanti, come cinque o sei canzoni pesanti. Poi c’è un’introduzione, c’è un’outro – sono anche piccole canzoni che creano l’atmosfera del disco. Non c’è solo un concept in termini di una storia che inizia e finisce, ma c’è un tema che va dappertutto nel disco che è l’ispirazione per la musica e i testi“.
Sulla presunta natura “oscura” di “Black Anima”:
Marco: “Lo è. La musica non è così oscura. Non è che abbiamo fatto un album dei LACRIMOSA. È solo l’atmosfera e l’umore di [le canzoni], e in un modo moderno. Il suono è più pesante, ma non è solo dark“.
Andrea: “Penso che siano più i testi. Il modo in cui ci avviciniamo al testo e a certi suoni, a certe atmosfere che sono oscure, ma non è male. È più come un contatto tra due mondi. Diciamo che tratta l’aldilà e noi e il modo in cui noi rimaniamo in contatto con tutto ciò che è accaduto, le persone che non abbiamo più con noi e il modo in cui ci circondano“.
Cristina: “Per noi è più che accettabile che anche l’oscurità sia parte della vita. Non volevamo nascondere alcun aspetto della vita perché, come si diceva, essere attratti dal lato più oscuro della vita, anche visivamente, anche le opere d’arte, non significa affatto che sei una persona negativa. Significa solo che sai cosa sono yin e yang. È tutto qui in questo momento.”