Lanchman sulla reunion dei Priest

Di - 28 Luglio 2003 - 16:45
Lanchman sulla reunion dei Priest

Con un certo ritardo dovuto a problemi materiali (la solita sfiga insomma), TrueMetal.it è lieta di pubblicare in esclusiva la versione italiana dell’intervista ancora più esclusiva di Patrick Lanchman (ex Halford, ora singer nei New Found Power) rilasciata al Judas-Priest.com. Ci scusiamo per questo slittamento di ben due settimane e ci auguriamo che questa intervista sia di vostro gradimento.

JP.com: Mi stavo giusto chiedendo cosa ne pensi del ritorno di Rob nei Priest. Era un qualcosa che comunque ti saresti aspetatto?
Pat: Sin dall’inizio ero certo che questa reunion si sarebbe fatta. Era un qualcosa di cui ero sempre consciente incosapevolmente.

JP.com: Come ti ha lasciato venire a conoscenza della reunion?
Pat: Ad essere onesto, sono felice. Credo che questa sia la cosa migliore che sarebbe potuta accadere a Rob a questo punto della sua carriera. Mi sono unito agli Halford perché ero un fan dei Priest.

JP.com: Non è che i rumors hanno condizionato l’armonia della band quando suonavi con gli Halford?
Pat: Di certo non in concerto! Fuori dal palco invece ho sempre percepito che ci fosse una specie di  data di scadenza su quanto stavamo facendo, solo che non sapevamo quando questo sarebbe accaduto. Eravamo [noi musicisti, non Rob Halford] sempre impossibilitati di partecipare attivamente a quanto ci girava attorno. Il management non ci faceva sentire uniti e insostituibili, ed ha sempre cercato di marcare una certa distanza tra Rob ed il gruppo. Per averne un’idea, basta dare un’occhiata ai costanti cambi di lineup. Sono sicuro che tutto sia stato motivato dal fatto che al reunion era in fase di progettazione sin dall’inizio.
Alla citazione dal comunicato della CNN, che recita “Rob e gli altri componenti dei Judas Priest sono così felici che tutto sia andato in porto”, un membro del management-team cha risposto “Abbiamo lavorato alquanto duramente durante gli ultimi quattro anni per rendere tutto ciò possibile”. Che?!? Quattro anni? Credo che questo spieghi tutto. A parte tutto, comunque, Rob è sempre stato eccezionale con noi. Siamo ancora amici e continuiamo a mantenerci in contatto.

JP.com: un qualsiasi altro commento sarebbe altamente apprezzato!
Pat: Quella lì è stata la mia prima ed ultima esperienza in qualità di musicista non in pianta stabile. Nella mia carriera, in fatto di controllo creativo, sono sempre stato sullo stesso piano di ogni altro componente, ma questo non è mai accaduto nel caso degli Halford. Con così tante persone, estranee al gruppo, che volevano interagire con la nostra attività, mettendo mano con idee e pressioni sugli Halford, ho accettato la sitiazione fin tanto che mi era permesso di esprimermi in maniera creativa.
Non mi sono mai sentito a mio agio in quell’ambiente. Quando non c’è stato alcun tour in supporto a “Crucible”, ho definitivamente capito -proprio un anno fa- che il gruppo era arrivato al capolinea, esaurrendo tutto ciò che doveva dire.
Era ovvio che quella situazione non sarebbe potuta continuare, così feci una scelta per la mia carriera così come Rob fece.
Minchia, non puoi immaginare quanto sia felice con il mio nuovo gruppo, ed il Metal God è finalmente tornato a casa.

Keep it heavy e tenete d’occhio la mia nuova killer band ed il suo fottutamente sorprendente album di prossima pubblicazione…
Saluti,
Pat
Ringraziamo sentitamente il nostro amico Devin Comskey e la Judas Priest Shrine (con cui TrueMetal.it ha già avuto l’onore di lavorare) per averci concesso il permesso di usare e tradurre questa intervista. Ringraziamo anche noi il buon Patrick Lanchman per la sua disponbilità e franchezza.

Links utili:
Judas-Priest.com
New Found Power official website
Judas Priest Official Webpage
Rob Halford official website