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Leaves’ Eyes (Liv Kristine)

Di Alessandro Calvi - 27 Agosto 2006 - 13:33
Leaves’ Eyes (Liv Kristine)

Dopo l’uscita a breve distanza dell’ultimo disco dei Leaves’ Eyes “Vinland Saga”, seguito dall’EP “Legend Land”, e del suo nuovo lavoro solista, abbiamo raggiunto Liv Kristine per una intervista su questo suo momento d’oro e sui suoi progetti futuri sia lavorativi che personali.

Alex: Ciao Liv! Cominciamo questa intervista con qualche domanda sui Leaves’ Eyes e il loro ultimo lavoro intitolato “Legend Land”. Cosa ci puoi dire di questo lavoro? Quanto ci avete messo per scriverlo?

Liv: Al momento stiamo pensando di rilasciare un secondo singolo d’accompagnamento a “Vinland Saga”, comunque dopo il ritorno dal nostro tour in Canada e Stati Uniti, ci sentivamo molto ispirati e abbiamo composto nuovo materiale. Così siamo finiti a passare tutto il Natale del 2005 in studio. Abbiamo registrato 5 nuove canzoni e abbiamo deciso di pubblicarle sotto forma di EP al prezzo di un singolo per ringraziare i nostri fan.

Alex: Potresti raccontarci qualche aneddoto a proposito del periodo delle registrazioni?

Liv: La fase di produzione di “Legend Land” è stata molto eccitante. Tanto per cominciare abbiamo registrato tutti gli strumenti ad arco da soli. È splendido avere uno studio nostro perché abbiamo potuto prenderci tutto il tempo necessario, inoltre avevamo tutto l’equipaggiamento che volevamo, anche per registrare tutti gli strumenti classici per conto nostro. Si, siamo tutti molto soddisfatti come è venuto fuori l’album.

Alex: So che “Legend Land” è basato su un interessante concept così come il precedente “Vinland Saga” di cui è la continuazione. Potresti dirci qualcosa di più su di esso?

Liv: Come hai detto giustamente anche tu, “Legend Land” è la continuazione di “Vinland Saga”. Sull’EP noi scendiamo maggiormente nei dettagli riguardo al periodo che i vichinghi passarono nell’America del nord dopo averla scoperta. “Skraelings” per esempio parla il tema dell’incontro tra i vichinghi e gli indiani. Da quello che sappiamo dalla vera “Vinland Saga”, coloro che seguirono Leif Eiriksson in questo viaggio, tornarono in Norvegia dopo un paio di generazioni. I motivi di questa scelta non sono molto chiari. “Lyset” è l’ultima canzone e narra dei norvegesi e di come lasciarono l’America.

Alex: Il tour promozionale di “Vinland Saga” vi ha portato anche in Italia, che cosa pensi del nostro paese e del pubblico italiano?

Liv: Amo il pubblico italiano! Siete un popolo così passionale! Poi noi siamo tutti vegetariani e andiamo letteralmente pazzi per il cibo italiano!

Alex: So che è un po’ presto per chiedertelo, ma c’è già qualche idea per il nuovo album dei Leaves’ Eyes? Puoi dirci qualcosa al riguardo? Sarà ancora un concept? E in quel caso su cosa?

Liv: Cominceremo a lavorare sul nuovo disco all’inizio del prossimo anno. Il prossimo album probabilmente non parlerà più della scoperta dell’america da parte dei vichinghi, comunque sono abbastanza sicura che sarà un concept a base storica.

Alex: Questo è un periodo fortunato per te, recentemente è uscito anche il tuo nuovo album solista, vuoi dirci qualcosa di esso?

Liv: Son passati 8 anni dalla mia prima uscita “Deus Ex Machina”. Da allora sono diventata mamma, ho lavorato con diverse case discografiche, produttori, musicisti e ho cambiato studio, inoltre ho compiuto 30 anni che è l’età più bella per una donna! Mi sento così felice e fiduciosa nei confronti del mio nuovo album “Enter My Religion”. Questo disco è il più personale che abbia mai pubblicato, quasi come un secondo figlio. Esso è come un biglietto d’ingresso nel mio mondo e tutti i testi sono basati su mie esperienze personali. Solo ora, più di sei mesi dopo che l’ho finito, mi rendo finalmente conto di quanto sia personale.

Alex: Quali sono le differenze che noti tra lo scrivere un disco da sola e con i Leaves’ Eyes? Quale preferisci tra i due?

Liv: Ci sono più lati di me come artista: il lato “metal” e il lato “pop”. Sono cresciuta ascoltando i Black Sabbath e Ozzy, ma più tardi ho scoperto anche Madonna, la musica tradizionale e quella classica. Quando scrivo musica io sono influenzata da tutte queste cose e una sola band o un solo progetto musicale non sono abbastanza per me.

Alex: Tu hai collaborato anche con i Cradle of Filth. La tua partecipazione alla title-track di “Nymphetamine” sembra non sarà un caso isolato, è circolata la notizia che comparirai anche sul prossimo “Thornography”. Puoi dirci come è stato? Ti è piaciuto lavorare con Dani Filth?

Liv: Sono stata molto contenta di lavorare con i Cradle of Filth e penso che “Nymphetamine” sia una canzone molto, molto buona. Sapevamo fin dall’inizio che la nostra collaborazione per questa canzone sarebbe andata nel modo che entrambi volevamo che andasse. Ora sto ancora aspettando che i Cradle of Filth finiscano la nuova canzone che dovrò cantare con loro. Ho sentito che Dani ha qualche problema alla voce. Rimettiti presto Dani!!!

Alex: Ci saranno altre collaborazioni in futuro con i Cradle of Filth? E con altre band?

Liv: Io sono sempre aperta a nuove idee. Mi piaccio davvero molto le collaborazioni. Non c’è niente di programmato per il momento. Lascio sempre che qualcuno mi sorprenda.

Alex: Quali sono i tuoi interessi per il futuro? Hai qualche programma per quello che riguarda la musica e la tua vita?

Liv: Sicuramente suonare ai festival ogni week-end, girare l’Australia, gli USA e il Canada, poi magari anche la Scandinavia e la Cina. Poi sarà Natale e mi prenderò almeno 2 settimane di vacanza! Yeah!
A parte il fatto di essere un’artista, amo scrivere. Ho sempre amato i libri per bambini e sarei felice di scriverne uno io stessa. Poi adoro leggere poesie e racconti. Ho scritto tante cose con il passare degli anni… un giorno dovrò decidermi a raccogliere tutta quella roba e decidere cosa farne. Ho sempre cercato di svilupparmi come cantante e come musicista, comunque, io baso tutta la mia conoscenza sulla mia esperienza personale. Non ho mai studiato musica, ma ho cantato per tutta la mia vita, anche prima che io potessi parlare.
Inoltre ho cercato di svilupparmi come persona, ho sempre cercato di diventare una persona migliore, cercando un equilibrio tra me stessa e ciò che mi circondava e liberandomi delle energie negative. Pratico yoga e meditazione, amo correre, nuotare e sciare. Soprattutto adesso amo fare giri avventurosi e di esplorazione nella natura con mio figlio. Noi viviamo in campagna e io mi sento profondamente connessa con l’energia della Natura e del Cosmo. Questa forza mi ha aiutato un sacco di volte a continuare quando ho avuto dei brutti momenti.

Alex: C’è una domanda che un sacco di persone mi hanno chiesto di farti, ma è un po’ strana. In ognuno dei tuoi lavori (da sola e con i Leaves’ Eyes) sei sempre sulla copertina del booklet. È una scelta tua, o un’imposizione dei piani alti?

Liv: Se la band vuole così, a me sta bene.

Alex: Come ben sai, TrueMetal.it è una webmagazine, quindi è quasi ovvio che consideriamo internet una realtà molto importante dei nostri tempi. Tu che cosa ne pensi?

Liv: Attraverso internet posso rimanere in contatto giornalmente con la mia famiglia che sta in Norvegia, a 2000 km di distanza, inoltre posso rimanere in contatto con il mio pubblico, i miei fans e amici in tutto il mondo. Internet è fantastico. Poi adesso ho anche appena aperto la mia pagina su myspace all’indirizzo: www.myspace.com/livkristinepage

Alex: E cosa pensi del peer-to-peer? È davvero così male come dice qualcuno, o pensi che possa essere un buon modo per farsi conoscere ovunque nel mondo, soprattutto per i gruppi piccoli e underground?

Liv: Internet è assolutamente un ottimo modo per ottenere più attenzione, ma io preferisco lo stesso incontrare la gente faccia a faccia.

Alex: Ok, penso che sia ora di lasciarci, a te le ultime parole se vuoi lasciare detto qualcosa ai nostri lettori.

Liv: Veramente grazie mille a te e a tutti i lettori di TrueMetal! È stato un piacere! Statemi bene! Un bacio, Liv

Intervista raccolta da:
Alex “Engash-Krul” Calvi