Legion Of Darkness (Lord Inferos)
Dopo l’ascolto di un ottimo demo quale è Legion Of Darkness, che trovate recensito, ho voluto approfondire la conoscenza con i due musicisti siciliani dietro a questo progetto musicale. Lo scambio mi ha chiarito alcune cose e confermato impressioni che avevo dopo l’ascolto, spero possa tornare altrettanto utile anche a che legge.
Iniziamo, datemi un minimo di informazioni sulla formazione della band, sui vostri “primi passi” musicali, e sulle vostre prime/primarie fonti di ispirazione.
Prima della formazione della nostra attuale band, io e Flagellum avevamo suonato insieme in un altro progetto, dopo lo scioglimento di quest’ ultimo seguì un periodo in cui tentammo di portare avanti altre idee separatamente, in seguitò durante il corso del 2001 maturò la scelta di formare i Legion of Darkness. Eravamo stressati dalla mancanza di persone che potessero musicalmente supportare le nostre idee estreme, e in questo clima di risentimento nasce la nostra prima demo “Hyms to Blasphemy”, pesantemente influenzata dalla scena norvegese, marcissima quanto approssimativa come suono ed esecuzione; tuttavia all’ epoca fummo soddisfatti di quel lavoro, visto che la cosa che ci interessava maggiormente era suonare in modo selvaggio e istintivo.
La demo omonima, uscita nel 2003, che tu hai recensito, manifesta invece un cambio di stile, una sterzata verso sonarità e tematiche pagane, che abbiamo sentito necessaria sia per poter esprimere nel modo più appropriato temi a noi cari con il giusto supporto musicale sia per poter più spaziare nelle nostre composizioni; il Pagan Black Metal non è un genere pienamente codificato e ciò permette di esprimersi meglio a livello di musiche e arrangiamenti.
Come procedete in fase compositiva? Chi di voi due è la mente musicale e chi scrive i testi?
Per il nuovo materiale ci stiamo muovendo in questo modo:
in linea di massima Flagellum si occupa di comporre tutti i riffs principali, io scrivo i testi e a volte qualche altro riff, insieme poi passiamo alla fase di arrangiamento che in realtà è la più impegnativa, durante questa fase rifiniamo tutte le parti su cui riteniamo utile questo tipo di lavoro, cercando di dare alle songs una struttura non troppo statica affinché queste possano riuscire ad esprimere al meglio i nostri intenti artistici. Tutto comunque viene discusso ed esaminato da entrambi, poiché preferiamo considerare Legion of Darkness come un unica creatura, espressione del volere di noi due, sia in campo lirico che musicale.
Dove avete registrato? Sul Cd si legge di un Sickness Studio…il risultato è quello che volevate o preferireste una produzione più pulita?
Il Sickness Studio sarebbe… la mia stanza ! Abbiamo registrato la nostra ultima demo a casa mia avvalendoci di software specifici, il risultato certo non è pulitissimo ma per la musica che abbiamo proposto in questa ultima demo penso che questo tipo di registrazione vada più che bene; il suono delle chitarre è chiaro, le voci e la batteria rendono bene, l’ unico neo è a mio giudizio il basso che per un mio errore in fase di missaggio è rimasto ad un volume un po’ più basso ( scusa il gioco di parole ) di quanto avremmo voluto. Per il nuovo materiale andremo invece in uno studio professionale; vogliamo permettere alla nostra musica di far esplodere il proprio potenziale emozionale nel modo migliore possibile per soddisfare per prima cosa noi stessi.
Siete soddisfatti della vostra formazione o non escludete la possibilità di nuovi elementi? Come ho scritto nella vostra recensione io –per quanto sia stata ben programmata la drum machine- sinceramente preferirei un batterista “umano”, capisco che un membro in più è un problema anche solo per motivi di tempi e luoghi, ma il vostro sound ne gioverebbe, specialmente con una produzione professionale come quella che vi avviate a intraprendere.
Senza dubbio hai ragione, la drum machine per quanto possa essere ben usata avrà sempre un suono
più sterile rispetto a quello di una batteria acustica. La nostra è stata una scelta dettata dalla necessità: nella nostra città gli strumentisti devoti alla causa del Black Metal sono pochissimi, tieni conto che noi compresi non si arriva alla decina e fra questi non c’ è neanche un batterista.
Devo comunque dire che allo stato attuale siamo più che soddisfatti della nostra line-up, in due si riesce a lavorare velocemente e poiché io e Flagellum la pensiamo in modo pressoché identico per tutto ciò che riguarda la band, a partire dall’ aspetto filosofico fino a quello promozionale, le questioni sono ridotte al minimo permettendoci di lavorare in un clima sereno privo della minima ostilità e delle difficoltà che questa comporterebbe.
Avete già fatto o avete intenzione di fare concerti? La ritenete un iniziativa utile per la diffusione del vostro nome?
Suonare live è un ottimo modo per far circolare il proprio nome e a dire il vero ci piacerebbe molto realizzare dei concerti, tuttavia per i motivi di cui ti ho appena parlato questa prospettiva non è vicinissima. Probabilmente in futuro cercheremo qualche session men per cercare di portare la nostra proposta dal vivo.
Mi puoi dire qualcosa dei nuovi pezzi che state componendo ? Seguono la linea di quelli ascoltabili sul demo o state sviluppando un sound diverso?
Il feeling dei brani rimarrà il medesimo, ma la struttura cambierà; ci saranno molte più parti acustiche e sfrutteremo maggiormente voci pulite e cori, allo stesso tempo torneranno quelle parti tiratissime che nella nostra seconda demo avevamo messo da parte. Per darti un idea posso dire che il nostro full sarà un incrocio fra Enslaved, Taake, Graveland e Ulver. Ovviamente questi paragoni sono riduttivi poiché cercheremo di essere molto personali, cercando di unire a queste sonarità un impatto più caldo, mediterraneo e ricco di pathos, lo stesso avvertibile in una songs come “Ancient Pagan Rites”, presente sulla nostra ultima demo, ma concettualmente più sviluppato e maturo.
Il full sarà composto da sei brani, di cui due sono strumentali, la durata oscillerà dai cinquanta ai sessanta minuti. Speriamo solo di non incontrare eccessive difficoltà economiche; rimanere fermi solo per problemi concernenti il vile denaro sarebbe veramente stressante.
In sede di recensione ho cercato di dedurre dalla vostra musica un modo di intendere –e suonare- il pagan black metal, dimmi se ho colto nel segno, descrivimi cosa volete trasmettere con le vostre composizioni
Si, hai colto perfettamente nel segno.
Per noi parlare di quello che vogliamo trasmettere con i nostri brani è molto difficile. Affrontiamo molte tematiche, e nel full questo si noterà ancora di più. In generale posso dirti che ci rifacciamo ad una concezione più estesa del reale e quindi del mondo delle emozioni e delle sensazioni. Il rapporto dell’ Uomo con la Natura e con Sé Medesimo, è il polo attorno al quale ci siamo mossi e continueremo a muoverci, a questi argomenti vanno affiancati la naturale ricerca delle proprie origini, e non ultima l’ introspezione che quasi sempre, unita a visioni oniriche, è la chiave di volta di ogni nostro testo. Ci sono cari quindi i temi propri del movimento Romantico, che speriamo di aver modo di trattare più approfonditamente in futuro; <
E quanto in tutto questo influiscono le vostre origini e la vostra terra?
Questi fattori influiscono molto sulla nostra musica; anche se non tocchiamo da vicino sonorità folk, ogni brano, specialmente i nuovi, a suo modo è pienamente immerso nell’ atmosfera mediterranea propria di quelle civiltà che hanno vissuto sulla nostra terra e che hanno lasciato una traccia indelebile nella nostra cultura popolare. In particolare siamo molto legati a quello che la civiltà greca ci ha lasciato: ai miti, alla tragedia e soprattutto alla lirica arcaica che per noi è una continua fonte di ispirazione; autori come Esiodo, Archiloco e Saffo giocano un ruolo fondamentale e penso tangibile nel nostro modo di scrivere testi.
Siamo molto influenzati anche dagli ambienti naturali tipici della nostra terra; diversi parti della nostra ultima demo sono state composte nei pressi di alcuni boschi situati vicino al mare, un paesaggio proprio del meridione d’ Italia che crea negli animi emozioni diverse, a volte contrastanti, che trovano legittimazione alla luce di un sole che non tutti possono avvertire.
Riguardo alla scena estrema underground siciliana ed italiana hai opinioni positive? Ritieni che il businness sia entrato anche nel mondo del Black Metal?
La scena Siciliana cresce, purtroppo senza quella unità che ci dovrebbe essere fra delle band devote ad una causa comune… Dopo aver avuto un periodo d’ oro diversi anni fa ( ricordiamo Incinerator e Schizo, bands da considerare a tutti gli effetti primi movers del metal estremo in Italia ed in tempi più recenti black metal bands come Tragoidia oppure Art Inferno ) adesso sembra che qualcosa stia iniziando a risvegliarsi ma solo il tempo saprà dire se effettivamente sta accadendo qualcosa di positivo.
Riguardo alla scena italiana non voglio esprimere pareri, semplicemente perché l’ Italia è un paese grande e non si può dare un giudizio complessivo che non sia superficiale. Posso dire però che ultimamente ho ascoltato molti gruppi validi come The Krushers, Sterminio, Malnàtt, Hesperia, Tod e altri ancora… L’ underground visto dal mio piccolo sembra fertile e florido come non mai.
Parlando del business nel Black Metal, penso sia una questione altamente soggettiva, tutto sta nel nostro modo di vedere le cose e nel saper riconoscere ove il veleno dei soldi si sia eccessivamente adagiato. Questo mi sembra un buon momento per il black metal, ci sono diverse uscite ma non la quantità eccessiva che ha visto il secondo lustro dei ’90… Tutto sommato siamo in un periodo abbastanza bilanciato, il vero Black Metal è di nuovo un genere veramente di nicchia ma che fa sentire forte la sua voce quando c’ è da gridare. E poi oggi tutto è business e l’ unico modo per superarlo è portare avanti un modo di pensare puro e continuare sempre a supportare tutte le realtà sotteranee che ancora si muovono tramite demos, autoproduzioni, underground prod, distro ecc.
Pensa che ultimamente ascolto solo demo tape e demo cd…
Aldilà dei suoi stilemi più o meno codificati, cosa significa suonare Black Metal oggi? E’ per voi solo una passione musicale, uno svago o qualcosa di più?
Per noi suonare Black Metal significa tutto, per noi il Black Metal – E’- tutto. In questa età di decadenza che ha privato l’ uomo occidentale ( ma non solo ) delle sue origini banalizzando ogni forma di spiritualità originaria, distruggendo in poche parole la tradizione comune che crebbe nel caldo mediterraneo, in questo periodo di vuota immobilità degli animi cosa ci rimane ? In ogni singola nota, in ogni singola parola di una nostra canzone c’ è il grido di una nuova generazione di “svegli” che reclama sé stessa per sé stessa, che ha sete di verità oltre le verità e che ringhia una rabbia infinita verso il processo di distruzione che porterà la nostra vecchia cara Europa alla devastazione intellettuale e materiale. Ma adesso che ormai tutto questo è inevitabile non possiamo far altro che incoraggiare i boia della Tradizione poiché essa è immortale e risorgerà dalle macerie insieme a chi saprà mantenerla viva. La chiave è Distruzione+Creazione, binomio che del resto accompagna l’ uomo da tempo immemore.
Vi auguro di trovare al più presto un contratto e di riuscire a registrare il vostro primo album. A voi la conclusione.
Ringraziamo il Black Metal, te per questa ottima intervista, e tutti coloro che ci supportano.
Visitate il nostro sito !
http://legionofdark.cjb.net
Stay Black !!