Vario

Listeria (Ciano)

Di - 19 Novembre 2005 - 2:35
Listeria (Ciano)

Se siete di quelli che pensano che il metal italiano non abbia niente da dire, fate un salto tra i riff di Full of Fire, debut discografico dei parmensi Listeria, disco di grande vitalità ed energia. Abbiamo raggiunto Ciano, chitarrista e padre della band, per parlare un po’ di questo debutto col botto…

 

Allora Ciano, innanzitutto complimenti per l’album: un debut che concretizza le potenzialità dei Listeria assaggiate con Again un paio di anni fa. Parlami un po’ del passaggio da quel demo all’esordio discografico vero e proprio. Come è nato Full of Fire?

Ciao Zac, grazie per i complimenti, siamo molto contenti dei successi riscossi da “Full of Fire” in tutto il mondo e ti dico la verità, non ci aspettavamo tutto questo clamore e interesse, sapevamo che era un album di buone canzoni e con un grande tiro ma che piacesse a così tanta gente… beh… è stata una bella sorpresa.
Dopo Again, abbiamo scritto nuovi pezzi e abbiamo cominciato a mandare questi pezzi a moltissime case discografiche.  Da subito sono iniziate, con diverse labels estere, le trattative per la registrazione dell’intero album ma abbiamo voluto aspettare per essere sicuri di non fare una scelta affrettata o dettata solo dal budget iniziale che ci veniva offerto. Bene, quando si è fatta avanti la Lion non abbiamo esitato un attimo e tutt’oggi siamo ancora convinti di aver fatto la scelta migliore per noi e per la nostra musica. La Lion ci ha trattato benissimo, abbiamo avuto una promozione incredibile e soprattutto quelli della Lion sono prima di tutto dei nostri fans, per cui tutto questo ci rende molto felici di essere una delle loro band.

Dovendo definire la vostra musica direi che si tratta fondamentalmente di heavy/speed britannico alla Saxon con innesti di power US alla Armored Saint, concordi? Hai una definizione migliore da dare ai nostri lettori che non conoscono i Listeria?

In parte mi trovo d’accordo con te anche perchè quando mi nomini i Saxon non posso che esserne onorato!! Sono stato e sono tutt’ora un grande fan dei Saxon!! Ho 33 anni, sono cresciuto con la NWOBHW e amo alla follia l’Hard Rock e l’Heavy Metal inglese di quegli anni… chi ha parlato del disco ha messo in ballo mille altri gruppi e questo vuol dire che secondo me siamo riusciti a tirare fuori un sound “Listeria” che mi fa ben sperare per il futuro e che svilupperemo ulteriormente con i prossimi album!

Il vostro è un disco molto tradizionalista ma capace di imporre anche una propria personalità, cosa che non molte band sanno fare. Quali sono gli ingredienti della musica dei Listeria?

Il cuore, l’amore e la fede verso questa musica e la voglia di essere i Listeria e nessun altro!! Come ti dicevo prima, abbiamo pescato a piene mani dai gloriosi anni ottanta  proprio come hanno fatto i Led Zeppelin o i Black Sabbath verso il blues negli  anni sessanta/settanta, e sono convinto che finché una band non riesce a trovare una propria identità e un proprio suono sarà una tra le tante e inevitabilmente sarà l’ombra dell’originale… le copie sono sempre copie!!

Il pezzo dell’album che più di tutti mi ha colpito è sicuramente ‘Rock is my DJ’: ha grinta e classe, diciamo una via di mezzo tra la carica dei Motorhead e la ricercatezza l’hard rock anni ’70. La cosa del pezzo che mi ha incuriosito è che, nonostante linearità e attitudine da vendere, il brano abbia un riffing che esce dai giri classici del rock (i ritornelli la/re/sol dei miei amatissimi Ac/Dc o le progressioni ultra abusate la/do/re – la/re/mi… tanto per intenderci). Mi sbaglio? Credi che ‘Rock is my DJ’ possa già essere definito “il classico dei Listeria”?

Eh eh eh gli AC/DC, li amo letteralmente anch’io… un gruppo che ha capito che la cosa più importante è quello che non suoni piuttosto che quelli che suoni!!! Scusa della divagazione ma li adoro!  Sicuramente Rock is My Dj è un pezzo che sarà sempre presente nelle nostre scalette e sono d’accordo con te… ormai è un nostro classico!! La gente lo adora, piace sia ai fans di vecchia data che a quelli più giovani e tutto questo ci rende orgogliosi di poter mettere un tassello alla volta per farci apprezzare e costruire una carriera nel tempo.

Un’altra cosa che ho apprezzato incredibilmente di Full of Fire è la breve durata delle canzoni, tutte sui 3 minuti. Spesso mi trovo lavori che eccedono per prolissità, mentre ho sempre creduto che l’hard’n’heavy aggressivo e spaccaossa debba capire la lezione dei primi W.A.S.P. (tanto per fare un nome a me caro) e lavorare su schegge veloci e trascinanti cariche di attitudine. Concordi con me? Avete lavorato in questa direzione sin dall’inizio oppure quello di concentrare il più possibile tutta la vostra carica è stato qualcosa che è uscito in maniera non preventivata?

Grazie Zac e la realtà delle cose è che noi siamo così!! Quando scrivevamo i pezzi pensavamo solo a dire: “qua ci mettiamo questo la ci mettiamo questo piuttosto che quest’altro” ma non abbiamo mai avuto l’orologio in mano, per cui quando il tutto ha preso forma l’abbiamo tenuto. La potenza che riscontri su Full of Fire la trovi on stage, nessun trigger, nessuna cosa suonata con il computer solo Hard/Heavy allo stato puro suonato da persone con i propri pregi e difetti!! Questo è rock per noi!!! Penso che le cose studiate a tavolino per far contento l’uno o l’altro non abbiano senso di esistere e alla lunga non potranno lasciare un segno a nessuno!! A noi interessano le emozioni e se solo una persona riuscirà a recepirle nella nostra musica allora vuol dire che abbiamo fatto centro.

Bene, archiviamo la parte riguardante Full of Fire e parliamo un po’ della situazione ‘Live” per quanto riguarda le band italiane. Vorrei Ti chiedo un parere su due fattori. Il primo è l’organizzazione, il secondo la preparazione delle band. Se negli ultimi anni sono ben felice di notare che le date, anche di piccoli show, continuano a crescere, di contro mi pare che a volte alcune band non abbiano costruire uno p show anche visivamente efficace… tu cosa pensi a riguardo?

Su questo penso dovremmo spendere delle intere giornate per parlarne e alla fine ognuno avrebbe i propri gusti su come ogni band dovrebbe comportarsi, vestirsi, muoversi ecc ecc… Non mi sento di dare giudizi ma solo di consigliare di essere il più onesti possibile con se stessi e con il pubblico che ti viene a vedere e anche se non si hanno palchi enormi o luci stratosferiche… attaccate il jack e dateci dentro…vedrete che qualcosa di buono ne verrà fuori!!

Tu lavori ai Listeria da molti anni, è stata dura arrivare al contratto discografico? Hai aneddoti particolari? Consigli per le band emergenti?

È stata durissima Zac!! Ma ho sempre creduto in quello che facevo!! Ho tolto del gran tempo alla mia vita privata e una band come la nostra che viene dagli anni ottanta sa cosa voleva dire in quegli anni raggiungere un deal…un sogno!! Ho sentito tanti musicisti che mi dicevano “quando sarò famoso io” ma queste cazzate non hanno mai fatto per me!! La mia linea è stata ed è  tutt’oggi quella di scrivere delle songs che toccassero il cuore della gente, ho sempre creduto e continuo a credere che la musica sia una forma d’arte e che far soldi o scoparsi delle fighe perché sei cool con una chitarra in mano siano solo delle emerite cazzate…Quando stai in mezzo alla gente sei uno tra i tanti e se hai le palle vieni fuori anche se non sei su un palco a suonare!! Questo è rock’n’roll per me!!
È chiaro che sono molto contento che “Full of Fire” stia vendendo bene e che qualche soldo finalmente cominci ad arrivare, questo mi da la possibilità di investire ancora di più sui Listeria e raggiungere ulteriori traguardi, ma il consiglio che posso dare alle band emergenti è suonate perché amate quello che state facendo e non per fare dei soldi o altro. L’heavy metal è soprattutto passione e fede e se non la pensate così cambiate musica!! 

Qual è il sogno nel cassetto dei Listeria?

Assolutamente dedicarci al 100% alla nostra musica. Non è un discorso di soldi ma solo avere la possibilità di alzarci al mattino essendo felici di quello che si fa perché è la propria ragione di vita.

Tre pregi e tre difetti della scena italiana, che, come detto prima, tu vedi da dentro da molti anni?

L’unica cosa che mi sento di dire, senza fare un elenco schematico è: alziamo la bandiera del rock made in Italy insieme e vedrete che raggiungeremo dei grandi traguardi!

Cosa c’è in programma per il futuro?

Innanzitutto il 23 di novembre saremo a suonare a Monaco di spalla agli Anvil, stiamo definendo in questi giorni alcune date per il Full of Fire Tour Italiano e siamo in contatto con dei promoter europei per firmare un deal di esclusiva per un Tour vero e proprio in giro per l’Europa, molto probabilmente come special guest di qualche band. Il tutto dipenderà dalle vendite dell’album. Per quest’estate stiamo definendo insieme alla Lion la partecipazione a qualche festival europeo e prossimamente inizieranno i lavori per girare il video clip di Like Alì. …

Siamo alla fine dell’intervista, spero che Full of Fire riceva tutte le belle parole che merita e ti lascio concludere dicendo ciò che vuoi…

Grazie Zac per l’accoglienza sulle pagine di True Metal e complimenti per il lavoro che state svolgendo da anni. Per quanto riguarda “Full of Fire”  i primi dati di vendita dicono che le cose stanno andando molto bene, la prima tiratura dell’album e finita nei primi 20 giorni e so che in molti negozi, almeno in Italia, il nostro album è esaurito. Per cui vi invito a dare un ascolto al nostro Killer album nel vostro negozio di fiducia, a scriverci se non lo doveste trovare, penseremo noi ad avvertire la Frontiers. Veniteci a trovare su www.listeriaband.com e lasciate i vostri messaggi, per noi sarà un onore rispondervi e magari togliervi qualche curiosità in più!! See you on stage!