Live Report: Alestorm + Gloryhammer + Wind Rose + Rumahoy @ Alcatraz (MI) – 01/02/2023
Live Report: Alestorm + Gloryhammer + Wind Rose + Rumahoy @ Alcatraz (MI) – 01/02/2023
a cura di Franka De Toma
Serata particolare quella avvenuta all’Alcatraz di Milano: pirati, nani e guerrieri hanno unito le forze per far divertire il pubblico milanese. Si tratta della tappa italiana del tour europeo degli Alestorm con al seguito gli svizzeri Gloryhammer, i nostrani Wind Rose e gli americani Rumahoy.
Rumahoy
Già prima che la band d’apertura iniziasse il set, il locale è gremito, sebbene per questa data l’Alcatraz abbia scelto la formula del palco più piccolo e metà sala. Il pubblico è già carico e in molti sono travestiti da pirati o personaggi per l’occasione. Apertura facile per i Rumahoy, praticamente la risposta oltreoceano dei nostri protagonisti Alestorm (anche grazie a Chris Bowes che partecipa alla composizione di alcuni pezzi) già noti al pubblico che si è lasciato trascinare nel mood piratesco fin dalle prime note, spingendo e saltando. Un set breve ma divertente, eseguito senza sbavature, con canzoni dai temi goliardici e cori da taverna che hanno conquistato tutti i presenti. I Rumahoy non deludono le aspettative, con loro sembra davvero di stare su una nave pirata, ma con gli amplificatori.
Rumahoy setlist:
- Cowboys of the Sea
- Harambe, the pirate gorilla
- Treasure Gun
- Not looking for love
- Time to Party
- Forest Party
- Pirateship
Wind Rose
Ecco il turno dei toscani Wind Rose, orgoglio italiano che riscuote successo all’estero con il loro sound heavy power e brani che omaggiano i temi fantasy e tolkeniani. In questa data giocano in casa e si crea immediatamente una grande energia con il pubblico. Su “Drunken Dwarves” si scatena il delirio tra balli e cori, mood che non cala per tutto il set tra pezzi del nuovo album come “Together we rise” fino alla loro famosa cover di “Diggy diggy hole” che chiude in bellezza con un outro con la versione disco della canzone. Nota di merito, oltre che alla performance, anche ai costumi, curati nei dettagli ma soprattutto pesanti da portare sotto le luci caldissime del palco. Veri guerrieri!
Wind Rose setlist:
- Army of Stone
- Drunken Dwarves
- Fellowship of the Hammer
- Mine Mine Mine!
- Together we rise
- Diggy diggy hole
Gloryhammer
Il pubblico nonostante i due set intesi appena avvenuti, non è per nulla stanco, anzi sia sotto palco, che al bar o sulla balconata, strepita in attesa dei Gloryhammer. Una band che vede ancora una volta lo zampino di Bowes nella sua fondazione, composizione e tastiere in sede di live. Apre le danze “The Siege of Dunkeld” seguita dalla poderosa “Gloryhammer”. Il cantante (nuovo membro Sozos Michael ma che risponde sempre allo stage name di Angus McFife) oltre a eseguire un’ottima performace vocale, rende il tutto molto scenico, muovendosi molto sul palco e brandendo un gigante martello. I presenti si lasciano coinvolgere e molti si buttano in pogo e circle pit. A chiudere il set in bellezza “Universe on Fire” e “The Unicorn invasion of Dundee” con i quali salutano il pubblico, carichissimo per lo show successivo.
Gloryhammer setlist:
- The Siege of Dunkeld (In hoots we trust)
- Gloryhammer
- The Land of Unicorns
- Fly Away
- Keeper of the Celestial Flame of Abernethy
- Masters of the Galaxy
- Hootsforce
- Angus McFife
- Universe on Fire
- The Unicorn invasion of Dundee
Alestorm
Il palco viene preparato per gli Alestorm, headliner della serata, e appare subito il gonfiabile a forma di paperetta pirata, mascotte della band. In sottofondo un medley di varie canzoni dei Queen che vengono intonate in coro da tutti i presenti, impazienti di vedere i tanto attesi beniamini. Gli Alestorm irrompono sul palco al suono di un loro cavallo di battaglia: “Keelhauled” e l’Alcatraz si infiamma. Per questo tour, dettagli scenografici e costumi della band sono tutti rigorosamente in verde e nero, sempre nello stile autoironico del combo scozzese capitanato da Chris Bowes, munito di keytar, kilt e ciabatte. La setlist spazia tra brani tratti dai precedenti lavori come “Pirate Metal Drinking Crew” o “The Sunk’n Norwegian”, e pezzi dell’ultimo album uscito lo scorso anno “Seventh Rum of a Seventh Rum”. Immancabile la cover di “Hangover” che vede sul palco l’arrivo di un robusto corista (probabilmente Captain Yarrface dei Rumahoy), che oltre ad unirsi a Bowes nella canzone si scola una bottiglia intera in pochi secondi tra gli applausi dei presenti. Tornerà sul palco anche su “Tortuga”, rendendo lo spettacolo più divertente e fluido. Momento saliente anche su “Mexico”, i fans sono davvero scalmanati brandendo per aria pistole giocattolo. Lo show prosegue tra alti volumi e scenette esilarati (come gli spaghetti spazzati conditi con il ketchup per triggerare noi italiani) e non un momento senza risate, pogo e cori. La festa a bordo della nave Alestorm continua su “P.A.R.T.Y.” – perfino il tecnico del suono balla dietro la consolle – e arriva la gran finale con “Drink”, classicone in ogni setlist così come “Zombies ate my pirate ship” e “Fucked with an anchor”. Niente male per un mercoledì sera di febbraio, un concerto da ricordare per i numerosi presenti che salutano la band ancora pieni di adrenalina.
Alestorm setlist:
- Keelhauled
- Pirate Metal drinking crew
- Under blackened banners
- The Sunk’n Norwegian
- Alestorm
- Cannonball
- Hangover
- Magellan’s expedition
- Mexico
- Tortuga
- Nancy the Tavern Wench
- Rumpelkombo
- Shipwrecked
- A.R.T.Y.
- Death Throes the Terrorsquid
- Shit Boat (No Fans)
- Drink
- Zombies ate my Pirate Ship
- Fucked with an Anchor
Photo report: https://www.truemetal.it/heavy-metal-news/photo-report-alestorm-gloryhammer-wind-rose-rumahoyalcatraz-2023-1111855