Live Report: Being As An Ocean + Of Virtue + Senna @ Legend Club (MI) – 14/09/2023
Live Report: Being As An Ocean + Of Virtue + Senna @ Legend Club (MI) – 14/09/2023
a cura di Giulio Miglio Taminelli
Serata strana, quella ospitata dal Legend Club il quattordici settembre con Being As An Ocean, Of Virtue e Senna.
Tre band con tra background differenti che si cimentano in emanazioni dello stesso genere musicale, ovvero quel post hardcore legato profondamente alle correnti “nu” di inizio duemila.
Uno show monotematico, che sarà comunque in grado di mettere a confronto tre interpretazioni diverse dello stesso concetto musicale.
Senna
Lo dico sin da subito per rendere chiaro il concetto: per quello che è il mio gusto personale, i Senna sono stati di gran lunga i migliori della serata. Confermando le sonorità psichedeliche che già avevo avuto modo di apprezzare in cuffia, i tedeschi Senna rompono il classico ed extra rodato schema voce/chitarra tipico del genere inserendo synth, effetti audio e una batteria insolitamente varia.
Nel corso dell’esibizione ho apprezzato particolarmente il cantato pulito del frontman Simon Masdjedi anche se, purtroppo, non ha reso altrettanto bene nello sporcato.
Miglior elemento della band a mani bassissime è stato invece Tobias Stulz, ovvero il chitarrista, seconda voce e tastierista del gruppo. Ammetto di non sapere chi sia il compositore dei pezzi dei Senna ma, posso giurarlo, in live ogni singola nota ed ogni singola emozione passa dalle sue mani. Effetti, cori, riff ad effetto, etc. Non posso che ritenermi più che soddisfatto di averlo sentito suonare dal vivo.
Of Virtue
Giusto il tempo di un cambio palco e sono gli Of Virtue a fare il loro ingresso in scena.
Cambiamo lato dell’atlantico, facciamo giusto un migliaio di chilometri oltre la costa e ci addentriamo nel midwest.
Questo viaggio, a livello sonoro e visivo, cambia radicalmente il modo di intendere lo show. Maggior presenza e prepotenza fisica, linee vocali e di chitarra che la fanno da padrone e ritmi decisamente più quadrati che lasciano volutamente poco spazio a variazioni sul tema.
Rapidi, puliti e precisi, durante la propria esibizione questi ragazzi dimostrano chiaramente la propria conoscenza del genere. Sul fronte intrattenimento invece ho qualche remora.
Per tutta l’esibizione sarà Tyler Ennis a tenere le redini dello show. Un ottimo cantante con un’ottima capacità polmonare ma secondo me ancora acerbo nel dialogo con il pubblico. Più di una volta infatti è toccato a Damon Tate, stupenda seconda voce del gruppo, intervenire per “scaldare” il pubblico.
Musicalmente il tutto si è retto sul dialogo tra chitarra e le due voci, per cui non ho nulla di particolare da segnalare, però consiglio vivamente l’ascolto dal vivo di Sinner perchè ne vale veramente la pena.
Setlist:
Hypocrite
Cut me open
Alone
Cold Blooded
Sober
A.N.X.I.E.T.Y.
Sinner
Torn Apart
Surrounded
Cannibals
Being as an Ocean
Il compito di concludere la serata spetta ai californiani Being as an Ocean, band in attività da oltre una decina d’anni che si è fatta strada nel genere grazie alle doti canore di Joel Quartuccio e alla profondità degli argomenti trattati nelle canzoni.
Parlando di Quartuccio, è innegabile la sua capacità come showman e la voglia di coinvolgere il pubblico in ogni momento. La prova è l’essermelo trovato ad un metro e mezzo di distanza mentre cantava il ritornello di Alone insieme a dei fan… ed ero appoggiato ad un muro a metà sala!
Tornando al concerto, la struttura seguirà la stessa falsariga dello show degli Of Virtue, ovvero un costante dialogo tra voce e chitarre, con basso e batteria relegati al mero ruolo di accompagnamento.
Interessante la composizione della scaletta che, rispetto agli anni passati, lascia parecchio spazio a tracce tratte dall’album Dear G-d che, personalmente, ho interpretato come una sorta di ritorno alle radici spirituali alla base dei Vanguard (il primo nome della band nel momento in cui i testi si avvicinavano parecchio al Christian Metal).
Altra parentesi interessante è certamente quella delle novità, grazie alla presenza della setlist di Lost e Death Can Wait, i due singoli rilasciati rispettivamente nel 2021 e 2023 ma, soprattutto, di Swallowed by the Earth, traccia non ancora pubblicata ma che dà il nome all’intero tour.
Passando alle considerazioni finali, onestamente, ho trovato gli headliner l’anello debole dell’intera serata. Capisco l’avere a che fare con un gruppo che ha una sua storia e un suo modo di approcciarsi alla musica, ma l’esecuzione di gran parte dei pezzi è risultata banale e senza un reale sforzo tecnico. Per capirci, Quartuccio passa il tempo saltando, muovendosi e convertendo gente, ma questo va a discapito della qualità del canto in certi momenti e, se la costruzione musicale è già di per sé debole, cose simili danno il colpo di grazia all’esibizione. Capiamoci, sicuramente ad un fan della band questo concerto sarà piaciuto parecchio perché andava a pescare tracce da ogni album dei BAAO, ma il risultato da “fuori” è quello di un concerto di un buon gruppo amatoriale.
Setlist:
Little Richie
Alone
L’exquisite Douleur
Death’s Great Black Wing Scrapes the Air
Find Our Way
Humble Servant, Am I
Death Can Wait
Lost
Glow
Thorns
Swallowed by the Earth
The Hardest Part Is Forgetting Those You Swore You Would Never Forget
Dear G-d
Dissolve
This Loneliness Won’t Be the Death of Me