Live Report: Calci In Bocca Death Party @ Centrale 66, Modena – 04/03/2023
Live Report: Calci In Bocca Death Party con Grumo e Husqwarnah @ Centrale 66, Modena – 04/03/2023
a cura di Jennifer Carminati
Sabato 4 Marzo 2023, presso Centrale 66, via Nicolò dell’Abate n.66, Modena, questa è la data che dovevate segnarvi sul calendario per supportare il concerto di due band italiane, e molto male se non c’eravate, sarete puniti per questo, io vi ho avvisato.
Le band in questione sono i GRUMO e gli HUSQWARNAH e l’evento ‘Calci in bocca death party’ organizzato in collaborazione con The Abyss Booking and Promotion, Rebel Circle, We Fuckin Rock, Punkadeka e ovviamente Centrale 66, ha avuto una discreta affluenza di pubblico, anche se poteva e doveva essere ancora di più, visto il costo di una birra per l’ingresso e il giorno scelto, quando la maggior parte di noi domani non lavora.
Non mi stancherò mai di dire che dobbiamo supportare di più le nostre band, andando ai concerti, facendo km e dormendo poco, e bisogna comprare al loro immancabile banchettino del merchandising. Solo così la scena underground italiana può continuare ad esistere, anzi, mi correggo, deve.
Husqwarnah
Gli HUSQWARNAH sono una band milanese dedita ad un old school death metal di ottima fattura. Dopo una serie di concerti a supporto di band come Asphyx e Hideous Divinity, a fine 2021 esce finalmente il loro disco d’esordio ‘Front Toward Enemy’ che ci proporranno interamente questa sera con l’aggiunta, in chiusura, di una cover in chiave death metal di un gruppo punk della Brianza.
Sono indubbiamente ispirati al death metal svedese vecchio stile, però, vi posso assicurare che hanno una loro identità e con la passione che li contraddistingue personalizzano le canzoni, dando origine a un metal pesante, aggressivo e violento, che in sede live viene riproposto in maniera assai efficace con un Maurizio scatenato in mezzo al pogo delle primissime file. Basso e batteria, di Corno e Rjillo, a tratti risultano un po’ sporchi e confusi, ma si amalgano bene con le chitarre di Lisi e Rinaldi, sempre in primo piano.
Ottima partenza, veloce e cattiva, con “Melting Face” e “Reincarnation Of Sin”. Un senso claustrofobico mi provoca invece “Screams From The Cellar”, canzone dotata di una certa capacità di suggestione, con il growl lancinante di Maurizio a farla da padrona.
Nel primo singolo “Vigo” è particolarmente evidente la potenza del suo growl espressivo e versatile, ma il frontman è dotato anche di un ottimo scream, bravo davvero.
Gli HUSQWARNAH sono un assalto implacabile al death metal vecchio stile riproposto ai giorni nostri, alla loro maniera, e la mezz’ora abbondante a loro disposizione basta a far capire, per chi non li conosceva ancora, di che pasta sono fatti i nostri ragazzotti lombardi.
E ora mi raccomando, tutti al banco del merch, dove i più nostalgici potranno trovare il loro full length disponibile pure su musicassetta! E quando vi ricapita un’occasione del genere?!
Insomma, questa sera al Centrale 66 si parte subito con una vangata sui denti, di quelle date rigorosamente di punta.
Lineup:
- Maurizio Caverzan, Vocals
- Lorenzo Corno, Bass
- JP Lisi, Guitars
- Simone Rinaldi, Guitars
- Riccardo Rjillo, Drums
Setlist:
- Melting Face
- Reincarnation Of Sin
- Death Proof
- Ignoto1
- Screams From The Cellar
- Vigo
- Lived Once Buried Twice
- Infernal loop
- War In A Babylon (cover dei Pubblico Oltraggio)
Grumo
E ora continuiamo a ricevere altri calci in bocca, mai nome per una serata fu più azzeccato, con i GRUMO, una tra le più apprezzate band death grind della scena emiliana. Nati nel 2004 a Modena, da un’idea di Riccardo e il batterista Nico, dopo svariati anni di puro rumore e live in giro per tutta Italia, nel 2012 esce il loro primo full length, ‘Voglio vederti sprofondare’ e nel 2015 il secondo disco ufficiale ‘Fallimento’. Del 2017 invece l’EP ‘Set Yourself on fire’.
Durante il periodo di covid hanno scritto il loro terzo album che vedrà l’uscita in questo 2023 appena iniziato, alla soglia dei 20 anni di attività, dunque, nuovo album in arrivo, beware freaks, We are the death grind bastards, ough!!!, come scritto sui loro social.
La loro proposta è un mix ben riuscito di death e thrash metal, con un’attitudine indubbiamente grind a livello di immaginario e tematiche, e un suono potente e massiccio di base.
I Grumo sono violenti e aggressivi, con una tecnica impeccabile di tutti i componenti della band, sono devastantemente impattanti, ecco li definirei così. I testi delle loro canzoni non sono classicamente death, cupi e brutali, non sempre almeno; raccontano criticamente ciò che ci circonda, affrontando per certi aspetti il tema del disagio esistenziale che tutti noi viviamo prima o poi nella vita.
E come giustamente ribadito da Riky per introdurre “Fallimento”, in questa società che ci vorrebbe tutti laureati nei tempi giusti, con una famiglia entro i 30 anni, un lavoro possibilmente ben retribuito subito dopo gli studi, essere il figlio e il marito perfetto, e chi più ne ha più ne metta in quanto a stereotipi e target imposti, dovrebbe essere normalizzato il fallimento. E’ normale fallire prima o poi nella vita, è nel normale corso della vita poter deludere le aspettative di qualcuno o non voler per forza fare figli e sposarsi. Siamo tutti falliti, come ci ricorda Riky, e dobbiamo essere fieri di esserlo. Che poi, chi vuole essere normale? Io no di certo, e neanche voi ci scommetto.
La band di Modena suona un grindcore senza dubbio istintivo e grezzo, con ritmiche serratissime che allo stesso tempo riesce ad essere anche divertente ed ironico, soprattutto quando ripropongono in sede live pezzi come “Non hai scuse”, “Vertebre” o “Il sacrificio del pedone“ esempi in cui il fatto che Riccardo canti spesso in lingua madre, aiuta nell’interpretazione immediata dei loro testi.
I Grumo sono pura violenza in musica, il loro è un assalto sonoro frontale e diretto, fatto di ritmiche veloci e riff serrati che ti travolge come uno schiacciassi. E le pietre che partono come schegge impazzite sono puro grindcore come in “Fuckin’ business”, o più death oriented come “Blood Spilling” e “Alienation”, con in mezzo la feroce e brutale “Cannibal Society” dalla loro ‘Fuck NSBM Compilation’ del 2016.
Riky, come anche Maurizio in precedenza, visto gli spazi ridotti del palco e la presenza di colonne ad infastidire la performance, preferisce per gran parte del concerto immergersi nelle prime file e cantare sudando e pogando insieme a loro.
A chiudere la tiratissima ora appena trascorsa ci pensa “Suffer The Children”, cover di un classico dei Napalm Death, band che li ha indubbiamente influenzati e che ho avuto il piacere di vedere in quel dello Slaughter Club a Paderno e recensire qui pochi giorni fa.
I GRUMO e gli HUSQWARNAH non pretendono certo di cambiare le cose di questa società che va a rotoli e ci trascina con sé troppo spesso purtroppo, ma in questa serata modenese a suon di calci in bocca ben piazzati hanno rappresentato sicuramente un’ottima valvola di sfogo alla realtà così stressante che viviamo ogni giorno fuori dalle mura del locale da cui tra poco usciremo con una consapevolezza: l’underground italiano scorticante e abrasivo che tanto ci piace è una realtà reale e le due band viste stasera ce lo hanno dimostrato.
Lineup:
- Riccardo, Vocals
- Simone, Guitar
- Marco, Bass
- Nico, Drums
Setlist:
- Intro/Consumed by punishment
- Games of massacre
- Cannibal society
- Blood spillimg
- Fuckin’ business
- Non hai scuse
- Alienation
- Il sacrificio del pedone
- Never had fear
- Fallimento
- Viewers of the end
- Nelle vertebre
- Suffer the children