Live Report: Impiety @ Slaughter Club, Paderno Dugnano (MI) – 31/01/2024
Live Report: Impiety @ Slaughter Club, Paderno Dugnano (MI) – 31/01/2024
a cura di Jennifer Carminati
È di mesi fa l’annuncio da parte di Erocks Production del tanto atteso ritorno in Italia degli Impiety, per ben due date: oggi, mercoledì 31 gennaio 2024 allo Slaughter Club di Paderno Dugnano e domani al Freakout di Bologna.
Con loro tornano sul nostro palco anche i poco conosciuti Helldrifter e i formidabili Nihilo e la notizia ha creato subito scompiglio nell’ambiente del metal estremo, dove oramai bazzico da tempo, ma non abbastanza come pensavo vista la scarsissima affluenza di pubblico.
È vero che siamo a metà settimana, è vero che la lineup non conteneva nomi altisonanti, ma è anche vero che il costo era di 15 euro per tre bands, che avrebbero sicuramente meritato più presenza.
Io, comunque, ci sono e con me qualche altra decina di persone prontissime a scatenare l’inferno insieme a questi gruppi che calcheranno le assi del palco dello Slaughter Club con un’energia e un entusiasmo degni di una folla oceanica.
Come si dice in questi casi, meglio pochi ma buoni.
Helldrifter
Ad aprire la serata poco dopo le 20 ci pensano i tedeschi Helldrifter, che con la loro miscela malsana di thrash e melodic death metal, si apprestano a dar luogo ad una performance che non lascia certo indifferenti i pochissimi astanti presenti durante il loro show.
Non inventano nulla di nuovo questi ragazzotti provenienti dalla Germania meridionale, le influenze si sprecano nella loro musica, caratterizzata da una vasta gamma di assalti thrash diretti e spesso intricate composizioni death metal, ma fanno la loro musica con passione e la giusta attitudine e questo basta e avanza.
Sono amici che si divertono sul palco, i loro sguardi come i sorrisi d’intesa che si scambiano, sono la manifestazione di tutto questo.
Scaletta di 6 pezzi totalmente estrapolata dal loro primo e unico album, Lord of Damnation, uscito nell’ ottobre 2021. Il gruppo sta attualmente lavorando al nuovo materiale per il prossimo album, di cui però stasera non avremo alcuna anteprima, ahimè.
Il tempo a loro disposizione scorre via velocissimo in tutti i sensi ed è solo un vero peccato che non sia stata l’occasione per farsi conoscere a più persone; mi auguro per loro che nelle prossime date possano rifarsi, se lo meritano davvero.
Lineup
- Billy Kolins – voce
- Benjamin Hilpert – chtarra
- Vasilis Minopoulos – chitarra
- Igor Montes – basso
- Kevin Ginnow – batteria
Setlist
- Feed the Fire
- Red
- Holy Terror
- Scars on Time
- Lethargy
- Lord of Damnation
Nihilo
Pochi minuti per il cambio palco ed ecco salire, più incazzati che mai, i cinque deathster svizzeri che è sempre un piacere rivedere dal vivo.
Il loro è un death metal decisamente old school che ci viene schiaffato addosso ad una velocità disarmante, grazie anche alla prestazione sopra righe del nostro Damiano Fedeli dietro le pelli, e di Ragulan Vivekananthan che si dimostra essere un frontman a 360 gradi.
Sono 11 in totale le sberle che il combo elvetico ci tira in faccia, una dietro l’altra senza soluzione di continuità alcuna, di cui ben sei estrapolate dall’ultimo lavoro in studio Resolution del 2022, come l’opener Deliverance from Death seguita a ruota da Abysmal Pain.
Non essendoci praticamente pubblico è ovvio che non si possono creare pogo e moshpit come dovrebbe essere in questi casi, ma i Nihilo, con la loro giusta attitudine e modo di fare sul palco e fuori da esso, ogni volta che passano da noi, fanno sfaceli, e lo fanno davvero alla grande, indipendente da quante persone si trovino davanti.
Chiudono un’esibizione davvero ineccepibile e decisamente al fulmicotone con Antichrist, pezzo estratto insieme a Fueled by Suspicion e Deceptive World da Doom del 2018 che, sinceramente, è l’album che ho apprezzato particolarmente nella loro discografia.
Menzione d’onore, a parere della sottoscritta, per l’esecuzione di A Worthless Act, con il suo riffing rabbioso e tiratissimo alla Morbid Angel, e scusate se menziono mostri sacri, ma li ricordo volentieri, e penso anche voi che state leggendo.
Un’altra più che degna apertura per gli headliner della serata, con cui per altro avevano già suonato sempre tra le mura dello Slaughter Club solo qualche mese fa riscuotendo qualche manciata di astanti in più, così mi han riferito almeno, e menomale direi.
Alla prossima incursione italica ragazzi, che si spera sarà più fortunata.
O forse vi vedrò quest’estate in qualche festival estero? Ci spero.
Lineup
- Ragulan Vivekananthan – voce
- Nils Hugi – chitarra
- Marco Kessi – chitarra
- Florian Keller – basso
- Damiano Fedeli – batteria
Setlist
- Deliverance from Death
- Abysmal Pain
- Infected
- End of an Era
- Fueled by Suspicion
- Deceptive World
- Morbid Existence
- Chaos Within
- No Fire Zone
- A Worthless Act
- Antichrist
Impiety
Ed eccoci, sono da poco passate le 22 quando la band thrash/death/war black metal di Singapore Impiety torna a calcare le assi del palco del locale alla periferia di Milano, ben contenti di esserci, come spesso ripeterà il gigantesco frontman Shyai.
Una discografia composta da nove album, l’ultimo Versus All Gods del 2019 da cui estrapolano solo Terror Occult Dominion, seguito dall’EP Anal Madonna Redesecration nel 2020, da cui ci ripropongono oltre alla titletrack anche Ceremonial Necrochrist Redesecration.
E per il resto della setlist spaziano qua e là da un album all’altro, non mancando di presentare ogni singolo pezzo e neanche di ringraziare calorosamente il pubblico presente perché come lo stesso Shyaithan ha detto, e si vedeva che ci credeva davvero: “per me non è importante la quantità di pubblico ma la qualità, e voi stasera avete scaldato il mio fottutissimo cuore, grazie!”.
Un frontman singolare, diabolico ma non troppo, non so come dire. Non mi ha espresso la cattiveria tipica di chi fa black metal puro e intransigente ecco, tutto qui. Si, è rabbioso nel suonare la sua chitarra rosso fiammante, ma nulla a che vedere con i maestri del black metal nordico, che per altro, da loro son stati definiti clowns, volendosi quasi distaccare da quella scena con il loro war black metal, un po’ ignorante diciamocelo chiaramente.
Una guerra dichiarata a gran voce anche contro ogni icona della cristianità, la blasfemia la fa da padrona in Christfuckingchrist, come in tutti i loro brani, del resto, e non ci scandalizziamo certo per questo.
Chitarre potenti e taglienti in pieno stile black-thrash, e una batteria che a volte risulta un po’ impastata, dando luogo a un sound nel complesso caotico, rude e primordiale, ma forse è quello che vogliono.
Degna conclusione con Lords of Apokalypse dal secondo album Skullfucking Armageddon e da quel lontano 1999 gli Impiety non si sono poi spostati di molto, scadendo nella ripetitività, indubbiamente sì, ma dimostrando certamente una coerenza che non è da tutti.
Una prestazione veloce, violenta, aggressiva come si conviene in questi casi, per un gruppo che nonostante sia in attività da oltre trent’anni non è mai riuscito a farsi un nome in Europa al di fuori della cerchia ristretta del mondo underground.
La loro proposta è semplice ed efficace allo stesso tempo, con pochi riff di facile presa, ritmi e mid-tempos che ti fanno scapocciare senza nemmeno che tu te ne renda conto, testi che, come abbiamo già detto, sono blasfemi sempre e comunque, ed è per tutto questo che gli Impiety un loro perché ce l’hanno eccome: sono estremamente metal.
Lineup
- Shyaithan – voce, basso
- Nizam Aziz – chitarra
- Dark E. – chitarra
- Dizazter – basso
Setlist
- Atomic Angel Assault
- The Scourge Majesty
- Commanding Death and Destroy
- Magickal Wrath
- Terror Occult Dominion
- Christfuckingchrist
- Abominate, Fornicate, Desecrate
- Salve The Goat
- Ceremonial Necrochrist Redesecration
- Anal Madonna
- Lords of Apokalypse
“Un tour e una lineup impostati per mostrare una miscela di black metal grezzo e death metal, un’esperienza senza precedenti per i fan del genere”, cosi riportava il comunicato stampa di presentazione del tour, e in effetti, così è stato.