Live Report: MastrAngelus, Risen Crow @ Traffic, Roma – 07/03/2025

Nel famoso locale capitolino, questa sera, avremo un doppio evento. Sul palco del Traffic assisteremo al release party dei Risen Crow e all’esibizione del cantante e compositore Gianluca Mastrangelo, in arte MastrAngelus, entrambi giunti fin qui per presentare il loro debutto discografico.
Vista la portata di questo appuntamento underground, la sala del locale è già stracolma di persone e l’atmosfera generale è di grande attesa per l’inizio di una serata che, a giudicare dai nomi, sarà sicuramente di notevole impatto.
RISEN CROW
La band romana nasce nel 2020 per opera dei cantanti Claudio Vattone, Antonella Della Monica e del chitarrista Giuseppe Longo. Successivamente, al trio si sono uniti Flavio Cicchetti al basso, Alessandro Bernabei alle tastiere, Filippo Martini alla batteria e Francesco Menale alla seconda chitarra. Il combo offre un power metal con influenze gothic di articolata potenza. Come già detto, questa sera la formazione presenterà il suo disco di debutto “Requiem For A Damned Love”.
I sette musicisti sicuramente hanno carica da vendere e ci propongono gli estratti del loro primo album con una dose d’adrenalina contagiosa. Le due voci si mescolano benissimo da un punto di vista timbrico e la presenza sul palco di Claudio e Antonella fa capire che l’intesa, anche personale, è tanta (ovviamente parlando in senso artistico).
Il pubblico è spesso intrattenuto dai due cantanti in maniera spontanea e simpatica e, in generale, è proprio la positività il leitmotiv dei nostri. Musicalmente parlando, il power suonato è carico di tinte gotiche e oscure che si appoggiano agli stilemi del genere in questione, dando vita a una soluzione originale e non scontata. I virtuosismi di Giuseppe Longo, senza mai cadere nell’esibizionismo, donano articolarità alle canzoni con raffinata ricerca compositiva. All’altra chitarra, Francesco Menale riesce a mantenersi concentrato pur divertendosi vistosamente e non riuscendo mai, praticamente, a togliere un sorriso beato dal viso…
Insomma, il release party dei Risen Crow è sicuramente riuscito alla grande e, chi non li conosceva, probabilmente sarà stato invogliato ad approfondire la conoscenza di questi ottimi musicisti.
Setlist:
Never Surrender
Black Widow
Funeral Jack
Risen Crow
Revelation
Dark In Your Life
Believe In Me
MASTRANGELUS
Confesso che ho un vero debole artistico per Gianluca Mastrangelo (MastrAngelus), il cantante e compositore romano, militante anche nei Vivaldi Metal Project e nei De La Muerte. Quando recensii il suo debut album (“Odi et Amo”, qui la recensione) rimasi davvero colpito al primo ascolto e, per questa sera, mi aspettavo di assistere a uno spettacolo degno del suo lavoro in studio.
Dire “…e così è stato” sarebbe riduttivo.
Vediamo la presenza di un numero copioso di ospiti, anche della scena internazionale. Alcuni presi in prestito proprio dagli altri due progetti in cui è presente il nostro vocalist. Parliamo di nomi come Mistheria (tastierista di Bruce Dickinson), il chitarrista Marko Pavic, il bassista Dino Fiorenza, il batterista John Macaluso (il quale ha collaborato, tra gli altri, con un certo chitarrista svedese di nome Yngwie Malmsteen), il funambolico chitarrista Andrea Campisano (particolarmente noto nella scena capitolina da qualche decennio), solo per citarne alcuni. Ma la lista è lunga…
L’esibizione è curata nei dettagli e non risente per nulla dei numerosi cambi di palco dell’armata di ospiti. Imprevisti tecnici: zero. Vengono presentati, oltre ai brani di “Odi Et Amo”, anche due pezzi di Vivaldi Metal Project e una cover di Malmsteen. Particolarmente scenografica la presenza del violoncello suonato da Luca Basile.
La poliedrica voce di MastrAngelus gode di ottima salute anche in sede live e i vari timbri partoriti (dal rabbioso, al romantico e soave, al growl) ci rivelano che, sì, l’artista è particolarmente in serata oggi.
Sul palco, la presenza femminile delle cantanti Arianna Marciano e Kate Nord aggiungono eleganza allo strabiliante pandemonio che si viene a creare sulla scena. I brani suonati non seguono l’ordine del disco (cosa particolare, in quanto stiamo parlando di un concept album), ma vengono espressi in un ordine appositamente studiato per favorire il flusso estetico dello spettacolo. Lo show ha l’aspetto di un’architettura imponente ed emozionante per le atmosfere, la bellezza delle esecuzioni e, per ultimo, per la sensazione di essere davanti a un semplice gruppo di amici che suonano divertendosi, dimenticando per un attimo che, molti di essi, girano il mondo in tournée e accompagnano artisti di fama planetaria.
In chiusura, al termine di questo favoloso viaggio sonoro ma non solo, il palco pieno di artisti diventa un luogo di festa, parole e note che vanno a scorrere come un fiume impetuoso da fine del mondo.
Senza dubbio posso dire che questo è stato probabilmente il miglior concerto, finora, di questo 2025. Splendida musica, musicisti incredibili, professionalità alle stelle.
“Fire in the sky.
I’ve never felt away
throught the the doors of life.
Without a tear I pass away”
(da “Fire in the Sky” – tratto da “Odi et Amo”)
Setlist:
Intro
Fire In The Sky
Dance For Me
You and I
Nightmare
Cry Of The Loneliness
King And Slave
Solo Mistheria
Far Beyond The Sun (Yngwie Malmsteen cover)
Somewhere
Hymn Of Life (Vivaldi Metal Project)
Deep Core (Vivaldi Metal Project)
A New Begin
Outro
Ospiti:
Chitarra: Marko Pavic, Luca Montella, Andrea Campisano, Francesco Mattei
Basso: Dino Fiorenza, Ivano Salvatori, Fulvio Spada, Enrico Sandri
Batteria: John Macaluso, Valerio Manca
Voce: Francesco Marino, Arianna Marciano, Kate Nord
Archi: Luca Basile
Tastiere: Maestro Mistheria