Live Report: Mazzate & Pettorali @Nevermind Music Club, Bari – 26/10/2024
L’evoluzione è alla base stessa dell’esistenza. Ogni cosa può nascere, cambia repelle oppure anche smettere di esistere, ma per fortuna non è questo il caso.
Infatti quello che un tempo, precisamente fino a pochi mesi fa, a Bari era noto come Garagesound, ha mutato pelle in Nevermind Music Club: un locale totalmente rimesso a nuovo come una fenice che risorge dalle proprie ceneri a dispetto della prematura chiusura di cui si blaterava (seppur senza fonti ufficiali) nell’ambiente pugliese poco prima dell’arrivo dell’estate appena conclusa. E sono anche nate cose nuove: l’evento è difatti nato dalla collaborazione del già noto team Beerstruction con il neonato ente associativo Toxic Dump Productions, il quale ha sì finora organizzato piccoli eventi durante l’estate, ma questo è stato il primo di un certo spessore. Una vera e propria serata della rinascita per molti aspetti insomma, nella speranza che finalmente nella città di Bari possa esserci un risveglio anche da parte del (diciamo la verità) finora troppo distratto e addormentato pubblico del giro concertistico. Questo è un aspetto strano, perché Bari è uan citta musicale a tutti gli effetti grazie alla presenza di numerosi negozi di strumenti musicali oltre che dell’unico vero e proprio negozio di dischi “vecchia scuola” ovvero il Wanted Record, piccolo ritrovo di giovani e meno giovani metallari baresi e non solo (e fra i cui sempre occasionali clienti figura anche il sottoscritto, con l’ovvia disperazione del proprio portafogli); è strano quindi notare come quando si parla proprio di concerti sia proprio quest’ultimo aspetto a latitare…
Quello del pubblico a Bari è uno dei tanti misteri dei concerti al Sud Italia. E anche stasera, purtroppo, le fasi iniziali non facevano presagire il meglio: sebbene l’inizio sia stato spostato verso un orario leggermente più tardo, la gente è cominciata ad affluire in massa solo a partire dalle 10 di sera inoltrate, cioè poco prima (per fortuna) dell’inizio della prima band ovvero gli Another Cross, i quali saranno seguiti dai già noti speed metaller locali Awaken The Night e dagli ormai celebri paladini dello Blackened Thrash underground Barbarian, attivi dal 2009.
La serata per il sottoscritto comincia purtroppo non benissimo: la mia fidata fotocamera compatta si spegne e riaccende a suo piacimento, costringendomi a ripiegare su uno Smartphone di riserva che conservo tuttora esclusivamente come fotocamera di riserva. Per fortuna che lo avevo caricato prima di partire quest’ultimo, segno che la previdenza non è mai troppa!
Another Cross
Formazione sparsa a metà fra la Puglia e la Basilicata, aprono le danze gli Another Cross appunto con quello che sulla carta sembra essere il gruppo più atipico della serata con il suo genere etichettato come Crossover, un fattore che sicuramente in un evento dal nome così ‘forzuto’ e dai connotati puramente Speed/Thrash potrebbe inizalmente far storcere il naso, e invece…
Badadam! La band sale sul palco un po’ sulle sue, accompagnata da un pubblico ancora in sordina e sparso perlopiù all’esterno del locale. Accorrono le prime note, il popolo Metal barese accorre. Il chitarrista Mitch Allen sfoggia non a caso una maglietta del da poco scomparso Paul Di’Anno, un fattore non da poco che comunque evidenzia la miscela della formazione, essendo il lungocrinito musicista l’elemento sicuramente più legato al Metal Old School della band. Il resto della band, per sonorità e attitudine, spazia dall’Alternative Rock all’Hardcore Punk, e difatti è questa la miscela della band stasera, ovvero un riuscito cocktail di Heavy Metal classico, echi Alternative Rock e sfuriate Hardcore/Thrash in stile S.O.D. e D.R.I., con in più qualche momento di Punk Rock puro e duro. I pezzi, dalla durata variabile, mostrano le diverse personalità del combo molto ben amalgamate fra di loro dato e la presunta ‘anzianità’ dei membri (soggetto a più riprese di una forte autoironia sciorinata sul pubbblico fra un pezzo e l’altro) non trae in inganno circa il fatto che si tratta di musicisti con esperienza, capaci di aver dato vita ad una bizzarra versione tutta tricolore di Helmet e materiale affini. Il pubblico, e questo giuro che a giudicare dal vestiario decisamente estremo di alcuni e dall’estrema giovinezza di altri non me lo sarei mai aspettato, risponde anche troppo bene fra boati e bestemmie alla fine di ogni pezzo. La band prende, a dispetto di una prima fase sul palco effettivamente un po’ statica, compensata però dalla qualità della proposta. La brevità di pezzi quale ‘New Shit’ e ‘Crash Test’ viene compensata con una furia che affila con precisione, mentre i pezzi più lunghi ed elaborati non risultano assolutamente fuori contesto, idem dicasi per alcune brevi suite strumentali più sperimentali presenti nel bel mezzo di alcuni di essi. Il pubblico, dopo alcune prime fasi di pogo sfrenato (e chi se lo aspettava?) chiede meritatamente a gran voce un ultimo pezzo, richiesta prontamente esaudita. Promossi. Non male questi ‘vecchietti’ (come loro stessi si sono autodefiniti), hanno conquistato anche i tanti giovanissimi accorsi alla serata. E poi ci si lamenta della scarsa apertura mentale della Generazione Z!
Setlist:
Pre-Trib
Something I Know
We Crawl
Teufel
Dream + Never Sleep
Wrong
More Than Evil
Just Another Cross
New Shit
Crash Test
Awaken The Night
Formazione Blackened Speed Metal giovane ma promettente dell’entroterra pugliese, con membri sparsi fra Bari e Taranto, gli Awaken The Night sono indubbiamente i beniamini del pubblico, e parliamo di un ensemble attivo a livello live da meno di un anno! Guidati infatti da Earthqüake, vocalist dal pettorale prominente (il nome della serata deriva da ciò, essendo anche la mente principale della Toxic Dump Productions) e dalle vocals al vetriolo, gli ‘Awaken’ come sono già noti in gergo da queste parti, sono la trasposizione live di un concetto estetico legato per molti aspetti al film The Warriors, ma trapiantato in chiave Speed Metal estrema. Conciati come sempre da loschi figuri urbani e introdotti come sempre dall’ormai tradizionale incipit strumentale di genere Synthwave, attaccano con ‘Endless Vice’ e subito mettono in chiaro che questa sarà un’altra delle loro serate memorabili. Imparzialmente parlando, credo che siamo al cospetto di una delle prossime ‘Next Big Thing’ dell’Heavy Metal nostrano, e lo affermo con sicurezza a prescindere dell’amicizia che mi lega a due dei loro membri in particolare, perché ogni loro performance è sì studiata ma anche istintiva, con molta della scena che viene improvvisata a seconda dell’istinto del momento, e difatti ciò spiega con facilità come mai siano così acclamati nonostante siano presenti sui palchi da così poco tempo. Addirittura parte del pubblico intona già alcuni loro pezzi, fra brani che sono già inni come ‘The Watchers’, oppure che si slancia nella violenza più totale al ritmo di pezzi più recenti come ‘Speed Metal Attack’. Ci si avvicina alla fine e con essa giunge ovviamente ‘Awaken The Night’, pezzo conclusivo dove tutti i componenti indossano gli ormai canonici occhiali da sole in stile Ray-Ban.
Viene anche annunciato finalmente il disco di debutto vero e proprio, di cui però non sono stati rivelati i dettagli salvo per l’uscita, prevista per marzo 2025, e da cui stasera viene suonato un primo brano, ‘Total Kommando’, appositamente per l’occasione e testarne l’impatto sul già impazzito pubblico. Gli Awaken The Night si riconfermano l’ennesima volta come una realtà seriamente da tenere d’occhio, che sicuramente farà molto parlare di sé. Finisce la performance, il pubblico dapprima avvolto nel caos del pogo più devastante (qualcuno effettuava anche una gara di rutti fra una mazzata e l’altra del pogo) cerca ora di recuperare i pezzi in attesa dell’headliner. Ma non prima di aver quasi svuotato il banchetto del merch della band…
Setlist:
Intro
Endless Vice
V.S.S.
The Watchers (Sustain)
Attila
Terrorchain
Little Pier
At The Stake
Speed Metal Attack
Awaken The Night
Total Kommando
Barbarian
Arriva il turno degli headliner, la bonaria ignoranza regna sovrana e così il ‘Regressive Metal’ così definito dei Barbarian prende forma sul palco.
I suoni si fanno più secchi, asciutti, essenziali mentre il frontman Borys Crossburn riversa tutta la sua irriverenza sul pubblico. Da notare come, sicuramente a causa dell’ora molto tarda a causa del concerto come già anticipatio iniziato con voluto ritardo, ora le fasce assai più giovani del pubblico si siano dileguate lasciandoci davvero in pochi, ma ciò nonostante il terzetto fiorentino non si perde affatto d’animo e, dopo un intro partito erroneamente per due volte (gli errori spesso sono la parte più bella dei live, non prendiamoci in giro), la band si scusa e riparte a cannone. Riffoni ignoranti danno vita ad uno Speed/Black/Thrash cafone, fiero dell’avere dalla sua la stessa eleganza di un panzer che ti entra nel salotto senza nemmeno scusarsi dell’intrusione. La partecipazione del pubblico è inzialmente molto contenuta, la band cerca però di smuovere le masse inneggiando alla bestemmmia e…
Come dire? “Mai provocare un beone nel bere qualche pinta di troppo!” potrei rispondere!
Con ciò intendo che quando inciti un barese all’imprecazione rischi poi di farti male per quanta blasfemia poi ti ritroverai contro, al punto che persino il frontman ha commentato ironicamente come Bari sia ‘una città profondamente legata alle tradizioni Cristiane di Nostro Signore’! Di colpo il concerto prende la piega di un grosso botta e risposta col pubblico, l’interazione verbale diviene elevata e qualcuno dei presenti, ovviamente assai meno giovani di tutti coloro che essendo così in giovane età dovevano sicuramente correre a casa prima del coprifuoco genitoriale (!), finalmente comincia a svuorsi un po’, anche se la bestemmia urlata prevale rispetto alla potenza fisica del pogo. Oh, ogni generazione si diverte come può, “noi siamo vecchi” direbbe qualcuno!
Il concerto scorre liscio, la band sciorina anche qualche battuta in stile ‘Metal cabaret’ e l’atmosfera diviene bizzarra, ma sicuramente divertente.
Sinceramente non mi sarei mai aspettato che i Barbarian fossero così ‘da party’ e bonaccioni sul palco.
Un fattore unico rispetto ai tanti classici ‘metallari cattivoni’, e sicuramente va dato atto di ciò. La setlist finisce, è davvero fottutamente tardi! Giusto un ultimo sguardo alle bancarelle del Merchandising e poi meglio rititarsi a casa prima che il sonno giochi qualche brutto scherzo…
Setlist:
The Hammer And The Anvil
Faith Extinguisher
Whisper My Name
Birth And Death Of Rish’Ah
Viperface
Charity Defiler
Fourteen Daggers
Absolute Metal
Rain Of Fire
CONCLUSIONI
L’affluenza di pubblico è stata buona, superiore alle aspettative, ma come sempre si poteva fare di più, con fonti certe che stiamo esattamente cento spettatori paganti in tutto.
E’ comunque un’emozione vedere rinascere uno dei locali simbolo della scena musicale barese, con un nuovo team affiatato e che si spera possa regalarci altre serate memorabili come questa. Anche il suono interno della struttura è molto migliorato, l’acustica infatti era sorprendentemente buona a dispetto delle ridotte dimensioni del locale.
Per cui alla prossima Nevermind Music Club, anche se nella mia mente resterai sempre ‘il Garagesound’. E’ colpa mia, sono vecchio e abitudinario.