Rock

Live Report: Myles Kennedy+Black River Delta, Alcatraz – Milano – 13/11/2024

Di Vittorio Cafiero - 24 Novembre 2024 - 11:57
Live Report: Myles Kennedy+Black River Delta, Alcatraz – Milano – 13/11/2024

Questa sera il palco dell’Alcatraz (per l’occasione in configurazione ridotta) accoglie Myles Kennedy, nel suo “The Art of Letting Go Tour 2024”, partito poche settimane dopo l’uscita del nuovo album chiamato allo stesso modo. Ad accompagnare il cantante di Spokane, gli svedesi Black River Delta.

Black River Delta

I Black River Delta – mai approfonditi fino ad ora, per dovere di cronaca – sono una blues rock band originaria di Bollnäs con all’attivo tre album, tra cui l’ultimo “Shakin’” del 2021. Già dalla strumentazione usata (chitarre acustiche elettrificate, oltre a basso e batteria) si capisce quale sarà lo stile e il mood della band, che, oltre al chitarrista e lead singer, vede tutti gli altri musicisti farsi carico dei cori. Con il pezzo di apertura (“Travelling”), i ritmi sono lenti, le melodie educate e lo spirito compassato: tutti i crismi del genere certamente e il risultato è un discreto intrattenimento per i presenti, che, con cortesia, mostrano apprezzamento, anche se probabilmente, sono più inclini a sonorità prettamente hard, osservando look e magliette sfoggiate.
Rodeo” è un discreto up-tempo e anche il gioco di luci sul palco contribuisce a riscaldare un po’ l’atmosfera, con il cantante Erik Jacobs che finalmente mostra qualche segno di vivacità. Con i ritmi che si alzano, la band decisamente si rende più apprezzabile. Più blues che rock e probabilmente assistere ad uno show del genere seduti in un pub con una birra in mano renderebbe l’esperienza dello spettatore più gradevole. Ciononostante, i Black River Delta sono ottimi musicisti e anche abbastanza versatili, arricchendo le composizioni innesti di armonica a bocca. Ci si avvia velocemente verso la conclusione del concerto (del resto i pezzi al massimo arrivano a 3-4 minuti), sempre in un contesto decisamente soft e si chiude con “Bye Bye Birdie”, dallo stile decisamente antiquato, alla Johnny Cash degli inizi, per intenderci. Buona band, probabilmente più adatta a contesti più raccolti.

Black River Delta setlist: 
Travelling
Rodeo
California Sun
Burning And Burning
Devil on the Loose
Better Man
Follow You Down
Darkest of Hearts
Bye Bye Birdie

Myles Kennedy

Quando Myles Kennedy e la sua band salgono sul palco dell’Alcatraz, il locale è decisamente pieno nella sua configurazione ridotta, una situazione probabilmente congeniale alla serata in programma.
L’ingresso del cantante e chitarrista è sobrio e rilassato, preannunciando uno spettacolo all’insegna della confidenza e della vicinanza con il pubblico. Sul palco, oltre a Kennedy, ci sono Tim Tournier al basso e Zia Uddin alla batteria, che riesce a produrre un suono rotondo e potente, creando un ottimo contrasto con le atmosfere rock/blues in scaletta.
La voce del cantante si rivela subito calda e rodata, e l’accompagnamento essenziale di una sola chitarra dona genuinità alla performance. I brani, tratti dai suoi tre lavori solisti (con una piccola eccezione che vedremo più avanti), mettono in risalto la caratura artistica di Myles Kennedy come compositore, cantante, chitarrista e intrattenitore. Fin dall’inizio, Kennedy dà sfoggio della sua maestria alla chitarra con l’assolo del pezzo di apertura, “The Art Of Letting Go”, per poi ripetersi in chiave più blues con “Devil On The Wall”. Un lieve problema al basso su “Nothing More To Gain” non compromette il brano, grazie anche al clima di grande confidenza creatosi con il pubblico, che aiuta a stemperare qualsiasi difficoltà. Myles è sorridente e scherza spesso con i fan. Una scarica di energia arriva con “Mr. Downside”, seguita da un ritorno al blues con “Tell It Like It Is” (definito dallo stesso Kennedy come “fun bluesy rock“). È curioso vedere il cantante degli Alter Bridge in un contesto così informale, specie considerando la dimensione scenografica delle esibizioni con la sua band principale.
Beyond The Veil” viene descritta come una canzone divertente da suonare, anche se il testo e la musica suggeriscono tutt’altro che una “fun song”. In questa occasione, Myles si supera con un’interpretazione vocale straordinaria. L’assolo prolungato, seppur magistrale, risulta forse un po’ eccessivo.
Arriva poi la chicca: una versione completamente acustica di “All Ends Well” degli Alter Bridge, eseguita solo con chitarra e voce. Un momento intimo e toccante, che mette in risalto la purezza vocale dell’artista. Al termine, per stemperare l’atmosfera rarefatta, Kennedy scherza: “E ora si torna a fare metal! Ehm, no, non stasera!”, suscitando risate nel pubblico. “Love Can Only Heal” è splendida e sentita, forse ancor più che su disco. Il testo, toccante, racconta dolorose vicende familiari, mentre l’assolo, questa volta di scuola hard rock, è di grande impatto. Nota a margine: i suoni sono eccellenti. L’Alcatraz, sotto questo aspetto, è decisamente migliorato rispetto a qualche anno fa, probabilmente grazie alle nuove tecniche di sound modeling.
Wake Me When It’s Over” coinvolge il pubblico in un battito di mani costante, replicato anche in “Miss You When You’re Gone”. Il clima resta conviviale, merito di un artista autentico che, pur riempiendo palazzetti, si comporta come il vicino di casa. “Get Along” è particolarmente energica, mentre in “In Stride” spicca una magnifica chitarra resofonica con slide, perfetta per il mood del brano.
Il concerto si chiude con l’encore di “Say What You Will”, corale e coinvolgente, probabilmente il brano più arena rock del repertorio solista di Myles Kennedy.

Rock d’autore, questa sera. Un concerto che, ancora una volta, ci ha permesso di entrare in sintonia con un artista straordinario e una persona speciale. Sonorità diverse da quelle degli Alter Bridge, ma indispensabili per comprendere appieno la dimensione di un musicista ormai nell’Olimpo della nostra musica.

Myles Kennedy setlist:
The Art of Letting Go
Nothing More to Gain
Devil on the Wall
A Thousand Words
Mr. Downside
Tell It Like It Is
Behind the Veil
All Ends Well (Alter Bridge song) (acoustic)
Love Can Only Heal
Wake Me When It’s Over
Miss You When You’re Gone
Year of the Tiger
Get Along
In Stride
Encore:
Say What You Will

Vittorio Cafiero