Live Report: Slaugther to Prevail, Live Club di Trezzo sull’Adda – 12 giugno 2024
Slaugther to Prevail: analisi di un successo social
Live Report a cura di Valentina Rappazzo
Con l’ingresso dei social nella nostra vita, sempre più presenti, anzi onnipresenti, non sono rare le meteore.
Esplosioni di successo che durano mesi, settimane o addirittura giorni e personaggi che nel giro di poco si ritrovano a surfare su un’onda di successo senza eguali.
Ed a questo non è immune nemmeno la scena metal, che anche se si è sempre venduta come una cosa “per pochi” adesso è una cosa “per molti”, tra le tante.
Personalmente non disdegno questo panorama, perché tramite i social in questi ultimi due anni sono venuta a contatto con tantissime band.
Tra queste ci sono proprio gli Slaugther to Prevail che di questo fenomeno sono l’esempio perfetto. Instagram infatti, spopola di video del frontman Alex the Terrible in ogni sorta di situazioni, la più iconica forse quella in cui “combatte” con un orso e non si sa bene se i versi siano dovuti al suo profondissimo e iconico growl o all’orso con cui wrestla.
Spinta quindi dalla curiosità mi sono recata, il 12 Giugno 2024, a vederli al Live Club di Trezzo sull’Adda.
Che la band sia fresca lo si evince anche dall’età media del pubblico: erano anni che non vedevo così tanti visi giovani ad un concerto.
Iniziano gli Ingested, band deathcore da Manchester ormai con una serie di tour alle spalle e due decadi di carriera. La loro presenza sul palco è sempre imponente e, per una volta, non ho nulla da ridire sui volumi. Purtroppo un certo tipo di metal, ascoltato in un locale chiuso come il Live Club, è ad alto rischio bucamento timpani.
Io sono vecchia e ormai da anni uso i riduttori di suono, sia per una questione di salute che per una inclinazione personale al non sopportare i suoni confusi, ma devo dire che questa serata specifica non ce ne è stato bisogno.
È un pubblico coinvolto quello del Live Club, che non si risparmia alle numerose incitazioni al pogo del frontman Jason Evans.
Buona la prestazione, minimal la scaletta, ma alla fine non sono loro i protagonisti di questo party.
Ed eccoli, i tanto attesi Slaugther to Prevail. Viso coperto dalle iconiche maschere (se ne vede anche qualcuna in giro tra il pubblico – trattate come reliquie, a quanto pare sono molto costose) si mostrano dopo parecchi minuti di Technazza (che si poteva anche risparmiare).
Purtroppo non godranno della medesima qualità di suono dei predecessori, ma lo show procede speditissimo.
I classiconi (si può parlare di classiconi con una band così giovane?) ci sono tutti: ‘Bonebreaker’, ‘Baba Yaga’, ‘VIKING’, il pubblico è veramente super partecipe. Durante ‘VIKING’ in tanti si stendono a terra e cominciano a vogare (ah, queste diavolerie moderne!), strappando un sorriso a chi forse appartiene ad una scuola di pogo più agée.
Devo ammettere che non c’è molta tecnica nella loro esibizione live, ma il pubblico è contento e Alex sfoggia tutti i suoi trick da growler: esattamente come nei video che lo hanno reso un fenomeno social, growla senza microfono. Sa il fatto suo, ma al di là di questo il loro prodotto rimane un deathcore che non aggiunge nulla alla scena.
Tra un brano e l’altro, in un inglese dal marcato accento russo, Alex comunica messaggi sull’autorealizzarsi, pensieri positivi sul credere in noi stessi e sul realizzare i propri sogni.
Un po’ di positività male non fa. Prontissimo ferma anche lo show alla vista di uno spettatore che sì è fatto male, questo ci regala un secondo wall of death al grido di “Ladies and gentlemen
You’re listening to Alex the Terrible”, iconico inizio del brano ‘Bratva’.
La serata si conclude con una cover dei Rammstein, dove il batterista Evgeny Novikov sottolinea tutte le sue qualità, seguita da un encore con ‘I Killed A Man’ che conclude degnamente una serata che definirei più che positiva.
La band merita l’attenzione che sta ricevendo e certamente io tornerei a vederli. Qualcuno potrebbe dire che è tutta fuffa da social, ma personalmente non sono d’accordo. Show migliorabile? Certo che sì, ma pochi di noi possono vantare di essere stati ad un concerto praticamente perfetto su tutto.
Per la loro prima data italiana in assoluto, in questo tour gli Slaugther to Prevail ci lasciano un buon ricordo.
Ingested Setlist:
Paragon Of Purity
Pantheon
Shadows In Time
Better Off Dead
Cremated Existence
Endless Machine
Impending Dominance
Slaugther to Prevail Setlist:
Bonebreaker
Baba Yaga
Demolisher
VIKING
Agony
Conflict
Hell
Bratva
1984
Kid Of Darkness
Du Hast (Rammstein cover)
I Killed A Man