Live Report: Soen, Molybaron, Terra @ Locomotiv Club, Bologna 30/09/2023
Live Report: Soen, Molybaron, Terra @ Locomotiv Club, Bologna 30/09/2023
I Soen sono ormai una delle realtà più apprezzate della scena metal del nuovo millennio. Disco dopo disco, la formazione capitanata da Joel Ekelöf e Martin Lopez ha saputo conquistare consensi su consensi, diventando uno dei nomi forti del presente e, con assoluta certezza, del futuro. Anche in Italia la considerazione per il gruppo svedese è in aumento esponenziale, e il sold out registrato il 30 settembre al Locomotiv Club, a Bologna, testimonia proprio quanto i Soen stiano prendendo piede nel bel paese. Certo, qualcuno potrebbe dire che il Locomotiv Club non è uno stadio, ma se in Italia si parla di un sold out messo a segno da un gruppo metal – che non rientri tra i nomi storici – beh, la notizia c’è, eccome. Soprattutto se il sold out è stato annunciato un paio di settimane prima dello show. Noi di Truemetal.it non potevamo certo mancare a un evento di tale risonanza, eccovi quindi il nostro racconto della serata, una data che ha saputo regalare grandissime emozioni.
Live Report a cura di Marco Donè
Arriviamo al Locomotiv Club attorno alle 18:30. Ritiriamo la tessera per poter accedere al locale e ci mettiamo in coda, pronti ad attendere l’apertura dei cancelli prevista per le 19:00. In perfetto orario con il ruolino di marcia le porte del Locomotiv Club vengono spalancate verso le 19:00. Cerchiamo subito il posto che possa permetterci la visuale migliore e dopo una breve attesa, verso le 19:30, entrano in scena i Terra. Al gruppo italiano è affidato il compito di aprire le danze alla tournée europea dei Soen.
TERRA
Non conoscevo i Terra e devo dire che il gruppo di Roma è stato una piacevolissima sorpresa. Il quartetto romano ha regalato una super prestazione, grazie a una proposta molto personale e carica di pathos, valorizzata da una resa sul palco estremamente coinvolgente. I Terra hanno avuto il grande merito di scaldare ed emozionare il pubblico del Locomotiv Club già a partire dalle prime note del proprio show. Il loro sound, fatto di elementi alternative rock, prog e tribali, e carico di atmosfere introspettive, ha letteralmente conquistato i presenti, avvolgendo l’intero Locomotiv Club in un’aura dal forte spessore emotivo. La prova dei singoli è di altissimo livello, in cui spicca la prestazione di Daniele Berretta, ottimo sia alla batteria che al microfono, dotato di una voce molto espressiva, che ben si sposa con la proposta dei Terra. Bellissimi i momenti in cui il quartetto si lascia andare alle aperture tribali del proprio sound, con percussioni e flauti medievali suonati dai due chitarristi e dal bassista. Considerando che ci troviamo a inizio serata, i suoni supportano molto bene lo show dei Terra, e il pubblico, che ormai ha quasi completamente riempito il locale, si dimostra carico e molto ricettivo. Sono circa le 20:00 quando i Terra salutano un Locomotiv Club entusiasta. Si respira davvero tanta soddisfazione, sia sul palco, che in sala. Inizio migliore non si poteva chiedere.
MOLYBARON
Dopo un veloce cambio palco, verso le 20:15 entrano in scena i francesi Molybaron. Le atmosfere cambiano repentinamente, si fanno più aggressive e con un marcato taglio chitarristico. Il gruppo parigino dà ampio spazio al nuovo album, “Something Ominous”, uscito poche settimane fa via InseideOutMusic e ottiene subito una grandissima risposta dal pubblico. E se nelle battute iniziali decidi di sfoggiare pezzi del calibro di ‘Something Ominous’ e ‘Set Alight’, beh, hai la vittoria in pugno. Sul palco i Molybaron si muovono con convinzione e aggressività, dimostrando grande esperienza e fiducia nei propri mezzi. La prova dei singoli è superlativa e il chitarrista-cantante Gary Kelly sa come coinvolgere un pubblico già caldo di suo. Il risultato? Uno show davvero esplosivo, che ha visto un Locomotive Club stracolmo, partecipare dall’inizio alla fine con battiti di mani ritmati e cori, come nella splendida e travolgente ‘Lucifer’. I Molybaron chiudono il proprio show con una doppietta da paura: ‘Vampires’ e ‘Incognito’, pescata dal primo e omonimo lavoro “Molybaron”. I suoni non sono certo stati clementi con il gruppo parigino, anzi, ne hanno penalizzato la prova, “strozzando” soprattutto chitarra solista e batteria. Nonostante questo, però, i Molybaron hanno piazzato una prova magistrale e il calore e l’entusiasmo con cui il pubblico saluta il combo di Parigi la dice lunga sulla qualità della performance offerta.
SOEN
Un cambio di palco velocissimo e i Soen entrano in scena con circa quindici minuti di anticipo sul ruolino di marcia. La formazione svedese è in formissima e fa subito capire che stasera assisteremo a qualcosa di importante. Sul palco i cinque appaiono affiatatissimi, si muovono in maniera coordinata, interagiscono con il pubblico come mai gli avevamo visto fare. Ekelöf e compagni sanno che con l’ultimo lavoro, “Memorial”, stanno affrontando un momento importantissimo della propria carriera e danno l’impressioni di volersi godere ogni singolo secondo di questo periodo, in particolare se vissuto sul palco. Li avevamo visti nell’ultima calata italica, avvenuta circa un anno fa (qui il nostro report, n.d.a.), e ci avevano davvero colpito, ma stasera i Soen sembrano avere una marcia in più. Lo show del combo svedese si apre con ‘Sincere’, per proseguire con una ‘Martyrs’ che manda in totale estasi il Locomotiv Club, con il pubblico che non smette di saltare. La scena viene poi presa da Oleksii Kobel che, con un assolo di basso, introduce la splendida ‘Savia’. I Soen ci propongono un classico dietro l’altro, con un Locomotiv Club che non smette di cantare e incitare i propri beniamini. Nella prima parte della serata i Soen decidono di puntare sull’ultimo “Memorial” e “Lotus”, lasciando a “Imperial” la possibilità di fare la voce grossa nella seconda frazione dello show. E quando dalle casse dell’impianto escono canzoni come ‘Deceiver’, ‘Monarch’, o le delicate ‘Illusion’ e ‘Modesty’, cantate a gran voce dall’intero locale, beh, hai la serata in pugno. Semplicemente fantastico il legame che si viene a creare tra band e pubblico, un qualcosa che regala un’atmosfera unica, carica di emozioni forti, indimenticabili. Forse ci ripeteremo con quanto scritto un anno fa, ma un concerto dei Soen, per poter essere compreso appieno, è un qualcosa che va vissuto, è una vera e propria esperienza. La prestazione dei cinque rasenta la perfezione: tecnica sopraffina, tanta attitudine, grande capacità a relazionarsi con i fan, ottima presenza scenica ma, soprattutto, la dote di riuscire a trasmettere emozioni, forse il fine ultimo di ogni artista e di ogni forma d’arte. Spiccano in particolare le prove di Joel Ekelöf e Cody Ford, completamente immersi nelle composizioni e nell’atmosfera venutasi a creare all’interno del Locomotiv Club. I Soen chiudono il proprio show con la splendida ‘Lotus’ e si ritirano nel backstage. Il pubblico non ci sta: inizia a rumoreggiare, a chiamare a gran voce i propri beniamini. Dopo qualche minuto la formazione svedese rientra in scena, sfoderando una ‘Antagonist’ da paura, accolta con un vero e proprio boato dall’intero locale. Ultimata ‘Antagonist’, Ekelöf chiede al pubblico di scegliere la canzone successiva. Dice che la votazione si terrà per alzata di mano. Propone ‘Jinn’, o ‘Lunacy’ e il Locomotiv Club opta per la seconda. I Soen chiudono il proprio show con ‘Violence’, cantata da tutti i presenti. La serata si conclude con un pubblico estasiato, che non smette di applaudire il gruppo svedese, che appare soddisfatto di quanto vissuto. I Soen, poi, si dimostreranno disponibili con i fan, concedendo foto e autografi in zona tourbus. Il giusto epilogo di un concerto in cui il legame tra fan e band si è rivelato fortissimo.
Setlist:
Sincere
Martyrs
Savia
Memorial
Lascivious
Unbreakable
Deceiver
Ideate
Monarch
Fortress
Illusion
Modesty
Lotus
Encore:
Antagonist
Lunacy
Violence
CONCLUSIONI
Una serata da incorniciare quella vissuta al Locomitv Club di Bologna, con tre gruppi che hanno regalato tonnellate di qualità ed emozioni. Il pubblico ha risposto alla grande e, visto il sold out annunciato da tempo, non poteva essere altrimenti. Se volessimo proprio essere bacchettoni, i suoni avrebbero potuto essere più curati, soprattutto durante l’esibizione dei Molybaron. Ma, come raccontato, i fan sono stati presentissimi, supportando con calore ed entusiasmo ogni singola band, chiaro segnale che se sul palco offri qualità puoi solo ottenere consensi. I Soen si confermano un’assoluta realtà della scena metal internazionale, destinati ad avere ancora più voce in futuro. Teniamo d’occhio Terra e Molybaron, però, due formazioni dalla grande caratura artistica, che hanno dimostrato di avere tanto da dire. E a fine serata è bastato fermarsi a fare quattro chiacchiere con i presenti per capire quanto queste due band abbiano lasciato il segno. Da Bologna è tutto. Rientriamo a casa con il sorriso, consci di aver vissuto un evento da ricordare. E quando ci sono di mezzo i Soen non potrebbe essere altrimenti.
Marco Donè