Hard Rock Rock 'n' Roll Stoner

Live Report: The Catechists @ Paddockafè, Poirino (TO) 02/12/2021

Di Roberto Castellucci - 12 Dicembre 2021 - 15:27
Live Report: The Catechists @ Paddockafè, Poirino (TO) 02/12/2021

Il blocco alle attività live che abbiamo dovuto subire negli ultimi due anni si sta poco per volta allentando: fortunatamente, durante la compianta Estate 2021 che ci ha fatto sognare un ritorno alla normalità, molte bands hanno avuto l’occasione di ripresentarsi sui palchi. L’onda verde del “liberi tutti” estivo per ora non si è ancora spenta, ed ecco il motivo per cui, fin che si può, è giusto e doveroso approfittare di ogni occasione per far abituare nuovamente le nostre orecchie a un po’ di musica dal vivo. Questo nobile obiettivo è per me relativamente raggiungibile: il Piemonte, la mia regione, da molti anni garantisce ampio terreno fertile per la nascita e la crescita di molte bands più o meno underground, e non solo in ambito prettamente Metal. Per quanto mi riguarda, gli ormai sopraggiunti limiti d’età, il lavoro e la famiglia mi impediscono gli epici vagabondaggi di una ventina di anni fa…il tempo dei lunghi viaggi alla ricerca di oscuri e misconosciuti club in giro per l’Italia è ormai finito, ma finché vicino a casa mia esisteranno locali disponibili a ospitare concerti di musica live e musicisti pronti a suonarci dentro, potrò ritenermi favorito dalla sorte. E infatti, a dimostrazione della vitalità della ‘scena’ nella mia terra d’origine, poco tempo fa mi sono imbattuto nell’annuncio di un evento live piuttosto accattivante: i The Catechists, gruppo proveniente dalla provincia di Torino, avrebbero suonato al PADDOCKAFE’ di Poirino (To), nel loro secondo concerto ‘post-pandemia’ dopo una data a Ottobre in compagnia dei liguri Carcharodon. Truemetal.it in passato ha già avuto a che fare con i The Catechists: potete infatti dare uno sguardo alle Nostre recensioni dei loro album Darkness Under Sunshine e Time To Survive. Insomma: due recensioni e nemmeno un piccolo live report? Eccomi pronto a rimediare…

Partire in macchina per andare a vedere un concerto è sempre una bella esperienza, soprattutto quando si arriva a destinazione e si trova un ampio parcheggio…il PADDOCKAFE’ è un locale piuttosto spazioso, una specie di grosso open space che a occhio e croce definirei un ex-autosalone trasformato in ristopub. Come già mi successe a Luglio 2021, prima di un concerto al Legend Club di Milano, i diffusori audio del locale affidano ai Creedence Clearwater Revival il compito di  accompagnarmi al tavolo, facendo da perfetta colonna sonora alle prime birre ordinate. Fortunatamente i The Catechists non hanno ancora iniziato il concerto vero e proprio: riesco ancora a godermi gli ultimi minuti del soundcheck gustandomi in anteprima l’esecuzione di qualche brano, tra i quali riconosco “Dry Tears”, un singolo estratto dall’ultimo EP “Faded Away…Rust And Strings”.

Già dal soundcheck si evince come il terzetto abbia organizzato un acoustic live, senza l’appoggio delle chitarre distorte e dei suoni a metà tra il southern e l’hard rock presenti in tutti i loro precedenti dischi: mi riferisco al primo “Darkness Under Sunshine” datato 2011, al successivo “Time To Survive” uscito nel 2015 e al penultimo EP “Roots In The Sand”, risalente al 2018. La ‘virata in acustico’ è sicuramente dovuta alla necessità di promuovere il già citato “Faded Away…Rust And Strings”, lavoro interamente registrato con chitarre acustiche e che testimonia uno spostamento della band verso sonorità blues e country venate di atmosfere lievemente dark. Insisto con piacere su questa ‘sottile linea rossa’ di cupezza che attraversa la produzione dei The Catechists: evidentemente la militanza del cantante/chitarrista Italo ‘il Cardinale’ nei nostrani blacksters Black Flame in qualche modo si fa sentire. Come lo stesso Cardinale mi ha detto qualche minuto prima dell’esibizione, d’altronde, non mi devo far ingannare dalle apparenze: mi trovo di fronte a un manipolo di metallari DOC sotto mentite spoglie…ed ecco subito spiegata la cospicua presenza di altri metallari fra il pubblico, che poco per volta occupano i tavoli sistemati nell’area del PADDOCKAFE’ dedicata al palco e ai posti ‘in prima linea’. Il concerto può iniziare, nonostante la lieve raucedine che a quanto sembra ha colpito il cantante proprio in occasione della serata live…in ogni modo, nulla di grave: quella che può sembrare inizialmente una sfortuna non comporta nessuna grande incertezza nell’esecuzione vocale del Cardinale, il cui timbro grave viene paradossalmente arrochito e intensificato dall’indisposizione. Se già la musica dei The Catechists evoca distese sabbiose semi desertiche, la voce del cantante resa ancora più greve dalla raucedine non fa che aumentare questa sensazione, rendendo ancora più piacevole l’ascolto in acustico di un brano ‘classico’ come “The Devil’s House”, originariamente posto in apertura a “Time To Survive”. Appare subito evidente infatti come i brani pescati dai dischi precedenti, normalmente “elettrificati”, funzionino bene in acustico: sarà la dimensione live, ma anche una canzone piuttosto movimentata come “The Failure Of The World”, con il suo incedere in bilico tra l’heavy e il rock‘n’roll, in acustico riesce ad essere coinvolgente e danzereccia in modo inaspettato. Trovo infatti che la particolarità di questa sessione live sia proprio la rielaborazione acustica dei brani più “vecchi” del loro repertorio. Le canzoni del nuovo “Faded Away…Rust And Strings” vengono riprodotte più o meno nello stesso modo in cui suonano nel disco registrato in studio: tanto per dirne una, durante l’esecuzione di “They All Blame The Witch”, quarta traccia dell’ultimo EP, sento uscire dall’impianto audio del PADDOCKAFE’ gli stessi echi ‘sprigsteeniani’ che sentivo uscire dalla mia autoradio.

Ben diverso è invece ascoltare il rock ‘n’ roll di “Stay With Me”, ultimo brano di “Time To Survive”, o il duro stoner della tenebrosa  “Decadence”, terza traccia di “Darkness Under Sunshine”, senza i tipici suoni graffianti delle chitarre distorte. Non vedevo l’ora di scriverlo: le versioni acustiche di certi brani dei The Catechists, principalmente quelli più orientati verso il rock’n’roll, hanno tutte le carte in regola per riuscire a trasportare l’immaginazione del pubblico in uno sperduto paesino del West, magari nel bel mezzo di una festa danzante in stile Ritorno al Futuro 3 in cui i nostri Catechisti fanno da opening act per un concerto degli ZZ Top…anche se, considerando l’ombrosità che traspare da alcuni pezzi, sarebbe più indicato farli salire on-stage in orario notturno, come sembra inoltre suggerire la t-shirt indossata dal batterista, intitolata ad un famoso sito web dedicato all’Ornitologia.

Il primo concerto dei The Catechists a cui ho assistito si è rivelato una piacevole sorpresa: la gradevolezza dei brani dell’ultimo EP viene confermata dalla coda che rapidamente si forma davanti al tavolo del merch, mentre la trasformazione acustica di molte canzoni ha permesso di ascoltare la loro musica da un insolito punto di vista. Dopo aver salutato e ringraziato i componenti della band esco dal PADDOCKAFE’ soddisfatto, per una volta in pieno possesso delle mie facoltà uditive: uno dei vantaggi dei concerti in acustico è proprio l’assenza di quella fastidiosa mezza sordità causata dalla consueta overdose di decibel. Rimane la curiosità di partecipare ad un concerto dei The Catechists più tradizionale, soprattutto ora che li ho visti in acustico, per valutare l’effetto live della band a 360°, ma per ora mi accontento così: forza ragazzi, organizzate qualche data prima del prossimo lockdown!

FORMAZIONE:

Il Cardinale – voce, chitarra

Der Gonzo – basso

Peps – batteria

TRACKLIST

In This Darkness

Killing The Memories

The Devil’s House

The Window On The Back Side

The Failure Of The World

They All Blame The Witch

Stay With Me

Motherland

The Song Of Revenge

Decadence

I’m Here

Don’t Aim At My Head

Dry Tears

Following Your Engine

I’m So Blues