Live Report: The Warning+Conquer Divide @Magazzini Generali, Milano – 11/04/2024
Le immagini della serata nel photoreport curato da Michele Aldeghi.
E’ una splendida serata primaverile a fare da cornice alla prima data in assoluto delle The Warning in Italia, ulteriore ottimo auspicio dopo lo spostamento dal Legend ai più capienti Magazzini Generali e il successivo sold out dichiarato con parecchie settimane di anticipo. Tanta curiosità da parte nostra, quindi, e la consapevolezza di essere partecipi di un piccolo evento, tutto considerato.
Pubblico delle grandi occasioni, si intravede nel privé anche Claudio Trotta, boss della Barley Arts, anche se bisogna ribadire come i Magazzini Generali si confermino venue non ideale per i concerti, a causa dell’acustica mai perfetta e dalla pianta stretta e lunga. Nemmeno a dirlo, la sala è già strapiena a mezz’ora dall’inizio e sorge anche qualche dubbio sui livelli di sicurezza con un pienone del genere.
Il pubblico inizialmente appare abbastanza eterogeneo come età anagrafica, salvo poi rendersi conto che i numerosi cinquantenni presenti non sono realmente fan della band, ma generosi genitori che hanno accompagnato i figli adolescenti (e anche pre-adolescenti, in alcuni casi). Come estrazione, la platea appartiene al mondo alt-rock/modern metal (si notano t-shirt di Alter Bridge, SOAD, Metallica post ‘91…); più genericamente, un pubblico ascoltatore di Virgin Radio, per farla breve. Alta percentuale di sesso femminile (tra l’altro, per la prima volta in assoluto partecipiamo ad una serata dove sul palco non presenzierà nemmeno un maschietto) e un discreto gruppo di Latino-Americani o comunque Ispanofoni.
Conquer Divide
Per una volta, ci approcciamo alla band di apertura completamente all’oscuro della proposta a cui assisteremo. Le Conquer Divide sono un quintetto anglosassone (da USA, Gran Bretagna e Canada) che a caldo potrebbe essere definito come la versione teen delle Butcher Babies (che rimangono di un altro livello), oppure come la declinazione nu metal delle russe Tatu. Pensiamo di aver reso l’idea.
Le due cantanti saltellano sulla scena alternando parti in pulito e in growl o qualcosa che gli si avvicina, ci sono due chitarre (addirittura a 8 corde), ma manca il basso, anche se la sensazione è che ci siano parecchie parti registrate. Benché siano in giro da 10 anni circa, le composizioni suonano abbastanza scialbe e banali; nonostante ciò, vengono accolte con simpatia dal pubblico.
Fortunatamente hanno a disposizione solo mezz’ora, apparsa fin troppo lunga. Di fatto, rappresentano al 100% la Spotify generation, che può affermarsi solo attraverso qualche singolo azzeccato, perché, al di là della moda o dell’immagine, al momento sembrano mancare completamente la sostanza e le capacità per andare oltre ad una pagina Instagram ben curata o qualche reel su Tik Tok. Potrebbero essere “utili” per avvicinare qualche giovanissimo al rock/metal? Molto difficile, perché completamente prive di qualsiasi indole in tal senso. Passare oltre.
Conquer Divide setlist:
Atonement
Chemicals
Eyes Wide Shut
Paralyzed
System Failure
NEWHAEAVEN
Welcome2paradise
The Warning
Sono le 21.30 in punto quando le tre sorelle Villareal salgono sul palco dei Magazzini Generali. Fa specie pensare che le tre giovani ragazze (appena 24 anni la più grande, Daniela alla chitarra e voce) siano già in giro praticamente da una decina d’anni, sostanzialmente dalla pre-adolecenza. E nessun talent show, nessun fenomeno mediatico istantaneo, tantissima gavetta e anni di musica suonata e vissuta da artiste indipendenti. Sicuramente aiutate dal passaparola della rete e da strumenti di promozione moderni (leggasi campagne di fundraising), la loro rimane però una crescita assolutamente organica. E’ quindi tanta la voglia di osservare e ascoltare le The Warning dal vivo e di provare a percepirne la vera sostanza dietro tanto hype e le ottime impressioni lasciate dalle prove in studio.
Certo, inizialmente la sensazione è quella di assistere al concerto di una teen band (cartelloni, fasce personalizzate, gadget assortiti), ma subito ci si dimentica del contorno, perché la prestazione si rivela immediatamente in tutta la sua esplosività. Prima cosa, Daniela, Paulina (batteria) e Alejandra (basso) sanno suonare. Eccome se sanno suonare. Non solo, le prime due si dividono spesso e volentieri le lead vocals, ma tutte e tre sono pivotali, in un certo senso. Daniela come frontwoman, Paulina perché veramente esplosiva (“The drummer kicks maximum ass!” – cit. Kirk Hammett) e Alejandra dotata di elevato carisma nonostante i soli vent’anni di vita sulle spalle. Pochi i virtuosismi, ma anche tantissima sostanza e un’indole rock veramente innata. Detonanti fin dall’inizio dello show, inanellando hit dopo hit, quasi cattive in “Dust To Dust”, dove viene fuori tutta la loro verve hard’n’heavy, lontano mille miglia dalle produzioni patinate.
Ancora in “Survive” le due sorelle più grandi si dividono alle grandi le parti vocali ed è pazzesca Daniela su “The Error”, un vero e proprio concentrato di energia, dove si percepisce addirittura l’influenza dei Metallica “moderni”.
A turno acclamate dal pubblico, sanno già tenere il palco benissimo, con tutto lo spazio che la formazione a tre permette. Tanta personalità, quindi (non stupisce che alla firma del contratto con la major Lava Records non derogarono dalla richiesta di poter mantenere il totale controllo creativo della propria musica) e una scaletta dove ogni pezzo potrebbe essere un potenziale singolo. Non solo, anche i brani estratti dall’album in uscita a Giugno (“Keep Me Fed”) lasciano davvero ottimi presuposti. Ultimo elemento, ma non in ordine di importanza, l’essere multiculturali al 100%: la maggior parte dei pezzi è in Inglese, ma decisamente non di scarso livello e quando passano alla lingua madre, il fascino cresce ancora di più. “Martirio” e “Narcisista”, posti a fine scaletta, sono sanguigni, come solo il rock ispanico sa essere.
Tutti i dubbi che avevamo all’inizio sono stati spazzati via in pochi minuti: temevamo l’effetto Disney Club, ma siamo stati travolti dalla dimostrazione di forza di una band veramente pronta al grande balzo.
Il rock ha un futuro radioso, se è quello prospettato dalle The Warning!
The Warning setilist:
S!ck
Z
Choke
Qué Más Quieres
Dust to Dust
Dull Knives (Cut Better)
More
Money
Survive
Automatic Sun
Error
Disciple
Hell You Call a Dream
Martirio
Narcisista
Evolve
Vittorio Cafiero