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Live Report: Ville Valo + Kaelan Mikla @ Alcatraz, Milano – 02/03/2023

Di Francesca De Toma - 4 Marzo 2023 - 9:51
Live Report: Ville Valo + Kaelan Mikla @ Alcatraz, Milano – 02/03/2023

Live Report: Ville Valo + Kaelan Mikla @ Alcatraz, Milano – 02/03/2023
a cura di Franka De Toma

 

 

Quello che per tanti è un normale giovedì sera, per alcuni è un pellegrinaggio per riunirsi ad un evento di culto: il ritorno sulle scene di Ville Valo, ex frontman della band finlandese HIM, che in Italia fa tappa all’Alcatraz di Milano. Ed in tanti, da ogni regione, sono accorsi per godersi ancora una volta canzoni celebri e nostalgiche e anche per la curiosità di vedere come se la passa il misterioso artista scandinavo che nel “Neon Noir tour” propone i suoi nuovi brani tratti dall’omonimo album e ovviamente i pezzi classici degli HIM che tutti i fan vogliono sentire. Noi di TrueMetal ve lo raccontiamo!

Kaelan Mikla

L’opening act è puntualissimo e affidato ad una combo molto particolare: Kaelan Mikla è un progetto alternative tutto al femminile proveniente dall’Islanda e avvolgono i primi arrivati in un’atmosfera surreale e a tratti gotica. L’aspetto visivo è di grande impatto e quasi surclassa quello sonoro, più difficile da cogliere, dato che il genere delle musiciste spazia da un post-punk molto sintentico alla dark wave più ottantiana, passando per il folk islandese. Nel complesso alcuni brani sembrano più litanie e preghiere mistiche. Forse non la scelta più azzeccata per un pubblico affamato di melodie orecchiabili e radiofoniche, sebbene si mostri curioso al mood etereo delle Kaelan Mikla e in tanti sono intenti a riprendere la performance. Lo show è breve e lascia un’alone di calma e quasi relax sul pubblico che pazientemente aspetta il proprio beniamino.

Kaelan Mikla

Ville Valo

Cambio palco di rito e nel frattempo l’Alcatraz diventa gremito, tutti che si cercano un posto nella venue da cui osservare incantati il palco, quasi dei fedeli prima di un rituale. E l’attesa non dura molto: Ville Valo, accompagnato dalla sua band per questo tour, arriva sul palco quatto come un gatto, la sua riconoscibilissima silhouette esile si staglia scura sullo sfondo di luci colorate.

Si parte con “Echolocate your Love”, canzone che apre anche il disco “Neon Noir”. Pur mantenendo molto dello stile tipicamente HIM, si distingue per un sound più oscuro e lento e meno rock. Attacca subito un classicone come “The Funeral of Hearts” e ogni presente salta e canta come se fosse il 2003, quando i tempi erano più semplici e ci si sentiva alternativi e ribelli con trucco nero e canzoni che parlavano di amore e morte. Praticamente tutto ciò su cui si è basata la prolifica carriera degli HIM.

La scaletta è un po’ ruffiana, ma alterna sapientemente per ogni nuovo pezzo del disco solista di Valo, un brano famoso degli HIM e si rivela un’ottima scelta perché l’attenzione ed entusiasmo del pubblico vengono mantenuti costanti, senza riempitivi. Il brano title-track di disco e tour spicca decisamente tra le nuove canzoni per i cori più coinvolgenti e quel sapore dolceamaro che tanto apprezzano i fan del “Love Metal”, genere legato alla combo finlandese che è stato pioniere appunto delle atmosfere gotiche e sound rock unito a lyrics struggenti.

La scelta dei brani degli HIM proposti in scaletta è una carrellata dei vari album più amati, da una più recente “Wings of a Butterfly” ad una più datata “When Love and Death embrace”, passando per l’inno ufficiale “Join me in Death”. La reazione dei presenti è sempre la medesima: salti, urla, telefoni in alto a riprendere questi attimi in cui il tempo sembra tornare indietro.

Tanto entusiasmo mostrato anche sui nuovi brani, cantanti con trasporto dal pubblico ma anche da Ville Valo, che nonostante la fama da rocker maledetto, sul palco appare sorridente ed in forma ed interagisce con il pubblico molto di più rispetto all’ultima volta – sempre all’Alcatraz – per il tour d’addio con la band.

La chiusura è affidata a “Soul of Fire” e “Poison Girl”, per il filone nostalgia, mentre per quello della novità a “Salute the Sanguine” e “Saturnine Saturnalia”, che tirano le somme di una setlist di ben 18 brani, eseguiti senza sbavature e senza fronzoli, un fan service a tutti gli effetti che lascia un chiacchiericcio frizzante dei presenti a fine concerto mentre si apprestano ad avviarsi all’uscita, un eco di voci e ricordi legati ed uniti da un cantante e da un genere che ha fatto scuola e storia in un decennio decisamente prolifico e felice sia per i musicisti, sia i fan che la scena tutta e che guardiamo con una certa nostalgia.

VILLE VALO Setlist:
  1. Echolocate your Love
  2. The Funeral of Hearts
  3. Neon Noir
  4. Right here in my arms
  5. Loveletting
  6. Buried alive by Love
  7. In Trenodia
  8. Wings of a Butterfly
  9. Heartful of Ghosts
  10. Join me in Death
  11. The Foreverlost
  12. The Kiss of Dawn
  13. Runa way from the Sun
  14. When Love and Death embrace
  15. Soul of Fire
  16. Salute the Sanguine
  17. Poison Girl
  18. Saturnine Saturnalia

Ville Valo