Vario

Lo Staff di Truemetal: Alessandro ”Zac” Zaccarini

Di Alberto Fittarelli - 20 Febbraio 2005 - 0:00
Lo Staff di Truemetal: Alessandro ”Zac” Zaccarini

Intervista di Alberto “Hellbound” Fittarelli
Azione di disturbo di Paola Bonizzato

E’ giunto il momento di indagare nella vita del redattore più
folkeggiante del pianeta TrueMetal, questo misterioso Alessandro “Zac”
Zaccarini che ci svelerà tutto quello che i suoI numerosI fans vogliono sapere,
e per cui tartassano di lettere le rubriche di Susanna Agnelli, Giuliano Ferrara
e Topo Gigio su riviste varie.
Al trollico bolognese la parola, mandate a letto i bambini e preparate i sali
per gli anziani.

Hellbound: Zac, un nome, un troll. E’ ora di
svelare
finalmente la verità, quando hai scoperto di essere un sosia di
quest’uomo?

La prima volta che
mi sono specchiato in una pozzanghera fuori dalla mia caverna. Uargh!

Paola: Puoi spiegare ai nostri lettori chi
è il Rivfader e aggiornarci sul come
procede la tua ricerca di tale mitico personaggio nordico?

Il Rivfader è una
creatura della mitologia pagana scandinava, una sorta di grosso
troll-albero che
si aggira zitto zitto quatto quatto nei boschi pronto a scazzottare
qualche
cristiano curioso. Detta in maniera molto semplicistica rappresenta la
forza
della natura. Diciamo che è una sorta di Bud Spencer del
paganesimo…
ahahahaha.

Purtroppo non posso
svelarti nulla sulla ricerca, noi dell’equipe siamo molto riservati
riguardo
ai nostri progressi.

Paola: Ho assistito personalmente a una tua
spedizione,
ma del Rivfader neanche l’ombra…

Bhè ovvio: era
notte e gli alberi, i neri custodi tra cui ‘i segreti delle battaglie
sono
celati’ (cit), coprivano quel poco di luna che c’era.

Comunque è vero,
qualche mese or sono, guidati dal prode caporedattore black Daniele
‘Fenrir’
Balestrieri, abbiamo provato a rintracciarlo per i boschi della
Norvegia.
Volevamo portare al RivFader i nostri omaggi, ma la missione non ha
avuto buon
esito: al massimo abbiamo visto qualche sami accampato sulla neve.
Forse
percepiva la tua powerellosità e ne era intimidito.

Paola: ora che ci hai detto questo… Non ci
vorrai mica
far credere che tu credi veramente in una simile favola per bambini?

E tu non vorrai mica far credere che sai gestire
le
ripetizioni in una frase? Ahahah!
Direi di no, però mi piace
un sacco. Comunque conosco tanta gente che crede a peggio, e qui mi
auto-censuro.
Ehm dicevamo?

Hellbound: tornando a cose serie, nei migliori
siti di
gossip e su Pettegolezzo 3000 (noto settimanale da parrucchiere), tra
una foto
della Arcuri e una confessione di Bettarini, si spiega nei dettagli
come tu
abbia sfruttato i sentimenti di membri dello staff nei tuoi confronti
per
entrare in questa congrega super-elitaria: spiegaci meglio com’è
successo.

Durante la mia
adolescenza ho rivestito per alcuni mesi il ruolo di selezionatore
della squadra
femminile di abbronzatura integrale della Repubblica Ceca. Si tratta di
un mondo
molto complesso, pieno di soddisfazioni (soprattutto orali) ma anche di
sacrifici e sforzi (non solo lombari). Durante un interessantissimo
clinic su
‘Le metodologie di inclinazione delle sedie a sdraio durante le
sessioni
estive’ ho conosciuto un certo Matteo Bovio (alias TruzzKiller). Lui
faceva il
massaggiatore della squadra maschile del Kenya (cha avranno da
abbronzarsi
poi…?). Questo simpatico figuro mi ha parlato di questo progetto
chiamato
TrueMetal e ne sono rimasto affascinato (del progetto) fin da subito.
Così mi
sono avvicinato a questo mondo, e ho scoperto di avere un notevole
charme su un
ragazzo dello staff (di cui non faccio il nome, dico solo che è
caporedattore
death). Sfruttando questo inaspettato sex-appeal mi sono addentrato
più a fondo
nella questione (se ci leggete dei doppi sensi siete dei maniaci… io lo
sono)
salvo per poi innamorarmi di lui pur restando etero-praticante: una
sorta di
legame platonico ed empatico giocato su sguardi ed emozioni
clandestine, ahr ahr.
In seguito ho avuto un paio di colloqui, ho comprato una Peugeot 206
alla
caporedattrice power e così mi ritrovo a scrivere sproloqui
insensati su
cavalli con otto gambe, giovani disadattati, satanisti che scapocciano
ai
concerti etc etc

Facendo un attimino
il serio, ma veloce eh, prima che mi escano le pustole gialle come
l’ultima
volta: la Paola, che oggi con piacere ritrovo qui come elemento di
disturbo, un
giorno mi chiese “perché non diventi redattore di TrueMetal?”
così ebbi un
mini-colloquio con il vice-direttore del sito (Mauro, che ringrazio e
di cui
spero aver ripagato la fiducia ricevuta) ed eccomi qui.

Hellbound: iniziamo ora un fuoco di fila sulle
foto che
ti riguardano. Prima di tutto: puoi finalmente svelarci come hai fatto
a cuccare
Hansi dei Blind Guardian mentre comprava gli ingredienti per la trippa
con le
cozze, come mostri nella foto che hai in firma?

Guarda, ancora oggi cosa contenga quella sportina
è per me
un dilemma ancestrale è irrisoluto, però dato che eravamo
nella via che porta
al mercato non escludo la teoria gastronomica.

La foto è stata scattata nel centro di una
ridente località
della Germania chiamata Coburg, una cittadina della Franconia
settentrionale
ricca di tradizioni e artisticamente molto valida. Dopo esser stata per
molto
tempo sotto i domini dei duchi di Sassonia e centro di incontro della
più
nobile aristocrazia europea, nel 1920, con un plebiscito, Coburg
è passata alla
Baviera. Bellissimi il castello e la fortezza, risalente all’XI secolo
dove
trovò rifugio anche Martin Lutero. È una spettacolare
costruzione, mai
conquistata a mano armata, che custodisce meraviglie artistiche,
rimessa auto,
contatore indipendente, terrazze panoramiche e ampio giardino. Libera
subito.

Durante i giorni del Blind Guardian festival, nel
2003,
giravo tranquillamente per il centro di Coburg mangiando fragole e
bevendo birra
quando ho incontrato il buon Hansi immerso nella passeggiata mattutina.
Così
non mi sono lasciato perdere l’occasione di fare quattro chiacchere, un
paio
di foto e ovviamente anche un po’ il cretino.. ahaha. Di tutto il
Zac-Archivio
è la foto a cui forse tengo di più, perché
è la più spontanea e
inaspettata.

Paola: Guarda questa immagine:



Non ti sembra che Tako (il Labrador)
sia leggermente traumatizzato dalla tua
performance?

Ahahaha
bastardiiiii!!! Per il belato della malignità ovina e lanosa,
questa foto era
dannatamente riservata!!! Comunque io non parlerei di trauma: si tratta
di una
tecnica per la formazione del controllo delle personalità e
della realtà. In
pratica con questa ingegnosa e sofisticata pratica il cane riconosce,
tramite i
suoi sensi, che di fronte non ha l’uomo lupo ma il suo padrone. Una
cosa
simile a quella che si fa con i bambini intorno al sesto mese di vita…

Ve la siete bevuta?

No eh… vabè ma a
voi non capita mai di esagerare con l’alcol? (domanda retorica visto
che ho
constatato di persona come, soprattutto TU Paola, siete in grado di
ridurvi)

Hellbound: e infine: trovo splendida la foto
che hai
scelto di utilizzare per la tua scheda
personale
. Ma non pensi che mostrare solo le tue zampe sia una
scelta un po’
troppo grim? E chi è quel losco figuro di nero vestito che
abbracci?!?

Effettivamente ammetto essere stata una soluzione
decisamente grim e audace, oltre che un notevole artifizio basato
sull’ambiguità comunicativa. La scelta però non è
stata solo mia: in quel
periodo ero immerso in una torbida e morbosa relazione con la mia
estetista e,
essendo sotto col pagamento di qualche seduta, ho accettato di optare
per questa
foto a scopo pubblicitario in cambio delle sue prestazioni (siete i
soliti
maniaci). Se guardate le mani nel dettaglio vedrete che la cara
fanciulla ha
fatto proprio un buon lavoro. Oggi quella storia è finita, e lei
se ne è
andata portandosi via il suo acquario di salmoni (vuoto).

Il losco figuro non ho idea di chi possa essere.
Ovviamente
non è l’estetista! Me lo sono ritrovato lì mentre
visitavo una fabbrica di
birra a Tromsø (Norvegia).

Paola: passerai alla storia come fan sfegatato
dei Blind
Guardian… Quantificaci questa tua passione per la band tedesca:
quanti
chilometri hai macinato per poterli vedere dal vivo? A quanti loro
concerti hai
assistito? Quanti album hai e in quante versioni? Quante volte hai
scritto
distrattamente il loro monicker sul tuo diario mentre eri assorto nei
tuoi
pensieri? Quanti altri tatuaggi ispirati ai Blind hai intenzione di
farti?
Quanti loro autografi hai? (Se riesci a fare dei grafici a torta con
tutti i
numeri è meglio).

Tortaaaaaaaaaaa………

*bavetta alla Homer*

Paola: e ora è il momento della macchina
della verità:
che tipo di musica ascoltavi prima di scoprire il metal?

In giovane età, i
fabbri ferrai che maggiormente mi hanno forgiato sotto i colpi ben
assestati
delle loro produzioni, sono stati sicuramente, oltre agli autori di
musica
classica per la quale fino ai 12-13 andavo assai ghiotto, Elio e le
Storie Tese
e i Queen. Questi due gruppi sposavano e riproponevano in musica due
dei miei
tratti fondamentali: la genialità e l’eclettismo (modesto eh?
ahahahaha)

In verità ho
ascoltato molto, dai vinili dei Queen, di David Bowie e dei Kansas che
portava a
casa mio padre dalla radio (libera) in cui “lavorava”, alla robaccia
che
passava la radio (commerciale) di cui in età adolescenziale sono
stato un
grande consumatore. Porcherie o meno ho sempre amato ascoltare
tantissima
musica.

Paola: quanti 33/45 giri classificabili come
“fols”
hai in casa? (Ti aiuto: per fols intendo dance, techno, hip-hop,
disco…) (Non
mentire!)

Tanti, e li ascolto
ancora oggi con continuità e con piacere. Molti panorami
musicali al di fuori
del metal hanno dato alla luce tantissimi ottimi lavori, meritevoli di
essere
ascoltati e degni di comparire nella discoteca di chi dice di amare la
musica.
Ho sempre detestato generi come l’hip hop, la techno, la house e merda
simile,
ma per quanto riguarda folk, country, blues, pop, punk-rock festaiolo,
disco
(nei ‘70/’80 quando ancora era suonata), rock, italiana… a casa mia
dimorano fior fior di folsate. E ne vado pure fiero!

Hellbound: confermi quindi che il tuo motto
è e resta “Noi
siamo energia pura…duple’ paura!!!”
?

Mh?

Duplo? Approccio dentale?
Maledetto sia il tizio che tedia le mie serate al cinema con quella
esecrabile
pubblicità!

Dee jay, dee jay, dee jay parade UNZ!

Paola: hai un diario segreto?!?

Ahahah ma che cazzo
di domanda è??? Si può dire “cazzo” vero? Ah cazzo
figata! Diciamo che io
sono il diario di me stesso. È un sacco multimediale come
diario. Ha dei pro e
dei contro: per esempio non tutte
le pagine restano intatte, ma non rischi nemmeno di strappare certe
pagine per
poi pentirtene… in più non devo nemmeno fare la fatica di
scrivere e
aggiornarlo tutti i giorni e non basta entrare di nascosto frugando nei
cassetti
per leggerlo…
Che risposta romantica che ho dato. Quasi quasi appassisco qui,
crogiolandomi
nella mera esistenza fine a se stessa. Ma che cazzo sto dicendo?!?
Ahaha che
bello scoprire che si può dire cazzo, se avessi un diario
segreto andrei subito
ad annotare questa gaia novella!

Hellbound: me lo fai leggere? :***

Prima impara a
leggere l’anelito di questi occhi: messaggeri luccicanti di un cuore
che
agonizza per la bramosia di possederti :***

Paola: visto che sei sempre abbastanza elitario
e
controcorrente, in perfetto stile Grinch, voglio farti un paio di
domande
classiche.

Qual è il primo disco metal che hai acquistato?

Blind Guardian –
Somewhere Far Beyond.
Come contenuto extra ti
dico anche quello non metal: Michael Jackson –
Dangerous.

Paola: Sei mai stato rapito dagli alieni?

Per ora no, ma
dovrei avere un appuntamento per la settimana prossima.

Hellbound: ti piacciono i fiori? Faresti il
fiorista?
Senti le voci di notte? [si ringrazia l’Esercito Italiano per le
domande]

Alcuni sì, alcuni
no, altri forse.

Solo il 14 febbraio e l’8
marzo. Per il resto no, che già sono allergico alle graminacee:
ci manca solo
che andiamo a peggiorare le cose…

No, fortunatamente abito lontano
dal centro e da luoghi rumorosi.

Hellbound: chiudiamo con un proclama: vuoi tu,
Zac,
conquistare il mondo con la tua demential rock band, i Beer Gees?

Ma quali
demenziali?!? Noi facciamo ‘Alcholic Hard Rock’. Certo spingiamo un po’
la
mano sull’attitudine e i sani vecchi valori… ma non siamo demenziali:
semplicemente incarniamo lo spirito più puro e goliardico del
rock, siamo gli
Ac/Dc del nuovo millennio!

Tu, matusa dell’estremo, non
puoi capire, ahaha.

Hellbound: Vuoi tu fare miliardi su miliardi,
abbandonare l’élite e fuggire con me alle Baham…OPS!

Corro subito a
comprare un costume da bagno nuovo… (però preferirei un posto
freddo)

Hellbound: grazie per la cortesia e la
disponibilità,
ti mando via mail le coordinate bancarie per il bonifico.

Sì sì che ho
giusto un paio di azioni della Parmalat e della Cirio da sbolognare…
vvtttttb.