Lo Staff di Truemetal: Matteo Lavazza
Nuova intervista ad un membro dello staff di Truemetal: questa volta tocca a Matteo Lavazza rispondere alle domande di Vincenzo Ferrara. Buona lettura.
Enzo: bene, vediamo un po, domanda standard, quando e come sei entrato in contatto con la realtà di Truemetal.it?
Matteo: ho conosciuto Truemetal tramite l’Aureo Direttore Keledan, che incontravo sempre a distribuire volantini a tutti i concerti. dopo un po’ abbiamo fatto amicizia e al Gods of Metal del 2002 lui ha proposto alla mia ex ragazza di entrare in redazione, lei ha rifiutato e allora si è dovuto accontentare di me! In realtà io non conoscevo il sito per il semplice motivo che non sono mai stato un frequentatore assiduo di internet, ho conosciuto questa realtà in seguito al mio ingresso su Truemetal.it.
Enzo: mmmh il tuo nick è sicuramente tra i più originali tra tutti quelli presenti su Truemetal, da dove deriva?
Matteo: deriva dalla mia insana passione per il caffè! Ehehe, no in realtà non sopporto il caffè! Ho tenuto il mio nome semplicemente perchè non sapevo nemmeno che su internet si usassero dei nickname, quando Keledan mi chiese quale avrei voluto usare io rimasi perplesso e risposi semplicemente “che ne so! metti il mio nome e va bene così”. Dopo qualche tempo mi accorsi di aver fatto una scelta quantomeno inusuale, ma alla fin fine ancora adesso non saprei che altro nome usare.
Enzo: è vera la leggenda secondo la quale, gestisci (anche se non ti piace il caffè) l’omonima azienda Lavazza garantendo il continuo afflusso di fondi che tiene in vita Truemetal?
Matteo: ahahahah, se veramente fossi nel ramo ricco dei Lavazza mi comprerei direttamente i gruppi e li farei suonare a casa mia, altro che prendere i cd! E ovviamente li obbligherei a suonare solo ed esclusivamente con le magliette di TM!
Enzo: come è avvenuto con gli Exciter alla scorsa edizione del Tradate d’altronde… com’è stata vissuta questa emozione da parte tua?
Matteo: per il fatto che il bassista degli Exciter abbia suonato con la nostra maglietta bisogna ringraziare Arcangelo De Ieso, un nostro grande amico, nonchè amico della band. lui ha chiesto ai ragazzi canadesi se potevano suonare con la nostra maglietta e loro hanno accettato senza problemi, ho solo dovuto tagliare via le maniche. Ti assicuro che vedere un musicista di quel calibro sul palco di un grande festival con la nostra maglietta mi ha decisamente emozionato. E’ stata una soddisfazione davvero grande a livello personale, mi ha fatto capire che da piccoli siamo diventati davvero grandi, il che è una soddisfazione personale che ha pochi eguali.
Enzo: segui riviste cartacee o altre webzine? In caso affermativo, quale tra queste ritieni maggiormente valida?
Matteo: ho smesso di comprare riviste da un po di tempo ormai. Onestamente come webzine non conosco molto, come ho detto prima non sono proprio un maniaco di Internet. Ti posso dire che mi piace molto la nuova rivista fondata da ex giornalisti di Rock Hard, cioè Metal Maniacs, conosco molti dei ragazzi che ci scrivono e soprattutto la loro competenza, così come ogni tanto leggo con piacere RocK Hard, ma non seguo molto assiduamente altre webzine, quindi sarei ingiusto e scoretto se provassi a dare un giudizio su di loro. Io posso solo augurare tante soddisfazioni e tanto divertimento a chi si cimenta in simili imprese, visto che ormai so le difficoltà che si incontrano facendo certe cose.
Enzo: da caporedattore della sezione Thrash Metal di Truemetal.it i tuoi gusti musicali dovrebbero essere abbastanza chiari, quali sono le tue 5 band rpeferite di sempre?
Matteo: durissima domanda! Di sicuro ti dico i Manowar, mia grande passione da sempre. Poi ti dico i Metallica, quelli veri fino ad And Justice for All, gli Overkill, i Sodom, I Motorhead, gli Anthrax fino a Persistence, i Megadeth storici, e altre mille band, stilare classifiche di questo genere è sempre molto difficile per me…
Enzo: si dice che tu sia un grandissimo collezionista proprio dei lavori dei Manowar, da dove deriva questa innata passione pe la band americana, e quanto materiale possiedi di loro?
Matteo: da dove deriva non lo so, so solo che dopo aver preso Fighting the World nel 1988 hanno rivestito per un ruolo molto importante a livello musicale. Di loro tra bootleg e varie edizioni e stampe diverse dei loro dischi avrò un centinaio di pezzi circa, però sono sempre alla ricerca di qualcosa che mi manca. Dei manowar adoro l’attitudine senza compromessi è proprio come dire ” se vi andiamo bene ok, se no fanculo, non ci interessa”, il che è anche un po’ come affronto io la vita.
Enzo: Figthing The World… cosa rispondi a tutti quei ragazzi che accusano (su strampalatissime basi musicali dettate da chissà quali trend) questo disco di essere “commerciale”? Cosa vuol dire per te la parola “commerciale” nella musica?
Matteo: innanzi tutto bisogna proprio chiarire cosa si intende con “commerciale”. Io dico che chiunque faccia un disco e lo mette in vendita diventa automaticamente commerciale. Poi ci sono band che cambiano genere solo ed esclusivamente per cercare di vendere 4 dischi in più, ma quello è un altro discorso, si entra nella coerenza personale. FTW è sicuramente un disco più accessibile di altri nella discografia dei Manowar, ma ricordo che nel testo di Blow Your Speakers invitano a mandare lettere bomba ad MTV, il che non mi sembra una mossa commerciale… In genere non mi piace quando si guarda alla musica o a dei gruppi come ad una religione e alle sue divinità. La musica è soprattutto divertimento, quindi se un gruppo mi piace, mi diverte e mi fa provare delle emzioni non penso se è commerciale o meno, oggi ci si fanno veramente troppi problemi, bisognerebbe vivere a mio parere la musica per quello che è, cioè come una valvola di sfogo, una cosa che ci fa stare bene e ci rilassa, senza porsi chissà quali problemi.
Enzo: giustissimo… dall’alto della tua esperienza da caporedattore di Truemetal ti sarai fatto un’attenta visuale (che potrebbe esser utile a molti lettori) della scena metal italiana. Cosa ne pensi a riguardo?
Matteo: secondo me ci sono dei gruppi veramnte molto validi! Per farti un esempio potrei citare i Gunfire, le Merendine Atomiche o altri 100! I gruppi bravi li abbiamo, però per mille motivi non riescono a sfondare qui da noi. ccedo che molto derivi dal fatto che la gente preferisca seguire quei pochi gruppi che vengono spinti a livello pubblicitario e i cui lavori si possano reperire ovunque, mi sembra che la gente, i metallari, abbiano perso la voglia di cercare gruppi nuovi, e che tutti si accointentino di ascoltare quello che gli viene spiattellato in faccia, senza scomodarsi troppo. Questo secondo me è un fatto davvero gravissimo per tutta la scena, che una volta traeva la sua linfa vitale proprio dall’underground. Io vedo un sacco di ottimi gruppi Thrash, molti dei quali italiani snobbati, con gente che preferisce andare a cercare dischi mediocri di mediocri gruppi degli anni 80 soLo perchè li considera di culto, questo a mio parere porta ad un inevitabile mancanza dei giusti ricambi generazionali.
Enzo: penso tu ora debba andar via, un ultimo saluto ai nostri lettori…
Matteo: che vi devo dire….vi voglio bene amici!!!!!! Senza il vostro affetto questo sito non esisterebbe più da tempo, io posso solo cercare di fare del mio meglio per ripagarvi di tutto questo. Vi assicuro che senza la passione che muove ognuno di noi, e senza una risposta così incredibile da parte vostra, sarebbe impossibile far andare avanti una realtà come Truemetal!