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Lo Staff di Truemetal: Vincenzo Ferrara

Di - 18 Luglio 2005 - 15:19
Lo Staff di Truemetal: Vincenzo Ferrara

CLASH OF THE DEFENDERS: Steven Rich intervista lo storico caporedattore “heavy” di TM Vincenzo Ferrara. Fuoco alle polveri!

Allora Enzo, cominciamo subito con l’amarcord: come sei diventato metallaro.
Metallaro lo sono diventato verso i 17 anni, per poi smettere di esserlo in età più matura…preferirei definirmi “grandissimo appassionato di Heavy Metal”. Tutto qui. Per me la parola “metallaro” è indice di una “classizzazione”. Noto sempre più spesso che molti ragazzi che ascoltano Metal tendano ad “elitarizzarsi”, tendono a definirsi “metallari” come se appartenessero ad una specie di casta superiore detentrice dei segreti della musica. Ritengo ridicolo creare “un’elite” basandosi su un’espressione artistica (in questo caso, la musica).

La più grossa soddisfazione da quando sei su TM e la più grossa delusione.
Aver conosciuto numerose rock star dal vivo, non che sia motivo di vanto per me, ma è stato bello conoscere gli uomini che hanno popolato, con la loro musica, numerosi momenti della propria vita.
Delusioni? Aver conosciuto molto meglio l’ambiente “metallaro” di un certo livello, delusione quasi totale.

Scimmiottando una domanda fatta a un altro nostro collega in passato, dai un tuo giudizio a ognuno dei membri di TM.
Sono tutti il massimo della serietà, della competenza e della rottura di coglioni. =)

Il disco da te più sopravvalutato e quello più sottovalutato.
Mha, in entrambi i casi ve ne sarebbero molti. Eviterei di nominare dischi sopravvalutati in quanto il settore ne è pieno (anche a livello “cult-uderground”) mentre per i dischi sottovalutati, seppur anche qui ne è pieno il campo, mi premerebbe, ora come ora, citare tutti quegli album alla “Innocence Is No Excuse” (Saxon), “Eat The Heat” (Accept) ecc…che vengono snobbati sistematicamente dai metallari nel 90% dei casi, non per i loro gusti musicali (cosa che sarebbe rispettabile), ma per il classico “sentito dire”, per una sorta di “trend”, di accodarsi ottusamente alla massa. Episodio a caso: un mio amico metallaro diceva sempre che i primi dei Saxon erano bellissimi e Innocence is No Excuse era una cagata commerciale (?), la classica e tipica affermazione. Una volta in auto, con lui presente, feci partire in autoradio la splendida “Rockin’ Again” e gli chiesi “sai da quale album è tratto sto pezzo?” e lui rispose “no”. Quanti di voi che criticano questi dischi avrebbero risposto di si? Esame di coscienza.

Dammi un tuo giudizio sull’editoria HM sul web e su carta in Italia.
I giornali ho smesso di comprarli da tempo, li trovo, sempre più spesso,  poco competitivi rispetto ad una webzine come Truemetal, anche dal punto di vista professionale. Ho conosciuto membri di “blasonate” riviste cartacee incapaci di articolare un minimo discorso sensato. Spesso vengono scritte idiozie e per giunta molto spesso vengono scritte male. Mi fu proposto anche a me, ma rifiutai. Non voglio immischiarmi in cose professionali, tutto ciò per me sarà sempre un hobby, una sana passione, come ne ho tante.
Riguardo all’editoria web…no comment. A parte Truemetal, EUTK e qualche altra zine minore (una volta c’era Hammerblow, una volta) il resto va dal mediocre allo scandaloso. Disinformazione, mancanza di cultura, portali messi su solo al fine di chiedere i promo…ragazzi ne so abbastanza per affermare che è tutto un mezzo scandalo, si prendono le cose troppo sul serio…mha…ragazzi sveglia, è tutto un grande gioco.

Giudizio sulle seguenti HM band:
OMEN:
Barbaricamente epici.
VIRGIN STEELE: Dove la musica si tinge d’immenso.
SAXON: Pur riconoscendone l’incredibile ed indiscutibile importanza storica non amo molto i loro primi dischi. Ma una band che ha partorito il capolavoro “Innocence is No Excuse” non può essere che grande.
HEAVY LOAD: Tra le più grandi Epic Metal band degli anni 80 in Europa (non che ve ne fossero molte, Epic Metal s’intende).
MANILLA ROAD: La musica che “paganamente” accarezza il mito selvaggio.
ANVIL: Bravicchi.
VENOM: Scandalosi.
DOKKEN: La classe non è acqua ed i Dokken erano lì a dimostrare questo piccolo concetto.
EXCITER: La storia dell’US Heavy Metal fa una tappa obbligata, quella tappa si chiama Exciter (Speed Metal at its best!).
THOR: Anche se non molto conosciuto oggigiorno, alcuni suoi comportamenti furono l’emblema di un certo modo di intendere la musica  Heavy (la sua teatralità, mista alla grezza potenza della sua musica e dei suoi muscoli era una perfetta sintesi dell’Heavy Metal più grezzo ed eroico).

HM classico, power, epic, speed, old thrash: insomma il nostro pane… cosa pensi delle altre branchie dell’HM? (death, grind, black, nu, stoner, etc.)
Non lo so, non le ho mai ascoltate con interesse, non mi piacciono, non rispecchiano i miei gusti musicali. Roba troppo violenta, troppo cattiva, musicalmente anni luce da quel minimo di standardizzato raffinamento che permette ad un determinato sound di entrare nelle mie preferenze musicali. Ci vuole un minimo di classe per suonare, bisogna avere classe anche nel creare ritmi violenti, bisogna avere precisione nel creare riff vincenti. I riff dei Vicious Rumors erano precisi, i Metal Church avevano classe da vendere mentre i Dokken erano un gruppo di classe (e così via)…le band appartenenti alle altre correnti che tu hai citato non so effettivamente che tipo di classe abbiano, sicuramente ne avranno, ma non per i miei opinabili gusti personali, sia ben chiaro.

Cosa differenzia per te una webzine da un giornale? Dove sarà il futuro? E qual è la ricetta vincente di Truemetal?
Il punto è questo. Internet offre una dimensione in più a quella del giornale, una dimensione tanto importante che non può essere sottovalutata in nessun modo, questa dimensione prende il nome di “interattività”, che, nel caso di TrueMetal.it, è alla base stessa del portale e del suo successo. Finisce il tempo della semplice lettura, comincia l’era della comunicazione intensiva, dell’opinione personale portata ai massimi livelli dalla tecnologia messa a disposizione dal sito. Ed è proprio il termine di interattività e “comunità virtuale” che, secondo me, fa la più grande differenza. Riferendoci al nostro caso, Truemetal non è una semplice webzine, è un portale varcato il quale c’è un cuore pulsante composto da migliaia di utenti, utenti che si organizzano, discutono, vivono si nell’ospitalità che il portale mette loro a disposizione, ma nella più totale indipendenza (nel caso dei messaggi privati ad esempio) da esso (purchè rispettanti delle regole imposte quando si interviene in pubblico). Una vita che pulsa va oltre il semplice concetto di lettura. Con Truemetal abbiamo creato masse di persone che si muovono, agiscono, creano rapporti umani, amori ed amicizie, una potenza incredibile che solo Internet può mettere a disposizione, una potenza gestita (dai creatori) con grande umiltà e parsimonia.
Ricordo qualche anno fa, ricevetti una email di un ragazzo, questo ragazzo (che credo ora mi starà leggendo) mi ringraziò, mi ringraziò perché tramite Truemetal aveva conosciuto la sua attuale fidanzata (concittadina), una virtualità che, quindi, si spinge ben oltre meri concetti platonici per affondare, sempre più spesso, nella realtà delle nostre vite. Perché la “comunità” di Truemetal non è una semplice chat, è formata da persone, persone che condividono, in linea di massima, la stessa passione, e la passione crea rapporti umani saldi capaci di spingersi oltre la rete. Non so fino a che punto mi sia meritato quel “grazie” di quel ragazzo, forse non lo ho meritato affatto, né nessuno di noi al vertice di Truemetal lo avrebbe meritato, ma una cosa ho capito, la potenza che abbiamo messo in moto va oltre la semplice lettura di una review, è una potenza capace di creare amori, amicizie e dissapori, di far nascere sentimenti. E’ questa, secondo me, la più grande differenza tra un portale ed un giornale (ammesso che il portale sia ben organizzato ovviamente), questa differenza si sintetizza in 2 termini: comunità ed interattività. Il futuro? Internet (e, cari ragazzi, a volte mi duole persino ammetterlo). La ricetta vincente di Truemetal? Comunità =)

Come mai, leggendo spesso altri forum, Truemetal è così bersagliato da molti metallari e da altre webzine?
Ho letto anche io grandissime parole di astio da parte di persone magari bannate dai nostri forum ed escluse dalla nostra community che andavano a “lagnarsi” altrove. Io penso una semplice cosa: se entri in una casa altrui, ed il proprietario di questa casa ti offre la sua ospitalità a nessun prezzo, la cosa minore che puoi fare è rispettare le regole della casa. Noi offriamo informazione gratuita, offriamo servizi di comunicazione di massa gratuiti, offriamo un servizio giornaliero di aggiornamenti assolutamente gratuito, se non vuoi rispettare le nostre regole nessuno ti obbliga a visitare Truemetal né tantomeno ad usufruire dei servizi che sono a disposizione. E’ tutto così semplice, non puoi pretendere di invadere una proprietà altrui senza rispettarne le norme imposte, nessuno obbliga nessuno ad iscriversi al portale, matematicamente così logico.

OK Enzo, ho finito il bombardamento delle domande, ti faccio gli auguri a nome di tutto lo staff di HM e da parte dei lettori di TM. Chiudi l’intervista come preferisci… Hail!
Ragazzi questa musica è bellissima, ma come ogni forma di arte cercate di non fissarvici troppo, ho notato un fanatismo fin troppo acceso nei confronti di certi gruppi e di certe sonorità, un fanatismo che non si giustifica assolutamente con la proposta musicale dal quale è forzatamente fatto derivare.
Pensate prima alle donne ed alla famiglia, poi allo studio e/o al lavoro, alla fine arricchite la vostra vita con questa musica, evitando fanatismi di sorta che, credetemi, portano davvero a ben poco.
Fate si che l’Heavy Metal viva per voi e non voi per esso.
Un cordiale saluto a tutti.