Lucide riflessioni sulla scena metal italiana

Di Keledan - 16 Gennaio 2002 - 23:24
Lucide riflessioni sulla scena metal italiana

Vittorio Bruni vive da anni nell’ambiente del metal, sia come curatore di NihilZine
che come organizzatore di concerti. Vi riporto una dichiarazione breve ma molto
chiara di Vittorio riguardo la situazione live in Italia.

A mio avviso i gruppi stanno migliorando come preparazione tecnica e stanno
diventando sempre più professionali; per quanto riguarda le zine, i mags.
o web/mags ce ne sono veramente pochi utili per conoscere realmente un gruppo
o un cd, perché molti trattano la musica in modo superficiale.
Stanno nascendo molte etichette oggi giorno, ma le solite che tutti conosciamo
rimarranno nel tempo perché oggi molte etichette di giovane costituzione
hanno perso di vista la passione per la musica e credono di guadagnare dei soldi
con il metal, fregando molte band fiduciose, ma scompariranno presto nel nulla.

Una cosa che odio nel Metal è soprattutto il fatto che esistono ancora
gruppi che si lamentano perchè “nessuno vuol far suonare gruppi
sconosciuti”, e “sempre i soliti gruppi suonano dal vivo”. Io
posso assolutamente testimoniare che moltissimi gruppi vogliono suonare dal
vivo e sono molto bravi, ma li vedi mai ad un concerto di gruppi underground?
NO.
Allora mi chiedo: Ma se siete voi i primi a non supportare la scena underground
come potete pretendere di suonare dal vivo?

Un altro punto dolente è il pubblico, che se non c’è il gruppo
famoso non si smuove da casa; cavolo ma è musica, e se voi conoscete
chi organizza i concerti, ed avete fiducia, penso che non vi proponga del pattume
solo per spillarvi dei soldi. Io per i concerti di gruppi meno conosciuti faccio
un sacco di chilometri e come me un centinaio di persone, sempre i soliti, ma
se è questa la situazione; scordatevi che la gente voglia organizzare
più concerti underground, meglio avere meno sbattimenti e più
tempo da dedicare a tantissime altre cazzate. Purtroppo la gente dimentica che
per organizzare i concerti si perde molto tempo e anche soldi.

Vorrei comunque concludere dicendo che in Italia manca la collaborazione, c’è
molto menefreghismo, individualismo ed invidia, questo non farà altro
che intralciare il cammino di chiunque voglia emergere, anche se ne ha le capacità,
perché ci deve essere la voglia di aiutarsi a vicenda per poter essere
forti.

Vittorio.

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