Manowar (Eric Adams)

E’ inutile negare che mi sono apprestato a fare questa intervista con Eric Adams con una certa emozione, dopotutto i Manowar sono uno dei miei gruppi preferiti da tantissimo tempo.
Ma il cantante dei Kings of Metal si è dimostrato da subito una persona estremamente simpatica e disponibile che ha fugato ogni mio timore mettendomi subito a mio agio, appena salito sul tour bus della band, luogo prescelto per questa intervista.
Ecco quello che Eric ha raccontato a me e a Luca Bernasconi di Metallus.it.

(Luca Bernasconi) volevo sapere qualcosa a proposito di Hell on Earth pt4, contenuti speciali etc, cosa mi puoi dire a riguardo?
(Eric) tu mi chiedi di Hell on Earth part 4 ma come sai ancora nn sono usciti la parte 2, che uscirà tra pochissimo, e la parte 3 che è pronta ed uscirà entro il prossimo anno.
Hell on Earth part 4 lo stiamo girando adesso, filmando tutti gli show di quest’anno, con un cameraman che ci segue ovunque.
(LB) ma ci saranno solo concerti oppure ci saranno anche delle parti speciali?
(Eric) ci saranno concerti, filmati nel backstage e ci saranno molte canzoni che  non abbiamo mai fatto finora. Mantenete il segreto, stasera eseguiremo un set acustico, un qualcosa di assolutamente nuovo per noi. Faremo Master of the Wind acustica, faremo Courage acustica. Vedrete queste canzoni su Hell on Earth pt.4 e molte altre cose.
(LB) ho visto che nel backstage si aggirava Alex Staropoli dei Rhapsody, cosa mi dici di lui?
(Eric) siamo amici con Alex da molto tempo, e i Rhapsody hanno firmato per la Magic Circle Records (etichetta di proprietà di Joey DeMaio n.d.a.), ed è davvero una grande cosa. Alex è davvero un grande amico e noi gli abbiamo chiesto se voleva suonare le tastiere per noi durante il set acustico, purtroppo non siamo riusciti a prepararci per ieri sera a Roma, ma stasera lui sarà sul palco con noi probabilmente anche domani a Faenza (cosa che avverrà puntualmente n.d.a.)
(LB) sempre a proposito dei Rhapsody, è vero che Joey sarà anche il loro nuovo manager?
(Eric) questo non è ancora stato deciso definitivamente, l’unica cosa che so per certo è che i Rhapsody sono nostri grandi amici e che hanno firmato per la Magic Circle, per il resto vedremo (a questo punto scoppiamo tutti e 3 in una risata che fa capire come Eric forse sappia più di quello che vuole dirci n.d.a.)
(LB) a proposito del nuovo singolo “Dawn of Battle”, ci saranno dei contenuti speciali, tipo tracce multimediali o cose simili?
(Eric) sul singolo ci saranno 2 nuove canzoni, oltre a “Dawn of Battle” ci sarà anche una song intitolata “I Believe”  e “Call to Arms”. Le canzoni sono nuove e non saranno utilizzate per nessun album.
(LB) è la seconda volta che venite in Italia nel giro di pochi mesi, quali sono le vostre impressioni riguardo all’audience italiana?
(Eric) la scorsa notte a Roma, per me è stata la prima volta a Roma, sono arrivato molto stanco, per via degli show che abbiamo tenuto fin ora, per via del viaggio. Ma appena è iniziato lo show sono rimasto folgorato dall’entusiasmo della gente, ho ritrovato le energie e probabilmente abbiamo fatto il miglior show di questo tour finora. Non sono più giovanissimo ma il mio segreto è Pussy juice, only chick’s juice man!ahahahah! se hai qualche amica da presentarmi non farti dei problemi, ahahahahahaahah
(Matteo Lavazza) i Manowar hanno ormai 20 anni di carriera alle spalle, quali sono gli obbiettivi che volete raggiungere adesso?
(Eric) io voglio suonare in posti dove non abbiamo mai suonato,come ieri a Roma per esempio, ora chiediamo ai promoter proprio questo, è qui in Italia siamo riusciti a farlo.
Per quello che mi riguarda, quello che vedo nel futuro sono molte altre canzoni dei Manowar, molti altri album, senza dover più aspettare tanto tempo come per le nostre ultime uscite, molte apparizioni in televisione e in radio, una cosa di cui ormai nessuna band può fare a meno.
Io voglio incontrare il maggior numero di  fans, voglio suonare per il maggior numero fans possibile.
(ML) io lavoro per una Webzine, sul sito abbiamo un forum dove chiunque può dire la sua opinione su tutto, quando però si parla dei Manowar le reazione sono sempre estreme, c’è chi ama la band sopra ogni altra cosa e chi la odia profondamente, come mai con i Manowar non esistono mai le vie di mezzo, o è amore o è odio?
(Eric) tipico….. io penso che la gente si divida tra chi ama la musica e chi odia la musica.
Quelli che amano la musica sono dei veri Brothers and Sister of Metal, sono veramente “dentro” la band, ne conoscono la storia e sanno che se noi siamo qui da 20 anni è perché noi suoniamo col cuore. Quelli che non amano la band non la meritano, vogliono solo pop music e sono nemici dell’Heavy Metal. Molte volte portiamo sul palco delle ragazze che mostrano le tette al pubblico, poi ci ritroviamo i fidanzati arrabbiati nel backstage, ma noi non obblighiamo mica le ragazze a fare queste cose, le fanno perché lo vogliono loro, se a qualcuno non piace tutto questo non piace basta che non vengano ai nostri concerti o eviti di comprare i nostri dischi. Ai nostri fans noi offriamo sempre degli Ass Kicking Show, diamo sempre il massimo per loro. Il fatto è che non c’è nessun gruppo paragonabile ai Manowar, quale altro gruppo ha una canzone come “Blood of the Kings”? quale? Noi siamo stati la prima band a registrare in digitale, i primi a registrare nel formato Super Audio CD, noi non cerchiamo di copiare nessuno, siamo degli innovatori e questa è la ragione del nostro successo. Ci sono un sacco di gruppi che cercano di copiare quello che facciamo noi, tipo gli Hammerfall, loro sono bravi ragazzi e anche nostri amici, ma quando tu senti una loro canzone pensi subito che a loro piacciono i Manowar. Ci sono un sacco di gruppi in giro, ma molte di queste bands seguono quello che hanno già fatto altri, sono pochi i gruppi che hanno uno stile loro che viene poi preso come riferimento.
Noi abbiamo cambiato molte labels, ma nessuna di loro ha cambiato noi, non esistono altri gruppi che abbiano un chitarrista che suona la chitarra come Karl, un cantante che canti come me, che nella stessa canzone posso cantare in screaming per poi passare ad uno stile più delicato a seconda delle richieste della canzone e nemmeno un bassista come Joey o un batterista come Scott.
(ML) cosa ricordi degli inizi della vostra carriera, nel 1981-1982, io ho letto molto riguardo ad una certa casa che avevate a disposizione durante la registrazione di “Battle Hymns”, e dove pare vi siate divertiti parecchio……..
(Eric) ci siamo divertiti parecchi in quella casa,ahahahah, ma ci è servita soprattutto per prepararci ed essere pronti ad uscire. Mi ricordo che a quei tempi organizzammo un tour per i club della Florida, e ogni volta che iniziavamo il soundcheck arrivavano i proprietari e ci dicevano che dovevamo abbassare i volumi o potevamo fotterci, allora noi prendevamo e ce ne andavamo, noi amavamo tutto questo. Ricordo che i nostri roadie dell’epoca si erano fatti fare delle magliette con scritto “Manowar soundcheck tour 1982”ahahahahahhahah.
(ML) sappiamo tutti che voi siete molto rigorosi per quello che riguarda la vostra musica, ma visto dall’esterno sembra che sia Joey quello che fa tutto, è realmente così oppure il vostro è un lavoro di gruppo?
(Eric) questa è una buona domanda!
Noi facciamo tutto insieme. Quello che succede di solito è che Joey arriva con un idea, ed io arrivo col microfono, magari anche di mattina presto. Noi abitiamo molto vicini uno all’altro e quindi è comodo per noi trovarci in qualsiasi momento. Quindi grazie alle nuove tecnologie registriamo subito delle basi. Poi ci troviamo tutti insieme e queste basi diventano le nuove canzoni. Le canzoni nascono provando e riprovando varie soluzioni, magari si inizia con una strofa un’altra strofa il bridge e il ritornello, poi proviamo con strofa-bridge-strofa-bridge-ritornello e Tlack(fa il gesto di schiacciare il tasto di un computer n.d.a.). Usare il computer è un modo davvero veloce per trovare i giusti arrangiamenti per una canzone.
(ML) So che Rhino e David Shankle stanno per far uscire i lavori delle loro nuove band per l’etichetta di Joey, ma cosa mi puoi dire di altri ex membri dei Manowar, come Ross the Boss, Donnie Hamzik o Karl Kennedy, siete sempre in contatto con loro?
(Eric)sì certo che siamo in contatto, in occasione del ventesimo anniversario del nostro primo album ci siamo ritrovati con Donnie e con Ross, per autografare le copertine di 100 cd rimasterizzati, siamo andati a bere una birra insieme ed a divertirci un po, ma siamo sempre rimasti in contatto perché loro saranno sempre nostri Fratelli.
(LB) a proposito di Ross, c’è la speranza di potervi rivedere insieme a lui ancora per una volta almeno?
(Eric) è una buona idea, non è da escludere il fatto che magari un giorno potremmo fare una specie di reunion, magari con tutti i nostri ex membri sul palco, che ci vorrebbe uno stage bello grosso,ahahahahahah. Tutti gli ex Manowar al momento sono molto impegnati, ma se si dovesse trovare il tempo sarebbe veramente una bella idea, sarebbe anche molto divertente!
(ML) su internet ho letto che tu hai inciso un singolo nel 1969, quando avevi 9 anni, con u gruppo chiamato “The Kidz”, è vero?
(Eric) sì è vero, l’ho fatto perché io amo la musica e l’ho sempre amata. L’obbiettivo di ogni musicista è quello di fare musica, di avere la possibilità di far sentire la propria musica alla gente, ed io ho avuto questa possibilità quando avevo 12 anni, non 9. E’ stata la mia prima esperienza in uno studio. Se lo trovi prendilo anche se adesso costa un mucchio di soldi,ahahahahahaa.

Un grazie veramente di cuore ad Eric per la sua grandissima disponibilità, e ancora una volta grazie a Monica (audioglobe) e a Keledan per avermi dato la possibilità di parlare con uno dei miei musicisti preferiti, e avermi così dato l’opportunità di conoscere una persona così gentile e disponibile come Eric che, dopo questa chiacchierata,  ha guadagnato ancora più stima di quella che avevo prima per lui. Vi assicuro che parlando con Eric si capisce quanto è convinto della forza  della musica dei Manowar e quanto creda veramente in quello che fa.