Martiria (Andy Menario)
Intervista a cura di Stefano “CirithUngol” Quaranta
Da poco usciti con lo splendido Th Eternal Soul, i nostrani Martiria si candidano seriamente come una delle più belle realtà di epic metal regale e sognante. Mistiche atmosfere arcaiche si fondono con la vecchia tradizione anni ottanta regalandoci quella sensazione di indefinito che solo gli Warlord e pochi altri hanno saputo regalarci.
Ne discutiamo con Andy Menario.
1. Vogliamo iniziare raccontando la storia del tuo passato metallico fino ad arrivare al nuovo progetto Martiria?
Ciao Stefano, cercherò di essere breve. Nasco come chitarrista metal con influnze classic-epic Black Sabbath, Osbourne, Warlord, Manowar…Dopo qualche piccola esperienza in età adolescenziale con piccole band a 16 anni entro a far parte dei Martiria, band tipicamente doom metal con sonorità molto vicine ai Candlemass.
L’ attività coi Martiria porta a 2 demo tape ed alcune esibizioni live, dopodichè arriva l’ esperienza con i Dunwich band prog-gotich con influenze medievali-celtiche.
Il periodo con i Dunwich porta a 2 demo tape e 2 album (Sul Monte è il Tuono- Black Widow e Il Chiarore Sorge Due Volte – Pick up) nel giro di 10 anni.
Durante questo periodo ho partecipato anche in diverse cover band metal, rock e soul.
Solo un anno fà, in preda ad una crisi nostalgica ho voluto dare sfogo a tutto quel che avevo dentro ricostituendo i Martiria rivisitati e corretti in chiave epic.Cosi con l’ aiuto di Maurizio, Derek e Dario (cantante) abbiamo lavorato su un breve provino da presentare alle labels e presa coscienza dell ‘interesse che abbiamo suscitato verso gli addetti ai lavori, ci siamo messi all’ opera. Proprio in quel momento l’ apporto di Dario è venuto meno per problemi organizzativi, è nata cosi l’ esigenza di contattare un nuovo singer capace di dare quel valore in più ai brani, da lì l’ arrivo di Rick Anderson.
2. Forse non tutti sanno che Rick Anderson sotto il nome di Damien King III fu per un breve periodo il terzo cantante degli Warlord, come hai fatto a metterti in contatto con questa leggendaria figura sconosciuta anche dai cultori del genere?
La cosa è nata dall’ esigenza di sostituire Dario appunto, e mi sarebbe piaciuto trovare qualcuno che sapesse fino in fondo quel che significa fare dell’ epic metal.
Al tempo avevo contatti con Frank Andiver ( Wonderland, ex Labyrinth, ecc) fu lui in un certo senso, ascoltata la mia musica, a suggerirmi di provare a contattare uno degli ex singer dei Warlord.
Cosi, scrissi a Bill Tsamis col quale già avevo scambiato qualche e-mails ( in quanto lui seguiva con interesse le produzioni fatte con i Dunwich), gli chiesi di mettermi in contatto con Rick (ero molto incuriosito da Damien King III, visto che non avevo avuto mai possibilità di ascoltarlo durante la sua permanenza nei Warlord).
La risposta di Rick fu ,positiva ed entusiastica, gli piacquero molto i brani che gli feci ascoltare e da lì è cominciato tutto.
3. Se non sbaglio anche Maurizio Capitini è una figura storica del nostro panorama essendo stato, se non erro, il batterista dei nostrani Astaroth?
Si, Maurizio ha fatto parte della band nel periodo americano, partecipando a diversi live.
E’ uno della vecchia guardia genuino e con gran gusto, a mio giudizio.
4. Torniamo al disco, ho apprezzato molto la scelta dei suoni, puliti si, ma dannatamente anni ottanta, una scelta voluta o un modo di intendere l’epic metal?
Entrambe le cose. Non nascondo il fatto che ci sarebbe piaciuto fare anche di meglio, comunque siamo stati molto attenti a non esagerare con l’ editing, ci piaceva il fatto di rendere il tutto molto immediato, con pochi fronzoli, nonostante gli arrangiamenti piuttosto importanti quantitativamente parlando.
Siamo assolutamente contrari a trigger e doppia cassa a velocità supersonica degna soltanto di moderne drum machines, stesso discorso per i suoni di chitarra e basso.
5. Come giustamente sottolineato dal collega in sede di recensione, durante l’ascolto di “The Eternal Soul” ci imbattiamo in qualche sonorità che in alcuni casi (alcune porzioni di “ The Most Part Of The Men” su tutte) riportano alla mente i leggendari Warlord. Sei stato effettivamente influenzato dal gruppo di William Tsmasis o sono solo coincidenze?
Assolutamente. Per me i Warlord è l’ unica band che riesce a trasmettermi emozioni potenti e romantiche con ritmiche e melodie mescolate in modo magico.
Reputo Bill Tsamis un capostipite nel suo modo di concepire la musica, il fatto perciò, di essere solamente accostato a questa band mi inorgoglisce.
6. Mi è piaciuta molto anche la copertina che anticipa in maniera efficace i contenuti del disco, che legame c’è tra il titolo e la foto del Colosseo?
E’ l’ anima eterna dei Martiria che ritorna dopo 17 anni per questo l’ unico modo, era rappresentarla con un simbolo che trasmettesse questo concetto, quale miglior immagine del Colosseo inoltre mi piaceva l’ idea di rendere immediatamente visibile il fatto che siamo italiani, e di Roma.
7. La scena italiana in questi ultimi anni è cambiata nettamente rispetto agli anni 80, cosa ricordi di quegli anni in cui suonare metal significava avere pochissime opportunità sia a livello discografico sia per quanto riguarda una semplice esibizione live ?
Vero, c’era però un grande vigore e una discreta solidarietà tra le band, che non trovo ultimamente, l’ unità di intenti superava le varie ruggini, è tutto era più TRUE.
Non c’ rano grandi movimenti discografici, ma la scena underground pulsava ed era molto viva, in quel periodo era lecito sognare !
8. Gruppi come Rhapsody e Labyrinth hanno portato la scena italiana all’attenzione del grande pubblico, pur potendoli raggruppare sotto la bandiera dell’heavy metal hanno inglobato nel proprio sound elementi che hanno, non dico snaturato ma comunque ammorbidito il suono ruvido del metal classico rendendolo più appetibile anche per un ascoltatore non propriamente dedito elle sonorità pesanti. Come giudichi questa nuova ondata di doppia cassa con cori facilmente memorizzabili?
Non li disprezzo assolutamente. Quel modo di fare metal è servito per fare da trampolino a nuove correnti musicali, nuove idee qui in Italia. L’ unica cosa che posso rimproverare a chi ha seguito quel filone è ,nella maggior parte dei casi, di non aver aggiunto nulla di nuovo . La scena purtroppo è ricca di gruppi fotocopia…è un peccato! Cogliere un’ idea e farla propria con uno sviluppo personale è ottimo, sfruttarla con la speranza che si venga trascinati dall’ onda è triste. Concludendo il discorso, reputo interessanti alcuni aspetti di queste ritmiche serrate che sostengono melodie orecchiabili anche se musicalmente parlando, mi sento più vicino al discorso inverso..ovvero, sono le linee melodiche devono trascinare, suggerire, guidare una ritmica ma questo è assolutamente un mio modo di vedere le cose.
9. Oltre ai gruppi appena citati abbiamo anche una fiorente scena dedita alle sonorità più classiche con un occhio di riguardo per il versante epico, conosci ad esempio Domine, Doomsword, Wotan, Holy Martyr, Thunderstorm, Battle Ram, Elvenking?
Conosco Domine, Doomsword e Wotan (ammetto l’ ignoranza nei confronti delle altri gruppi che hai citato ) tutte grandi band e veri musicisti, e tutti con un percorso ben definito ce ne fossero di altre realtà come queste, aiuterebbe senz’ altro ad imporre il metal italiano a livelli internazionali, personalmente sento di dover spezzare una lancia in favore dei Doomsword, mi è piaciuto molto il loro ultimo lavoro.
10. Tornando al vostro lavoro, come sono stati i primi responsi da parte di pubblico e critica?
Ottimi, sia da una che dall’ altra parte, veramente in modo inaspettato. Non pensavamo che questo disco riscuotesse tanti consensi, generalmente le uniche obiezioni che ci sono state mosse sono sulla qualità del suono, ma questa era una delle cose da noi preventivata, d’ altronde il budget che avevamo a disposizione era quello che era.
Ci auguriamo di “bissare” con il prossimo lavoro.
11. Analizzando i testi non si può fare a meno che notare una tua passione per le tematiche storiche.
E’ una passione solamente collegata alla musica o ti accompagna nella vita quotidiana?
Mi accompagna nella vita quotidiana (era l’ unica materia a scuola che studiavo!), ma il merito di tutto và a Marco Capelli (scrittore e poeta) che ha fatto un vero e proprio miracolo nello scrivere le liriche, in Marco ho trovato una persona umile e preparata, pronta a cogliere qualsiasi sfida , è stata una collaborazione molto prolifica che continuerà anche sul prossimo lavoro.
12. Per quanto riguarda i miei gusti personali ho trovato in “Babylon” Fire e “Romans and Celts” i brani più rappresentativi, quali sono invece a parer tuo le canzoni che meglio caratterizzano i Martiria e a quale sei più legato?
Non saprei risponderti, visto che ogni brano che ho scritto rappresenta un mio modo di vivere il metal. Mi fà piacere il fatto che hai individuato tra le tue canzoni preferite due dei tre brani nati prima da una linea melodica sulla quale poi è stato costruito tutto l’ arrangiamento, l’ atro brano è Celtic Lands. Il resto delle canzoni generalmente crescono battuta per battuta dove ad ogni pazzetto di melodia segue un’ impostazione di ritmica ed una bozza di arrangiamento.
13.The Eternal Solul è stato prodotto dalla brasiliana Hellion, come è nata questa “collaborazione”?
Sono stati gli unici che ci hanno dato credito in senso assoluto, ci hanno lasciati liberi di creare ciò che volevamo, ora chi ascolta “The Eternal Soul” sa bene che quelli sono i Martiria senza nessuna influenza commerciale! Tutto qui. Qualche altra etichetta ci aveva proposto altre cose interessanti ma con controllo sulla produzione o con tempi biblici, assolutamente inaccettabile per quanto ci riguarda,… poi sono costantemente incito di idee è ho la necessità di partorire i miei brani in modo continuativo! 😉
14. Verrà stampata anche la versione in vinile?
No, non sarà stampato su vinile.
15. Avete accompagnato l’uscita del disco con qualche esibizione live?
Ci sarebbe piaciuto, ma purtroppo ancora lavoriamo per campare con tanto di famiglia a carico, per quest’ anno non è stato possibile accordarci su un periodo buono per tutti per qualche live (che ci era stato anche proposto), vedremo l’ estate prossima.
16. Nella prima mail mi accennasti che il nuovo lavoro procede a gonfie vele?
Qualche anticipazione al riguardo? La line up rimarrà invariata?
Si, ho impostato altri 11 brani che sono già nelle mani di Rick e Marco per affinare le linee melodiche ed i testi.
Sarà un concept, con qualche innesto doom, un disco EPICO più potente e pesante non tralasciando però, le parentesi acustiche e gli interventi sinfonico-operistici ai quali sono particolarmente legato.
La line up dovrebbe rimanere la stessa fatto salvo per la situazione di Maurizio che è spesso fuori per lavoro e non sappiamo ancora se riusciremo a far combaciare le registrazioni con il suo periodo libero.
Comunque abbiamo intenzione di uscire con il nuovo lavoro per la primavera prossima.
17.Ok siamo arrivati alla fine, hai qualcosa di particolare da dire?
Vorrei ufficialmente ringraziare tutta la gente che ci sta dimostrando grande sostegno, ci fà grande piacere, segno anche che questo genere ancora vive e pulsa in gran parte del popolo metal. Grazie ancora TRUE METALLERS !
E grazie a te Stefano per l’ opportunità, a presto!